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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LE BARRIERE DEL CUORE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: 8angel8 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/09/2004 13:17:27 (ultimo inserimento: 29/03/05)

slash h/d ^_^
 
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COSA MI SUCCEDE?!
- Capitolo 1° -

Disclaimer: Harry Potter names, characters and related indicia are copyright and trademark Warner Bros, © 2000. Copyright Text J.K.Rowling.
Allora…tutti i personaggi non appartengono a me, ma alla loro creatrice (cioè la Rowling), anche perché se fossero miei a quest’ora sarei alle Bahamas a bermi latte di cocco XD
Se volete contattarmi o altro la mia mail è : andry_angel@libero.it ^_^


Capitolo 1:Cosa mi succede?!

Quell’anno l’estate a casa dei suoi zii era stata la più noiosa e tediante degli ultimi cinque anni. Ogni giorno sperava nell’intervento del suo amico Ron, affinché riuscisse a scappare da quella gabbia di matti…come era successo al secondo anno di Hogwarts…
Era sdraiato sul suo letto a ripassare storia della magia, quando improvvisamente sentì uno strano rumore proveniente dalla finestra…
“Hedwig!” salutò Harry. La sua civetta era tornata accompagnata da altri gufi…auguri di Buon Compleanno probabilmente…
Prese tutti i pacchi ed aspettò la partenza di tutti i postini prima di aprire le buste. Si sedette sul letto ed aprì la prima busta: al suo interno c’era una lettera di Ron.

*Caro Harry,
come va? A me benissimo!! È da molto che non ci sentiamo… mi dispiace di non averti potuto scrivere prima, ma c’è stato un piccolo contrattempo qui in Romania con i gufi postini…proprio in questo periodo dovevano fare i controlli per la privacy? ><
Comunque qui ci stiamo divertendo un mondo! Non sai quanto mi sarebbe piaciuto che tu fossi venuto con noi…mia madre non vedeva l’ora di rivederti! Quando le ho raccontato come eri cambiato era impaziente di guardarti con i suoi occhi…ormai sei uno di famiglia!!
Pazienza, sarà per un’altra volta…in definitiva TANTI AUGURI HARRY!! Come ogni anno ti allego il mio regalo di compleanno.
Buone vacanze e pazienta ancora per poco XD
Ciao ciao Ron*

Sorrise all’idea di Ron che si divertiva con la famiglia…prese il pacchetto a cui era insieme e vi trovò dentro dei dolci e un libro sul Quiddich intitolato “I mille volti delle finte: come essere degli assi”.
Aprendo una scatola di “Tutti i gusti più uno” prese l’altra lettera e la aprì.

*Caro Harry,
spero che vada tutto bene…sei ancora giù di morale per quella faccenda? Cerca di non pensarci…vedrai che prima o poi riuscirai a digerire la cosa…
Comunque non facciamoti venire tristi pensieri ^^ non vedo l’ora di tornare a scuola! Non che qui da Viktor si stia male, anzi…però mi mancate sia tu che Ron!
Buon compleanno ^^ Ti ho allegato una cosa che ti piacerà sicuramente! Non succede tutti giorni di compiere 15 anni, no? Quindi studia bene e buone vacanze!
Tua, Hermione*

Prese il pacco e vi trovò dentro un ciondolo di ematite a forma di drago stilizzato (io ne ho uno così ^^ NdAndry) (..e sai a chi può importare? NdTutti)…lo stette a guardare un paio di minuti…anche il colore di quella pietra gli ricordava vagamente quello dei suoi occhi…
Ringraziò mentalmente la ragazza per il bellissimo dono e si sdraiò sul letto, prendendo una Cioccorana e cercando di rilassarsi…
Hermione era l’unica a sapere che era gay…e dei suoi sentimenti…dei sentimenti che aveva cominciato a provare per una certa persona quasi un anno prima…neanche lui riusciva ancora a capacitarsene, ma era accaduto e…da quel momento i suoi pensieri erano sempre rivolti a lui…Draco Malfoy.
Si sdraiò e cominciò a fissare il soffitto, che era parzialmente illuminato da dei raggi di luna che entravano dalla finestra aperta…quando si dice la sorte…il suo “nemico” di sempre lo turbava nei sogni e non lo faceva dormire tranquillamente…inoltre era preoccupato che qualcuno oltre alla sua migliore amica avesse potuto scoprirlo…già si immaginava la faccia di Ron se lo avesse saputo…
<<…perché proprio lui? Perché proprio un Serpeverde!>> continuava a ripetersi, cercando di scacciare dalla sua mente i lineamenti dolci di quel diavolo travestito da angelo…era preso proprio da una depressione fuori dal comune. Si tolse gli occhiali e li poggiò sul comodino.
Quell’anno sarebbe dovuto restare in quella prigione fino all’ultimo giorno…chi glielo faceva fare? Poteva tranquillamente andare al Paiolo Magico un paio di settimane prima…però sarebbe rimasto solo...
“Beh…meglio solo che in questa gabbia di sfruttatori…” sussurrò prima di girarsi su un fianco e sospirare. Ancora poco e sarebbe stato maggiorenne…pazienza…
Aprì le altre lettere e cominciò a mangiare la torta spedita da Hagrid, cercando invano di farsi un lavaggio del cervello….


*** *** *** *** ***

Finalmente il giorno era arrivato! Aveva lasciato la casa dei Dursey (dopo mesi di continue minacce) e si trovava nella stanza dove sarebbe stato per quasi due settimane.
Poggiò le valigie vicino al letto e guardò fuori dalla finestra.
“Hedwig…una vacanza con me stesso era proprio quello che mi serviva!” disse Harry rivolto alla sua civetta, che lo guardava curiosa “…senza contare che avrò tutto il tempo per prendere i libri, studiare, camminare e riposare prima del giorno della partenza! Tu riposati!” concluse, decidendo di andare a fare un giro.
Si fiondò fuori dall’albergo e cominciò a girovagare tra i maghi e le streghe che inondavano le vie di Diagon Alley.
Si prese un gelato e si mise a guardare tutte le persone che passavano davanti al suo tavolino: vide poche facce conosciute…in fondo mancavano dieci giorni alla partenza per Hogwarts…
Finito il delizioso spuntino si alzò e si diresse lentamente verso il Paiolo Magico, non facendo minimamente caso a quello che gli accadeva intorno, troppo preso dai suoi pensieri…come avrebbe reagito se all’inizio si fosse trovato davanti Malfoy? Sarebbe riuscito a reagire?
Era a neanche una dozzina di metri dall’albergo, quando venne travolto da qualcuno.
“…mi scusi, io…” disse Harry, ma le parole gli si spensero in gola quando vide la persona che lo aveva fatto cadere “…Malfoy?” continuò, con un tono di voce leggermente stupito e arrossendo impercettibilmente.
“…P-Potter?” ripose Draco, accorgendosi solo in quel momento chi aveva buttato a terra. Si guardarono per qualche secondo poi Malfoy, contro ogni rosea aspettativa di Harry, gli tese una mano e lo guardò tristemente.
“…scusami…ero preso dai miei pensieri…” mormorò, prima che la sua mano venisse presa dolcemente da quella del suo acerrimo nemico, che però gli stava sorridendo…
“…nessun problema…ti sei fatto niente?” gli domandò, prima di notare un taglio sul sopracciglio “…non è che…?” continuò, alludendo alla ferita e credendo di essere stato lui.
“No, Potter…lo avevo già…” rispose lui, prima che un’espressione indefinita gli si dipingesse sul suo volto pallido.
Quando vide il suo viso, Harry non riuscì a credere ai suoi occhi…Malfoy…quel Draco Malfoy che aveva punzecchiato, odiato e amato durante gli ultimi anni di Hogwarts…stava avendo una conversazione civile con lui!! Preso da quei pensieri non si accorse che già si stava allontanando.
“Ehi, aspetta! Devi almeno disinfettarlo!” gli urlò Harry, prima di corrergli dietro e prenderlo per un braccio.
“Da quand’è che sono tuo amico, Potter? Vedi di non rompere!” disse velenoso il biondino, aspettandosi una ritirata da parte dell’altro.
“…vieni…il Paiolo Magico non è tanto lontano da qui…” mormorò serio il moro, come se non avesse neanche sentito quello che gli aveva detto.
“…cosa?! Ma sei matto?!” ribatté Draco, cercando di fargli mollare la presa sul suo braccio. Ma Harry, senza proferire parola, lo strattonò e lo condusse fino all’albergo, dove lo fece entrare nella sua camera e lo mise a sedere sul letto. Draco sembrava leggermente stupito…San Potter che lo aiutava? Veramente un altro universo…anche se…
Harry tornò dal bagno con del cotone e del disinfettante.
“Dovrai accontentarti di un po’ di disinfettante babbano, ma posso assicurarti che funziona…forse l’unico inconveniente è il bruciore…” gli disse, allontanandolo dai suoi pensieri.
Malfoy lo guardò storto mentre versava un po’ di quel liquido verde sul cotone e si avvicinava a lui.
Harry poggiò il batuffolo di ovatta sulla ferita e cominciò a tamponarla.
“…male?” domandò all’altro, che sembrava imbarazzato da quella gentilezza.
“…no…solo un po’ di bruciore…” mormorò, poi disse una parola che rese felice il bel moro “…grazie…”. Harry sorrise dolcemente e non si rese conto che l’altro nel vederlo così era rimasto ancora più sbalordito…

Dopo aver pulito per bene la ferita prese un cerotto dal comodino e lo mise delicatamente sul sopracciglio del biondo.
“…finito…ti va di dirmi come te lo sei fatto?” domandò Harry a Draco. Il secondo lo guardò male e alzò un sopracciglio seccato.
“…fatti gli affari tuoi!” ribatté orgogliosamente il Serpeverde, guardandolo aspramente e concludendo con uno strascicato “…ci vediamo a scuola”. Si avvicinò alla porta della stanza deciso ad allontanarsi il prima possibile da quel Grifondoro da strapazzo, ma una fitta al torace gli fece perdere l’equilibrio e si inginocchiò a terra tenendosi il petto.
“Oddio…Malfoy…” mormorò Harry, correndogli incontro e alzandolo, non senza difficoltà. Lo fece sdraiare sul letto contro la sua volontà e lo guardò preoccupato. Gli aprì lentamente la camicia e vide diversi ematomi violacei sul petto e sul ventre del bel biondino…cosa gli era successo?…anche se era suo nemico non poteva lasciarlo andare via in quelle condizioni…soprattutto se quel nemico era il ragazzo che amava e sognava da lì a un anno…
“Adesso mi dici cosa cavolo è successo…” sibilò irato il moretto. Draco scostò lo sguardo dal ragazzo seduto sul letto e si girò dal lato opposto.
“Da quando in qua ti interessi della mia vita, Sfregiato?” mormorò il biondo chiudendosi la camicia e mettendosi a sedere, sentendo dolore il tutto il corpo e gemendo un attimo dopo.
“…diciamo che…sono curioso…” ammise Harry a voce bassa, distogliendo lo sguardo dall’angelo biondo che stava sul suo letto. Restarono in silenzio qualche minuto, poi il Serpeverde decise di spezzare il silenzio.
“Sono…ecco…sono scappato da mio padre…” sussurrò con un tono di voce difficilmente udibile.
“Scappato da tuo padre? Perché…” cominciò il moro, ma venne interrotto dall’altro che si era alzato dal letto e si era appoggiato alla finestra a guardare fuori con aria assente.
“…preferirei non parlarne, se non ti spiace…” rispose, distogliendo lo sguardo dal cielo privo di nuvole, e cominciando a rivivere quello che aveva provato…un piccolo fremito gli attraversò la schiena mentre si portava le mani sulle braccia, come a proteggersi da qualcosa che non voleva ricordare…
Harry si avvicinò a Draco e gli mise una mano sulla spalla…il biondino si girò e si ritrovò a specchiarsi in due laghi color smeraldo che trasmettevano solo preoccupazione. L’altro lo fissò e, cercando di stringere il meno possibile, lo abbracciò. Sentiva che Malfoy aveva bisogno di affetto e lui era pronto a confortarlo…
Il biondo inizialmente rimase scosso da quell’ improvviso gesto, ma poi lo ricambiò e si perse nel calore che il moro sprigionava…nessuno lo aveva mai trattato così…si sentiva per la prima volta nella sua vita coccolato…rincuorato…
“…se ci ripenso mi vengono i brividi…” disse, sentendo le lacrime impazienti di uscire, ma non doveva lasciarsi andare proprio davanti a lui…
Harry rimase stupito da quel comportamento, non lo aveva mai visto così…debole…no, non debole…umano…non riuscì a pensare ad una qualsiasi frase di conforto….“il silenzio vale come mille parole” si disse poi, decidendo che non dicendo niente avrebbe capito comunque…
Lo strinse ancora di più a sé e sentì un forte odore di menta attraversargli le narici: il suo profumo.
Rimasero così per quasi cinque minuti, poi Draco si accorse di quello che stava facendo e si staccò velocemente dal Grifondoro. Abbassò lo sguardo a terra e si maledisse la solo…perché non riusciva ad odiarlo come doveva?
Harry lo guardò teneramente (senza farsi vedere) e poi gli diede le spalle “…quindi adesso non hai un posto dove andare, giusto?” domandò al Serpeverde, che alzò gli occhi sul ragazzo girato di spalle.
“…sì...” mormorò l’altro, cercando di zittire una voce remota che albergava nel suo cuore e che cercava invano di farsi ascoltare.
“…se vuoi…sempre se sei disposto…potrei ospitarti io…tanto rimarrò solo fino all’inizio della scuola…poi questa è una doppia…” borbottò il Grifondoro, cercando di rimanere impassibile.
Il biondo si guardò in giro e notò per la prima volta che c’erano due letti. Intanto Harry si era girato e lo stava guardando speranzoso. Draco rispose al suo sguardo, per poi abbassarlo sui suoi piedi e sentirsi a disagio…<<troppo gentile con uno come me…non me lo merito…>> pensò. Stava per accettare, ma un dubbio si insinuò nella sua mente.
“…non voglio la tua pietà, Potter…non sono la solita donzella in pericolo da proteggere…” sbottò acido il biondino, per poi darsi mentalmente dell’imbecille.
Harry incrociò le braccia sul petto e assunse un’aria arrabbiata…perché cavolo doveva sempre rovinare tutto quando sembrava che riuscissero a stare nella stessa stanza senza scannarsi a vicenda?
“…non sto provando pietà per te, Malfoy…volevo solo essere gentile…ma a quanto pare è tutto inutile…” rispose il moro, facendo un cenno seccato col capo, come a dire ‘sei più duro di un muro’. Si girò verso la porta, come ad invitarlo ad uscire…la delusione gli si poteva leggere in faccia…incontra finalmente la persona della sua vita e…niente!
“a-aspetta…non vorrei…essere di disturbo…non me lo merito…e poi, se ci vedessero…ti rovineresti la fedina penale…” rispose Draco, concludendo con un po’ di sarcasmo. In fondo era davvero in una situazione orribile…e non sapeva dove andare…
Ad Harry il cuore fece un salto di gioia…quindi aveva detto di sì? Si girò visibilmente contento e gli sorrise.
“…nessun problema…in fondo ho già pagato la camera per questi dieci giorni ed un po’ di compagnia non farebbe male…poi qui sei al sicuro…chi mai penserebbe che Draco Malfoy possa essere nella stessa stanza di Harry Potter?” ribatté a tono, prima di sedersi.
Il biondo accennò un sorriso a quell’affermazione e si sedette sul letto libero…
Se gli avessero detto che si sarebbe trovato a convivere con Malfoy non ci avrebbe mai creduto…e invece adesso era una realtà, il suo cuore non attendeva altro…l’amore della sua vita…chissà se questa nuova situazione avrebbe fatto nascere un’amicizia tra di loro…


Alzò lo sguardo ed incontrò il suo…sentì lo stomaco in subbuglio…perché un suo sguardo lo faceva sentire così inerme?
“…hai già preso i libri?” gli domandò improvvisamente, facendolo allontanare momentaneamente dai suoi pensieri.
“No…a dire il vero non ci avevo pensato…” gli rispose, vedendolo alzarsi dal letto e prendere una busta sul suo comodino: la lettera di Hogwarts.
“Beh…non sono molti…ti va di andarci domani mattina? Oggi mi sono dato alla pazza gioia da solo, ma è meglio cominciare a prepararsi per la scuola…” disse il moro, guardando nel vuoto, come pensando a qualcosa di importante.
“…davvero sei solo? Non hai tra i piedi lenticchia e la sua amichetta mezzosangue?” gli chiese Draco, assumendo il suo solito tono. <Che idiota che sono >_<!!> pensò.
L’altro lo guardò stupito…non si aspettava che riprendesse la sua maschera dopo quello che era successo…
“…sì… sono in vacanza e mi hanno lasciato a casa dei miei zii fino al primo settembre…così ho deciso di darmi una mossa e di partire prima da Privet Drive…ho raccontato ai miei parenti che sarei andato alla Tana con Ron, invece sono venuto qui a rilassarmi!”. Gli disse tutto con una tranquillità fuori dal comune…anche se…
“…ti sei sentito abbandonato…così hai deciso di stare per conto tuo…” mormorò il biondino, tanto da farsi sentire dal Grifondoro. Lui lo guardò stranito…a quanto pareva aveva centrato il bersaglio…
“…touchè…non credevo fossi così bravo a capirmi…” sussurrò…la sua voce sembrava sensuale…<<sensuale?! Ma stiamo scherzando?!>> si disse il Serpeverde…arrossì leggermente…
Vedendolo in difficoltà Harry aprì la porta della stanza e fece per andarsene, quando si girò e lo guardò sorridente.
“…non preoccuparti…tutto si sistemerà per il meglio…” gli disse. Poi, sistemandosi gli occhiali sul naso, continuò “…avverto Tom di preparare un tavolo per due…la cena è alle otto in punto al ristorante al piano di sotto…cioè tra venti minuti…ah sì…il bagno è la prima porta a sinistra…se vuoi fatti una doccia ^_^ Ciao, ti aspetto giù”.
Uscì dalla stanza con un sorrisone, lasciando l’altro alquanto stupito. Si sdraiò sul letto e guardò il soffitto. Non credeva che Potter potesse essere così gentile…con lui specialmente…però forse non si erano mai conosciuti veramente…si erano odiati senza sapere che le loro difficoltà erano simili…come loro…
Si alzò dal letto e si chiuse in bagno…una doccia era quello che ci voleva per alleviare la stanchezza per tutto quello che gli era successo…
Dopo essere rimasto sotto il caldo getto della doccia si vestì in un lampo con un paio di jeans neri e una camicia bianca e scese lentamente le scale che portavano alla sala da pranzo al piano terra.

Il moretto era seduto ad un tavolo che leggeva tranquillamente. Stava aspettando qualcuno…ma se fossero arrivati i suoi amici non avrebbero mai immaginato chi si stava facendo la doccia nella sua camera in quel preciso momento…Draco Malfoy…il suo nemico giurato e unico desiderio che stava girando mezzo nudo per la sua stanza…mezzo nudo…
Dopo essersi accorto di quello che aveva pensato arrossì di colpo…come poteva ricominciare a fare certe fantasie sul biondino proprio ora che era in difficoltà?
Distolse i suoi pensieri da quel diavolo biondo e continuò a leggere il suo libro…

Draco guardò attentamente i posti occupati e lo notò in un tavolo appartato che leggeva un libro particolarmente assorto. Si avvicinò e si sedette al suo fianco…ancora quel profumo…
Harry alzò lo sguardo dal libro e gli sorrise.
“Malfoy…vedo che sei puntuale! ^_^ ” gli disse, inserendo il segnalibro e chiudendo di scatto il tomo “…hai già deciso cosa mangiare?” continuò, con un sorrisino dolce sulle labbra morbide…
L’altro lo fissò scioccato <<..come posso fare dei pensieri così espliciti su Potter?! Anzi, non su Potter…su un uomo?!>> pensò. Prese il menù rosso come un peperone.
Non parlò per un po’, troppo preso dai suoi pensieri. Il moro intanto lo osservava con sguardo assorto, così che fece prendere il biondino totalmente dal panico.
“…cos’ hai da guardare, Potter?” gli domandò con tono acido. Lui si riprese dallo stato di imbambolamento e guardò le posate sul tavolo.
“…niente…pensavo solo che con i capelli così sei più…ecco…carino…” mormorò, cercando di controllare il suo colorito.
Il Serpeverde lo guardò stupito e arrossì a sua volta…restarono in imbarazzo per un po’, poi decise di spezzare il ghiaccio…non nel migliore dei modi…
“…fottiti…” disse, prima di guardarlo male. L’altro, punto sul vivo, lo guardò con astio.
“…scusami tanto…io cerco di essere gentile e tu mi rispondi così?! Mi sto già pentendo di averti tra i piedi per più di una settimana…” ribatté, anche se non lo pensava affatto. Il biondo rispose allo sguardo e ghignò.
“…carino non è un aggettivo da uomo! Comunque quello che si sta pentendo di più sono io! Non è mai stato il mio sogno stare in tua compagnia anche fuori dalla scuola…soprattutto se c’è il rischio che qualcuno ci veda insieme…immagina che figura!” ammise il Serpeverde, notando poi lo sguardo leggermente triste del moretto.
Dimentico di quello che gli aveva appena detto lo guardò preoccupato.
“…tutto bene?” chiese, notando che non accennava a reagire.
“Sì…non preoccuparti…” mormorò Harry, alzandosi di scatto dal tavolo e continuare con “…sono particolarmente stanco…se non ti spiace io vado a dormire…”, per poi allontanarsi dal tavolo e dirigersi velocemente verso le scale che portavano al piano delle stanze.
“Ma…” sussurrò il biondo, senza capire cosa cavolo aveva detto di così strano…

Appena in camera si lanciò sul letto e cominciò a singhiozzare…come aveva potuto sperare di poter anche solo diventare amico di quel ragazzo che gli dannava l’anima e non riusciva neanche a rendersene conto? Probabilmente era davvero un ragazzino ingenuo ed eccessivamente ottimista come diceva lui…aveva tentato di reprimere i suoi sentimenti, ma ogni sforzo era stato vano…
Poggiò gli occhiali sul comodino e strinse il cuscino a sé, cercando di sfogarsi il più possibile. Pianse anche l’anima quella sera…poi, privo di forze, si addormentò ancora vestito…ma degli incubi lo tormentavano…

Dopo aver mangiato (se di mangiato si poteva parlare…non aveva praticamente toccato cibo) Draco si alzò dal tavolo e si diresse nella stanza.
Aprì la porta e la chiuse dietro di sé, facendo attenzione a non fare il minimo rumore. Si avvicinò al proprio letto e cominciò a spogliarsi, quando sentì un mormorio sommesso proveniente dal letto al suo fianco. Si girò e si fermò a fissare Harry, ancora abbracciato al cuscino, e le lacrime che gli bagnavano le guance.
Si avvicinò e lo sentì parlare nel sonno…
“n-no…perché…io…io ti amo…non…” sussurrò lentamente, per poi stringere ancora di più il cuscino e ricominciare a piangere “…ti…prego…non…odiarmi…” continuò. Si strinse le spalle per il freddo e continuò a sognare…
Draco, facendo finta di non aver sentito niente, prese la coperta dal letto e coprì il Grifondoro, che sorrise tra le lacrime mentre il tepore della mano del biondino si perdeva sulla sua guancia.
Il Serpeverde asciugò lentamente le lacrime di Harry e rimase immobile a fissarlo.
<<…perché piange? Dalle sue parole sta sognando qualcuno…qualcuno che ama…ma non sembra ricambiato…>> pensò, ignorando la fitta al cuore che aveva sentito pensando al moretto insieme alla presunta persona.
Si sdraiò nel letto e chiuse gli occhi <<…ma in fondo a me cosa importa? Saranno pure affari suoi…>> si disse, girandosi verso il moretto.
Dopo poco si addormentò continuando a guardare il ragazzo che dormiva nel letto accanto, completamente estraniato dal mondo…però non sentì un mormorio di Harry, ancora sommerso nel suo incubo ”…D-Draco”…

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
“No, ti prego Draco…non abbandonarmi…” disse Harry, completamente circondato dal buio e di fronte all’amato Serpeverde .
“Non scherzare, sfregiato…noi non potremo mai essere amici né tanto meno amanti…sei un fallito! Cosa credi? Che io riesca anche solo a resistere con te qualche giorno? Oltre che sfigato e fallito sei pure un illuso, Potterino! Mi fai ridere!” gli rispose il biondino, guardandolo con astio e con un ghigno malefico sul volto.
“…ti scongiuro…io non vivo senza di te…aiutami…” ritentò il moro, ma l’unica risposta di Draco fu “Tanto meglio, Potter…vorrà dire che ti aiuterò a morire più in fretta…”, prima di prendere la bacchetta e puntargliela contro.
“Avada Kedavra!” urlò il biondino, lanciando la maledizione senza perdono contro il Grifondoro, totalmente indifeso. Il fascio di luce verde colpì Harry in pieno petto.
“Noooooo!” urlò, mentre l’espressione compiaciuta di Malfoy gli spezzava il cuore…
~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

“Noooooo!” urlò Harry, svegliandosi di soprassalto e mettendosi a sedere di scatto sul materasso. Si mise una mano sul cuore cercando di tranquillizzarsi e si guardò attorno. Era notte fonda…
Si sdraiò e si mise un braccio sulla fronte…aveva la febbre…
<<…quel sogno era così…reale…>> pensò, prima di girarsi di riflesso verso Malfoy, che dormiva tranquillo nel letto accanto <<…speravo di non lasciarmi prendere dalle sue parole, ma quando c’è di mezzo lui…niente funziona come dovrebbe…>> si disse, per poi alzarsi e andare in bagno.
Appena nella stanza si guardò allo specchio e notò che era stranamente pallido…
“…proprio adesso dovevo ammalarmi…” mormorò, cercando tra le medicine che si era portato una per l’influenza “…solo per quella restrizione magica per i minorenni…” continuò il moretto, prendendo un bicchiere, poggiandolo sul lavandino e aprendo la scatola delle pastiglie.
Lo riempì e se lo portò alla bocca, ma si sentì improvvisamente mancare e svenne…ma qualcuno lo sorresse…
Draco lo aveva seguito di nascosto e, quando lo aveva visto barcollare, lo aveva sorretto per difenderlo da una dolorosa caduta al suolo. Lo prese in braccio e si stupì a fissarlo…senza occhiali e addormentato sembrava in altro…
Si diresse, piuttosto faticosamente, nella camera da letto e stava per deporre Harry nel suo letto, quando lo sentì mugugnare qualcosa nel sonno.
“…Gra…zie…” sussurrò il moro, sorridendo lievemente al calore che sentiva circondarlo. Si aggrappò al collo del biondo con le braccia, facendolo arrossire come non mai.
Poco dopo ritornò nella fase rem, lasciandosi andare tra le braccia del Serpeverde. L’altro lo guardò scioccato…<<Harry Potter mi ha ringraziato?? Beh, non se ne è neanche reso conto…” pensò amaramente Draco prima di sdraiarlo sul letto e coprirlo con una coperta. Poi prese una sedia e la mise vicino al letto e si sedette sopra…
“…perché non riesco ad odiarti come dovrei? Perché devi essere così maledettamente speciale? Perché…oggi dovevo incontrare proprio te?” chiese al moretto accarezzandogli una guancia, che però non poteva rispondere.

Poco dopo Harry si riprese e si ritrovò nel suo letto…
“Ma…io non…” cominciò Harry, ma rimase impalato nel vedere Malfoy seduto su una sedia al suo fianco che lo vegliava tenendogli una mano.
Appena il biondino si accorse che il bel Grifondoro si era svegliato riprese la sua solita espressione strafottente, gli mollò la mano e spostò lo sguardo da un’altra parte.
“…sei svenuto..” mormorò il Serpeverde, indicando il bagno.
“…come…?” tentò di chiedere, ma il mal di testa si fece sentire e si portò una mano alle tempie.
“…ti ho sentito urlare nel sonno ma ho fatto finta di dormire…poi sei andato in bagno e sono riuscito a prenderti prima che tu ti schiantassi sul pavimento…” spiegò brevemente Draco, per poi alzarsi dalla sedia e sedersi sul suo letto.
Harry rimase interdetto da quello che aveva appena sentito…Draco lo aveva aiutato? E sembrava preoccupato per lui! Non riuscì a reprimere un sorriso.
“…grazie, Draco…” sussurrò, prima di arrossire…era la prima volta che lo chiamava per nome…
Malfoy rimase alquanto stupito dal sentirsi chiamare per nome da Potter…in più il modo in cui lo aveva pronunciato era stato particolarmente piacevole…
“…di nulla…” rispose, prima di sentirsi avvampare e sdraiarsi per nascondere il suo imbarazzo.


*** *** *** *** *** *** *** *** *** ***
Dopo quella sera ebbero il tempo di parlare e conoscersi, scoprendo così di essere più simili di quanto credessero.
Intanto erano già passati quattro giorni e sembravano essere diventati ottimi amici…però non si erano ancora decisi a comprare i libri e le cose per la scuola…

Era quasi ora di cena. Harry uscì dalla doccia indossando l’accappatoio personale e mettendosi un asciugamano sulla testa, pensando tristemente ai suoi due amici, di cui non aveva ricevuto più alcuna notizia da quasi sei giorni…
Uscì dal bagno e si sedette sul letto. Si strofinò per bene i capelli corvini e buttò l’asciugamano sul letto del suo adorato biondino. Successivamente si sdraiò e cominciò a pensare…non credeva davvero che Malfoy sarebbe stato così socievole…gli sembrava come di vivere un sogno…quegli ultimi giorni erano stati i più felici della sua vita e aveva scoperto come il biondo fosse simile a lui ma opposto…si era innamorato ancora di più e si sentiva traboccare d’amore nei suoi confronti…
Completamente preso da questi pensieri si addormentò ancora mezzo nudo sul letto, sognando Draco per tutto il tempo…

Rientrò in camera appena pochi minuti prima della cena…a dire il vero si era aspettato di trovare Harry già in sala da pranzo, ma non c’era…solitamente era puntuale…anzi, notoriamente in anticipo…cosa era successo?
Aprì la porta e la scena che gli si presentò davanti dava dell’incredibile…
Harry Potter, vestito solo di un leggero accappatoio rosso, dormiva languidamente sul suo letto, dimentico dell’ora…il biondino gli si avvicinò come rapito e lo stette a guardare per qualche minuto.
<<…quante volte avrò sognato una scena simile? Non saprei…però sembra così irrealmente bello…se sapesse cosa sento veramente per lui so cosa proverebbe…disprezzo…odio…non voglio che mi odi come gli anni scorsi…se non posso averlo come ragazzo almeno voglio essere un amico…>> pensò tristemente Draco, fissando il petto del Grifondoro alzarsi e abbassarsi lentamente.
Si abbassò verso il viso del moretto, come attratto da un strano magnetismo…stava per baciarlo sulle labbra morbide, quando lo vide aprire gli occhi smeraldini e guardarlo mezzo addormentato.
Appena lo notò si alzò meccanicamente e arrossì come non mai…
“…Draco?” domandò ancora sognante il Grifondoro. Sbadigliò e si stiracchiò per bene.
“…chi altro vuoi che sia?” domandò stizzito il biondino, arrabbiato con sé stesso per quello che era quasi riuscito a fare “…su, vestiti…è ora di cena…” continuò il Serpeverde, per poi chiudersi in bagno sotto lo sguardo basito del moretto.
“Cosa…oh, cavolo…!” commentò Harry, che si ricordò solo in quel momento che era mezzo nudo. Si vestì come una furia e si catapultò verso la porta del bagno.

Draco chiuse la porta del bagno e si appoggiò con la schiena alla parete. Si mise le mani sulla faccia e stranamente sorrise.
<<…vederlo così…mi ha fatto uno strano effetto…>> pensò, sorridendo malizioso <<…non l’avevo mai visto sotto questa luce…cavolo se è sexy…adesso farò ancora più fatica a resistere…” continuò, grattandosi la nuca divertito.
“…e chi l’avrebbe detto che mi sarei innamorato di quel Grifondoro di Potter?” mormorò ironico, per poi aprire il rubinetto del lavandino e sciacquarsi la faccia con un getto d’acqua fredda.
Qualcuno bussò alla porta.
“…Draco?Sei pronto? È ora!” sentì provenire fuori dal bagno. A quanto pare si era vestito in un lampo.
<<…bene…prova del fuoco…non far trasparire nulla…>> si disse mentalmente il bel biondino, prima di asciugarsi la faccia e guardarsi allo specchio.
“Arrivo…” rispose, dando un’ultima occhiata al suo riflesso e sorridere <<…sarà una bella sfida…>> pensò, prima di aprire la porta del bagno ed incontrare lo sguardo leggermente imbarazzato del moretto. Harry cercò di dire qualcosa, ma il Serpeverde glielo impedì.
“Datti una mossa…” mormorò, prima di fuggire fuori dalla stanza, subito seguito dal Grifondoro…

Continua…


Salve a tutti XD vi ricordate di me?? XDD
Ho deciso di postare una diversa versione della mia prima fic “Un raggio di luce nel buio” che ho fatto un po’ di tempo fa…diciamo pure che mi hanno convinto (o obbligato XD il termine esatto è quello XDD)…l’inizio è molto simile, tranne che poi la trama si differenzierà parecchio ^^ sono ancora indeciso se continuarla o lasciarla come lavoro incompleto XD
Comunque, quando ho deciso di fare questo capitolo, avevo letto dei commenti (riferiti alla mia storia) dove dicevano che il ritmo era troppo veloce e che avrei dovuto far nascere il sentimento tra i protagonisti in più tempo ^^” così quel giorno mi sono detto “Vogliono una storia più intricata e che faccia attendere di più? Allora la avranno!” XDD…allora eccomi qui XDD
Sarei curioso di sapere il vostro parere e, se poi la storia vi piace anche nella “nuova versione” non esiterò a continuarla ^__^
Fatemi sapere ^_-
Vostro, Angel

 
Continua nel capitolo:


 
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