CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -
dio a volte non ti capisco proprio..
ho voglia di gridare e sentire l'eco del mio dolore
voglio che arrivi sino a te
te che abiti a venti metri da me
ma che sei lontano mille parole e incomprensioni
voglio che il mio ululato
ti sorprenda come una pioggia torrenziale e t'investa
ti sconquassi l'anima
ti laceri l'udito
cosìcche tu capisca una volta per tutte
che io sono un animale solitario
che io non ho bisogno di nessuno
che io vi compatisco
qui nel buio delle mie candele
tra i mille mostri che mi hanno cresciuta
con i fantasmi ai quali mi sono abituata
amore..tu non sai niente di me
non ne saprai mai niente
perchè se anche ti svelassi ogni mia fantasia
ogni recondito incubo che singhiozza nella mia mente
tu non capiresti chi sono
e va bene così
così deve essere
non esiste la persona che mi possiede
odo i miei mille singhiozzi
i miei infiniti pianti
il cui centro eri sempre tu
il mio cuore ferito
la mia mente debilitata
tu l'artefice inconsapevole di questa tortura
e io che mi nascondo
paurosa
ansimante dietro le mie porte e chiavi
e sigilli
e cartigli
mi sembra così passata l'era delle disperazioni
ora subisco
passivamente
a testa bassa
orgoglio e apatia
sono inattaccabile e se vedi una lacrima solcarmi il viso
non coglierla
continua ad ignorarla
la rabbia cresce in me
mi sottrae respiro
mi rende obbiettiva o forse pazza,non so
ma non m'importa di nulla
ciao oscurità mia vecchia amica
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