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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: /
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: sarabeth-ledah galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/09/2004 19:46:37

in questa storia harry ha 16 anni. abbiamo portato un piccolo cambiamento: siurius non è morto è vivo e vegeto. speriamo che vi piaccia lo stesso!!!!!
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

CAPITOLO 1

Harry aprì gli occhi e sbuffò scocciato. Sua zia Petunia urlava come una matta dal pianterreno e Edvige, la sua civetta, batteva con insistenza sul vetro della finestra. Quella sera si era dimenticato di aprirla.
Harry si mise seduto, si infilò gli occhiali e guardò l’orologio. Le 9:00…
Andò ad aprire ad Evige prima che spaccasse il vetro. Alla sua zampa c’erano legate delle lettere e scatole. Chissà come aveva fatto a portare tutta quella roba.
Aprì la prima lettera…era di Hermione…
<<Ciao Harry!
Tantissimi auguri!! Come stai? Come ti trattano i tuoi zii? Che hai fatto durante le vacanze?
Io ho fatto un viaggio in Italia…ci pensi?! Era stupenda e mi sono divertita tantissimo!
Spero che anche tu abbia passato bene le vacanze.
Resisti manca solo un mese all’inizio della scuola!
Ancora auguri,
baci,
Hermione>>
In regalo gli aveva mandato un libro. Una specie di Guinnes Dei Primati del mondo magico.
Doveva essere forte!
La seconda lettera era da parte di Sirius:
<<Caro Harry,
buon compleanno! Come stai? Spero che tu stia bene e che i tuoi zii non ti trattino male.
La vita qui prosegue lenta e noiosa. Aspetto presto tue notizie.
Sirius.>>
Lui gli aveva mandato un ciondolo intagliato nel legno attaccato ad un rude filo di cuoio. Il ciondolo era fatto davvero bene e rappresentava una saetta. Come la cicatrice che Harry aveva sulla fronte; il ragazzo sorrise e se lo legò al collo.
Poi fu la volta della lettera di Hagrid
<<Ciao Harry,
come stai? Tanti auguri per i tuoi sedici anni!! L’anno scorso non hai passatp uno degli anni migliori, ma non preoccuparti, qui a Hogwarts c’è aria di festa…credo che quest’anno andrà molto meglio e poi c’è una sorpresa per i Grifondoro…anzi sei…oops…questo non dovevo dirlo…
beh, fai finta di non sapere nulla!
Hagrid>>
Come al solito la lettera di Hagrid era sgrammaticata e la scrittura incomprensibile e Harry faticò a leggerla.
La quarta lettera era da parte di Ron.
<<Harry! Puoi passare qui alla Tana l’ultimo mese di vacanza! Sarà fantastico!! Oh, scusa, non ti ho fatto gli auguri! Buon compleanno Harry e cento di questi giorni!
Ti passiamo a prendere oggi pomeriggio (tranquillo, con la macchina!)
Ron>>
Con la lettera c’erano dei dolci fatti dalla signora Weasley e un pacco di cioccorane.
Notò che c’era un’ultima lettera e con sorpresa scoprì che era da parte di Fred e George.
<<Ciao Harry!
Auguri per il tuo compleanno!
Avete trovato dei battitori che possano sostituirci? E ora che Angelina, Katie e Alicia hanno finito la scuola dovrete sostituire tre brave cacciatrici. Beh facci sapere. Forse ci vediamo alla Tana se mamma non ci strangola prima.
Fred e George
PS: il negozio di scherzi va alla grande!
Ti abbiamo mandato degli scherzi, magari puoi usare tuo cugino come cavia!>>
Allegata alla lettera c’era una scatola piena di dolcetti finti e altre cose inventate da Fred e George.
Harry si sentiva felice. Quel giorno avrebbe lasciato Privet Drive con un mese di anticipo!
Il suo stomaco brontolò. Era ora di andare a fare colazione! Si vestì in fretta con dei jeans e una maglietta che prima erano di Dudley e scese in cucina dove la zia era ai fornelli.
-Ah bene-fece irritata-Ti sei alzato. Dammi una mano a preparare la colazione!-
harry la guardò sorpreso. Di solito anche quando era arrabbiata le bastava spiare i vicini per tornare di buon umore. Invece quel giorno era davvero infuriata e senza un motivo apparente.
Anche se un po’ perplesso Harry fece come gli aveva detto. Poi notò che c’era qualcosa di strano nella cucina e nel resto della casa: zio Vernon non era seduto al tavolo della cucina a leggere il giornale e borbottando alle notizie di prigionieri evasi o di qualsiasi altra catastrofe naturale; Dudley non stava appicicato ai video game di prima mattina come era solito fare, ma era “situato” in un angolino del salotto, tra la TV e il divano, dove era seduto zio Vernon con fare guardingo, con gli occhi socchiusi, fingendo di dormire. Harry osservò la scena con gli occhi fuori dalle orbite. E non era finita lì! Tutta la casa era stata tappezzata con fogli di carta e plastica alle pareti, persino al pavimento!
Fortunatamente si accorse appena in tempo di stare per bruciare le sue uova: già zia Petunia sembrava di pessimo umore e sul punto di sbranare qualcuno, se poi combinava un qualunque casino, anche se banale, era sicuro che sarebbe scoppiata come una bomba a orologeria e la cosa non era certo benefica!
Mentre la zia era girata, tolse le uova dal fuoco e proprio in quel momento lei stava per rigirarsi dalla sua parte
-Ah, sono pronte! Era ora! Ma quanto ci metti a cuocere delle uova?!- fece scocciata
Lui tirò un sospiro di sollievo e tornò a guardare il salotto. Poi un’idea improvvisa gli venne in mente. Aveva visto una certa lettera sul tavolina davanti a zio Vernon coperta interamente di francobolli, eccezion fatta per lo spazietto in cui era scritto l’indirizzo. Conosceva quella scrittura e riconosceva anche il modo di inviare la lettera via posta Babbana. Era la signora Weasley! All’improvviso capì. Ecco perche di quello strano comportamento! Entrò e passò davanti ai Dursley e si lasciò scappare un sorrisetto beffardo, che, però, non sfuggì ai parenti.
Harry andò in camera sua. Evidentemente la signora Weasley aveva avvertito i Dursley che sarebbero venuti a prenderlo, ma forse non aveva detto quando, altrimenti, a giudicare dalle loro facce terrorizzate, si sarebbero sen’altro già dati alla fuga. Sorrise tra se e se. Era proprio una bella giornata e solo adesso lui se ne accorgeva.
Decise di uscire un po’. Scendendo vide i Dursley dove li aveva lasciati.
La loro paura per l ‘anormale era tale da non inveire su Harry ogni volta che lo vedevano, ma non abbastanza da intaccare il loro orgoglio. Ovviamente, non avrebbero mai lasciato la casa in balia di pazzi come i Weasley o come tutti quelli che appartenevano al suo mondo. Perche era quello che pensavano di lui: che era un pazzo, un anormale e per questo veniva spesso accusato ingiustamente.
Harry sperava solo che andando alla Tana, poiché entrambi i genitori di Ron, più Fred e George, facevano parte dell’Ordine della Fenice, di rivedere Sirius e l’ex-professore Lupin.
Gironzolò un po’ per il quartiere con le mani in tasca e pensò all’anno precedente. In effetti non era stato molto bello. Erano successe tante cose spiacevoli, come l’arrivo della Umbrige. A proprosito, chissà chi sarebbe stato l’insegnante di difesa contro le arti oscure per quell’anno…
Sperava uno all’altezza dell’incarico. Poi pensò a Cho Chang. Neanche con lei aveva avuto fortuna. E poi la ragazza si era rivelata una sciocca (per caso mi sta sulle palle Cho Chang? Nooo =tono sarcastico=! NdS) Che delusione…
E la sorpresa di cui parlava Hagrid? Che cos’era? Sei sorprese per il Grifondoro…
Anche se non lo avrebbe mai ammesso, Harry, stava morendo di curiosità!
Arrivò in Magnolia Crescent e raggiunse il parco giochi. Si sedette sull’unica vecchia altalena rimasta indenne dalla banda di Dudley.
C’era la solita calura estiva e tutti se ne stavano dentro casa aspettando un po’ d’aria fresca.
Si dondolò per un po’ pensando. Anche l’anno prima si era ritrovato nello stesso luogo a pensare, ma allora aveva ben altro per la testa. Era frustrato perche non aveva contatti o notizie del suo mondo riguardo Voldemort, ed era convinto che Silente si fosse dimenticato di lui. Una cosa stupida…se ne accorgeva solo adesso, ripensare a Silente gli fece salire una strana morsa allo stomaco. Quasi alla fine della scuola si era scontrato con Voldemort -fece un rapido calcolo- per la quarta volta. Ed era un bel record! Subito dopo lo scontro Silente gli aveva spiegato il perche del suo comportamento nei confronti del ragazzo. Ricordava che si era messo a urlare e a distruggere il suo uffico per la rabbia e il dolore di sentirsi tradito da Silente e per aver fatto quasi ammazzare i suoi amici per l’ennesima volta (vi ricordiamo che in realtà distrusse quasi l’ufficio di silente perché era sconvolto per la morte di Sirius. Ma come abbiamo già detto qui abbiamo cambiato un po’ la cosa! NdS&L). si sentiva stupido e in colpa per tutte le cose che gli aveva distrutto, ma era anche motlo arrabbiato. Silente predicava tanto la verità, la fiducia e poi…non gli rivelava le cose più importanti riguardo lui! Il suo destino era uccidere Voldemort o essere ucciso. E glielo diceva solo adesso! Però aveva detto…che si era affezzionato a lui…
All’improvviso il suo stomaco brontolò e seppe che era arrivata l’ora di pranzo (come vola il tempo! Ha fatto colazione cinque secondi fa! NdS&L).
A pranzo, dato che Dudley era a dieta, e quando è a dieta lui sono a dieta tutti, Harry non mangiò molto.
Andò in camera sua non del tutto sazio. Non vedeva l’ora di riassaggiare i manicaretti della signora Weasley. La mamma di Ron era bravissima ai fornelli e cucinava ogni ben di Dio! Ogni volta che si trovava lì Harry mangiava fino a scoppiare. Iniziò a preparare i bagagli. Nel suo baule c’erano la bacchetta, la divisa scolastica e quella del Quiddicth, e libri e cianfrusaglie varie. E sul fondo cera qualcosa che luccicava. Erano i pezzi dello specchio magico che gli aveva regalato Sirius l’anno prima e che lui aveva rotto. Avrebe voluto aggiustarlo con un incantesimo, ma al di fuori della scuola era vietato farne.
Sospirò e chiuse il baule con il lucchetto. Fece entrare Edvige nella gabbia. Dopodiché si sedette sul letto e guardò l’orologio

Non sapeva quanto tempo fosse passato. Forse si era addormentato, ma fu svegliato da delle risatine. Si mise seduto e si guardò attorno.
Ron, Ginny, Fred e George erano davanti alla porta.
-Ciao Harry!-disse Ginny
-Ciao!-fece lui
Cercò gli occhiali che gli erano caduti nel letto e li inforcò.
Poi guardò tutti. A ginny erano cresciuti i capelli e si era alzata di qualche centimetro. Anche Ron si era alzato e si era tagliato i capelli a spazzola. Accidenti! Erano solo due mesi che non li vedeva ma a lui sembrava un’eternità.
-Forza andiamo!- disse George. Lui e Fred afferrarono il pesante baule di Harry e lo portarono giù.
Harry guardò i suoi zii e suo cugino. Erano tutti rigidi e con espressioni disgustate.
-Bene. Ciao-disse Harry con un sorriso, contento di andarsene.
-Si, si. Ciao-disse con fare sbrigativo zio Vernon spingendolo fuori e sbattendo la porta
Harry non fece caso a questo comportamento. Salutò il signor Weasley che era alla guida e salì in macchina...
CONTINUA!!

Speriamo che fino qui vi sia piaciuta, se si x favore commentate (anke x criticare)! Continueremo presto! Ci scusiamo se la ff non ha titolo, lo troveremo presto! un bacio da...
Sarabeth & Ledah
 
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