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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: DragonBall
Titolo Fanfic: NAKED HEARTS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: majingreta galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/07/2002 10:05:15

bulma non riesce a comprende i suoi sentimenti per vegeta, e lui...
 
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1) INCUBI E PENSIERI
- Capitolo 1° -

NAKED HEARTS


Sarei potuta restare così, immobile, a fissarlo per ore. Sembrava non scomporsi mai, lui... un vero principe in tutto ciò che faceva. Anche adesso, mentre porta il bicchiere di vino alle labbra, riconosco il nobile, dignitoso portamento di chi ha il mondo ai suoi piedi. Eppure... i suoi occhi. Sono sempre così tristi, portano da soli tutta l'angoscia, tutta la solitudine e infelice insoddisfazione dell'universo. E mentre abbasso il capo, cercando di allontanare con forza i miei perversi pensieri di consolazione, sento che è meglio lasciarlo stare perché non è di me che ha bisogno. Lui... ha bisogno soltanto di sé stesso.



La cucina era illuminata dai tenui colori mattutini e la tavola era stata abbondantemente apparecchiata. Il principe dei saiyan si ripulì gli angoli della bocca con un tovagliolo e finalmente decise di dare un'occhiata alla terrestre che da lunghissimo tempo occupava i suoi pensieri. "Per quanto ancora non aprirai la tua dannata boccaccia per farmi una delle solite lagne? Ti comporti in modo strano, donna." Bulma sussultò appoggiata al lavandino. Si girò di scatto, gli occhi gonfi per le notti insonne trascorse a pensare... pensare a lui. "Vegeta..." la sua voce era stranamente bassa, stranamente tenera... stranamente diversa... insomma, abbastanza strana da far trasalire il saiyan. "C-cosa c'è?" La ragazza addolcì lo sguardo prima di riprendere parola. "Vegeta...sembri triste, ti va di parlarne, per una volta, senza litigare?" avrebbe voluto dirgli. E invece... "Io... esco a fare delle commissioni. Sarai da solo in casa, cerca di non combinare troppi guai!" E si allontanò di fretta. Quando fu scomparsa oltre la porta, Vegeta si lasciò andare. Emise un profondo respiro cercando di tenere a bada i cento demoni che albergavano il suo cuore creando vari scompigli, sopratutto quando c'era di mezzo quella donna. Poggiò pesantemente la fronte al tavolo e sussurrò tra sé "Ti ci vuole una bella doccia fredda, principe!" Sorrise. Non era la prima volta che parlava da solo, o meglio, con sé stesso, e si sentiva terribilmente ridicolo. Ma la cosa non lo preoccupò stavolta. Qualcosa dentro di lui stava cambiando. Non voleva indagare oltre, pensare troppo lo avrebbe portato alla follia. "So io di cosa ho necessità.... urgente necessità! Allenamenti! Diventare un Super Saiyan!" disse alzandosi deciso dalla sedia. Percorse il lungo corridoio che dalla cucina portava alla stanza gravitazionale... era ormai abituato a quel ^tratto di strada^, sapeva con esattezza che c'erano due vasi di fiori, un quadro che illustrava un paesaggio terrestre, un acquario con degli insignificanti pesci rossi... lo specchio. Si fermò. Si fermava spesso davanti allo specchio e ciò che vedeva lo disgustava. "Così simile a tuo padre, eh? Stesso sguardo, stessi capelli, stessi lineamenti... Dannazione! Io ti odio, papà!" urlò contro lo specchio. Ansimò per qualche istante prima di riprendere il controllo... Un solo pensiero nella sua mente... "La rabbia... ho bisogno di arrabbiarmi per diventare un super saiyan, e allora... penserò a te, papino caro!"

Bulma passeggiava pensierosa per le strade affollate. Ogni tanto dava una sbirciatina alle vetrine dei negozi nella speranza che, facendo un po' di shopping, avrebbe distratto la sua mente dai soliti pensieri. Arrivata davanti alla vetrina di un bar si fermò. Riconobbe immediatamente l'uomo seduto e intento a mangiare voracemente, così decise di entrare a salutarlo.

"Goku!" lo saluto e lui sembra davvero felice di vedermi. Ma lui è sempre felice... lui è il SUO opposto. "Bulma, che bello trovarti qui!" si alza, ha il viso e le mani sporche di riso, ma sembra non curarsene minimamente. E quindi mi tende la mano. Io evito di stringergliela ma gli sorrido affettuosamente. Mi sono chiesta tante volte perché... perché non mi sono innamorata di Goku? Sarebbe stato tutto molto più semplice, insomma... Lui è così dolce, così gioioso, così divertente. Perché non di Goku? Perché di Vegeta? "Posso sedermi qui con te?" gli chiedo. "Ma certo, Bulma-chan!" Mi siedo e lui mi guarda in modo davvero strano. "Emh, che cosa fai qui in città? Come stanno Chichi e Gohan? E' da tanto tempo che non vi sento!" "Chchi mi ha mandato qui in città a fare delle commissioni importanti, ma io avevo fame e mi sono fermato qui a fare uno spuntino... Loro stanno bene... anche se Chichi sembra un po' arrabbiata per il fatto che io e Gohan ci alleniamo tutti i giorni. Vorrebbe..." "Che Gohan s'impegnasse di più negli studi, lo so!" finisco io per lui. Entrambi cominciamo a ridere di gusto e per un attimo sembro aver dimenticato tutto, tutti i miei problemi volano via come farfalle, e sento di nuovo il sole dentro di me... Goku è la luce, ed io mi illumino vicino a lui. Ed ora... perché a ripreso a guardarmi in quel modo? Forse sono spettinata? Forse sono sporca? Ecco, sta per dirmi qualcosa, e dal suo sguardo comprendo che è una cosa importante... "Bulma, come sta Vegeta? Intendo... tutto bene, non ti crea problemi? Andate d'accordo?" Sento le gote avvampare. "Ma... perché mi fai certe domande, Goku?..." Abbasso la testa e cominciò a giocherellare con un tovagliolo, nervosa. "Vegeta... passa le ore ad allenarsi, non mi crea problemi se escludiamo il fatto che mi svuota di continuo il frigorifero..." Goku sorride. Però in un certo senso sembra turbato. "E poi?" mi chiede. Non capisco. Come mai è così curioso. Ad ogni modo meglio rispondergli, sembra piuttosto insistente. "E poi... non andiamo molto d'accordo. Insomma, lui è sempre così silenzioso, e le poche volte che apre bocca... litighiamo. E' proprio uno scimmione primitivo!" Lo dico con rabbia, ma Goku continua a sorridere. Io... mi sento così confusa al suo sorriso, ho come l'impressione che stia leggendo il mio cuore. Non mi va, non voglio dirgli ciò che provo per Vegeta. E' il mio segreto, il mio sogno segreto... il mio sogno proibito. "Si è fatto tardi. Chichi sarà preoccupata... ciao Bulma..." poggia le dita sulla fronte pronto a tele-trasportarsi e mi lancia un'occhiata indecifrabile. Sembra quasi dirmi... ANDRA' BENE, STAI TRANQUILLA, infondendomi forza, coraggio per andare avanti nelle mie illusioni. Sotto quello sguardo rassicurante io non ho più paura e ripenso a tutte le avventure che ho passato al suo fianco sentendomi sempre al sicuro. Sto per dirgli GRAZIE, ma lui scompare. Allora mi accascio alla sedia e sospiro guardando distrattamente fuori dalla vetrina. Mi si avvicina un cameriere, porgendomi qualcosa. "Ma che..." "E' il conto, signorina! Il suo amico ha mangiato per cento!" Sorrido rassegnata e cerco nella borsetta la carta di credito. Certe cose non cambiano mai, vero Goku?



Troppo stanco per continuare ancora, Vegeta aveva deciso di uscire dalla stanza gravitazionale. Un po' di meritato riposo non avrebbe di certo guastato. Stava camminando lentamente, ansimando un poco mentre puliva con un asciugamano la fronte grondante di sudore. Poi fu improvviso... veloce come un lampo, terribile come la morte... un volto, occhi rossi, e un cappuccio nero. Un ghigno feroce. Vegeta aveva chiuso gli occhi riprendendosi dallo shock momentaneo. "Ma che diavolo era?" si domandò. Era la prima volta che qualcuno gli faceva realmente paura, se si esclude Freezer. Ma c'era di peggio in quella visione. Il fatto stesso di non conoscerlo, di non sapere chi era, cosa voleva... Aveva una brutta sensazione, sentiva un atroce dolore allo stomaco. Si buttò sul letto desiderando smettere di pensare. Se aveva quelle brutte allucinazioni la colpa era solo degli stremanti allenamenti a cui si sottoponeva, si disse. E in me che non si dica era caduto in letargo.



Bulma si guardò attorno. C'era troppo silenzio in casa. Non si udivano rumori dalla camera gravitazionale e questo era buono. Si diresse decisa alla ricerca del principe e sorrise felice quando lo trovò profondamente addormentato nel proprio letto. *Che scemo, non si è nemmeno cambiato... deve essere crollato per la stanchezza.* Dolcemente si era avvicinata al bordo del letto e si era inginocchiata ad accarezzargli una guancia. Aveva l'aria turbata, scossa da chissà quali brutti incubi. Forse con qualche carezza si sarebbe calmato. "No...noo..." Aveva detto il saiyan agitando un poco la testa. Bulma stava cominciando a preoccuparsi... "...no, lasciala stare... no... Bulma! Bulma!" *C-cosa?* Bulma sussultò tirandosi indietro. Vegeta la stava sognando... sentiva i battiti del proprio cuore accelerare e temette che sarebbe scoppiato. "Bulma! ...argh... No, lei no..." La ragazza si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò. "Vegeta... va tutto bene... stai calmo." Lui parve smettere d'agitarsi. Singhiozzò forte, poi lentamente aprì gli occhi. Gli ci volle qualche secondo per capire cosa fosse successo. Lei era nella sua camera... e stava bene. Aveva solo fatto un incubo... vero che era solo un incubo? "Che... cosa ci fai qui, donnaccia?" aveva detto apparentemente arrabbiato. "Ti ho sentito urlare nel sonno e sono venuta a vedere se stavi bene..." mentì Bulma. Era imbarazzata. Si alzò velocemente lasciando il saiyan coi propri tormenti.

Continua.....

Dite al mio fermo-posta ke ne pensate e soprattutto se vale la pena di continuarla! ^_^ Grazie!
 
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