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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: MONOLOGO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: shasa87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/08/2004 00:43:58

un mio vecchio monologo pescato chissà dove..un pò così..commenti
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Sola. Rinchiusa nell'abitacolo ostile e sferico del mondo. Intrappolata nell'incommensurabile franchezza a cui ti porta la vita. Cristallino e lascivo quest'inganno obliterale. E forse questo che teme la gente? La solitudine? L'incanto blasfemo di un non ritorno? L'amara sorgente di tutti i mali? L'infinito sprezzante? La consapevolezza di un errore? Sola. Che parola magnetica e affascinante. Conturbata di lillà e delizie alla pesca. Sagace e ironica la solitudine. Io lo trovo un vanto infinitesimale dell'uomo. Una deviata offerta, un insano gesto. Quasi sinistro nella sua fragranza. Quell'oleoso e tangibile terrore dell'abbandono, io mi nutro di quello. Anelo una revisione della terminologia di mostro.
Prendo il vocabolario. Umori di parole e saggezze. I…..L….M…. ecco…..MOSTRO: mostro, creatura feroce, uomo. Questo ammette il mio vocabolario. Scommetto che il vostro sia diverso. D'altronde ognuno vede ciò che vuole vedere. Vivo con gente morta che non lo sa. Con gente colpevole, infame, stupida, stolta, assurda, e fetida, che si crede migliore di e per una vana e liberale inconsapevolezza umana. La consapevolezza, il prendere atto è il diretto subordinato del libero arbitrio. È ciò che ci rende speciali? No, è ciò che noi vorremmo ci rendesse unici. Siamo così grezzi e primitivi, intollerabili della nostra deficienza. Mi vergogno di vivere. La lontananza da noi stessi ci rende ciechi.
Una rivelazione, per quanto possa essere irrilevante e scontata, è devastante. Insita e parassitaria incombe sul buon senso detronizzando il raziocinio caratteristico umano. Se io ad esempio dicessi ad un cristiano che il Natale imposto dalla chiesa, il giorno in cui sarebbe nato il figlio di Dio ovvero il 25 dicembre, in realtà è errato. La fede tutto può, soprattutto annebbiare. Fonti storiche, e ben mi guardo da citare bibliche, affermano che Gesù è si nato, ma una o due settimane prima. E allora perché la santissima rereverenzialissima chiesa dovrebbe dirmi che Gesù nacque dopo? Lecita domanda. Perché il 25 dicembre è il solstizio d'inverno, festa pagana assai famosa e contemplata. Inutile ribadire che facendo sorgere la luce del figlio di Dio in quella particolare giornata l'attenzione mondiale si sarebbe alienata dal paganesimo. Pubblicità astuta, ma sempre di pubblicità si tratta.
Questa affermazione è rilevante? Poco, per un cristiano la cui fede è grande. Ma è sottile, bruciante,si insinua crudelmente.
E se il mio concetto di Natale fosse sbagliato perché me lo impone la chiesa? E se Dio non chiedesse l'8 per 1000? E se la chiesa si fosse impossessata ingiustamente il ruolo di discendente di Dio?
E se,e se ,e se ,e se? Quante cose ci si domanda per questa piccola dichiarazione, e poi si arriva alla domandina…
Quante cose mi avrà nascosto la chiesa?
Quantificarle sarebbe impossibile, ma non prolungo qualunquismo se dico tante.
Ora con questo cosa ho voluto dimostrare? Che la fede è insicurezza. E se io dicessi che il mondo, come siamo abituati a vederlo è un illusione, se tutto ciò che abbiamo attorno e falso, finto, teatrale? Se le nostre più ferree convinzione siano in realtà fasulle? Se ciò che amiamo e rispettiamo sia decadente?
Abituiamoci a osservare il mondo come da un oblò di una nave, affascinati sognatori, romantici? No, distaccati…l'apatica porta la consapevolezza, la consapevolezza il libero arbitrio, e da qui la libertà spirituale.

 
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