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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: :.:.FLY.:.:
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kappa-chan87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/09/2004 17:47:45

non è proprio nuova... yuko, leggi... **
 
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- Capitolo 1° -

Non è una nuova fanfic, è la vecchia a cui ho cambiato nome... e che finalmente ho deciso di concludere! XP

Beyblade G Revolution, immaginate i protagonisti così come li vedete nella terza serie (Kai e Takao fiQosi... *ç*)
Attenzione! Fanfiction shonen ai e nel finale yaoi! Se nn gradite le relazioni omosessuali maschili o la coppia interscambiabile TakaoxKai KaixTakao siete pregati di non andare avanti! :) Poi fate come vi pare, ma nn dite che nn vi avevo avvisati! XP

Un ringraziamento particolare a Yuko Hiwatari (qui elyon-malfoy), se non fosse stato per lei questa fanction non credo neanche l'avrei continuata... Thanks darling! X) (come piace dire a te! XD)
E ovviamente... un grazie anche al mio Sommo Maestro che mi ha fatto conoscere le KaixTakao! *çççç* Grazie Nari! XDDDD

Un saluto a Hisashi-sendoh87 (tanto noi ci vediam domani a scuola... ç___ç) la tua fic è bellissima!!! XQ______________


:.:.Fly.:.:

"I believe, I can fly.. If I can just spread my wings, I believe I can fly..."


Era una magnifica mattina d’inizio primavera.
Il sole aveva da poco fatto evaporare le gocce di rugiada depositatesi la notte passata sugli steli d’erba.
Luccicavano, attraversati da un leggero vento che li faceva muovere appena.
Cinque ragazzi erano seduti sul prato, un altro più grande se ne stava in disparte sdraiato all’ombra di un albero.
Non faceva molto caldo ed evidentemente non doveva gradire molto ne il sole, ne la compagnia degli altri ragazzi.
I capelli argentei erano mossi dal vento e andavano coprendogli il volto con invadenza.
Il ragazzo tentò di ributtarli con un gesto, ma l’operazione si rivelò inutile perché quelli continuarono con insistenza a stendersi sopra da dove li aveva ricacciati.
Uno dei ragazzi seduti poco distante, Takao, un moretto sui quindici-sedici anni, gli si avvicinò correndo.
“Kaaaaiii!!!”
Il ragazzo seduto ai piedi dell’albero voltò pigramente la testa in direzione del suo interpellante.
“Che c’è?”
“Noi stiamo facendo colazione, vieni?” chiese con un sorriso di speranza il moretto
“No grazie” lo liquidò Kai voltando la testa dalla parte opposta
“Uffa! Che noioso che sei! Fa un po’ come ti pare ma dopo non dirmi che non ti ho avvertito!”
disse con disappunto Takao.
Si portò le mani dietro la nuca e con fare deluso ritornò dagli altri.
“Allora?” gli chiese Max, un biondino della stessa età di Takao, dall’aria allegra e dal pesante accento anglosassone
“No grazie” disse quest’ultimo facendo il verso a Kai.
“Lascialo perdere! Se a lui sta bene così!” stavolta a parlare fu Hiromi, una ragazza, castana, coetanea degli altri due
“Ragazzi è pronto!” i tre giovani furono chiamati da un quarto, in piedi davanti ad un tavolo di legno che stava finendo di apparecchiare. Si trattava di un bel pranzetto mattutino: c’erano diverse portate di pesce, crocchette assortite, porzioni di riso, ramen* e piatti di oshinko**; i cibi avevano tutti un aspetto davvero invitante.
Non per niente Rei aveva fama di essere un ottimo cuoco. Più alto degli altri, i lunghissimi capelli nero corvino legati in una coda e i semplici ma eleganti abiti gli donavano l’aspetto di un fiero guerriero cinese di altri tempi.
“Eccoci Reiii!!!” Takao sembrava molto entusiasta all’idea di mangiare…
“Non credo sia stata una buona idea chiamare anche Takao…” notò rassegnato Kyouju, un ragazzino con un grosso paio di spessissimi occhiali sulla fronte.
Il moretto si precipitò sulle pietanze, divorandole una per una con voracità che avrebbe fatto invidia ad un piranha.
Gli altri dovevano essere abituatati a tanta famelica esibizione, dato che continuarono tranquillamente a mangiare la loro parte, o ciò che ne rimaneva.
“Capisco perché Kai isn’t venuto! He knews che non avrebbe mangiato nothing…” sospirò Max in una lingua sgrammaticata fissando Takao, che continuava imperterrito a trangugiare tutto ciò che gli capitava a tiro. Non era decisamente un bello spettacolo, pensò Rei. Voltandosi dalla parte opposta per non osservare l’ormai stressato compagno, continuamente ripreso (sia in giapponese che in inglese) dagli altri tre, notò che Kai non si trovava più ai piedi dell’albero.

*spaghetti, quelli ke piacciono tanto a Nasuto… err, Naruto! ^___^
**piatto semplice a base di rape e verdure come melanzane o cetrioli


Era da un po’ di tempo che Kai viveva in modo del tutto indipendente, in un piccolo appartamento in periferia. Più che la sua casa era la sua base segreta, dove teneva custoditi i suoi trofei.
Il denaro non era certo un problema per lui: da quando la Borg. era andata in rovina ed il nonno morto, l'eredità della nobile famiglia russa era passata al padre, che provvedeva ad inviargli mensilmente dei soldi per proseguire gli studi in un istituto superiore per soli maschi.
Cosa che a Kai non interessava minimamente.
Non che andasse male a scuola, anzi: lui era uno di quei tipi che pur non studiando, otteneva sempre dei voti dignitosi.
I compagni lo consideravano non a torto un tipo strano, persino durante le lezioni se ne stava sempre in disparte e con la testa immersa in un mondo tutto suo, talvolta nemmeno badando ai continui richiami che gli rivolgevano gli esasperati e rassegnati professori…
Più volte si chiedevano cosa pensasse, ma non avevano il coraggio di domandarglielo perché la figura del bel blader tenebroso incuteva loro (come a tutti del resto!) una sorta di timore reverenziale, nonché una certa soggezione...
Ed era proprio questo che Kai intendeva ottenere, e spesso si concedeva dei momenti per riflettere godendo della propria compagnia o di quella del suo magnifico bit power.
Decise di approfittare di quell’attimo di quiete.
Tirò fuori Dranzer da una delle tasche dei pantaloni ed estrasse il bitchip dall'oggetto metallico che teneva in mano.
Soffiò delicatamente sull'effige di Suzaku, la fenice. La splendida creatura che vi era raffigurata emise un bagliore e scaturì dal beyblade mostrandosi al ragazzo in tutta la sua magnificenza.
Kai amava molto la fenice rossa.
La vista della creatura fu per lui motivo di gioia; l'immagine del volatile si rifletteva nelle iridi brune dell’adolescente, facendo brillare i suoi occhi.
Kai avvicinò a se la testa dell'animale, accarezzandola, questi rispose strusciando affettuosamente il capo contro il corpo del ragazzo, donandogli un piacevole tepore.
Kai sorrise e si lasciò cadere disteso sul prato, le braccia incrociate dietro la nuca.
A pensarci bene, la sua Suzaku era in cima al breve elenco delle creature che avevano avuto il privilegio ed il piacere di vedere, anche solo per una volta, quell'espressione distesa sul volto del blader.
A seguire (e a chiudere) vi era Takao.
Ironia della sorte, quello che era da sempre stato il suo acerrimo rivale era anche l'unica persona con cui era riuscito ad entrare un po’ in confidenza.
In realtà era piuttosto affezionato al blader del drago azzurro, vi era legato più di quanto non lo fosse agli altri suoi compagni di squadra.
Takao era stata infatti l’unica persona che aveva cercato di capirlo e a modo suo di aiutarlo, magari sgridandolo per il suo atteggiamento o, come aveva fatto prima, incitandolo a unirsi agli altri per stare un po’ insieme. Per questo gli era riconoscente.
Ma per colpa di qualche strano sentimento non riusciva a dimostrargli, ne a gesti ne a parole, questa sua gratitudine.
Forse era… timore. Timore o, forse ancora, vergogna nel mostrarsi felice nel ricevere delle attenzioni…
Suzaku osservò l'espressione lievemente nostalgica dipinta sul volto del blader e costatò che non gli donava: spinse il suo becco contro la fronte del ragazzo, che fu costretto a ritornare bruscamente alla realtà sotto lo sguardo divertito del bitpower.
Kai lo guardò negli occhi e nuovamente sorrise, strinse a se il collo del volatile e ne lisciò con una mano la aguzza punta del becco.
Nuovamente si gettò sul prato e chiuse gli occhi, addormentandosi sotto lo sguardo premuroso della fenice.


Takao era alla ricerca del compagno, e stava vagando con in mano un piatto di plastica, verso una meta imprecisata.
Certe volte era davvero sicuro di volerlo strangolare!
Come suo solito Kai si era allontanato da tutto e tutti, ponendo come distacco dagli altri un ostentato mutismo, tanto per essere sicuro di non poter essere interpellato nel caso qualcuno dei suoi compagni si fosse preoccupato per lui e per il suo comportamento antisociale…
Takao era uno di quei compagni che avrebbero voluto aiutarlo, ma in questo modo quello scemo gli precludeva la possibilità di farlo…

Il moretto scacciò con un calcio uno sventurato ciottolo ai suoi piedi.
Ripensandoci c’erano state delle volte in cui Kai si era, diciamo, aperto con lui.
Una volta gli aveva confessato di odiare a morte suo nonno e suo padre, e al moro era risultato semplice credergli.
Mai gli aveva detto se vi era, però, qualcosa che gli piacesse o qualcosa che lo facesse felice…
Ma perché non voleva farlo?
Che problema c’era?

Più volte aveva chiesto agli altri suoi compagni se avessero una risposta per il comportamento ambiguo, quasi ostile del blader dalle gote dipinte.
E ogni volta aveva ricevuto la stessa risposta, così gli era parso che tutti capissero i problemi del russo, ma che nessuno avesse il coraggio o la volontà di aiutarlo: dicevano che Kai era un tipo chiuso, che preferiva riflettere piuttosto che agire e essendo schivo e taciturno teneva per se i propri pensieri, di qualunque natura essi fossero. Un po’ il suo l’opposto, che era invece aperto, solare e dal parlare facile.
Takao però era convinto che la spiegazione non fosse solo quella.
Col tempo aveva maturato una sua idea precisa sull’argomento.
Era infatti convinto che Kai fosse molto solo. Lo era stato e lo era tuttora, anche se aveva vicino delle persone con cui condivideva la maggior parte della giornata…
Aveva infine capito che l’affetto era la cosa che era da sempre mancata a Kai.
Forse per aprirsi aveva solo bisogno di qualcuno che gli mostrasse un po’ di bene! In fondo anche uno scorbutico come lui aveva il diritto di sentirsi apprezzato dagli altri.
Anche se, a suo parere, Kai finiva sempre per scambiare la sua amicizia disinteressata per invadenza, specialmente quando egli tentava di convincerlo a fare qualcosa insieme agli altri.

Questi pensieri accompagnarono Takao finché egli non scorse la figura del ragazzo cui erano rivolti.
Stava sdraiato sul prato, gli occhi chiusi.
Takao decise di essere clemente e di risparmiargli la solita ramanzina.
Il problema fu che egli non sembrò accorgersi del sonno di Kai…

Sonno che durò ben poco.
Dopo quelli che lui ritenne essere stati dieci minuti, fu costretto a domandarsi, ancora mezzo assonnato, se Takao non si fosse reso conto del suo dormire oppure se la cosa non gli interessasse minimamente, dato che egli, seduto al suo fianco, stava scuotendogli la spalla senza troppa delicatezza
“Ehi Kai, mi vuoi rispondere o no?!”
A quelle parole il blader tatuato impiegò meno di una frazione di secondo per svegliarsi del tutto ad assumere il tono di voce scontroso cui i suoi conoscenti erano abituati
“Takao, se non te fossi accorto stavo dormendo”
Il ragazzo sembrò interdetto
“Ehm… veramente no, non me ero accorto! Scusami Kai!” aggiunse massaggiandosi la nuca con una mano per il leggero imbarazzo
Kai gli lanciò un’occhiataccia: non accorgersi di una cosa del genere sarebbe stato assurdo per chiunque, ma non per Takao la cui distrazione procedeva anni-luce avanti all’immaginabile… “Beh sai, talvolta stai con gli occhi chiusi quando uno ti parla…”
Kai scosse la testa: “Non importa” disse con rassegnazione
“Ti ho portato la colazione!” il moretto ficcò il piatto di plastica sotto al naso di Kai
“Dai, mangia!”
“Non ho fame!” grugnì Kai.
Il ragazzo fece per alzarsi ma Takao lo trattenne per un polso
“Non mangi nulla da ieri!”
“Non ti ho chiesto di portarmi da mangiare!”
Fu un rumore grottesco proveniente dal ventre di Kai a interrompere la loro discussione.
Takao guardò l’altro soddisfatto mentre quello non poté far altro che cedere alla sua volontà, afferrando riluttante il piatto e iniziando a trangugiarne il contenuto con noncuranza.
“Pensa che quel ramen me lo sono tolto dalla bocca!” lo ammonì Takao osservando l’esiguo interesse che Kai riponeva nel piatto
“Pensa che lo sto mangiando solo per farti star zitto!” fu la risposta a tono dell’adolescente che non lo degno neanche di uno sguardo.
Takao alzò gli occhi al cielo.
Con quello scorbutico c’era poco da fare…
Osservò nuovamente il ragazzo che ingozzava controvoglia il suo ramen e sorrise malizioso al pensiero di sottoporlo alla sua nuova “tattica” (Giusto per rimanere in tema d beyblade! ^___^ nd:Kappa)…
“Ti và un incontro?” gli occhi ambrati di Kai s’illuminarono alla retorica domanda del moretto
“Sempre che tu sia moralmente pronto alla sconfitta!” sentenziò con un ghigno di sfida.
Takao sorrise
“Però finisci di mangiare!”
Kai fissò l’altro con rassegnazione “Di la verità, ti scoccia vedere che qualcuno lasci del cibo?” e avrebbe voluto aggiungere -specialmente quando potevi mangiarlo tu…-
“Voglio solo allenarmi con te!” si giustificò Takao con innocenza
A quelle parole Kai ebbe un improvviso sussulto interno: mai nessuno aveva detto di gradire la sua compagnia; la felicità che provò ebbe la meglio sul controllo che la sua maschera di freddezza gli imponeva, ed istintivamente si lasciò sfuggire un sorriso che parve piacere all’altro
“Sei più carino quando sorridi!” gli disse ridendo e aspettandosi l’imminente reazione
“Cosa?!” le gote di Kai, infatti, che non sapeva se augurarsi di aver capito male, si tinsero di un vivo color porpora
“Uahahahahah!!! Dovresti vederti, sei tutto rosso!” Takao, che non aveva mai visto tante emozioni espresse dal volto di Kai, rise soddisfatto sotto lo sguardo stavolta esterrefatto di quest’ultimo: la sua “tattica” stava funzionando!
….

“Finiscilo Dranzer!”
Il bey azzurro cozzò ripetutamente e con violenza contrò quello bianco dell’avversario, che iniziò a vacillare sotto gli estenuanti colpi di quest’ultimo.
Il suo blader sembrò ostentare insicurezza dinnanzi alla scena
“Accidenti!!”
“Ora!!!”
L’impatto fu terribile e veloce: con sorprendente forza, il piccolo oggetto di plastica blu si lanciò in una fatale offensiva ai danni del Dragoon di Takao, procurandone l’immediata uscita dal campo di gara.
L’oggetto, nella sua traiettoria, mancò di pochi centimetri il volto di quest’ultimo, prima di conficcarsi nella corteccia di un povero albero che per sua sfortuna si trovava toppo vicino al beystadium
“Tsk!” Kai afferrò al volo Dranzer, e guardò Takao con non celata sufficienza.
Questo, punto nel vivo, gli rivolse un’occhiata di disappunto.
“Mi sono distratto!”
“Non mi starai sottovalutando?” si preoccupò di dire Kai: per tutta risposta il moretto si mise in posizione di lancio, uno sguardo di sfida rivolto agli occhi del compagno
“Mpf!” Kai replicò, e dopo pochi attimi la quiete del parco fu nuovamente interrotta dai continui rumori metallici che accompagnavano lo scontro dei due beyblade
“Coraggio Dragoon, prendiamoci la nostra rivincita!”
“Puoi anche scordartelo! Attacca Dranzer!”
Al comando, dalle trottole scaturirono molteplici fasci di luce verticali, di cui il beystadium, il prato e gli alberi vicini furono di colpo investiti.
Maestosi, Suzaku la fenice rossa e Seiryuu, il dragone azzurro, si studiavano e si fronteggiavano pochi metri sopra il campo di gara (o di Gaara... solo per =Temari=! X°°°DDDDD nd:Kappa)(te la potevi risparmiare tranquillamente... ùù nd:=Temari=)(;________________; Consolami Lee!!! :D nd:Kappa)(a me sembra che ti sia già ripresa! -.- nd:RockLee)(noooooooooo!!!!!! Nn mi vuole nessuno!!!! ;__________________; Neanche il misero sopracciglione... ;____________________; Almeno Tema hai il suo tasso sabbioso... XDDDDD nd:Kappa)(=____=... nd:=Temari= e Lee)(continuiamo???? ùù nd_lettori)(ah, si... ^^ nd:Kappa)
Takao non perse altro tempo
“Vai con l’Attacco Tornado!!!”
Il bey bianco prese a vorticare ferocemente mentre il dragone incatenò l’una sull’altra le enormi spire: l’azione combinata creò un gigantesco vortice d’aria che avvolse completamente la trottola e il mostro.
Kai, per nulla scosso dall’esibizione di forze naturali che si manifestavano impetuose davanti a suoi occhi, si esibì in una risata che aveva del maligno
“Che hai da ridere?!”
“Usi sempre la stessa tattica! Sei troppo prevedibile Takao!” disse poi con sguardo malizioso
“Io combatto a modo mio! E poi ti ricordo che con questa tattica prevedibile ho vinto il campionato mondiale e sconfitto blader fortissimi!” ribatté con veemenza Takao, enfatizzando particolarmente il tono di voce alla parola fortissimi
“Dovresti sapere che con me non funziona!”
Ma il moro parve non far caso all’avvertimento
“Attacca Dragoon!”
“Tsk! Come vuoi! Dranzer, Turbine di Fuoco!!!”
La fenice iniziò a sbattere con forza le ali infuocate: un tifone simile a quello creato dal rettile, solo interamente formato da enormi lingue di fuoco, avvolse il suo corpo
“Ma che diavolo di mossa è?!”
“E’ una contromossa che ho sviluppato per contrastare il tuo Attacco Tornado, e in effetti gli somiglia non trovi?”
Il giapponese, ammutolito, fissava le fiamme attorno al rapace
“Sorpreso? Beh, te l’avevo detto che con me non funzionava!” il russo aveva da tempo incominciato a darsi delle arie e la già provata (ed esigua…) pazienza di Takao finì per cedere…
“Grrrrr!!!!! Quando fa così non lo sopporto!!! Dragoon!! Vedi di tappargli quella bocca!!!” urlò senza troppa gentilezza al bitpower
“Vai anche tu Dranzer!!!”
I due bey si lanciarono a folle velocità l’uno contro l’altro, seguiti dalle creature di luce e dai loro turbini vorticosi: un bagliore accecante esplose nel beystadium, subito dopo un frastuono spaventoso.
L’impatto fu così violento da sollevare molta polvere, e per qualche secondo fu impossibile stabilire l’esito del feroce scontro dato che nulla o quasi dello stadio e del prato vicino era visibile.
Takao si fece strada tra il polverone e scorse la figura di Kai dalla parte opposta del ring
“Ehi Kai, va tutto bene?”
“Si tutto ok!”
Takao notò però che il ragazzo si teneva con una mano una guancia che sembrava sanguinare
“Ehi Takao riesci a vedere qualcosa?”
Il moretto si avvicinò maggiormente al campo di gara
“Uhm… Si! Un bey! E’ Dranzer!”
Il bey azzurro ruotava sicuro al centro dell’arena.
Takao guardò meglio
“Aspetta! C’è anche Dragoon!”
Poco più in là, il bey bianco circondava Dranzer con ampi movimenti, scintillando al sole. La sfida era ancora aperta.
Takao scrutò Kai da capo a piedi. Non aveva un bell’aspetto (come osi sl pensare ke Kai nn ha un bell’aspetto!!!! *____* nd:Kappa)(ma se decidi tu quello che devo pensare... ç___ç nd:Takao)(è pazza, è risaputo Takao... ùù nd:Kai): le braccia erano ricoperte da lividi e graffi e alcuni di questi sanguinavano. Doveva aver subito frontalmente l’impatto
“Stavolta abbiamo davvero esagerato…” pensò Takao
“Che diavolo stai aspettando Takao?! Se non ti decidi ad attaccare, lo farò io!” alle parole stizzite di Kai, Dranzer si spostò saggiamente presso il bordo del campo iniziando ad inseguire Dragoon
“Sospendiamo lo scontro Kai, non puoi combattere in quelle condizioni!” il tono di voce del moretto si fece più alto
“Sta zitto!! Non sei tu a decidere quello che devo fare!” Kai non sopportò di ricevere quell’ordine.
Takao notò che il russo si stava massaggiando un ginocchio, o almeno lo fece fin quando non si accorse che il moretto lo stava osservando: allora ritirò bruscamente la mano.
Il giapponese scosse la testa “Kai lo so che sei forte, resistente e tutto il resto, ma adesso è meglio che te la pianti!”
Kai non fece in tempo a replicare che il moretto gli fu accanto con un balzo (wella... neanche fosse spiderman... oO nd:Kappa)(infatti io sono... BATMAN!!! E' l'uomo pipistrello, è bat-mannn!!!! Yeah!!! XDDDD nd:Takao)(=_=°°°°°°°°°° nd:Kappa e Kai), ed immediatamente l’afferrò per la vita e se lo caricò in spalla (Ma Kai qnt pesi??? oO Ah già, scusa, nn si fanno qst domande ad una signora! XP nd:Kappa)(==... nd:Kai).
Il blader tatuato, ancora leggermente stordito dall’esplosione (nn che normalmente c stia tanto con la testa... XDDDDDD ndKappa)(la continuiamo 'sta storia????? ** nd:lettori)(ops... ^^°°°° nd:Kappa), non realizzò subito cosa stava succedendo
“Lasciami, razza di deficiente!!” ripresosi un poco, Kai tentò di dimenarsi dalla presa del moro, colpendo anche con un debole pugno la schiena dell’altro, che ridacchiava ai suoi tentativi di liberazione.
Che rivelandosi vani finirono ben presto per essere abbandonati
“Che intenzioni hai?” chiese al blader del drago azzurro, cui rassegnava le volontà e le poche forze rimaste già per la seconda volta in una sola mattinata. Pur cercando di darsi un contegno, il suo tono di voce tradiva una certa preoccupazione…
“Tranquillo!” lo rassicurò Takao
“Allora mettimi giù! Non c’è bisogno di trasportarmi!!” gli urlò Kai assestandogli un altro pugno
“D’accordo!!” il moretto mollò la presa ridendo e l’altro scese subito dalla sua spalla
“Non farmi mai più una cosa del genere!!” intimò il russo.
Takao rise ancora con più gusto
“Che cosa c’è di così divertente?!” il tono di voce di Kai era sempre più alterato. Non capiva perché Takao gli stesse facendo questo e soprattutto non sopportava che egli continuasse a ridere nonostante i suoi avvertimenti
“Tu!” gli rispose semplicemente il moro.
Il russo lo fissò con sorpresa rabbia.

Lui divertente? Lo stava prendendo in giro?

...Sentii di odiarlo.
Sentii di odiare tutto di quel ragazzo ingenuo al punto da schernire il suo orgoglio, i suoi sentimenti, che facevano così fatica a mostrarsi, costretti a lottare con quell’inossidabile maschera di freddezza e controllo, e la sua debolezza… la sua fragilità…
La sua debolezza, che stava nel non riuscire a mostrarsi per quello che invece avrebbe voluto…
O che non avrebbe voluto, perché così facendo avrebbe perso i suoi punti di riferimento, e le sue certezze, già poche di loro…
Farsi scoprire dagli altri come una persona piena di insicurezze, smontando così la sua fama di gelido calcolatore… la codardia gli impediva di spogliarsi delle sue apparenze, degli avanzi di un drammatico passato.
Aveva paura di un rifiuto, o forse neanche lui si sarebbe accettato per quello che era: una persona fragile.
Probabilmente il suo non era neanche odio, ma semplice invidia…
Invidia, per la sua spontanea innocenza, i suoi modi disinvolti e la sicurezza che questi ostentavano.

E in più, decisamente, non sopportava d’essere preso in giro…

“Non mi piace che mi si prenda per il c**o Takao!” disse afferrandolo sgraziatamente per il colletto della t-shirt.
Takao si trovò spiazzato di fronte a questa reazione
“Stavo solo scherzando!” cercò di giustificarsi.
Kai mollò la presa
“Allora sappi che non mi piacciono gli scherzi”


La ragione per la quale Kai si era offeso a tal punto, Takao la ignorava. Ma ora, semplicemente, sapeva che il ragazzo era più permaloso di quanto immaginasse.
Difetto non da poco, se considerata la difficoltà del quasi diciassettenne nell’instaurare un rapporto umano che andasse oltre i feroci scambi o i veloci apprezzamenti che si potevano ricevere durante una partita di beyblade.

Il moretto fissava l’agile figura che gli camminava a qualche passo di distanza, le mani recate nelle tasche.
Sapeva che seguirlo avrebbe senz’altro scatenato la sua stizza, ma indubbiamente Takao non era tipo da rinunciare tanto facilmente ad un obbiettivo…
… Lo avrebbe tormentato, costretto se necessario, finché non avrebbe abbassato le difese…
“Fin quando intendi seguirmi?” come a leggergli nel pensiero, Kai lo scrutò voltandosi appena, anche Takao lo fissò: da quella prospettiva sbieca, fissato da un solo occhio del ragazzo le cui lunghe e leggiadre estremità di sciarpa si gonfiavano lievemente al passaggio del vento, il blader si sentì come scandagliato dal severo sguardo di un’aquila solitaria.
Questo pensiero lo fece sorridere.
Kai ringhiò e voltò nuovamente il capo.
… Stupido ragazzino…
Lo aveva fatto arrossire di nuovo.

Non passarono due minuti prima che Kai decretasse ormai insopportabile il bruciore dei tagli procuratosi durante l’incontro.
Il punto: fino ad allora si era trattenuto, come risolvere la situazione in modo dignitoso?
Il blader tatuato si fermò di colpo, fissando intensamente gli argini del fiume davanti a se.
Takao che, visibilmente stufo di camminare in silenzio da più di cinque minuti, cosa evidentemente inconcepibile per lui, si stava esibendo senza ritegno in un colossale sbadiglio, urtò senza rendersene conto il fianco di Kai.
Questi, impassibile per quanto leggermente sbilanciato dall’urto, non badò neanche alle scuse del giapponese e si avviò al corso d’acqua.
Takao, incuriosito dall’improvviso mutamento del russo, lo osservò spogliarsi del gilet viola ormai semi-sdrucito ed in seguito ridursi l’abbigliamento ai soli boxer neri.
Aveva davvero un fisico splendido: muscoli scolpiti, ma lievi sulla sua figura slanciata, le cui movenze non erano sgraziate come quelle della maggior parte dei suoi coetanei, ma anzi avevano un qualcosa di nobile e d’elegante, quasi a voler affermare la sua incredibile somiglianza con un aggraziato ma letale uccello rapace.
Il moretto si perse nell’invidiabile perfezione delle forme del russo, mentre questi, ormai stanco di essere osservato, gli lanciò un'occhiataccia per poi scomparire in un istante dalla sua vista tuffandosi in acqua.
Riemerse qualche secondo dopo, ad una certa distanza di sicurezza dalla riva. Dapprima le ferite gli bruciarono in modo insopportabile, poi l’adolescente lasciò che il contatto con il fresco liquido distendesse completamente i suoi muscoli intorpiditi, ed una sensazione di piacere si impossessò del suo corpo.
Completamente rilassato, Kai si distese sulla coltre acquea e si lasciò cullare da quel piacevole mantello che ricopriva il suo ventre.
Gettò un’occhiata in direzione dell’argine dove si trovava Takao.
O meglio dove si sarebbe dovuto trovare.

Fu un attimo.
Kai trasalì quando si sentì cingere la vita da qualcosa di bagnato: due braccia che lo sollevarono e lo capovolsero all’indietro, provocando un fragore d’acqua alle spalle di Takao che rideva compiaciuto della propria trovata
“Whuahahahahahahahahaha!!!!! Dovevi vedere che faccia che avevi!!” disse il giapponese, vestito solo dei suoi pantaloni e con le lacrime agli occhi per il troppo ridere, cercando Kai muovendo l'acqua attorno a se.
Dopo qualche secondo, il moretto iniziò a chiedersi perché l’altro non riemergesse.
Preoccupato, si sporse nel punto in cui aveva lasciato cadere il russino e per poco non gli venne un colpo quando quest’ultimo si spinse fuori dell’acqua afferrandolo per una spalla
“Mi sembrava di averti detto che non mi piacciono gli scherzi…” disse in tono poco rassicurante: con una mano sulla testa e l’altra sul dorso di Takao, Kai spinse il giapponese sott’acqua, dove lo trattenne per qualche istante.
Il moro riemerse con espressione stranamente disinvolta, fissando l’altro che invece gli mostrava un sorriso beffardo
“D’accordo. E’ guerra!”
Nei minuti che seguirono, fu tutto un’alternarsi di schizzi e strepiti, nei quali i due tentarono di avere la meglio sull’altro.
Dopo l’ennesima spinta sott'acqua ricevuta dal compagno, Takao si vendicò avventandosi sul Dranzerblader e costringendolo ad una rovinosa caduta all’indietro, sul bagnasciuga.
Un istante dopo, Kai si ritrovò metà in acqua e metà all’asciutto, Takao sopra di lui lo fissava stupito.
Rimasero così per qualche istante.
Per la testa di Takao passavano tanti e confusi pensieri, ma qualcosa gli implorava di non interrompere quel contatto… e si rese conto di aver sempre desiderato un simile approccio…
“…Takao?” queste parole furono pronunciate con lieve imbarazzo, e fecero tornare seccamente il moro alla realtà: era sdraiato sopra a Kai, un maschio, ed il suo corpo combaciava completamente a quello del russo, solo i loro visi e parte del loro petto non aderivano l’uno sull’altro.
Una situazione per chiunque equivoca ed imbarazzante… eppure egli stava godendo di quell’attimo, perso in quei magnetici e profondi occhi purpurei e in quella pelle liscia, bagnata e candida… nel profumo e nel calore che emanava quel corpo sotto di lui…

Kai non sapeva come comportarsi.
Per una volta non aveva la situazione sotto controllo, non aveva previsto un simile evento… dal modo in cui Takao lo guardava poi, sembrava che egli avesse da prima l’intenzione di creare quella circostanza. Il suo debole avvertimento era servito a farlo rendere conto della situazione, ma inspiegabilmente questo lo aveva fatto piombare in quello che sembrava un sogno ad occhi aperti…
Lo sguardo del moro era puntato sui suoi occhi, lo fissava rapito ma distratto… Ormai era impossibile capire cosa frullasse per la testa di quel ragazzino, ma almeno lui doveva capire cosa diavolo gli stava succedendo, perché anche lui non sembrava intenzionato a staccarsi dal corpo dell’altro.
Calore… un calore mai provato prima… un calore che mai avrebbe creduto di poter assaporare… Ma perché? Perché non voleva separasi da Takao? Come aveva sempre fatto, come ogni volta lo aveva allontanato.
Ma questa volta era diverso… lui stesso non aveva mai previsto quel contatto così fisico, così umano... non aveva programmato la sua reazione…
Gli piaceva. Gli piaceva quel contatto. Anche lui stava godendo di quell’attimo…
Lo detestava quell’attimo, che gli impediva di capire cosa provasse… e lui doveva saperlo.
Si aggrappò al collo dell’altro, spinse il proprio viso contro il suo… e le loro labbra si toccarono, ora i loro corpi aderivano del tutto.
Quanto era meraviglioso tutto questo, quanto lo aveva sempre bramato e quanto era stato sciocco a non accorgersene…
Era pazzo, si certo, lo era. Come lo era Takao del resto, che non tentava di sottrarsi…
Cos’era questa sensazione? Perché voleva a tutti i costi quel contatto, quell’unione?
Unione…
Non si ricordava di essere mai stato stretto da un paio di braccia, non si ricordava di essere mai stato trattato come un essere umano. Sfruttato per la sua debolezza, isolato per la sua diversità… finora la vita gli aveva riservato solo questo.
Takao... lui si, gli aveva offerto una seconda possibilità…
Non aveva neanche cercato di violarlo, di cambiarlo. Semplicemente lo aveva accettato, e per quello che era, gli aveva voluto bene..
Allora cos’era?
Lo amava, forse? Amava Takao? Amava un maschio?

Takao si staccò per riprendere fiato, e si rese conto di quanto era appena successo.
Sorpreso, fissò Kai in volto
"Perché l'hai fatto?"
Kai fece spallucce "... non lo so..."
"Che significa non lo so? Due maschi non si baciano Kai!"
"Cosa vuoi insinuare? Tu non hai mica opposto resistenza!"
Il moro ammutolì. Era vero.
La sua intenzione quella mattina era di smuoverlo un po’, di aprirlo almeno a lui… e aveva finito per baciarlo, anzi per essere baciato…
E, ancor peggio, e per quanto gli fosse difficile ammetterlo, gli era piaciuto.
Forse quelle erano fin dall’inizio le sue intenzioni?
Cosa diavolo stava succedendo? Possibile che Kai provasse qualcosa nei suoi confronti? O magari il suo era solo un gioco?
Non era da lui esporsi a tal punto, prendere una simile iniziativa, con un altro maschio per giunta!
E perché lui non aveva neanche tentato di sottrarsi?
Era un depravato?
Incrociò ancora le iridi porpora della creatura che giaceva sotto di lui.
Forse era un depravato… forse... perché fu allora, in quel letale sguardo, che egli capì tutto: capì di non poter più fare a meno di lui…
Perché si, lui lo amava.
Semplicemente, amava tutto di lui.
Il suo artificioso distacco e la malinconia che ostentava il suo sguardo… la sua silenziosa compagnia… il contatto con quel corpo magnifico... l’inchiostro dei suoi tatuaggi che ormai scolorito dall'acqua scendeva dalle gote come azzurre lacrime… e soprattutto, amava il suo sorriso… così raro e sfuggente, ma così dolce e sincero…
Lo amava. Chissà da quanto, magari.
Era... gay...
...magari lo erano entrambi...
Non importava...

Non seppe mai perché si spinse a tanto, ma seppe con certezza che fu la cosa giusta
"Non sapevo che tu avessi questo calore..." disse il giapponese posando una mano sul petto del russo "...dammene dell'altro..."
Prese con una mano il mento dell'altro, socchiudendo gli occhi. Kai tentò di dire qualcosa, Takao gli impose il silenzio...
Ogni parola in quel momento era futile... il vento che leggero accarezzava i loro visi e i loro capelli, il calore che pulsava nei loro corpi, l'infinita estasi dei loro gesti lenti...
Ora esisteva solo quello... ed in quello esisteva tutto.
...

“Da quant’è che mancano quei due?” Max scrutò per l’ennesima volta il prato mosso dal vento
“Ehi, Rei mi stai ascoltan… ah!” il biondo fece morire la frase in gola, mentre il compagno, seduto in posizione del fior di loto* e come circondato da un’invisibile aura mistica, si destava dal suo stato di meditazione
“Tranquillo, ero ancora in rilassamento” assicurò il cinese
“Oooh, credevo stessi per sollevarti in the sky!” sorrise lo yankee
“Pensi che sia il caso di andare a cercarli?”
“Beh, aspettiamo un altro pò’”
Rei rifletté per un istante
“E’ strano…” disse infine
“What?”
“Beh, pensaci un attimo, le cose possono essere soltanto due! O Takao non ha ancora trovato Kai…” fece una pausa “… oppure si!”
“You have meditato anche per giungere a questa conclusione, Rei?” lo prese in giro il biondino
Rei accettò lo scherno “Si, ma quando mai mr. ghiacciolo ha gradito la compagnia di qualcuno per più di quindici secondi?”
Max rise "Mah... secondo me Takao non l'ha ancora trovato!"
"Eh... conoscendolo è probabile!"

*Seduto a gambe incrociate, l'avete vista sicuramente! :)


“Hai voglia di tornare dagli altri?” Kai costrinse il moro a fissarlo in viso, dove egli scorse un altro bellissimo sorriso (vi assicuro ke la semi-rima baciata nn è voluta… ^^° nd:Kappa)
“Nemmeno un po’!” disse ridendo.
Kai rise quando Takao iniziò a solleticargli il ventre nudo
“Tu pensi di dirlo a loro? Di.. noi, della nostra relazione, intendo?” chiese il moro con lieve imbarazzo.
Kai sembrò rifletterci un attimo
“Chissenefrega, se sene presenterà l’occasione glielo diremo!”
Il moro lo fissò contrariato “Cioè vuoi dirmi che io non potrei baciarti in pubblico?”
“Puoi sempre contenerti…” Kai si terrorizzò vedendo come il moretto lo stava gelando con lo sguardo “…per questi primi tempi!”
Lo sguardo di Takao si stava addolcendo “… e quando non ci riusciremo più…” continuò Kai “… glielo faremo sapere, ok?”
Il moro sorrise malizioso “Sai, il punto è che è così bello baciarti!”
Il russo arrossì (nn è colpa mia… é____è nd:Kappa)(si ke lo è!!!! >____< nd:lettori)(…nun è vero… ç____ç nd:Kappa) di colpo a quell’affermazione, ma le sue labbra furono subito preda di quelle del compagno (che arrapato...-.- qst è già il terzo... nd:Kappa)(bhe, tu che avresti fatto???? ** nd:Takao)(quoto! ** nd:Kappa)(insommaaaaaaaaaa!!!! ** nd:lettori) che non poté far caso al rossore dell’altro.
In effetti, quello era uno di quei pochi momenti in cui potevano stare da soli… era meglio sfruttarli...

Kai affondò nella bocca dell’altro che dischiuse le proprie labbra, facendo sfiorare le loro lingue… questo contatto era diverso dai precedenti e, sinceramente, lo aggradava di più…
Takao passò una mano sulla schiena dell’altro, che lo costrinse a stendersi sotto di lui…



Di certo Rei e Max non si aspettavano di poter assistere ad un simile spettacolo.
Convennero che avrebbero trovato un altro momento per farsi dare spiegazioni dai loro impegnatissimi compagni.
Solo l’ormai traumatizzata Hiromi si lasciò sfuggire un grido sommesso che destò di colpo le orecchie di uno dei focosi amanti: Kai si girò nella direzione dello strillo e fissò la scena impietrito. Scoperti. E in flagrante.
Takao si era assicurato più volte di quanto Kai fosse un tipo incomprensibile, ma interrompersi in un momento simile sembrava assurdo anche per lui…
“Kai, sei veramente…” Il moro si girò nella direzione in cui era puntato il viso di Kai, e trasalì.

Certo che la scena doveva sembrare inequivocabile per chiunque: sdraiati l’uno sull’altro, semi-nudi ed intenti in attività poco ortodosse…
Come dimostravano le facce dei tre improvvisati spettatori
“Emh, ragazzi… ehm… possiamo... Possiamo spiegarvi tutto!” dopo un attimo di tragi-comico silenzio, Takao tentò di salvare la situazione strusciano via da Kai ed alzandosi in piedi
“Io e lui stiamo insieme!” dichiarò il russo senza preamboli.
Gli sguardi di Rei e Max passavano sbalorditi da Takao a Kai, quasi non volessero credere a ciò che avevano appena udito
“K.. Kai?!” il moro lanciò al compagno un’occhiata sconvolta e sorpresa
“Si, avete capito bene!” la voce del Dranzerblader era ferma “…e comunque ringraziatemi, perché dalle vostre facce vedo come ci fosse bisogno della mia spiegazione…” sentenziò ironicamente.
Hiromi era sempre più sconvolta, tanto che Max dovette trattenerla per evitare che crollasse a terra svenuta. Nessuno dei tre era ancora riuscito ad aprire bocca, quando finalmente Rei si decise: “E’ così, Takao?” chiese
“Si… è vero, noi... ci amiamo...” confermò il moro.
Seguii un interminabile attimo di silenzio, finchè Takao non interpellò il compagno, alterato “E’ una tua prerogativa quella d’essere sempre così poco socievole con gli altri?”
“Guarda le loro facce! Come se avessero visto chissà quali atrocità!” ringhiò il russo, sprezzante
“Siamo due maschi!”
“E allora?”
Rei, completamente rosso in volto, cercò con scarso successo di prendere un tono autorevole, intervenendo per non peggiorare le cose “Ehm, ragazzi…”
I due sembrarono accorgersi solo ora della sua presenza, e dopo qualche istante di smarrimento smisero di battibeccare. Takao abbassò lo sguardo e mormorò delle scuse, Kai incrociò le braccia volgendo la testa altrove
Il biondino, intento a fissare un punto imprecisato del fiume, prese parola “Sentite, noi non sappiamo come sia… successa… questa cosa…”
Kai fulminò lo yankee con lo sguardo, mentre Takao gli lanciò un gomito nei fianchi.
Rei tentò di concludere il discorso iniziato da Max “In ogni caso credo che per noi non ci sia nessun problema” -Ci mancherebbe!- convenne Kai “…ehm …giusto Hiromi?”
“…Eh?” la ragazza sembrava non aver ascoltato una sola parola di tutto il discorso, e fissava assorta un punto del prato dietro ai piedi di Takao.
Il cinese si sforzò di sorridere.
Max fissava i due
“Certo che... Non me lo sarei mai immaginato…”
“Come, scusa?” chiese il russino
Il biondo alzò una mano in segno di spiegazione e sorrise imbarazzato “Beh, ecco non è una cosa… normale… la vostra… ehm… relazione… poi tu sei sempre così freddo…”
La situazione sfumò dall'imbarazzante al grottesco...
Kai stava per esplodere e Takao, scorgendo l’ira nello sguardo fiero dei suoi occhi purpurei, lo afferrò per un braccio riuscendo nell’intento di trattenerlo.
Hiromi sembrava essersi un poco ripresa; il suo sguardo si spostò poi su Kai e vedendolo in boxer (*ç*!!! nd:Kappa e lettrici) voltò di scatto la testa, viola in volto.
Rei si rivolse al russo: “Rivestiti, Kai”. Era un ordine.
Takao scosse il braccio del compagno, tentando disperatamente di incrociare il suo sguardo. Kai continuava però a fissare i propri piedi, fremendo dalla collera
“Kai…”
Il ragazzo strattonò il braccio del moro, liberandosi dalla sua presa.
Takao raccolse i propri vestiti e si coprì in fretta; poi gettò uno sguardo supplichevole al russo.
Dopo qualche secondo Kai afferrò i suoi pantaloni, infilandoli, e caricandosi in spalla i rimanenti abiti fece per allontanarsi dagli altri
“Dove…”
“Sta zitto, per una volta!”
...

Non gli piaceva essere messo sotto processo, per quello era fuggito.
Fuggiva sempre quando si trattava di relazionarsi con gli altri; fuggiva aggrappandosi alla sua fama, il suo scudo contro il mondo esterno che non riusciva ad affrontare.
Ma non poteva farlo in eterno, specialmente in un momento come quello.
Doveva farglielo capire questo, anche a costo di gettargli in faccia la realtà.
Così, forse, lo avrebbe fatto soffrire ancora di più. Ma era un rischio da correre…

Eccolo, seduto sulla riva del fiume che li aveva visti così intimi.
Rannicchiato, il viso chino raccolto tra le ginocchia.
Piangeva… ne ebbe la certezza ancor prima che i singhiozzi e gli improvvisi sussulti che scuotevano la schiena nuda glielo confermassero.
No… non poteva, non doveva piangere. Non adesso che poteva essere felice…

“…T..Ta..Takao…”
Le lacrime bagnavano ora la maglia del moro, che stringeva il corpo tremante di chi pensava non avrebbe mai visto piangere.
Kai era aggrappato alla magliettina di Takao, stringendola in un disperato gesto, quasi come se quel contatto rappresentasse la sua unica salvezza.
Takao lo afferrò per le spalle, costringendolo a fissarlo in volto.
Nemmeno il dolore che contraeva il viso e le lacrime che ne rigavano le gote riuscivano a offuscare completamente la bellezza del russo
“…Non… guardarmi…” Kai tentò di sottrarsi allo sguardo di Takao, storcendo il capo
Il moretto piegò le labbra in un debole sorriso
“…Scemo, ormai ti ho già visto… ” sussurrò dolcemente all’altro, prima di carpirgli il mento con delicatezza e di cingere ancora le sue labbra, assaporando il gusto salato del pianto che ora si mescolava al suo (è un hobby il tuo? == nd:Kappa)(+ o -... ^^ ndTakao)(ah, ecco... ^^ nd:Kappa)
Lentamente, Kai si staccò dal bacio
“…Tu stai piangendo?”
Il Dragoonblader chinò lo sguardo
“Devi… devi crescere Kai!”
“…”
“… non puoi più scappare dalle difficoltà… non devi…”
Kai lo fissò stupito
"Tu… tu stai piangendo per me? …”
“…”
Il russo passò un dito sulle lacrime del giapponese, asciugandole con un gesto che faceva trapelare il suo imbarazzo.
Provava disprezzo verso se stesso, come aveva potuto farlo piangere?
Aveva ragione. Era solo un bambino, un bambino viziato.
“…Takao… io… tu… scusami”
Il giapponese alzò lo sguardo, sorpreso
“…hai ragione tu… sono solo un’idiota!”
“No! Kai non è..”
”Lo sono invece! Non volevo comportarmi così… io… non credevo che la loro reazione mi avrebbe messo così in imbarazzo… non ci pensavo… io… non volevo farti piangere… Takao... perdonami…”
Takao lo fissò, sorridendo con dolcezza
“Io ti ho già perdonato”
Kai abbracciò il giapponese, strusciandosi contro il suo petto
“Takao…”

...Aveva sbagliato. Di nuovo aveva creduto possibile risolvere la situazione contando solamente su se stesso. Ma questa volta era diverso, questa volta non era solo. Avrebbe dovuto accorgersi della presenza di una persona. Che per la sua noncuranza aveva sofferto, per se stesso e soprattutto per lui. Una persona disposta ad accettare il male ed il bene che c'erano in lui. Una persona che lo amava, che era disposta a dare tutta se stessa pur di veder un sorriso solcare il suo volto.

"Kai, io ti voglio bene... io ti amo... non voglio che tu soffra, non voglio che tu lo faccia da solo... "
Kai avvertì una fitta lacerargli lo stomaco
"...ti prego, finché staremo insieme, ricordati di me... "

...Non era più solo ora. Da tempo non lo era più stato.
Finalmente se ne accorgeva.
...

"Perché tu riesci sempre ad essere te stesso? Perché anche ora che mi appari senza veli non ti vergogni di me?
Anche tu hai conosciuto il dolore, la solitudine... eppure hai saputo reagire.
Io mi sono abbandonato. Ho smesso di sognare, di credere in qualcosa che non fosse il mio onore.
Ho sbagliato.
Lo ammetto a me stesso.
E se nella vita ho capito qualcosa, lo devo a te.
Se finalmente senza vergogna accetto ogni mia debolezza, lo devo a te.
Se i lividi che squarciavano il mio petto sono ora solo ferite rimarginate, lo devo a te.
Se adesso mi sento vivo, lo devo a te.
Ti amo."

Anche ora, mentre sentiva il proprio respiro bruciare in quello dell'altro... mentre il sudore, in gocce luccicanti, scendeva e imperlava ogni sua linea, che possenti e sinuose danzavano con quelle snelle e decise del compagno...
Ora, mentre ogni codice razionale svaniva come fumo... mentre trafitti da mille scariche di pura elettricità abbandonavano ogni dubbio alle nubi sotto di loro... mai come ora, aveva sentito il celeste così vicino... mai come ora, si era sentito perfetto...
Due vibrazioni e due sonorità, suonate in un'armonica melodia...
Anche ora, soprattutto ora, sapeva di non essere solo...

Fine



Bah che schifo... == (A me è piaciuta... =///= nd:Kai)(Anche a me! *ççççççççççççç* nd:Takao)(E ve credo... oO nd:Kappa)
Spero che la pensiate come me, quindi ci terrei commentaste! *O*
Mhuahauahaaaaaaaaaaaaaa!!!!! XDDDDDDDDDDDDDD
Giuro che la prossima sarà una lemon... *ç* (evvai!!! *çççççççççç* nd:Takao)(per quei pochi che la leggeranno... ^^) sto già a buon punto... ^^ *passa copione a Takao*(*çççççççççççççççççç*!!!!!!!! nd:Takao)(visto? ^^)
Ciaaaaaaaaaaaaaaaooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (e grazie per aver letto! :°°°°°°°°°°°°°°°)(Non dimenticatemi!!! =o=!!! nd:Renato Zero)(che kispios c'entri tu????!! oO**** nd:Kappa)*da calcio a Zero*(Sakura sei mia!!! *O* nd:Rock Lee)(Oggi ti sconfiggerò maledetto topastro!!! Mhuahahaaaaaaaaaaaaa! ** nd:Kyou)(Kai voglio s******i!!!!!!! *çççççççççççççç* nd:Takao)(Muhahahahaaaaaaa!!! Sono il re del rimbalzo!!! *O* nd:Hanamichi)(Insommaaa!!!!! >_____< Questo non è il vostro spazio pubblicitario!!!! Sparite!!!! Tutti!!!!!! oO******** nd:Kappa)(Ciaoooooo!!! 8) nd:Spongebob)(Ciao Spongy, amore mio!!! *çççççççççççççç* nd:Kappa)(E io??? Non avevamo un'appuntamento oggi??? == nd:Seto)*Kappa si è ormai allontanata con Spongy...*(Spongebob... ==°°°°° nd:Seto)(Kai sei mio!!!! *çççççççççç* nd:Takao)

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
christa - Voto: 10/02/09 12:13
carina... rende l'idea dei veri caratteri dei personaggi!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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