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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: NON SO CHE NOME DARE
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: eowyn-da-rohan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/09/2004 23:11:57

non sapevo che genre attribiurgli.. è una storia delle mie. ditemi cose rappresenta per voi, l`ho scritta in poco tempo ma è carina.
 
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CAPITOLO 1 - DOVE SIAMO?
- Capitolo 1° -

capitolo 1
ANTEFATTO
Stavo camminando per strada, proprio per questa strada. Le macchie di asfalto… nuovo, laddove c’era l’erba di questo spiazzo, mandavano il loro odore moderno che sapeva di caldo. Alcune zolle di piantine ingiallite ed avvelenate spuntavano ancora. Me lo ricordo. Penso che sia qui che è iniziato tutto, adesso. Ed è per questo che voglio ripetermi per la quinta volta la storia. Devo ricordare tutto. Ogni sensazione, ogni avvenimento, ogni misfatto, ogni passeggiata.
Ogni… cosa.

INIZIO
Sera. Sembra tardi.
Una ragazza cammina per la strada di prima, in mezzo a chiazze di asfalto nero con sprazzi di bianco. Accanto a lei
C’è qualcuno, un caro amico, lo si capisce da come si guardano.
Lei indossa una gonna nera con gli orli rigonfi, sembra una gonna da folletto,
una maglia nera con le maniche a tre quarti e una X fatta da un laccio ne chiude lo scollo.
Ha un guanto blu di ciniglia alla mano destra e dei capelli legati con due rasta blu che spuntano.
Lui indossa jeans neri abbastanza larghi e una maglia nera a maniche corte. I suoi capelli sono corti e blu.
Anfibi. Tutti e due. Carnagioni chiare.
Lei ha una borsa da postino di cuoio marrone. Dentro ci sono due abiti indù, uno spazzolino da denti, una bustina di plastica con tanti braccialetti da bambina dentro, in un’altra bustina con le scritte blu c’è un disco sigillato di The Divine Comedy,
infine, c’è del balsamo di tigre in una scatolina di latta rossa, un portafogli, delle chiavi attaccate ad un cavatappi, una walkman con delle cuffie blu. Tre pacchetti di gauloises blu.
Lui ha uno zaino con una sola bretella, dentro c’è un cellulare, un altro walkman con le cuffie blu, dei libri di favole, delle computisterie, delle penne, un portafogli, altri tre pacchetti di gauloises blu.
Sono vicini, stanno ascoltando la musica del walkman di lei.

Ad un certo punto, una luce bianca li acceca, si sentono lanciare lontano, un tonfo provocato dalla caduta.

Quando si risvegliano, sono in un bosco. Sembra quasi un parco protetto, non ci sono segni di civiltà.


NEERA
Samuele! Samuele!
SAMUELE
Sto qua, non gridare.
NEERA
Dove siamo? Che ci facciamo qui? Quando cazzo siamo venuti qui?!
SAMUELE
Non ne ho idea…
NEERA
Perché parli a bassa voce?
SAMUELE
(risatina) … metti che qualcuno ci chiede cosa stiamo facendo, che cosa rispondiamo?
NEERA
Secondo me qui non c’è anima viva… (guardandosi intorno) a parte tutti questi Nichibrichinichi.
SAMUELE
Questi.. che?
NEERA
Tutti questi animaletti che fanno briiic-niiic-briiic. L’espressione stava nel Signore degli Anelli.
SAMUELE
Ah… ok.
Qualche minuto di silenzio. Neera è stesa nell’erba vicino ad una quercia e guarda il cielo. Sono insicuri e non si sono mossi da dove si trovavano. Potrebbero essere in ostaggio o chissà che altro. Neera aspetta che passi qualche aereo per sapere che non è poi così lontana dalla città. Samuele rovista nella sua borsa per vedere se non gli manca niente, e poi riflette.
NEERA
A cosa stai pensando?
SAMUELE
Controlla la borsa. A me non manca niente, ma non mi stupirei se chiunque ci ha portato qui ci avesse derubato.
Neera controlla.
NEERA
No.. tutto a posto. Avevo paura che si fottessero il cd di The Divine Comedy!
SAMUELE
Non credo che i rapitori ascoltino quella musica, di solito.
NEERA
(Stendendosi su un fianco) perché… tu dici che.. siamo stati rapiti? (con aria eccitata)
SAMUELE
Non lo so, guarda… solo che non è normale che uno stia camminando per strada, e tutto a un tratto, si trova in un parco nazionale o che so io!
NEERA
Forse… (sempre con occhi entusiasmati) siamo stati rapiti dagli alieni! E questo è un altro pianeta!
SAMUELE
Queste cose sono assurde… seppure gli alieni ci avessero rapiti, perché mai lasciarci qua, in mezzo all’erba? E poi questo mondo assomiglia troppo al nostro per essere un altro.
NEERA
E come la spieghi la luce bianca?
SAMUELE
E come lo spieghi quel volo che abbiamo fatto?
NEERA
Magari volevano stordirci.
SAMUELE
O magari ucciderci… tu che ne dici?
Cala la sera. Loro sono sempre stesi sotto l’albero e lei ha sempre la faccia verso il celo. Lui sta fumando.
NEERA
Ho trovato!
SAMUELE
Dai, spara.
NEERA
Ci siamo imbattuti in un maniaco. Abbiamo fatto un incidente stradale. Le luci, la spinta che ci ha fatto cadere… Mi segui?
SAMUELE
Ci avrebbe potuto investire chiunque. Perché un maniaco?
NEERA
Ecco… questo tizio si è preso paura perché magari ci ha creduti morti, o non voleva complicazioni, che ne so. Allora ci ha scarrozzati qua, sperando che non avessimo visto nulla. Cosa che a quanto pare si è avverata.
SAMUELE
È un’ipotesi. Non dico che finora questa non sia la più verosimile che hai formulato, ma non puoi esserne certa solo perché hai abbandonato l’idea degli alieni e dei rapitori.
NEERA
E invece scommetto che se camminiamo un po’ troveremo un’autostrada.
SAMUELE
Ci sto. Almeno ci muoviamo da qui…

Camminano a zonzo per quasi tutta la notte, hanno dimenticato il punto in cui si trovavano e la foresta si infittisce. Si ritrovano in una zona più umida e paludosa, gli alberi sono ricoperti di licheni scivolosi e solo le rocce sono (più o meno) asciutte.
SAMUELE
Senti, io ne ho le palle piene… almeno sediamoci su quella roccia grande (indicandola) e fumiamoci una sigaretta.
NEERA
Sono d’accordo.. e scusami, se ti ho fatto girare come un criceto per tutta la notte. Accendiamo un fuoco.
SAMUELE
Si… con questa bella umidità, troveremo di certo dei rami asciutti da bruciare.
NEERA
Cosa consigli di fare?
SAMUELE
Ritornare indietro nell’ombra… (con la faccia da film dell’orrore)
NEERA
D’accordo, nosfigatu…
Finalmente trovano un punto asciutto, e appiccano un fuoco con un accendino.
NEERA
Spero che questa cosa non vada avanti per molto, visto che se finiscono le sigarette io muoio(accendendo una sigaretta al falò)
SAMUELE
Sta tranquilla. Domani con un po’ di luce, sarà tutto più facile… pensa alle leggende celtiche o ai racconti di Tolkien, quella gente vagava per i boschi per decenni. Non è una tragedia.
NEERA
Affatto. Mi piace questo ambiente bucolico pastorale.
SAMUELE
Spero solo di trovare il sonno…
NEERA
Invece secondo me abbiamo dormito anche troppo.
Chissà per quanto tempo siamo stati là stesi….
SAMUELE
Mi stai tentando?
NEERA
Si.
SAMUELE
(la guarda fisso. Poi sorride)
E se poi finiscono le sigarette?
NEERA
E se poi ci ammazzano?

Esce da un cespuglio di fronte a loro un ragazzo con una pistola. Ha il volto ferito, del sangue che cola dalla tempia alla guancia. Ha una giacca di pelle nera da motociclista, dei pantaloni di pelle nera. Carnagione chiara.
Alza lentamente la pistola e la punta prima contro Samuele, poi contro Neera.
-
Volete vedere che vi ammazzo io, brutti figli di puttana?
(il suo tono è triste, una sorta di singhiozzo pieno di rancore)

NEERA
Chi sei?
FINE PRIMO CAPITOLO

 
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