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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fruits Basket
Titolo Fanfic: ICE & SNOW
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: keira galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/09/2004 03:41:36 (ultimo inserimento: 18/10/04)

“ spring is yet far away and the earth is still cold, was waiting for the first sproud to come out... ”
 
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CHAPTER 1
- Capitolo 1° -

Disclaimer: I personaggi qui presenti sono © di Natsuki Takaya… Eh beh, se Akito-San e Yuki-Kun
fossero miei, mica sarei qui a scrivere `ste cavolate <_<
A eccezione di Yukari-San, invenzione della mia mente malata ^.^

Note: Innanzitutto, non ho la minima idea di dove si collochi la fan fiction, nè nell` anime, nè
nel manga… Tempo indefinito, spazio indefinito XD
Per i nomi, userò quelli originali… Praticamente non cambiano una virgola da quelli italiani…
Toru diventa Tohru… e il cognome Soma diventa Sohma.. Difficle, vero? =°
Per quanto riguarda ancora i nomi, ci sono i vari suffissi giapponesi… Che non servono a una
mazza, ma a me piacciono da morire XDD
Infine, per qualsiasi parola idiota, insulsa, o esterna alla lingua italiana, troverete la
spiegazione più sotto ( Come se ve ne fregasse ù_ù )

Special Thanks: Dedicata in particolar modo a Isucc-San, che ha avuto il privilegio di leggere
la fan fiction per prima *__*
Un ringraziamento piccino ( <- scherzo ò_O ) anche a Kyon, che ha avuto pure lui la sfiga di
leggere questo primo capitolo XD
Altro ringraziamento per il Senpai, che non c` entra una mazza, ma che ringrazio lo stesso.
Grazie anche a Matynuccia-San, Jeira-San, Maa-San, Myy-San, Uru-San e a tutte le altre… Grazie
di sopportarmi ^.^


( • I.¢.e & S.ñ.ø.w • )
~ Chapter 1 ~

La neve scendeva incessantemente da parecchi giorni, ormai. Se fosse continuato così, le vie di
comunicazione sarebbero state totalmente inutili.
Non che ne avessero bisogno. Era da parecchio che nessuna persona si avvicinava più alla Casa
Principale... E un motivo c` era. Lui.
Perfino i parenti nutrivano una sorta di timore reverenziale nei suoi confronti.. Naturalmente,
un timore che non si rivelava infondato... Per niente.

« Tutta questa neve non ci voleva... Faresti meglio a tornare in casa... » assentì il medico,
guardando la neve cadere sul giardino della Villa.
Il ragazzo scosse il capo, intento nello scrutare la candida distesa che ricopriva il paesaggio.
Un rumore lo ridestò, facendolo voltare verso il punto da cui proveniva.
« Hatori… Vai a vedere che è successo. » commentò poi, pacato, dopo essersi soffermato per un
po`ad osservare l` angolo del giardino dal quale si era sentito il tonfo.
Il medico annuì incamminandosi dietro l` angolo, per tornare indietro pochi minuti dopo, con in
braccio qualcosa.
No, non qualcosa.. qualcuno. Una bimba dai lunghi capelli castani si trovava tra le sue braccia,
svenuta. Non dimostrava più di sei anni.
« Devo portarla in ospedale? » domandò infine il medico.
Il ragazzo scosse ancora una volta il capo.
« Non ce ne sarà bisogno.. Curala, e trovale una sistemazione. Chissà che un giorno non mi possa
tornare utile. » si scostò una ciocca di capelli corvini, portandosela dietro l` orecchio.
Osservò la bimba, incurvando le labbra in un ghigno.

{[ · † · ]}

Richiuse la porta dietro di sé, tirando un sospiro. Avanzò di qualche passo nella stanza cupa.
A differenza del resto della Villa, quella camera era sempre immersa nell` oscurità. Almeno, lo
era le poche volte che lei vi era stata.
Sentì un fruscio nell` ombra. Automaticamente, si voltò verso di esso. La figura del ragazzo dai
capelli corvini le si presentò davanti, con indosso uno dei suoi soliti kimono.
« Allora... » esordì lui con tono piatto « Hai di nuovo cercato di uscire dalla Villa, vero..? »
La bambina chinò il capo, annuendo appena.
« Suppongo che tu sappia » continuò « Che sono costretto a punirti un` altra volta. »
« S-sì.. Signor Akito. » mormorò lei con un filo di voce, tenendo il capo basso.
« Bene. Sai cosa ti aspetta. » concluse il ragazzo, osservandola con gli occhi di ghiaccio e
sorridendo mellifluo.

{[ · † · ]}

« Kyo-Kun, Yuki-Kun! Faremo tardi a scuola, se non ci sbrighiamo! » esclamò allegramente Tohru
infilandosi le scarpe.
Ma a rispondere all` appello fu Shigure, che fece capolino dal salotto.
« Non preoccuparti, Tohru-Kun… Te li mando subito, comincia pure ad andare! » sorrise lui.
« Oh… Oh! S-sì! Buona giornata, Shigure-San! » rispose lei, facendo un veloce mezzo inchino ed
aprendo la porta dell` ingresso, cominciando ad incamminarsi verso la scuola.
Shigure tornò in salotto, e osservò i due.
« Yuki, Kyo… Akito vuole vedervi. Oggi pomeriggio, dopo la scuola. » concluse, in tono serio.
Yuki sussultò. Di nuovo Akito… E per quale motivo, questa volta? Rabbrividì; non osava nemmeno
pensarci.
« Akito?! E che diamine vuole ancora? » sbottò Kyo, palesemente contrariato.
Shigure alzò le spalle.
« Non saprei; non ha voluto parlarmene. Ha solo detto di riferirvi che vi vuole vedere, al più
presto. » tagliò corto « Su su, ora veloci, o farete tardi a scuola. » concluse, con un sorriso
tirato.
E così, un Kyo irritato e uno Yuki sbigottito si avviarono a scuola, sotto lo sguardo
preoccupato di Shigure.

{[ · † · ]}

La campanella che segnava la fine delle lezioni suonò per la seconda volta.
La maggior parte dei ragazzi erano già in cammino verso casa; Yuki, Kyo e Tohru erano ancora
fermi, di fronte all` ingresso della scuola.
« Allora… Io e Kyo andiamo. Ci vediamo più tardi, Honda-San. » concluse Yuki con un sorriso
forzato.
« Oh, certamente! A più tardi! » sorrise Tohru, con una punta d` inquietudine. Era tutta la
mattina che Yuki e Kyo si comportavano in modo strano… E molto probabilmente la causa era lui.
Kyo e Yuki presero la direzione opposta a quella di Tohru, incamminandosi verso la Casa
Principale.

{[ · † · ]}

Hatori aprì la porta scorrevole della camera della ragazza.
« Akito ti aspetta nella sua stanza. » disse semplicemente, prima di scomparire nel corridoio.
La ragazzina si alzò di fretta dal letto, rassettandosi il vestito e incamminandosi lungo l`
ingresso, in direzione della camera di Akito.
Oramai conosceva a memoria la strada che portava alla stanza; fin da bambina era lì che
immancabilmente finiva, dopo ogni tentativo di uscire dalla Villa.
Si fermò un attimo nel mezzo del corridoio, riflettendo. Ultimamente non aveva disobbedito ad
Akito, né tantomeno fatto qualcosa che avesse potuto farlo arrabbiare.
Allora perché l` aveva fatta chiamare? Solitamente il Capofamiglia non si scomodava, se non per
cose che lo riguardassero direttamente.
Con un` alzata di spalle, riprese a camminare verso la camera, concludendo che se Akito aveva
mandato Hatori a chiamarla, sicuramente c` era in ballo qualcosa di importante.

Bussò poco dopo alla porta della stanza del Capofamiglia.
« Avanti. » disse una voce inquietante.
« Ehm.. Sono qui, signor Akito. » mormorò la ragazzina, richiudendosi la porta alle spalle.
« Oh, bene. » continuò lui con tono strascicato « Sai, credo sia giunto il momento che mi
ricambi il favore. »
La ragazza annuì.
« Di… Di cosa si tratta? » chiese esitante lei.
« Lo scoprirai presto.. Molto presto. » sogghignò Akito.

{[ · † · ]}

« Allora, stupido topo, che aspetti ad entrare? Che nevichi? » brontolò innervosito Kyo.
« Affari miei, baka neko. » rispose Yuki seccato, aprendo la porta dell` ingresso alla Villa.
I due entrarono, chiudendo la porta scorrevole.
La Casa Principale sembrava ancora più grande, vista dall` interno.
« Magnifico. » borbottò Kyo « E adesso dov` è la camera di Akito? »
« Di là. » ribadì Yuki, incamminandosi lungo un corridoio buio.
« Oh, stupido topo, a volte sei utile. » osservò Kyo, seguendolo a qualche passo di distanza.
« Credimi, baka neko, mi piacerebbe molto di più non sapere dove si trova la sua stanza. »
mormorò Yuki, amareggiato.

« A… Akito? » domandò Kyo, aprendo appena la porta della camera.
« Kyo… Yuki. Entrate. » assentì lui con voce melliflua.
Kyo avanzò di qualche passo nell` ombra della stanza, mentre Yuki si fermò sulla soglia.
« Allora.. » esordì Akito « Il motivo per cui vi ho chiamati è semplice.. Vieni, Yukari. »
Una ragazza dai lunghi capelli castani uscì dalla semioscurità della camera. Indosso aveva un
elegante vestito rosa. Osservò Yuki e Kyo con gli occhi azzurro cielo, poi si limitò a fare loro
un sorriso cordiale.
Kyo, per tutta risposta, la squadrò diffidente, mentre Yuki la osservò di rimando.
« Dunque.. Lei è Yukari. » proseguì « E da oggi è ufficialmente vostra ospite, nella casa di
Shigure. Obiezioni? »
Squadrò prima Yuki, poi Kyo. Sogghignò soddisfatto… Ovvio che nessuno aveva da obiettare.
Nessuno era così sciocco da osare mettere in discussione le sue decisioni.
« Bene… Potete andare. » concluse Akito.
Kyo si diresse alla porta, uscendo seguito dalla ragazza.
« Yuki, aspetta un secondo. » Akito posò lo sguardo gelido sul ragazzo dai capelli argentei.
Yuki osservò il Capofamiglia.
« Se dovesse succedere qualcosa a Yukari… » continuò lui « Sarai tu a pagarne le conseguenze. »
sorrise perfidamente.
Yuki lo fissò, allibito.
Si voltò di scatto ed uscì dalla stanza, richiudendo frettolosamente la porta scorrevole della
stanza alle sue spalle. Questa si richiuse con un rumore secco.
Kyo squadrò Yuki, inarcando un sopracciglio.
« Tutto bene, stupido topo? » chiese infine, con aria perplessa.
Yuki annuì appena, passandosi una mano tra i capelli argentei, il respiro affannato.
Kyo lo squadrò una seconda volta, ancora più dubbioso.
« Ho detto che va tutto bene… Baka neko. » concluse seccato Yuki.
« Tsk! » Kyo sbuffò, avviandosi lungo il corridoio. « Maledetto topo. »
I due ragazzi uscirono rapidamente dalla Casa Principale, seguiti a pochi passi di distanza da
Yukari, diretti alla casa di Shigure.

{[ · † · ]}



Note=

Baka neko -> Sarebbe ‘stupido gatto’ detto in giapponese… Visto che mi piaceva un casino, l` ho
lasciato così XD





 
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