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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: IO CI SARÒ
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: 8angel8 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/09/2004 21:05:15 (ultimo inserimento: 30/03/05)

versione migliorata ^_^ h/d
 
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UN AMORE A SENSO UNICO
- Capitolo 1° -

Disclaimer: Harry Potter names, characters and related indicia are copyright and trademark Warner Bros, © 2000. Copyright Text J.K.Rowling.
Allora…tutti i personaggi non appartengono a me, ma alla loro creatrice (cioè la Rowling), anche perché se fossero miei a quest’ora sarei alle Bahamas a bermi latte di cocco XD
Se volete contattarmi o altro la mia mail è : andry_angel@libero.it ^_^

Cap.1 Un amore a senso unico

Era appoggiato alla finestra della sua camera ad osservare assorto il parco di Malfoy Manor…gli alberi erano carichi di foglie dalle molteplici sfumature verdi e un piccolo sentiero color paglia e circondato ai lati da due file di pietre chiare e levigate tagliava sinuosamente il prato curato e pieno di fiori…in lontananza si poteva scorgere il mare, distesa immensa che a quell’ora sembrava un tappeto di velluto nero mosso dalla leggera brezza che soffiava…ad ovest si poteva notare un piccolo gazebo bianco, nei pressi di un ruscello che scendeva dalla collina che delimitava le proprietà della mia famiglia, dove solitamente andava a rilassarsi e leggere lontano da occhi indiscreti e il maneggio…un lieve soffio di vento gli accarezzò il volto…
Distolse lo sguardo da quel bellissimo paesaggio…ogni volta si stupiva a pensare a come quel verde somigliasse paurosamente ai suoi occhi…e come il mare a quell’ora fosse del colore dei suoi capelli…
Si alzò e si sedette alla sua scrivania, dove un piccolo quaderno era aperto e aspettava solo che gli raccontasse la sua giornata…prese la penna dal calamaio, ma si fermò un attimo assorto dai suoi pensieri…
Il giorno dopo la scuola sarebbe ricominciata e lo avrebbe rivisto…come avrebbe reagito ad averlo davanti l’ennesima volta? Sarebbe riuscito a mantenere la sua espressione fredda di fronte a quello sguardo penetrante e a quel suo viso angelico? Ogni volta che lo incontrava gli sembrava sempre più difficile mantenere la propria maschera…
Di nuovo lui…era il suo tormento quotidiano…probabilmente era l’unica cosa che lo spingeva ad andare avanti e ad aspettare che la scuola cominciasse…solo lui…
E pensare che al primo anno lo odiava…ma non era odio vero e proprio…dal loro primo incontro il comportamento di quel ragazzo lo aveva stupito, perché mai nessuno fino a quel momento gli aveva negato qualcosa…l’unico che aveva avuto il fegato di tenergli testa…
Andando avanti col tempo lo vide sempre più come la persona da battere o mettere in difficoltà in ogni occasione…soprattutto sul campo di Quiddich, dove avevano luogo le loro vere e proprie “sfide all’ultimo sangue”…ma in fondo lo stimava…sì, alla fine l’aveva capito…era libero come lui non era mai stato…libero di fare ciò che il cuore gli diceva senza preoccuparsi dei pensieri degli altri e di quelli che gli stavano accanto…poteva far vedere la propria personalità senza paura…senza che lo obbligassero a comportarsi in modo meschino con tutti… “I Malfoy non devono abbassarsi ad essere gentili! I Malfoy danno ordini che devono essere svolti senza alcuna remora!” gli diceva sempre suo padre…allora quando aveva capito di provare questi sentimenti?
Neanche lui riusciva ancora a spiegarselo, ma un giorno del quinto anno si è accorto che, ovunque andasse, cercava la sua presenza…per lui era come un calmante…saperlo vicino lo rendeva teso ma anche stranamente tranquillo…in più si trovò ad osservarlo di sottecchi durante le lezioni e le partite della stagione…
Alla fine la sua spontaneità e l’orgoglio, la testardaggine, la forza, gli occhi che esprimevano tutto il suo carattere…tutto in lui lo aveva stregato!
Si accorse che alcune gocce di inchiostro erano cadute sulla pagina e si erano assorbite velocemente, lasciando due macchie perfettamente tonde al centro della superficie bianca e compatta…le sfiorò e sentì che non erano ancora perfettamente asciutte…si guardò il polpastrello sporco e sorrise…
Si distolse dai suoi pensieri, intinse ancora la piuma e cominciò a scrivere…


Caro Diario,
come va? Questa giornata è stata davvero estenuante…mio padre ha voluto a tutti i costi accompagnarmi a prendere i libri per la scuola, così ho dovuto di nuovo fingere di essere il figlio perfetto di Lucius Malfoy…sguardo di ghiaccio, ghigno strafottente e capelli perfetti…tutte regole fondamentali per renderlo felice…ma sento che non è questo ciò che voglio…
Vorrei solo che mi accettasse per come sono, invece di aspettarsi che io mi comporti sempre come un suo clone…vorrei che per una volta lasciasse quella sua maschera crudele e fredda e mi facesse vedere il suo vero volto…il volto di un padre…ma forse sono solo un illuso…
Lasciamo stare…come tutti i giorni a questa parte ho pensato a lui…ormai ne sono completamente dipendente…il suo pensiero mi spinge a non arrendermi a questa vita che mi schiaccia…
Non riesco a capire perché io sia destinato a portare il peso della nobile casata dei Malfoy e quindi delle dinastie di Mangiamorte che si sono susseguite al suo interno…se il destino non mi avesse riservato questa sorte, se mi avesse fatto nascere in un’altra famiglia…magari io e lui saremmo potuti essere amici…o almeno buoni conoscenti…invece siamo nemici e questo mi distrugge come un acido, corrodendo lentamente e inesorabilmente il mio cuore…
Se sapesse cosa provo nei suoi confronti so come reagirebbe…mi odierebbe ancora di più, si sentirebbe disgustato e mi direbbe che lo sto solo prendendo in giro…come potrebbe credere alle mie parole dopo anni di liti e odio reciproco? Anch’io me lo sono chiesto, mettendomi nei suoi panni…forse è per questo che ho sempre evitato di dichiararmi negli ultimi due anni…però ho sempre fatto lo spaccone…l’unica cosa che mi importava era attirare la sua attenzione, a costo di apparire odioso…ma tanto cosa sarebbe cambiato? Niente…solo avrebbe continuato a non avere la minima considerazione di me…
Adesso però mi sto pentendo…ormai è l’ultimo anno e non avrò più occasioni di parlargli, se non da nemici…lui diventerà un Auror, mentre io…io come sempre seguirò le orme del mio adorato paparino e sarò un Mangiamorte al servizio di Lord Voldemort…che futuro felice…se sapesse di avere questo potere su di me non esiterebbe ad attaccarmi e a distruggermi…tanto non sarei nemmeno capace di alzare la bacchetta contro di lui…
Credo di aver capito…qualunque sia il mio futuro, alla fine morirò per colpa sua…anche se non fosse lui a farmi fuori quando saremo cresciuti…sicuramente morirei dal rimorso di non aver neanche tentato di dirglielo…dalla consapevolezza che forse avrebbe potuto reagire diversamente da come mi ero sempre immaginato…ma forse è solo un’utopia…una speranza che non si affievolirà mai…una specie di torcia nel buio della mia tristezza…
Devo dirglielo…non posso autodistruggermi…però se taccio non ho la certezza assoluta che lui mi odi…anche perché, se dovessi saperlo dalla sua bocca, dalle sue soffici labbra, dalla sua voce calda…non sopravvivrei al dolore……


Rilesse quello che aveva scritto e sorrise amaramente…il suo destino legato solo ad uno stupido nome…quale calunnia maggiore, se non essere anche un futuro nemico (se non lo era già) del ragazzo da cui non riusciva ad allontanare i pensieri?
Fece per continuare, quando qualcuno bussò alla porta.
-..chi è?- chiese il biondino annoiato. Non aveva voglia di vedere nessuno…anche perché non era sicuro di poter controllare il mio umore a dovere…
La porta si socchiuse e spuntò la piccola testa di Mego, l’elfo domestico che gli è stato accanto da quando era nato…
-…signorino Draco, la cena è pronta…il padrone ha chiesto sua presenza…- gli disse docilmente il piccolo elfo, per poi aprire con lentezza la porta e guardarlo preoccupato…
L’altro rispose allo sguardo e sospirò…se diceva di no suo padre lo avrebbe punito, cosa che non voleva…chiuse a malincuore il quaderno e si alzò dalla scrivania…
-…di’ a mio padre che arriverò appena sarò pronto…- mormorò il ragazzo assorto, cercando di mascherare la stanchezza e la paura che in quel momento gli attanagliavano il cuore…
-Bene, signorino! Vado ad avvertire padrone!- disse Mego tutto raggiante, prima di chiudere la porta e correre via.
Draco aprì l’armadio e prese i vestiti preferiti di suo padre…un paio di jeans neri, un pullover nero con collo a V e una tunica, anch’essa nera, con lo stemma della loro famiglia sul petto…
Si vestì lentamente per poi sistemare i capelli ribelli e guardarsi allo specchio…sicuramente l’abbigliamento scuro faceva risaltare la sua carnagione lattea ed i capelli chiari, ma rendeva tutto molto tetro, pensò…
Con un sorrisino divertito uscì poi dalla stanza chiedendosi se a lui sarebbe potuto piacere conciato in quel modo…forse in rosso…
Ancora immerso nei suoi pensieri non si accorse che era già arrivato alla porta della sala da pranzo…tirò un lungo sospiro e aprì la porta, notando sua madre e suo padre già seduti alla grande tavola che si erano girati a guardarlo…
-Ah, figliolo…vieni, siediti!- disse suo padre, facendo un cenno con la mano in direzione della sedia libera. Come di regola, prima di sedersi fece un cenno di saluto ad entrambi.
-Buonasera padre…buonasera madre- mormorò, per poi sedersi e vedere gli elfi delle cucine portare la prima portata.
-…va tutto bene, Draco? Non ti vedo tanto in forma…senza contare che negli ultimi giorni sei sempre restio a mangiare…preoccupato per qualcosa?- gli chiese amorevolmente la madre…anche se non sembrava, gli voleva bene e glielo aveva dimostrato diverse volte…
-…no, madre…sono solo stanco…è qualche notte che non riesco a dormire decentemente…- le rispose, per poi assaggiare il primo.
-..ti ho già detto di non darmi del voi, Draco! Chiamami mamma!- puntualizzò lei, per poi sorridere e cominciare a mangiare. Suo padre, come era solito fare, non fece commenti e non si intromise…

Mangiato il dolce Draco decise di alzarsi dalla sedia e guardò i genitori, che probabilmente avevano già capito le sue intenzioni.
-Se non vi dispiace, vorrei andare a riposare…domani dovrò svegliarmi presto…- disse soltanto, per poi aspettare il consenso da parte di entrambi.
Il padre lo squadrò con un’occhiata e fece un piccolo cenno del capo, invece sua madre gli sorrise dolcemente.
-Vai pure, Draco! Cerca di dormire bene!- gli raccomandò, per poi alzarsi per dargli un bacio sulla fronte e una carezza alla testa.
-Anche a te, mamma! Buona notte!- rispose piano, per poi dileguarsi il più velocemente possibile e dirigersi verso la sua camera, unico suo rifugio in quella fortezza…

Arrivato nella sua stanza chiuse la porta con un incantesimo; poi si sedette alla scrivania e tornò all’adorato diario, forse l’unico con cui si era confidato veramente su come vivesse male la sua situazione familiare…
Rilesse ancora una volta quello che aveva scritto, per poi riprendere la penna d’aquila e concludere.


Cosa devo fare? Tentare il tutto per tutto e accogliere serenamente la sua risposta o continuare a chiedermi se questa mi distruggerà più di quanto sto facendo io stesso? Ormai non so più cosa sia più giusto fare…
L’unica cosa che so e che non scorderò tanto facilmente è che lo amo…che solo averlo a qualche metro di distanza mi fa accelerare il battito cardiaco in maniera anormale…che solo la sua presenza in una stanza mi fa distrarre da tutto il resto…che averlo incontrato mi ha fatto capire che non posso farmi soggiogare da mio padre…non è la mia strada…non devo seguire le sue orme, ma combattere per quello in cui credo fino allo stremo delle forze…ma ne sarò davvero capace? Sarei davvero capace di tradire i miei genitori e tutto quello che mi hanno insegnato?
Il giorno della partenza incombe…il nostro incontro anche…
Buona notte Harry…dormi bene…


Scritte queste parole chiuse piano il quaderno e lo riposi nel suo baule, per poi chiudere il calamaio e spegnere magicamente la bacchetta che aveva usato per farsi luce…
Si spogliò e indossò il suo pigiama di seta nero…il padre aveva una vera e propria ossessione per quel colore…si buttò sotto le coperte verdi come i suoi occhi e, come succedeva ormai da parecchio tempo, l’immagine di quell’angelo moro apparve nitida ed eterea nella sua mente…piano cadde in un sonno molto profondo…

La mattina era di pessimo umore…il primo che se ne accorse fu Mego…non voleva aggredirlo in quel modo così brusco, ma difficilmente riusciva a trattenersi…
Si trovò al binario 9 e ¾ in un lampo, non fece neanche colazione perché aveva dormito troppo…il suo umore ne risentì, se possibile, ancora di più…
Come di consueto Tiger e Goyle erano già lì che lo aspettavano…sono solo dei gorilla senza cervello, pensò…si avvicinò e fece capire loro che non era in vena di saluti e cavolate varie…
Sul treno cercarono uno scompartimento vuoto e si sistemarono…era già teso…lo avrebbe rivisto a momenti…dopo tre mesi di astinenza avrebbe visto nuovamente i suoi occhi che guardavano tutti con gentilezza…tranne lui, ovviamente…
Goyle venne fuori con un’idea che stupì Draco, definendola troppo intelligente per il suo cervello a nocciolina.
-ehi, Draco! Ti va di andare a disturbare il “magnifico trio”?- gli chiese impaziente…il magnifico trio…era come lo aveva soprannominato lui…anche se l’unico che per lui poteva dirsi magnifico era Potter…Weasley e la Granger potevano anche buttarsi in mare per quel che gli riguardava…
-…non ne ho voglia…ma andate voi, se volete…io vado a camminare un po’…- disse distratto, per poi alzarsi e uscire dalla cabina…ormai il treno era stipato di studenti…incontrarlo casualmente sarebbe stata una vera impresa…
Notò un finestrino aperto e si affacciò…in quel momento il treno si mise in funzione e partì alla volta della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts…i genitori ancora salutavano i figli con la mano…in poco tempo la stazione sparì e venne sostituita da un paesaggio brullo e rigoglioso…si soffermò sulle colline verdi che sfrecciavano velocemente davanti ai suoi occhi…
Non si sa per quanto tempo si divertì a sentire le sferzate di vento che gli scompigliavano i capelli e solleticavano la faccia…ad un certo punto però notò in lontananza una piccola casa con un giardino…chissà come ci si sentiva a vivere in mezzo alla natura incontaminata, pensò…gli sarebbe piaciuto provare…
-…somigliava a Zephir…- disse piano, sorridendo sommessamente alla vista di un cavallo selvatico in mezzo alla radura.
Si passò distrattamente una mano tra i capelli (senza gel) e notò una presenza al suo fianco…non si girò neanche credendo che fosse uno dei suoi energumeni…
- Tiger…ti ho detto che non mi interessa…non potete andarci da soli?- disse stancamente, per poi sentirsi gelare il sangue nelle vene alla risposta che gli arrivò.
-…non sono uno dei tuoi tirapiedi, Malfoy…-. Non poteva essere…la sua voce…no, non adesso, si disse…
Si girò leggermente allarmato e si trovò a fissare due bellissimi laghi smeraldini…il cuore gli perse un battito e non riuscì a trattenere un’affermazione di stupore…poi si accorse che era davvero cambiato dall’anno precedente…il fisico mingherlino aveva lasciato spazio ad uno più robusto e aitante, probabilmente per gli estenuanti allenamenti di Quiddich, era leggermente abbronzato e i capelli erano più ribelli che mai….
-…P-Potter! C-Ciao!!- disse in un secondo, per poi cercare di indossare la sua maschera da strafottente figlio di papà -…sei venuto a cercare rogne per caso?- continuò con un ghigno divertito…c’era riuscito…
-No, Malfoy…normalmente sei tu che cominci…o sbaglio?- gli chiese un Harry Potter leggermente divertito, forse per i capelli, pensò…ci passò una mano e li sistemò molto velocemente.
-Non sbagli affatto, Potter…adesso, se non ti spiace…ci vediamo- aggiunse falsamente maligno, per poi spingerlo da una parte e dirigersi alla sua cabina (pensieri: gli ho toccato la spalla ^///^)…

Da quell’incontro decise di non uscire più dallo scompartimento fino all’arrivo…il rischio di incontrarlo era troppo alto…tranne quando fu obbligato ad andare all’incontro dei Prefetti e dei Caposcuola…dopo la piccola riunione tornò alla cabina e rimase stipato là dentro con Tiger e Goyle, cercando invano di reggere una conversazione decente…
Appena sceso tirò un sospiro di sollievo e si trovò a fissare il castello di Hogwarts con speranza…appena dentro avrebbe avuto poche possibilità di vederlo…bastava solo fare di tutto per evitarlo e tutto sarebbe andato bene, si disse…
Prese una carrozza e in poco tempo fu davanti al gigantesco portone d’entrata della scuola…
In Sala Grande si sedette alla rispettiva tavolata e assisté allo smistamento dei ragazzini, come tutti gli anni…davvero per lui la parte più noiosa della serata…
Ad un certo punto, quando una certa Ann Ross (nome completamente inventato Nda) veniva smistata a Tassorosso, notò Potter parlare allegramente con i suoi due compari…il suo sguardo felice…il suo volto angelico…sorrideva come non mai e sembrava emanare una bellezza quasi palpabile…dopo essersi accorto che non sarebbe resistito dall’alzarsi e andarlo a baciare davanti a tutta la scuola distolse lo sguardo e trovò particolarmente interessante la discussione che stavano facendo Bole e Nott sulla scorsa stagione di Quiddich…si unì a loro e cominciarono a chiacchierare allegramente…
Appena la cena iniziò, dopo il discorso del Preside, non mangiò molto…voleva solo chiudersi da qualche parte e cercare di dimenticare che l’oggetto dei suoi desideri era vicino…troppo vicino…
Aspettò che quasi tutti uscissero dalla Sala Grande e si diresse stancamente verso il suo dormitorio…era nei sotterranei quando udì un fruscio dietro di sé…si voltò ma non vide nessuno…
Disse la parola d’ordine e si infilò nel buco, per poi sentire il quadro a guardia della Sala comune chiudersi lentamente con un cigolio sinistro.
Nella camera si buttò sul suo letto e si addormentò di botto…non si ricordava neanche che aveva buttato fuori gli altri tre inquilini (Tiger, Goyle e Nott) per poter stare solo…ma tanto a lui che importava? Pensò, prima di addormentarsi stremato…

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Dal loro incontro sul treno gli era sembrato diverso…perché non aveva reagito alla sua provocazione ed era scappato via? A dire il vero era già un po’ di tempo che lo trovava cambiato…non ribatteva più facilmente alle sue sfide, ma continuava a fare lo spaccone con gli altri…qual era il suo scopo? Farsi odiare? Ormai lo era già…figlio di Mangiamorte, Serpeverde, subdolo, crudele, arrogante, scaltro ed egoista…la sua nemesi vivente…però…quando l’ aveva notato affacciato a quel finestrino gli sembrava…più libero…lo sguardo di ghiaccio stranamente perso nel paesaggio, i capelli biondi e sottili disordinati dai colpi d’aria, il corpo magro ma scattante completamente rilassato…un altro…
Anche la reazione al suo sguardo lo aveva stupito molto…che avesse paura di lui? Quando l’ aveva visto si era quasi convinto che fosse cambiato, ma il suo ghigno aveva distrutto in un attimo tutte le sue speranze…
Forse anche Ron ed Hermione si erano accorti di qualcosa, ma non ne era poi così sicuro…loro credevano che una persona non potesse cambiare così, soprattutto i tipi come Malfoy…
Dopo il loro “scontro” nel corridoio tornò allo scompartimento che lui, Ron, Hermione, Ginny e Neville avevano occupato…però ad un certo punto i Caposcuola e i Prefetti furono chiamati, così Hermione li lasciò un attimo per andare alla riunione…
-Ehi, Harry! Qualcosa non va, amico?- gli chiese Ron, vedendolo ancora assorto nei suoi pensieri… «Draco è cambiato…molto cambiato…la prima cosa che si nota è la corporatura…si è alzato, le spalle sono più larghe ed il fisico si è notevolmente rinforzato a causa degli allenamenti…però c’era un qualcosa…»…
Scosse leggermente il capo per destarsi dal suo “coma da pensiero” e guardò il rosso stranito.
-…cosa hai detto, scusa?- gli rispose leggermente imbarazzato, per poi sorridere divertito all’espressione facciale dell’altro.
-….ma mi ascolti quando parlo? Ho detto…c’è qualcosa che non va?- ripeté scocciato, per poi incrociare le braccia davanti al petto e guardarlo storto.
-…no, niente…ho solo incontrato Malfoy in corridoio…- mormorò il moretto assorto e Ron intervenne prontamente alla sua affermazione.
-…quel maledetto! Vi siete scontrati? Ti ha ferito?- gli chiese preoccupato, così tutti guardarono Harry curiosi di sapere…che brutta sensazione, pensò il moretto…
-…no, non mi ha fatto nulla…- rispose tranquillo, per poi aggiungere in un sospiro -…è questa la cosa strana…- e guardarli in faccia.
Ginny sorrise e disse -Hai notato qualcosa di diverso in lui?- e ammiccare nella sua direzione. La guardò stupito, ma decise di non specificare su cosa si era soffermato quando lo aveva visto.
-…qualcosa di diverso?- domandò da finto tonto, cercando di non far trasparire niente.
-…Certo! Ma lo hai visto? Ha un corpo da favola…rispetto all’anno scorso è cambiato parecchio…e poi con quegli occhi così…magnetici…- ribatté, per poi imbambolarsi con quasi la bava alla bocca.
Harry sorrise divertito e nel notare che Neville era irrigidito a quell’affermazione.
-Ginny! Ma cosa…- cominciò lui arrabbiato, ma non riuscì a finire la frase.
-…dai, Nev…lo sai che ti voglio un bene dell’anima, ma non puoi competere con una statua come lui…- lo interruppe con un sorrisino malizioso.
Il suo ragazzo stava per ribattere indignato, quando lo scompartimento si aprì ed entrò una Hermione più tranquilla del solito. Notando che l’atmosfera era leggermente strana, sorrise e si sedette accanto a Ron.
-…di cosa si parla di così interessante?- chiese innocentemente, per poi guardare curiosa Paciock, a cui per poco non usciva il fumo dalle orecchie per la rabbia…
-…niente, Herm…solo Nev non accetta un mio piccolo commentuccio su quel bonazzo di Malfoy, tutto qui!- commentò Ginny…ma cosa aveva fatto durante l’estate? Non l’aveva mai sentita parlare così, pensò il moro…
Hermione sorrise e rispose allo sguardo divertito della rossa, ma Ron la prese per una spalla e le chiese -…ma non è vero…ho ragione, Hermy?- e aspettarsi una risposta affermativa, ma la moretta gli prese la mano e la mise tra le sue.
-senza rancore, Ron…ma Draco, anche se bastardo, è davvero un figo oltre misura…senza contare che è Prefetto e va benissimo a scuola…- gli mormorò lei guardandolo negli occhi…le due si misero a ridere, sia Seamus che Ron fecero un sospiro di rassegnazione e conclusero in coro -…chi le capisce è bravo!- e cominciarono a giocare a scacchi magici, lasciando il povero Harry alle prese con le loro ragazze, che non facevano altro che spettegolare…
Annoiato uscì dallo scompartimento e andò a rifugiarsi in quello di Seamus, dove si parlava di Quiddich…

Appena sceso dal treno si guardò in giro, ma il suo bersaglio sembrava già partito con le carrozze per il castello della scuola…aveva fretta d'arrivare, si disse…
Come ogni anno dovette assistere allo smistamento…però non era molto concentrato con Ron che faceva l’imitazione della Cooman…ormai il tavolo di Grifondoro era tutto una risata, il rossino era troppo bravo a mimare le scenate che la prof faceva durante le lezioni di Divinazione…
Il cappello parlante aveva quasi finito, quando Harry guardò accidentalmente verso il tavolo dei Serpeverde e notò Malfoy parlare tranquillamente con due suoi compagni di casa…li conosceva, ma solo di vista…sorrideva…non il solito ghigno…uno spontaneo e privo di cattiveria…quando Colin gli diede una pacca sulla spalla si risvegliò e tornò a ridere con gli altri, ma non gli convinceva…che avesse qualcosa in mente? Pensò…
Pensando a come spiarlo, tornò alla Sala Comune con gli altri…ma, appena fu sicuro che nessuno si sarebbe accorto della sua assenza, prese il mantello dell’invisibilità e tornò indietro, notando che nella Sala Grande quasi tutti erano andati via…erano rimasti solo qualche Corvonero e Malfoy…improvvisamente quest’ultimo si alzò e si diresse nei sotterranei, precisamente nel suo dormitorio …era dietro di lui di qualche metro, quando accidentalmente inciampò nel mantello e fece un rumore sospetto (imbranato XD NdAndry)…il biondino si girò ma non si rese conto della sua presenza…alla fine Harry decise di lasciar perdere e tornò a dormire…però avrebbe scoperto cosa stava architettando, si promise…

Appena dentro la sua camera si tolse il mantello e vide Ron che lo guardava dal suo letto…
-…allora, signor Potter…cosa è andato a fare?- gli chiese indispettito. Vide anche Neville che sbucava dalle tende del suo letto e lo scrutava.
-…infatti…perché non ci hai avvertito?- gli domandò anche lui, aspettando una risposta abbastanza convincente. Ma perché dovevano capitare proprio a lui degli amici così impiccioni?
Si mise il pigiama e si buttò sotto alle coperte, per poi cominciare la spiegazione.
-…volevo solo essere sicuro di una cosa…tutto qui…e adesso vorrei dormire, se non vi spiace…- disse soltanto, per poi slegare i cordini delle tende cremisi del letto e chiudersi dentro…
Si sdraiò e si portò un braccio alla fronte…come mai Malfoy sembrava così diverso? E perché questo gli interessava così morbosamente? Fece finta di non sentire una voce remota dentro di sé e si addormentò…incurante che il giorno successivo ci sarebbe stata lezione di Cura delle Creature Magiche con i Serpeverde…


*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°
I cannot find a way to describe it
It’s there inside
All I do is hide
I wish that it would just go away
What would you do
You do if you knew
What would you do

All the pain
I thought I knew
All the thoughts lead back to you
Back to what
Was never said
Back and forth
Inside my head
I can’t handle this confusion
I’m unable, come and take me away

I fell like I’m all alone
All by myself I need to get around this
My words are cold
I don’t want them to hurt you
If I show you
I don’t think you’d understand
‘Cause no one understands
(Take me Away, Avril Lavigne)
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°

Continua…



 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 4
kiara91 - Voto:
22/11/09 16:21
bellissima, da urlo! spero ke continui presto
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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