- Capitolo 1° -
Haruko viveva in un minuscolo appartamentino situato alla periferia di Tokyo, e si guadagnava da vivere, come commessa in un grande magazzino, dividendosi fra lavoro e università; i suoi genitori le inviavano puntualmente un assegno, che lei accantonava, su un conto corrente intestato non a suo nome!!!Da quando aveva lasciato il paesino, dove era cresciuta, e in certo senso era stata felice, aveva abbandonato anche la ginnastica artistica, sua grande passione,e se qualcuno glielo chiedeva, era solita rispondere, che ormai non ci pensava più, che era solo una perdita di tempo per una sciocca ragazzina….in realtà in cuor suo amava quello sport, e teneva sempre un pezzo di nastro sgualcito, nella tasca della sua giacca….ma aveva dovuto fare una scelta, e anche molto dolorosa!!!
Joe intanto era diventato il campione che tutti conosciamo, si stava preparando per un incontro all’estero, che gli avrebbe procurato un bel gruzzoletto e molta popolarità, ma prima di partire decise di fare un giro a Tokyo; non fu certo un caso, aveva saputo dalla signora Fushiama l’indirizzo di Haruko, e si era convinto ad andarla a trovare, anche per assicurarsi che stesse bene…era trascorso più di un anno dal loro ultimo incontro…
Fu facile trovare l’appartamento, l’edificio era piuttosto vecchio, ma comunque curato , in tutto abitavano dieci famiglie nel condominio, e Haruko, abitava al piano rialzato, la sua cassetta delle lettere, straboccava di pubblicità, e sul campanello solamente tre iniziali : H F I
Suonò diverse volte , ma non ebbe risposta, rimase ad aspettare,guardò l’orologio e vide che erano le sei e mezza,pensò che forse si trovava ancora al lavoro, gli balenò l’idea di andarla a prendere all’uscita, così l’avrebbe potuta portare a cena fuori, poi al cinema, visto che un tempo non molto lontano, non poteva permetterselo!!!
Mentre camminava in direzione del grande magazzino, gli tornarono alla mente dei ricordi che aveva accantonato in un angolo remoto del suo cuore, perché forse troppo dolorosi…ricordò anche l’ultimo giorno che si videro: gli occhi di lei inumiditi dalle lacrime, mentre il vento leggero le scompigliava i capelli, lui le diceva di voler seguire il suo sogno, ma senza di lei…che un giorno sarebbe tornato a prenderla; Joe si svegliò come da un sogno, guardò a terra, e sorrise amaramente…si domandò:”Avrò fatto la scelta giusta???”
La vide, da lontano mentre con passo svelto, andava verso la Metro, decise di rincorrerla, ma essendo ora di punta, fu pressoché impossibile, raggiungerla, ma riusciva a seguirla a distanza: scesero alla terza fermata, anche se ora avrebbe potuta fermarla, si era incuriosito e voleva vedere dove andava; Joe pensò che forse doveva fare la spesa, o che aveva le solite commissioni da sbrigare tipo ritirare i vestiti dalla tintoria; o che magari si vedeva con qualcuno, un fidanzato..l’idea non gli piacque molto, e ci rise sopra, anche se il pensiero lo assillava, e lo stava rendendo nervoso…d’improvviso svoltò in un angolo e la perse di vista…si ritrovò un edificio azzurro, con diversi disegni sulle facciate, realizzò dopo che si trattava di un asilo….
Continua…..
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