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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: YURI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: blackbat galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/09/2004 15:33:32

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RICORDI
- Capitolo 1° -

ho scritto questa fic in un momento malinconico...ditemi cosa ne pensate, e se vi piacerebbe che la continuassi.

Guardo il suo viso addormentato; è cosi dolce…i capelli color fuoco gli ricadono dolcemente su quei stupendi occhi color ghiaccio, che mi fanno impazzire…sembra che ti leggano in fondo all’anima. E intanto che lui dorme, io sto qui alla finestra, a struggermi nei ricordi…conoscerlo e stata, allo stesso tempo, la mia fortuna e la mia maledizione…mi compatisco. Pensavo di riuscire a non provare questi sentimenti…i ricordi. I ricordi di quel tempo mi fanno ancora sorridere e rattristare…non conoscevo ancora quel ragazzo dalla pelle candida e dai capelli di fuoco, ma era comunque nei miei pensieri. Lo avevo conosciuto già in sogno…poi, quando il sogno divenne realtà, non riuscii più a continuare la mia strada, ma dovetti imboccare la sua…

…-Celia, allora non vieni con noi?- le mie amiche…ma possono veramente definirsi tali? Non sanno nulla di me, e io non conosco nulla di loro…perché? Perché mi hanno lasciato sola? Perché tutti mi compatiscono? E cosi difficile per loro accettarmi? Sono orfana…della mia famiglia non è rimasto nessuno…eccetto lui. Quel bellissimo ragazzo dai capelli di fuoco, che viene a trovarmi nei miei sogni. Lui conosce tutto di me, ogni mia debolezza. Era strano per me, scoprire di avere un fratello. Quando i miei genitori sono morti, pensavo di essere rimasta sola, invece avevo lui.

…il nostro incontro. Me lo ricordo ancora. Era stato stranissimo vederlo. Le mie fantasie, i miei sogni, le domande che avrei dovuto fargli appena avremmo avuto l’occasione di vederci…era tutto scomparso in mezzo al ghiaccio dei suoi occhi…devo ammetterlo; essermi innamorata di mio fratello non è stata la cosa più brillante. Ma era vero. L’amavo. E ammettevo anche che, se avessi continuato a stare con lui, non avrei mai potuto avere una famiglia. All’inizio della nostra storia ero disgustata da me stessa: come potevo fare simili pensieri su mio fratello? Eravamo consanguinei! Eppure siamo stati insieme. E lo siamo tuttora. Il disgusto che ho provato e scomparso nel momento in cui ci siamo baciati. Un bacio candido, puro e innocente. Nulla di volgare, o appassionato. Un semplice, leggero bacio, in mezzo alla folla di Mosca. Il suo viso addormentato perde quella sua aria severa. È dolce, con le labbra socchiuse…mi avvicino per osservarlo meglio. Mi piace guardarlo. Starei ore a vedere ogni suo più piccolo movimento, ogni sua espressione. La sua pelle è candida come la neve, fresca e perfetta. I suoi capelli rossi sono morbidi e leggeri. Chissà che ore sono…è molto tardi. Quando si sveglia avrà fame. Forse e il caso che vada a preparare qualcosa. Mi dispiace staccare gli occhi da lui…ma voglio renderlo felice; gli voglio cucinare il suo piatto preferito, in fondo fa anche freddo. Ora che ricordo, lo avevamo mangiato anche la sera in cui gli confessai i miei sentimenti…

…-yuri, non ti piace? E pensare che mi sono impegnata tanto per prepararlo!- vederlo sorridere era raro, mi sconvolgeva sempre.
-sciocca…è buono- lo guardai stralunata.
-sei strano sai?
-anche tu…
-allora siamo fratelli strani!
-…
-sei sempre cosi serio…dovresti sorridere più spesso…mi piaci quando lo fai!
-ti piaccio?- perché quella domanda? Perché ora?
-non potrei desiderare un fratello migliore.
-…rispondi veramente.-abbassai lo sguardo, per poi rialzarlo.
-che…che cosa intendi dire?
-rispondi- mi sentii fremere…lui aveva capito; sapeva che il mio non era semplice amore fraterno. Ebbi paura. Scappai. Uscii fuori, nel gelido inverno russo, e cominciai a correre. Per strada c’erano molte persone. Eravamo vicini al natale. Era normale. Mi fermai davanti ad una vetrina. Un abito bianco, riccamente ricamato, era appeso ad una gruccia. Lo osservai. Io non l’avrei mai portato. Non fin quando avessi avuto quei sentimenti. Mi vennero in mente alcune parole: se i sentimenti non vengono espressi, alla fine ti consumano. Fu allora che presi la mia decisione. Decisi di tornare in dietro. Incontrai yuri a metà strada; gli sorrisi e lo abbracciai con forza…e fu in mezzo a quella folla di persone che gli dissi tutta la verità…l’amavo, non importava che fosse mio fratello, se eravamo scandalosi, se la gente ci avrebbe odiato! Io amavo lui e, come seppi dopo, anche lui amava me…non potremmo mai stare veramente insieme, ma lo amo, ed è solo quello l’importante. Quella stessa sera siamo andati a letto insieme. E d’allora altre innumerevoli volte. Chi verrà a conoscenza di questa storia potrà anche rimanere disgustato. Ma sappiate che io sono veramente innamorta di mio fratello. Più di tutte quelle ochette che lo vengono a vedere ai suoi tornei…loro cosa conoscono di lui? La sua freddezza, la sua bellezza ma…lo hanno mai visto dormire? Lo hanno mai visto ammalato? Si sono mai prese cura di lui? Lui per me è tutto. Fino a quando saremo insieme, nulla mi spaventerà. Ci sarà lui a proteggermi. Celia Ivanov.

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