NERO COME LA NOTTE
- Capitolo 1° -
Nella Sala Grande del castello di Hogwarts si espandeva un rumoroso chiacchiericcio ;era il primo giorno di rientro a scuola e ovunque si scorgevano abbracci e risate. Ad un semplice battito di mani il brusio si interruppe e tutti presero posto nelle tavolate delle rispettive casate.
Silente: “ un nuovo anno sta per cominciare,do
il benvenuto agli studenti del
primo anno ed il bentornati a
quelli del II°,III°,IV°,V°,VI°,
VII° anno. Vi rendo noto che Gazza,
il custode della scuola, ricorda
che è severamente vietato
l’ingresso nella foresta proibita
agli studenti del primo anno ed
anche a tutti gli altri, se non
accompagnati da un professore. Il
terzo piano sarà inagibile a causa
di alcuni lavori di
ristrutturazione, quindi, a meno
che non vogliate proporvi come
volontari per dare una mano siete
pregati di starci alla larga…Ora
possiamo procedere con lo
smistamento dei nuovi arrivati
nelle varie
casate…professoressa Mc Grannit…”
Mc Grannit: “ molte grazie professor Silente…
allora,quando pronuncerò il
vostro nome siete pregati di
venire a sedervi su questo
sgabello ed aspettare che il
cappello parlante vi indichi la
vostra casata… Albenia Zorath”
Una lunga lista di nomi prese corpo man mano che la professoressa srotolava la lunga pergamena. Finito lo smistamento Silente si alzò, fece per dar via ai festeggiamenti quando un vetro dell’arcata del soffitto si ruppe in mille pezzi facendo un fracasso incredibile; grazie ad un intervento dell’anziano professore le schegge si trasformarono in petali cosicché nessuno si fece male. Dal vetro rotto planò placidamente un corvo, che si posò esattamente sul braccio che Silente gli aveva teso a mo’ di trespolo.
Teneva nel becco una lettera che, al minimo segno dell’uomo, lasciò cadere nel suo piatto. L’uccello andò a posarsi sullo schienale della sedia della professoressa Mc Grannit, la quale prese ad accarezzarlo, mentre Silente leggeva la missiva
Silente: “ sono lieto di informavi, ragazzi,
che quest anno si unirà a noi un
nuovo studente, che entrerà a far
parte delle classi del VI° anno…
sono lieto di presentarvi Syere
Leaf!”
Con un battito di mani le porte al fondo della sala si spalancarono e tutte le teste presenti nella sala, comprese quelle dei fantasmi, si voltarono in quella direzione.
Il corvo spiccò il volo dalla sua postazione e volò fino ad una figura nera, la quale gli tese il braccio e vi si posò. La figura si spostò fin sotto l’arcata delle porte, restando sempre coperta da un mantello di pizzo nero,sotto il quale non si poteva nemmeno scorgere il volto perché coperto dal cappuccio. La figura schioccò un bacio sul becco dell’animale che dopo breve spiccò il volo e scomparve nella notte.
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