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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LA VITA SCORRE TRANQUILLA FINCHÉ...
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: triktrektrak galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/09/2004 21:04:22 (ultimo inserimento: 25/09/04)

riguarda la giovinezza di artur weasley e dei suoi fratelli
 
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PIACEVOLI RICORDI IN CASA BLACK
- Capitolo 1° -


TANA
La signora Weasley mise le braccia sui fianchi. “Fred George, avete intenzione di farveli tutti voi quei Doxy?” George si affrettò a intascare l’ultimo cadavere di Doxy che teneva in mano penzoloni per una zampetta pelosa. “Bleah…” Ron storse dsgustato il naso “Sembrano ragni..” Così dicendo posò la cassetta dell’immondizia al muro. “Tienila ferma! Sta uscendo tutto lo sporco, non vedi?” si lamentò Percy che teneva la scopa e un mucchietto di polvere e peli di Doxy. “Daaai…un’attimo.” Sconsolati, Ron ,Fred ,George e Percy ripresero a pulire la sala principale dell’antichissima e nobile casata dei Blak.
“Kreacher!” Tuonò all’improvviso Percy “Di grazia, potresti anche darci una mano, no?” L’elfo domestico distaccò lo sguardo dalle tende vellutate che coprivano il quadro della signora Black. Non dette segni di presenza . “Macchè, niente! Lui, che ha il compito ufficiale di pulire gironzola per le stanze a ciondolare e noi qui a impolverarci!” “Vabbé, Percy abbiamo quasi finito.” Svogliatamente Ron trascinò il sacco della spazzatura nell’ingresso. “Sono un cretino….” Sospirò Percy chinando il capo.” “Mh?” Fred e George si voltarono verso il fratello maggiore. “Magari potreiii… …” “NO!!!” tuonarono i gemelli non appena videro Percy cercare la bacchetta nella tasca dei Jeans. Impossibile negare questo segretuccio: quando si trattava di incantesimi domestici, Percy avrebbe anche potuto far fuori Voldemort combinando uno dei suoi casini.
“Co-co-cosa int-t-tendi f-f-fare?” mormorò Fred pianino che insieme al gemello riemerse dal tavolo sotto cui si erano nascosti non appena avevano visto Percy puntare allegramente la bacchetta contro il lurido pavimento “Uffaaaa, Okay.” Sconsolato si rimise la bacchetta in tasca per riprendere possesso della vecchia scopa impolverata.
Ore 20:00
DIN-DON
“Eccoci!” Charlie, Bill, Ginny e i signori Weasley rincasarono trascinandosi dietro i sacchi della spesa “Era tanto necessario che venissero anche Bill e Charlie a fare la Spesa?” sbottò Ron non appena ebbero finito le pulizie. “Credetemi, la sala principale è stata la più dura di tutte.” “A me è capitato il bagno!!” “Su, su basta con le lamentele. Devo darmi da fare in cucina.” Si soffermò un attimo. “Voi mi aiuterete…” rivolse un sorriso angelico a Fred, George, Percy e Ron “Vero?!?” Fred, George e Percy ebbero l’opportunità di smaterializzarsi lasciando Ron in una disperata fuga (a piedi) da sua madre.
Dopo una mezzora buona i ravioli e le verdurine bollivano in pentola. La carne sfrigolava sul barbecqe sotto lo sguardo soddisfatto di Artur che teneva in mano due ferri da caminetto e un forcone sporco di sugo e tingolo. “Ancora qualche minuto!” Annunciò giulivo rigirando il succulento bisteccone sulla brace. “Che c’è per primo?” domandò Ginny portando piatti e tovaglioli di carta in tavola. “Fettuccine al sugo di carne.” “Aaaah, benedetto sugo di carne, mamma non farlo quando c’è Harry! Scommetto che nemmeno a lui piace!” “Se non ti accontenti, Ronald Weasley, in frigo restano olive e Kreaker ammuffiti.” Lo rimbeccò la madre mentre questo, con l’aiuto di Charlie distribuiva i piatti in tavola. L’odore di braciole al barbeque si sparse in tutto il vasto giardino dell’antichissima nobile casata dei Black. “Propongo un brindisi a S-s-sirius…” balbettò Molly alzando il calice con le lacrime agli occhi. Nel testamento di Sirius(dato che non aveva figli) la casa andava al possesso dei Weasley (Nel 5° libro si vede che Artur è cugino acqisito dei Black.) che furono ben felici di ospitare Harry per andare a vivere da loro. La donna rimase ritta in piedi, rendendo onore al defunto Sirius Blak brindando con il calice riempito di prosecco schiumoso. Ron assaggiò con la punta della lingua la giallognola bevanda frizzante. La retrasse subito e sul suo volto si dipinse un’espressione di disgusto. “Charlie, presto, l’acqua! Questa roba è insopportabile!!” Charlie gli passò l’enorme brocca d’acqua con un’espressione di disappunto. Calò il silenzio. Nessuno se la sentì di parlare eper tutta la durata della cena si sentì il tintinnio delle stoviglie e qualche affrettato “Passami la salsa.” O “L’insalata, svelto!”. A un certo punto, Artur chinò il capo sulla sua pietanza sventolando con gesto assente la forchetta sporca di sugo. Bill sventolò la mano sopra il vassoio della carne nel vano tentativo di scacciare una vespa. Percy raccolse da sotto il tavolo il suo tovagliolo continuando a masticare. Fred e George colsero l’occasione per gettare i peli di Doxy nel piatto del fratello mentre egli era intento a recuperare il tovagliolo.
“BASTA!” sbottò di punto in bianco Artur battendo un pugno sul tavolo. “E va bene…” mormoro in un soffio. “Lo so, Sirius se ne andato, so che è difficile da accettare, so che in questo momento stiamo tutti torturandoci al pensiero di rivedere Harry e vedere come reagirà. Dobbiamo comunque procedere a testa alta! RICORDATEVELO! Ricordatevi ciò che disse lo zio Bilius sul punto di morte. Una persona che se ne và lascia sempre qualcosa di buono. Intendo dire un buon consiglio, quello di andare ava…” “Artur!” Molly racchiuse il pugno di suo marito nella sua mano. “Apprezzo il tuo tentativo di incoraggiamento e so che cosa hai provato quando è morto tuo fratello però, vedi, a volte le persone vanno fatte quocere nel proprio brodo finché non si siano sfogate un po’ e solo allora verrà il momento opportuno per parlargli.” “Molly, per favore! Stavo tentando diravvivare la serata e poi…” bloccò lo sguardo sulla lunga tavolata. La vista che gli si parava davanti era tale e quale a quella di 6 anni fa, durante la cena funebre di suo fratello; i volti smunti e le vesti spente attorniati alla grande tavolata ricostruivano perfettamente la scena della fine dei suoi giorni sereni… … …

“QUANDO LA VITA SCORREVA CALMA, PLACIDA E SICURA”

“Artur!” la signora Weasley chiamò a rapporto il figlio 15enne. Alla porta comparve un tipetto dai capelli rossi e scarmigliati (tipo Percy), lentiggini e un paio d’occhiali a fondo di bottiglia che incorniciavano due occhi blu oltremare. “Allora?” “Mamma, di che parli?” Artur notò che sua madre aveva nella voce una nota di disapprovazione e teneva in mano una lettera di un orrendo color violetto. “Oddio!” pensò sentendosi avvampare. “Huhuhuuuu…aria di litigio? Ditemi, ho la curiosità alle stelle!” intervenne tempestoso un ragazzo di 17 anni dagli occhi verdi e i capelli altrettanto rossi. Aveva le lentiggini pure lui. “Bilius! Chi ha chiesto il tuo intervento?” “Eddai, ma’ siamo fratelli! Avrò diritto di sapere di che si tratta, no?” La signora Weasley tentennò un’attimo inclinando leggermente il capo. “Al signorino…” sentenziò con voce altezzosa e di rimprovero “E’ arrivata questa strana lettera da parte di una certa ‘Molly Wandom’ del 4° anno di Hogwarts. Vediamo che c’è dentro, allora… …” “ODDIO!” pensò Artur sentendo le sue orecchie arrossare.
Sua madre incominciò a recitare la lettera scandendo bene le parole. Per Artur fu come ricevere in pieno un Cruciatus…che dico? Un AvadaKedabra!
“Caro Artur,
Anche se siamo già al 5° anno, finora non ti ho fatto alcuna confessione. Sappi che per me è stato molto difficile scrivire questa lettera, perciò cerca di essere clemente e di non mandarmi subito a quel…(posticino dove non batte il sole)” qui sua madre si interruppe per grattarsi il naso appuntito, scrutò attentamente il foglio “Due punti… …a capo…?Potresti…?Ecco…” “Avanti. Dillo, DILLO!” pensò intensamente Artur, “Adesso mi dirà che…” “Potresti prestarmi il tema di babbanologia visto che sei tanto bravo in quella materia???”
SDONK!!!! *___*
silenzio
“T-tutto qui?” Bilius sembrava deluso dalla banale rivelazione.
“Aaaahh…” Artur tirò un sospiro di sollievo.
“Aaaahh… …Artur fall in looooveeee!!!!” “Ma piantala Connie!”
Connie, del 3° anno, era un’imbattibela ficcanaso chiaccerona. Lei e Artur litigavano in continuazione, ma quando si parlava di babbani andavano sempre d’amore e d’accordo(come due angiolettiiii!!!) “Connie! Lo sai che è l’ora di andare a letto per i bambini?” sentenziò divertito Bilius. “Questa battuta sa di vecchio lontano 1 Km! Bilius, mi vergogno di te! Devi rivedere il reparto battute del tuo cervello!” “Ammettilo, Connie non sapevi cosa dire e allora hai salvato la situazione con il tuo solito ‘Questa è vecchia!’ Sei diventata cosi prevedibile, non stupireti nemmeno un babbano!”

ANGOLINO DELL’ AUTRICE
Non che mi aspetti stormi di commenti, ma almeno uno (piccino picciiiiiino!!!… …vi prego…) Saluti a tutti da Triktrektrak!

 
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