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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: L`ASSO DELLO SHOHOKU
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: majingreta galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/07/2002 22:40:18 (ultimo inserimento: 22/08/02)

emancipazione femminile? una ragazza entra a far parte della squadra di basket più amata! ^_^ ci sarà da ridere!
 
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UNA PAZZA NELLA SQUADRA
- Capitolo 1° -


Ho scritto questa fic per la mia amica CrazyBulma, la più abile mangaka di tutti i tempi! ^__^ ti voglio bene, Fra'!

Buona lettura, da Majingreta




"Ti prego, Ayako! Noi dobbiamo protestare, capisci?" Ayako si limitò a fissare con aria impietosita la sua giovane amica. Erano ormai due settimane che Francesca non faceva altro che imprecare e lamentarsi... Poi finalmente decise di proferire parola, sorridendo debolmente. "Francy, il mondo gira in questa maniera. Non possiamo fare altro che adattarci perché non si possono cambiare le regole... Cosa credi? Che a me non piacerebbe entrare a far parte di una squadra di basket?"

La ragazza abbassò lo sguardo. "Lo so... ma per te è facile da sopportare... infondo, sei la manager dello Shohoku, quindi, è un po' come se fossi parte della squadra! Ti vogliono tutti bene, e tu puoi seguire tutti i loro allenamenti... Ma io... Io... Voglio giocare, Ayako!" Si alzò dalla sedia, sbattendo l'album di figurine dell' NBA sul banco di scuola, poi si allontanò oltre la porta. Ayako non poté far altro che sospirare...



"Ehi, Sakuragi, guarda chi c'è?" Il ragazzo dai buffi capelli rossi si guardò intorno. "Dove, Miyagi? Dove?" Il moretto sorrise e indicò verso un gruppo di ragazzine in divisa scolastica, che ridacchiavano e spettegolavano felici. Finalmente Sakuragi individuò la luce dei suoi occhi. "Haruko!" urlò quasi senza rendersene conto. La ragazza, come sempre, sfoggiò il suo solito, splendido sorriso. "Ciao Hanamici!" Poi con le amiche si allontanò nel cortile di scuola.

Hanamici Sakuragi rimase qualche secondo interdetto, finché l'amico non gli diede un "piccolo colpetto" alla spalla facendolo cadere a terra. "Ahi! Ma sei deficiente?" "Scusa, è che pensavo ti sentissi male... Non ti muovevi più..." ridacchiò Miyagi. Sakuragi si rialzò immediatamente e con sguardo sognante e voce poetica disse "Ma l' hai vista? Kami, è bellissima... non sembra nemmeno reale... I suoi dolcissimi occhi, i suoi morbidi capelli, la sua soave voce, il suo incantevole sorriso..." "Il suo terribile fratello!" aggiunse Miyagi, mentre un'ombra minacciosa appariva dietro le spalle del ragazzo dai capelli rossi. "G-g-gorilla..." Akagi lo guardava truce. "Cosa stavi dicendo della mia piccola sorellina?" Sakuragi non riuscì a schivare il solito Gori-punch. "Ma cos' ho fatto di maaale??" si lamentò. "Vi aspetto tra pochi minuti alla palestra. Gli allenamenti non possono aspettare."



Dietro una porta, Francesca aveva origliato tutto. Si accasciò al pavimento mentre lacrime amare scivolavano morbidamente sulle sue gote. Non era giusto! Amava il basket, era sempre stata la più brava alle scuole medie... sognava chissà quale incredibile futuro da cestista, finché... Dovette abbandonare quell'idea. Entrata nella scuola dello Shohoku era venuta a sapere da Ayako, la sua unica amica, che esisteva una sola squadra di pallacanestro. MASCHILE ! "Maledizione, maledizione, maledizione! Ma perché?" Già... perché non c'erano anche squadre femminili? Perché erano così poche le ragazze che giocavano a basket? "Bèh, perché quelle rammollite emancipate pensano soltanto a fare il tifo!" disse tra sé e sé. Se solo fosse stata un uomo.... oh, se solo fosse stata un uomo... Avrebbe dimostrato a tutti di che pasta erano fatti i veri campioni! Oh, si... Ma... "Sono solo una debole, patetica donna!"

All'improvviso una straordinaria, ma alquanto incerta idea, balenò nella sua testa!

Corse come una furia negli spogliatoi maschili... "Anf, anf! Sto cercando mio fratello Simone! E' qui?" Tutti i ragazzi presenti la guardarono con la bocca spalancata. "Emh, largo gente! Francesca! Ma che diamine ci fai negli spogliatoi maschili, razza di pervertita!" Il fratello di Francesca era uno dei più forti nel team di arti marziali. Avevano la stessa età, poiché erano gemelli, ma essendo nata per prima, Francy era la sorella maggiore. "Fratellino, ho bisogno di un aiuto. Puoi prestarmi boxer, pantaloncini, T-shirt e berretto?" Il ragazzo arrossì di colpo. Sua sorella era sempre stata un po' pazza, ecco perché in molti la soprannominavano Crazy! "Vieni con me... Cielo, quanto sei scema... chissà cosa ti è saltato in mente adesso!" Lei tacque, prese ciò che cercava e si vestì di fretta dentro una delle docce riservate agli uomini. Quando uscì, Simone la guardò male... "Sai, non sei più tanto femminile, sorellona... o dovrei dire, fratellone?" Invece di offendersi, la ragazza sorrise felicemente. "Bravissimo, Simo! D'ora in poi chiamami fratellone, ok? Ciaociao!" e dopo avergli schioccato un grosso bacio sulla guancia, se ne andò.



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Aria di allenamenti per il team dello Shohoku. Akagi sembrava davvero teso per via della prossima sfida contro lo Ryonan, così aveva deciso di allenarsi il doppio... e naturalmente questo doveva valere anche per il resto della squadra. "Avanti Sakuragi, dacci dentro! Oggi sei più pappamolle del solito!" Il rossino si voltò adirato. "Ora ti farò vedere di cosa è capace il genio! Razza di gorillone!" E ci si mise anche Rukawa con il solito "Idiota!" bisbigliato sottovoce per farlo irritare. Mentre Sakuragi mandava lampi e fulmini verso i compagni, la porta della palestra si spalancò. "Ohayo gente!" .... Era Francesca sotto false vesti di ragazzo. I capelli erano legati e il berretto nascondeva completamente il suo viso con un' ombra misteriosa. "Chi sei tu?" Lei non rispose, ma rubò velocemente la palla di mano a Mitsui. Si portò in avanti tutta intenzionata a fare canestro. "Che cosa credi di fare, eh? Fermiamolo, ragazzi!" urlò Akagi a pieni polmoni. Tutti partirono all'inseguimento del nuovo arrivato, ignorando che si trattasse di una ragazza.

Non ci fu verso di fermarla, scartò gli avversari senza incontrare alcuna difficoltà e in me che non si dica l'intero Shohoku si ritrovò al tappeto. 10 canestri! 10 canestri!! "Quel tipo è una furia!" urlò Sakuragi ancora incredulo. Francesca si dondolò sopra il canestro, facendo strane capriole per aria e ridendo. Ingrossava la voce per non farsi riconoscere... era straordinariamente euforica! "Ti prego, dicci chi sei..." insisté Mitsui. "Per favore..." aggiunse Miyagi. *A questo punto... non posso più tirarmi indietro... devo portare questa farsa avanti, è l'unica cosa da fare!* pensò Francesca. E dopo l'ennesima capriola, saltò per terra. Tenendo il capo chino per sfuggire agli sguardi indagatori, disse con un gran vocione: "Il mio nome è Crazy! Esatto... Crazy. E... ecco.. ehm... io amo il basket!!" Nessuno parlò, limitandosi a fissare Crazy interdetti.

Il coach si alzò dalla panchina. Questo era un evento più che straordinario: se il coach si alzava c'era qualcosa di grosso sotto! "Ohohoh, ti voglio con noi, nella nostra squadra!" Nessuno osò protestare. Francy stava già per urlare, non riuscendo a contenere la sua incredibile gioia, ma...

"Non può fare questo, coach! Noi non sappiamo nemmeno chi sia questo... questo Crazy! Come può farlo entrare in squadra così, di punto in bianco?! Non ha senso! Siete d'accordo con me, ragazzi?" ..... Silenzio. Crazy sospirò, alzò i tacchi e fece per allontanarsi. "No, aspetta... dove vai? Crazy, torna qui..." Lei non si voltò. "A quanto pare non sono gradito... è un peccato, ma non posso di certo mettermi contro il senpai! Dico bene? ... è stato un piacere giocare con voi, gente! Addio." Akagi guardò le facce deluse e amareggiate dei compagni... Come poteva fare questo alla sua squadra. Dopotutto... quel tipo poteva essere d'aiuto contro il Ryonan. "E va bene, puoi restare... ma ti prometto che scoprirò chi sei e allora... Non ti farai più vedere, hai capito?" Francesca sfoggiò il suo più bel sorriso. "Sissignore!" disse in posa militare suscitando l'ilarità dei presenti.



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"Ce l' ho fattaaaa!!" Simone guardò quell'esaltata di sua sorella. "Che ti prende? Sembra che tu abbia appena corso mille metri eppure sprizzi gioia da tutti i pori..." chiese il ragazzo mentre spalmava la marmellata sopra un toast. La ragazza si sedette sulla sedia davanti a lui e prese una mela. Dopo averla morsa, spiegò. "Non ho corso mille metri. Ero... agli allenamenti dello Shohoku!" Simone la guardò negli occhi e vide la solita pericolosa scintilla di quando aveva combinato una birichinellata. "Cosa... cosa stai cercando di dirmi? Che ti sei stancata così tanto solo perché stavi facendo il tifo? Ma non farmi ridere." Francesca sorrise maliziosa. "Ma io non affatto detto questo..." Passarono alcuni istanti di assoluto silenzio... poi finalmente Simone capì e cadde gambe all'aria.



I giorni passavano, gli allenamenti proseguivano e la sfida contro lo Ryonan si faceva sempre più vicina. Crazy dava il massimo di sé e trasmetteva grinta all'intero team che poteva pregustarsi già un gran bella vittoria. "Bravissimi ragazzi! Siete proprio in ottima forma! Lo Ryonan è spacciato!" esultò in anticipo Ayako mentre porgeva un asciugamano a Miyagi. "Grazie Ayakuccia, sei un tesoro..." disse il moretto con gli occhi a cuoricino. Anche Crazy prese un asciugamano e si asciugò il voltò, sempre tenendo il capo chino. "E' stano..." disse all'improvviso Mitsui. "Che cosa?" domandò Crazy sussultando. "Tu sembri essere un tipo così... estroverso, allegro, tutto pazzo... eppure..." Crazy iniziò a sudare freddo mentre tutti i giocatori dello Shohoku si avvicinavano per sentire meglio. "Eppure... tieni sempre la testa abbassata! Non ho ancora visto di colore hai gli occhi!" .... Crazy si allontanò velocemente, quasi sentendosi colta in fallo. Poi si diede mentalmente della stupida. Si voltò e disse: "Verdi... i miei occhi... sono verdi!" Mitsui rimase un po' confuso, poi dimenticò l'episodio, così come tutti gli altri. Solo Ayako non si era lasciata sfuggire lo strano comportamento del ragazzo.
 
Continua nel capitolo:


 
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