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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: MISSIONE POTTER
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: rowan-malfoy galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/09/2004 18:33:30

harry/draco... se lucius usasse il figlio per harravare a potter ... e se draco non ne fosse dispiaciuto...
 
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UN COMPITO INATTESO
- Capitolo 1° -

UN COMPITO INATTESO

Il destino a volte gioca brutti scherzi, si diverte con i sentimenti delle persone, ci prende in giro, ci illude, sembra donarci momenti sereni e una vita apparentemente felice, ma in realtà è sempre in agguato, pronto a complicare la nostra esistenza, a renderla il meno gradevole possibile… si diverte a torturarci… esteriormente e interiormente……

Un ragazzo rifletteva su tutti questi problemi… su come il destino stesse giocando con lui, come si stesse divertendo a prenderlo in giro…
Una leggera ventata riscosse il giovane dai suoi pensieri, movendone dolcemente i biondi capelli.
Si alzò lentamente dal maestoso letto di noce, completamente intagliato a mano, i disegni erano fini, ma allo stesso tempo ben visibili…
Raffiguravano tutte un’ unica immagine…Un serpente.
Lentamente, con passo lento e strascicato, il ragazzo si diresse verso una scrivania, posta a lato del suo letto, nell’ immensa camera.
Anche questa era di legno, ma molto più scuro del letto, e senza disegni. Scura e basta.
Prese una lunga bacchetta nera e se la rigirò pigramente tra le mani, fino a che, sussurrando qualcosa di poco udibile, la puntò contro la finestra spalancata dall’ altra parte della camera.
Da questa si poteva ammirare uno stupendo cielo notturno… tante piccole stelle rendevano la serata davvero gradevole alla vista, senza contare la splendida luna piena che completava il paesaggio quasi surreale. Ma il magico spettacolo sparì dalla visuale del giovane, non appena la finestra si chiuse con un leggero tonfo.
Stancamente, il biondino si sedette su una sedia e afferrando tra le mani un libricino dalla copertina verde, lo aprì. Dentro era scritto fittissimo, lo sfogliò fino ad arrivare all’ ultima pagina scritta.
Attaccata su quel foglio c’era una foto, con sotto scritte poche righe.

La foto era in movimento. L’ immagine di un ragazzo in divisa scolastica prendeva la maggior parte del campo visivo, solo nello sfondo si intravedeva un lago dalle acque cristalline.
In quel momento il ragazzo della foto fece un cenno di saluto.
Aveva dei capelli neri, spettinati al massimo, come se non avesse fatto altro che passarci le mani in mezzo per tutta la sua vita. Ma a lui stavano bene così. Quei capelli ribelli contornavano perfettamente il viso dolce… da cui spiccavano due occhi di uno splendido verde smeraldo.
Era vestito con una divisa nera, lunga fino ai piedi, da cui spiccava un piccolo stemma nella parte destra, all’ incirca sopra il cuore. Era rosso e oro, raffigurava un leone.

Il giovane tenne aperto a lungo il quaderno, con gli occhi fissi sulla foto.
Un leggero sorriso incurvò le morbide labbra, ma senza arrivare agli occhi. I suoi occhi rimasero di ghiaccio. I suoi occhi erano come il ghiaccio. Grigio/ Azzurri, quasi metallici… di una bellezza incredibile, ma allo stesso tempo di una freddezza senza limiti.
Quei pezzi di ghiaccio si soffermarono sulle labbra carnose del moretto nella fotografia, e le fissarono a lungo, senza far trasparire alcuna emozione… ma sulle sue labbra si formò un sorrisetto lascivo.
Spostò lo sguardo dalla foto alle 3 righe scritte con una calligrafia ordinata, ma allo stresso tempo sicura, senza ghirigori o altre decorazioni inutili.

Harry Potter.
Aprile 5 anno, casa Grifondoro.
Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Un leggero sospiro usci dalle labbra del biondo.
Avvicinò lentamente le proprie labbra all’ immagine sul suo libro, quando un lieve bussare alla porta lo fece sobbalzare. Chiuse di scatto il quaderno, mescolandolo rapidamente tra i libri di scuola.
Poi, con voce strascicata disse “Avanti”.

Un piccolo essere vestito di stracci entrò rumorosamente nella silenziosa camera del ragazzo biondo e, dopo essersi inchinato sfiorando quasi il marmo del pavimento con il suo lungo naso sproporzionato, disse con una vocina timida da bambino:
“Signorino Malfoy, suo padre la desidera immediatamente nel suo studio. Dice di vestirsi elegantemente e di fare molto in fretta”
Dopo essere stato liquidato in malo modo, il piccolo tesserino uscì, lasciando il giovane a riflettere.
“cosa può volere mio padre da me a quest’ ora? E, soprattutto, perché devo vestirmi elegante?”

Decise di fare veloce, suo padre perdeva facilmente la pazienza, e non era di certo una buona compagnia da furioso.
Si infilò velocemente una camicia nera molto raffinata e un paio di calzoni del medesimo colore. Si ingellò i fini capelli e uscì dalla stanza, diretto al piano anteriore.
Arrivato di fronte ad una porta di legno chiaro si fermò un attimo, controllò di essere a posto e l’ aprì di scatto. Ai Malfoy non serve bussare.

Appena la porta si aprì, le labbra del ragazzo si socchiusero leggermente per la sorpresa, mostrando una dentatura perfetta.
Dentro lo studio, c’ erano 3 persone incappucciate. Non faticò molto a riconoscerle.
“ zia Bellatrix” salutò la prima verso destra, “ professor Piton” salutò la seconda.
I 2 fecero un vago cenno col capo.
Non era sorpreso più di tanto di vedere mangiamorte in giro per casa…suo padre era stato scagionato, assolto da tutte le accuse…ma era ancora al servizio del Signore Oscuro.
Capì perché doveva essere elegante… i Malfoy si devono distinguere dalla PLEBE!
“padre…” il ragazzo alzò lo sguardo, incontrando quello altrettanto gelido dell’ ultimo uomo, che, seduto su una poltrona blu notte, lo osservava con un ghigno poco rassicurante. “ mi avete fatto chiamare…”
“ sì Draco! Siediti” gli intimò il padre, con il suo solito fare imperioso.
Appena il figlio si accomodò su una sedia di fronte alla scrivania, continuò:
“sarai felice di sapere che il Signore Oscuro ha trovato un incarico da affidarti. Potrai collaborare anche tu alla nostra nobile causa!” l’ uomo, movendo i lunghi capelli biondi, identici a quelli del figlio, si sporse in avanti sulla poltrona, avvicinando il viso a quello del giovane, che, silenzioso, era rimasto in attesa di conoscere l’ incarico.
“ma…” aprì bocca il ragazzo.
“cosa c’è Draco? Non sei forse felice di essere d’ aiuto al futuro padrone del nostro mondo?”
scattò subito il padre, socchiudendo gli occhi e osservandolo pericolosamente storto.
“sì, sì…certo” si affettò a specificare il biondino, cercando di evitare scontri con il genitore,
“ solo che credevo bisognasse essere un mangiamorte per ricevere incarichi dal nostro signore”
Il padre fece un ghigno ancora più evidente.
“ hai ragione Draco… bisognerebbe essere mangiamorte al 100 % per ricevere incarichi dal nostro padrone, ma per te si è fatta un eccezione… il tuo sarà un lavoro in incognita…” abbassò volutamente la voce “anche se non dubito che in un prossimo futuro anche tu diventerai un suo servitore a tutti gli effetti…”
Draco deglutì.
“sono onorato che il Signore Oscuro mi riservi un tale privilegio, ma ditemi padre, quale sarebbe il mio incarico?”
“oh…quello..è semplice…non avrai problemi…” gli sorrise malefico il genitore, mentre i suoi occhi assumevano uno sguardo quasi divertito.
“devi sedurre Potter!”

Il giovane Malfoy impiegò qualche secondo per riuscire a intendere pienamente la richiesta del padre.
Quando la comprese, il suo sguardo si fece rabbioso.
“COSA?” esclamò, alzando un po’ troppo la voce. Un sonoro schiaffo gli arrivò diretto sulla guancia sinistra, tagliandogli il labbro.
“non alzare la voce con me” gli intimò il severo l’ uomo “devo forse pensare che tu non voglia accettare l’incarico?”
“ma padre… Potter… Harry Potter… è un uomo…” insistette il giovane.
“e con questo? Siamo maghi, le coppie gay sono normali quanto quelle eterosessuali figliolo”
aveva dato una tale intonazione all’ ultima parola, da farla sembrare un insulto anziché un nominativo affettivo.
“sì padre, lo so….” , il ragazzo chiuse gli occhi continuando a voce più bassa “ ma Potter non è solo un ragazzo… è anche il mio nemico”
questa volta, il padre fece un sorriso alquanto lascivo, e fissando i suoi occhi in quelli del figlio gli rispose:
“Draco… credi davvero che non mi sia accorto di come osservi Potter? Di come sotto il tuo odio ci sia un sentimento di invidia? Di…Desiderio?”
Il ragazzo scosse violentemente la testa, ma il padre vedendolo arrossire leggermente continuò sadico.
“lo so… Potter è il tuo nemico, il tuo rivale di sempre… ma questo non esclude che possa essere un bel ragazzo…” rise cattivo osservando il figlio diventare bordò “ e tutto in te dice che non ti dispiacerebbe affatto portartelo a letto…non fingere con me… dimmi… “ ghignò sempre più divertito “non hai mai desiderato chiudere la sua bocca con le tue labbra? Non hai mai sognato di sentirlo gemere il tuo nome? Non hai mai sperato di sentirti implorare da lui di prenderlo… di possederlo?”

Draco era ormai color peperone. Oh… quanto sapeva che quelle parole erano vere…
Quante volte aveva pensato chiudere le labbra impertinenti del moretto con le sue… quante volte aveva invocato il suo nome nella notte sperando di poterlo sfiorare… quante volte aveva desiderato mordere la pelle del Grifondoro, fino a fargli gemere il suo nome? Ormai non sapeva più il numero…

“padre…vi state sbagliando… io non provo alcun sentimento che non sia rancore ed odio per Harry Potter” rispose gelido, cercando di far sparire il rossore sulle guance.
Il padre sollevò divertito un sopracciglio, osservandolo come se fosse un bambino che sbaglia una domanda facilissima.
“se preferisci definire rancore ed odio i tuoi sentimenti per Potter…sei libero di pensare quel che preferisci… ma questo non ti solleva dal tuo incarico”
Draco Malfoy guardò con incredulità il padre. In un'altra situazione uno sguardo del genere gli sarebbe costato caro!
“padre… almeno vorrei saperne il motivo…”
“Draco!” sbuffò l’ uomo biondo, come esasperato dal figlio “per ora non devi sapere niente, ti dirò tutto più avanti, durante la tua permanenza ad Hogwarts. Ti basti sapere, che devi riuscire a entrare nella routine di Potter. Puoi cercare di diventare suo amico, anche se dubito tu abbia molte possibilità a riguardo, o puoi cercare di infilarti nel suo letto, sicuramente avresti molte più possibilità di riuscita”

Malfoy Junior sembrò soppesare le due opzioni. Di certo non aveva alcuna possibilità di entrare nel giro di amicizie di Harry Potter… la Granger e Weasley sarebbero intervenuti subito…
Ma la seconda opzione non era da scartare…
“come posso sedurre Harry Potter? Non mi sembra sia mai stato interessato agli uomini!” chiese al padre curioso.
“Draco… sei un Malfoy… come tale, dovresti essere dotato dalla nascita di un fascino e di un sex appeal naturale! Usa le tue doti, gioca bene le tue carte migliori e il ragazzo cadrà ai tuoi piedi…” ghignò e continuò: “ senza contare che avrai dalla tua parte un professore” e il secondo uomo incappucciato fece un sorriso untuoso al suo allievo nonché complice “ e la tua cara zietta lo renderà vulnerabile… una preda perfetta…”
Per la prima volta, Bellatrix interruppe Lucius Malfoy, il quale, incredibilmente, non protestò.
“infatti… tenderò un agguato a Weasley, e sarai tu a fermarmi e trarlo in salvo. Potter sarà costretto a ringraziarti… in fin dei conti avrai salvato il suo migliore amico… e qual’ è il modo migliore per cominciare a stargli vicino? Comincerai a intrufolarti nella sua vita… e lui comincerà a fidarsi di te… quello che verrà dopo sta a te deciderlo…” la donna scoppiò in una sadica risata, che fece scorrere dei brividi freddi lungo la schiena del ragazzo.
“tutto chiaro?” continuò freddo l’ uomo biondo.
“certo padre”
“allora vai in camera tua, da domani comincia la tua nuova missione”

Draco uscì dallo studio del padre stravolto, e fece una corsa fino alla sua camera. Entrò di scatto e si getto sul letto. Solo li si concesse una risata.
Il ragazzo biondo cominciò a ridere come un matto. Alcuni ciuffi erano fuggiti alla stretta del gel e cadevano sparpagliati sui lineamenti decisi del suo viso. I suoi occhi avevano quasi le lacrime…

E così suo padre, gli aveva ordinato di sedurre Potter… ma che peccato… era proprio un incarico spiacevole… prese di nuovo il quadernino verde dalle sue cose e lo riaprì sulla foto della sua futura vittima.
Una nuova ondata di risate lo travolse…
“ Potter…aspettami…” osservò la foto, in quel momento il grifondoro stava saltando, e le sue braccia muscolose erano ben visibili.
“presto stringerai me tra le tue braccia…”
continuò a ridere fino ad addormentarsi, con un bel sorriso cattivo sul viso.

Intanto fuori, la luna era calata e l’ alba di un nuovo giorno stava nascendo. L’ alba del primo giorno della missione Potter!



 
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