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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Rocky Joe (Ashita no Joe)
Titolo Fanfic: IL FIGLIO DI JOE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: lylli galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/09/2004 21:09:18

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- Capitolo 1° -

Il primo amore di Joe…

Erano trascorsi ormai 10 anni dalla morte di Jo Iabuki, scomparso prematuramente, dopo aver disputato un incontro massacrante, contro l’ex campione del mondo Cosè Mendoza….quante cose erano cambiate…e quante veritè erano venute a galla!


Il signor Frank, ritiratosi dal business della boxe, era riuscito a scoprire le origini di Jo…di come suo padre fosse un campione peso medio, e di come sua madre, invece fosse una stella della musica leggera…povero Jo, sballottato da un orfanotrofio all’altro, patendo fame e sofferenza, mentre in realtà avrebbe potuto condurre una vita lussuosa e piena di privilegi…pare che l’incidente si sia verificato all’estero, e che i corpi dei genitori in seguito allo schianto fossero irriconoscibili….solo il piccolo si salvò, miracolosamente…!!!Da un attenta ricerca sul passato di Joe, emerse che all’età di quindici anni, scappato dal riformatorio, era rimasto nascosto per un po’ in paesino di montagna, lavorando in una piccola pensione, gestita dai coniugi Fushiama…qui il ragazzo, lavorava in cambio di un letto e un pasto, come garzone…
Il giorno che arrivò alla pensione, era ridotto piuttosto male, doveva aver percorso un lungo tragitto a piedi: gli abiti che indossava erano sgualciti, sul viso i segni di alcuni tagli ormai cicatrizzati, i capelli fino alle spalle, il viso coperto da una barba lunga almeno di una settimana…e soprattutto era affamato…così se lo ricorda la signora Fushiama…una dolce signora dai capelli ingrigiti dal tempo….ma subito ho capito che era un caro ragazzo…non volle la carità, appena si rimise in forza, lavorò sodo…era come avere un altro figliolo!!!!
I gestori della pensione, non avendo avuto figli, adottarono la piccola Haruko, orfana anche lei …ma che pur sapendo la verità sul fatto di non essere i suoi veri genitori, li ha sempre considerati tali, specie per il grande affetto, che hanno sempre avuto verso di lei…Haruko all’epoca aveva 17 anni…portava i suoi bei capelli biondi , dorati come il grano d’estate, raccolti in una lunga coda , un corpo flessuoso da ginnasta artistica qual’era ,e un paio di occhi da gatta , la rendevano unica… una ragazza molto esuberante, ma fare amicizia con lei non era facile…disse la madre …eppure Joe, fece breccia nel suo cuore quasi da subito…con un angolo del grembiule, la signora si asciugò una lacrima che le era sgorgata all’improvviso, da quegli occhietti stretti come fessure….ah quel Joe…il nostro ragazzo, da quando se ne è andato tutto è diverso!
Rimase con noi per circa un anno…era un lavoratore, e nonostante fosse in piedi dall’alba fino al tramonto, riusciva sempre a trovare il tempo per allenarsi nella corsa, e tirare pugni in quel suo sacco di sabbia…lo abbiamo lasciato appeso ancora al ciliegio, dietro la pensione, con la speranza di rivedere la sua figura apparentemente gracile, tornare a rallegrarci la vista….aveva il fuoco negli occhi, quando si allenava, sfogava tutta la sua rabbia, ed era infaticabile, sudava e correva, picchiava fino a scorticarsi le mani…non ne aveva mai abbastanza…era una furia scatenata…
Certo le sue maniere andavano riviste, come ad esempio il fatto del fumare, o di certe espressione piuttosto colorite che usava nelle situazioni,meno adatte, ma era di buon cuore…un cuore che fu spezzato in due parti…Haruko, fin tanto che Joe rimase con noi, decise di non iscriversi all’università di Tokyo, la scusa era di voler restare vicino a suo padre, molto debilitato dalla malattia, ma io sapevo che la ragione era un’altra… dopo quell’estate Joe, decise di tornarsene in città, …io non ho mai saputo cosa sia accaduto fra i due ragazzi, so solo che si erano innamorati e tutto sembrava andare per il meglio, quando d’improvviso Haruko fece le valigie, prese un biglietto di sola andata per Tokyo, e non tornò mai a trovarci, solo qualche telefonata e molte lettere…e poco dopo anche Joe, se ne andò, qualche volte ci scrisse, altre sapevamo di lui dai giornali o dalla televisione, fino al giorno del suo ultimo incontro…

Continua….



 
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