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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: IL REGNO DEL MALE DEL RE VAMPIRO
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: dragoonstea85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/09/2004 10:43:00 (ultimo inserimento: 11/02/05)

tra lupi mannari e vampiri, nuovi sentimenti troveranno spazio nel cuore di kei.
 
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L`INIZIO DI UN INCUBO
- Capitolo 1° -

Ho iniziato a scrivere questa fic mentre aspetto l’ispirazione per continuare THE BIBLE STORY. Inoltre è la prima volta che scrivo cose serie e sensate e ci tenevo a pubblicarle.

CAPITOLO 1 – L’INIZIO DI UN INCUBO

CASA KINOMIYA … ORE 10:00 … 12 Ottobre 1998

E’ mattina di un giorno come tanti, fuori il tempo sembra volgere al brutto mentre l’inverno comincia a farsi sentire. Poi si sente lo squillo del telefono… Kei si dirige verso l’apparecchio e risponde..
-Kei- Pronto?
-Voce- Qui è la sede segreta della BBA Investigation.
-Kei- (con espressione più cupa) C’è qualcosa che non va?
-Voce- Devi venire qui al più presto! Ho una missione per te!
-Kei- Devo chiamare gli altri?
-Voce- No, è troppo pericoloso per loro! Tu sei il migliore e sei l’unico in grado di affrontare questa missione. Ti aspetto al più presto!
-Kei- Ok, arrivo.
Kei uscì di casa lasciando un biglietto sul tavolo per avvisare i suoi compagni della sua partenza poi si diresse di gran fretta alla sede della BBAI che si trovava dentro la sede della BBA. Una volta là, fu accolto dal presidente della BBAI, un signore anziano di nome Daitenji.
-Daitenji- Kei. Grazie per essere venuto così in fretta.
Poi i due si diressero verso una stanza nella quale vi era una segretaria…
-Daitenji- “Regna il male nel mondo”
-Segretaria- “Chi ci proteggerà dalle forze del male?”
-Daitenji- “Noi”
Poi la segretaria schiacciò un bottone posto sotto la scrivania e dal muro si aprì una fessura che conduceva nella sede segreta della BBAI.
-Daitenji- E’ meglio che ti dico subito che ti ho assegnato un partner per la missione.
-Kei- Un partner? E chi?
-Daitenji- Si chiama Svetlana Lupescu. So che non ti piacerà ma…
-Kei- Non c’è nessuno che mi “piace”. Semplicemente odio i mostri!
Entrarono nell’ascensore che conduceva nel piano superiore…
-Daitenji- Non la definirei proprio un mostro… è solo metà vampiro.
-Kei- Metà basta e avanza!
-Daitenji- Ma è l’altra metà che la rende ideale per la missione.
Proseguirono poi per un lungo e stretto corridoio…
-Daitenji- In passato hai messo da parte i tuoi sentimenti personali, Kei. Dovrai farlo anche adesso.
-Kei- Se mi contraddice la faccio fuori.
-Daitenji- Sono sicuro che la pensa così anche lei.
Infine entrarono in una sala con un videoproiettore. Kei si sedette di fianco a Svetlana…
-Svetlana- Piacere di incontrarti Kei. Sono davvero contenta di lavorare con te.
-Kei- …
Il presidente Daitenji spense le luci, e accese il proiettore cominciando a spiegare il motivo dell’adunata, il tutto supportato da un filmato.
-Daitenji- Hai mai sentito parlare della pietra Yathfoe-Gyoule?
-Svetlana- La pietra Yathgy?
-Daitenji- Allora ne hai sentito parlare, proprio come pensavo.
-Svetlana- Solo da una leggenda. E’ il “GRAAL SACRO” del mondo dei vampiri. Si dice che, quando un vampiro lo utilizza, diventa immune a tutto quello che ucciderebbe qualsiasi altro vampiro.
-Kei- In che senso?
-Svetlana- Può camminare ovunque, anche alla luce del sole, e uccidere un essere umano o una bestia con il solo pensiero.
-Daitenji- Si, queste sono le leggende. Alcuni dicono che la pietra sia il cuore pietrificato di un vecchissimo vampiro. Leggende a parte, pensiamo di aver trovato la pietra in questione.
-Svetlana- Ho sempre pensato che si trattasse di un mito, come il Graal.
-Kei- Che cosa ti fa pensare che il Graal sia un mito?
-Daitenji- Si, bene, pensiamo di aver trovato la pietra Yathfoe-Gyoule. Il nostro servizio segreto ha scoperto che l’ultima località in cui era custodita la pietra è il castello di Gaustadt, in Russia.
-Kei- In Russia…
-Daitenji- Sono soltanto voci ma, durante l’ultimo secolo, il numero delle segnalazioni di creature insolite e di eventi soprannaturali è aumentato a tal punto da destare il sospetto che la pietra esista o quantomeno c’è qualcosa che attira le forze soprannaturali a quella montagna.
-Kei- Comincio a credere che si tratti di un incarico di ricerca.
-Daitenji- E’ molto più importante di così.
Kei notò l’espressione preoccupata del presidente… doveva trattarsi di una cosa molto seria… e rimase in ascolto…
-Daitenji- La missione consiste nel trovare la pietra. Le segnalazioni che ci sono pervenute negli ultimi cent’anni ci fanno pensare che il viaggio verso il castello sarà insidioso. Per questo abbiamo fatto tutti i sopralluoghi possibili nella regione.
-Svetlana- Perché è così importante ritrovare questa pietra? Nessuno di noi può utilizzare appieno i suoi poteri… dubito che neppure io riuscirei a sfruttarne le capacità perché il mio sangue semi-umano mi nega gran parte dei poteri attribuiti a questa pietra.
-Daitenji- Come sapete, la nostra sala “Trofei” è piena di armi e di artefatti talmente potenti da consentire ad un individuo di dominare il mondo, purchè li utilizzi correttamente.
-Kei- Davvero esistono oggetti simili?
-Daitenji- Li teniamo sottochiave per assicurarci che non finiscano nelle mani sbagliate.
-Kei- Non possiamo semplicemente distruggerli!
-Daitenji- Alcuni sono indistruttibili, altri potrebbero essere… utili in futuro. Immaginatevi se dovesse scoppiare un’altra Guerra Mondiale; noi disponiamo di armi che potrebbero assicurarci la vittoria anche quando tutto sembra perduto e comunque la pietra è meglio che resti fra le nostre mani che tra quelle di un vampiro… oh Dio, non immagino cosa potrebbe fare…
-Svetlana- Quindi dobbiamo trovare la pietra prima che cada in mani sbagliate.
-Daitenji- Più o meno… ritornando al punto, abbiamo effettuato ricognizioni preliminari. I miei agenti però non possono raggiungere l’area ai piedi del monte perché pullula di lupi mannari.
-Svetlana- Kei, pensavo che avessi ucciso tutti i lupi mannari in Russia. (il passato di Kei è sempre più misterioso)
-Kei- …
-Daitenji- Abbiamo cercato di reperire parenti e amici di chiunque provenga dalla regione del Gaustadt ma non siamo riusciti a trovare nessuno che abbia legami con quella zona.
-Svetlana- Com’è possibile?
-Daitenji- Sappiamo che i paesini di quella zona erano abitati fino alla fine degli anni ’50 del XIX secolo ma, da allora, nessuno ha avuto più alcun contatto diretto con gli abitanti.
Poi il presidente accese le luci e spense il video-proiettore, assumendo un tono preoccupato e pensieroso.
-Daitenji- Tutte le informazioni necessarie vi sono state date e il viaggio è già stato organizzato. In bocca al lupo (che fai sfotti? Nd Kei) e fate attenzione.
-Svetlana- Ci vediamo davanti all’ascensore quando sei pronto per partire.
-Kei- …
-Daitenji- Ah, dimenticavo. Passa dal laboratorio, hanno delle cose interessanti che potrebbero esserti utili durante la missione.
Kei si diresse verso il laboratorio assorto nei suoi pensieri quando venne interrotto da un uomo, molto particolare, vestito elegante come se andasse a nozze che se ne stava fermo davanti alla sua scrivania…
-Zagart- Non devo alzare lo sguardo per sapere che sei appena entrato in questa stanza. Il potere dei tuoi pensieri ti precede.
-Kei- Piantala di dire fesserie. Ti conosco abbastanza bene da sapere che non sai leggere nel pensiero.
-Zagart- Tecnicamente è vero, ma tu sai che posso percepire emozioni intense… e tu, mio caro amico, devi avere l’aura più intensa che abbia mai incontrato.
-Kei- (In effetti ho provato una strana sensazione con Svetlana ma…)
-Zagart- E’ ovvio che non hai molta voglia di partire per una nuova missione anche se non riesco ad immaginare quale obiezione potresti avere contro qualsiasi missione.
-Kei- Il presidente mi ha assegnato Svetlana come partner.
-Zagart- O__o, capisco! Ecco perché percepisco così intensamente le tue emozioni.
-Kei- … (in effetti non volevo accettare questa missione, ma con Svetlana di fianco… non sono riuscito a… ma che mi succede?)
Percorso un altro stretto e buio corridoio, il russo arrivò al laboratorio… Dentro era una cosa impressionante: su dei lettini vi erano dei cadaveri di vampiri e zombie mentre gli scienziati della BBAI li vivisezionavano per studiarli. In fondo alla stanza vi era una dottoressa di nome Hilary, davanti alla gabbia di un vampiro in carne ed ossa ancora vivo.
-Hilary- Kei, ti aspettavo.
-Kei- Sono in partenza per una missione.
-Hilary- Capisco. Allora vuoi sapere se abbiamo qualcosa di interessante da darti?
-Kei- Sì…
-Hilary- Di che missione si tratta?
-Kei- Di lupi mannari e vampiri.
-Hilary- Vampiri? Svetlana è appena rientrata dalla sua ultima missione: viene per caso anche lei con te?
Kei arrossì…
-Kei- S-sì…
-Hilary- Interessante. Bene, ho della normale Aqua Vampira che il Prof.K. mi ha aiutato a creare. “Meglio dell’Acqua Santa” mi dice sempre.
Poi dirigendosi verso uno dei tavoli d’acciaio…
-Hilary- Il Prof.K. mi ha dato anche questo… lo ha appena finito. Non ho avuto ancora il tempo di provarlo in servizio. Essenzialmente crea una luce solare artificiale. Impiega un po’ di tempo a caricarsi ma, una volta carico, dovrebbe friggere qualsiasi vampiro o quantomeno accecare provvisoriamente qualsiasi altra cosa.
Nel frattempo Kei sparò il raggio di luce contro il vampiro nella gabbia incenerendolo in pochi istanti…
-Hilary- Noooo! La mia cavia!
-Kei- Non ti preoccupare, te ne porterò un’altra dalla Russia.
-Hilary- Come dicevo… stai però attento a non spararlo inavvertitamente contro un tuo compagno, specialmente Svetlana.
Dopo qualche istante di silenzio la dottoressa riprese…
-Hilary- Stavo pensando… chissà se questa macchina funziona anche su un semi-vampiro… In ogni caso evita di usarlo se tu e Svetlana siete vicini durante la missione.
-Kei- Sono disposto a correre il rischio. Come si chiama?
-Hilary- E’ un Emettiradiazioni caricato o, meno tecnicamente “Il Sole di Dio”.
-Kei- Bello, hai dell’altro?
-Hilary- … lupi mannari eh? Dove hai detto che sei destinato?
-Kei- Russia.
-Hilary- Pensavo che li avessi già uccisi tutti.
-Kei- (abbastanza scocciato) Che cos’hai d’altro?
-Hilary- Spiacente, ho soltanto delle normali pallottole d’argento. Ho avuto molto da fare. Sei ancora fortunato ad avere “Il Sole” prima della tua missione!
I due si salutarono e Kei si diresse verso l’ascensore dove lo aspettava Svetlana e l’inizio della missione.

CASA KINOMIYA … ORE 12:30 … 12 Ottobre 1998
-Rei- Ei ragazzi venite subito.
Max e Takao corsero verso il compagno che mostrò loro la lettera di Kei.
-Takao- Come! Se ne è andato in missione per conto della BBAI… oltretutto senza chiamarci!
-Max- Ci toccherà andare alla sede a chiedere. Magari non è ancora partito.
Poco dopo nella sede della BBAI…
-Daitenji- Ragazzi, cosa ci fate qui?
-Takao- Dov’è Kei? Perché a noi non avete detto niente?
-Daitenji- Calma! Calma! Kei è partito per una missione urgente. Non posso dirvi altro, la missione è “top secret” ed è della massima importanza. Solo pochi agenti della BBAI ne conoscono i dettagli. Mi dispiace è troppo importante…
-Max- Ma Kei è nostro amico!
-Rei- Potevamo andare con lui!
-Daitenji- Non preoccupatevi, con lui c’è una delle nostre migliori agenti.
-Takao- Speriamo bene…

Continua… forse scrivere questo capitolo alle 11 di sera non è stata una grande idea (che paura!!!), però dato che ero solo in casa e fuori imperversava un temporale mi è venuta voglia di scrivere una fic horror. Inoltre mi è appena arrivato un gioco da brivido, da cui mi sono ispirato. Spero sia iniziata bene!

 
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