- Capitolo 1° -
_Pomodori_
Amore.
Amore.
Amore.
Amore.
Mmmhhhh…questa parola, cosa mai significherà?
Ripetendola così, beh, ripetendola così a lungo non comprendo più il suo significato.
Se solo la smettesse di rimbombarmi nella testa.
Che cos’è?
Nessuno me lo vuole spiegare, o comunque ognuno ne ha una visione diversa.
E Sanzo…Sanzo non mi ha detto cos’è per lui l’Amore.
Vorrei saperlo però.
Vorrei sapere cos’è per lui Amore…
Voglio spaerlo!
***
< Sanzo! Sanzo!>
< Che c’è scimmia? Spero per te che sia una cosa importante quella che hai da dirmi, sono molto impegnato come puoi vedere...>
< Ma Sanzo…stai solo guardando il cielo! Che impegno può mai essere?>
< Idiota! Sto solo cercando di riposare, se tu me lo lasciassi fare, ma con il tuo continuo vociare mi è impossibile!!! Adesso sparisci!!!> strepitò agitando il suo arisen.
Goku si riparò il capo con le braccia, incassando i colpi del bonzo.
Non facevano male.
Le sue braccia erano forti.
Eppure qualcosa gli doleva nelle membra…e sentiva il petto oppresso.
< Va bene, Sanzo. Sparisco. Almeno potrai riposare! Anzi sai che facciamo, me ne vado per sempre, così avrai tutto il tempo del mondo da godere in pace…>
A quella dichiarazione l’arisen si bloccò a mezz’aria, senza colpire e Goku approfittò del momento per sfuggire alle ire del bonzo.
Forse per pochi istanti. Forse per un eternità.
< Tsk. Stupido di una scimmia>
***
Per sempre.
Per sempre?
Senza di te…
Ma vai, vattene idiota! Tanto so che tornerai indietro.
Lo so………..
Ma…
Ma se non tornassi più?
Se non avessi più bisogno di me?
Desideravo un qualcosa, un qualcuno…che non avesse bisogno della mia protezione.
E tu della mia protezione, di me non hai proprio bisogno…io…a questo non pensavo più…
…non pensavo al fatto di avere bisogno di te….dando per scontato che tu saresti rimasto per sempre al mio fianco…
…dando per scontato di essere il tuo sole…
Sono stato forse troppo presuntuoso, Goku?
Voglio che tu me lo dica in faccia.
***
Non avrebbe mai ammesso che adesso camminava tra le sterpi solo per ritrovare la scimmia, la sua scimmia, si sarebbe piuttosto reso ridicolo dicendo che faceva una passeggiata fra le spine ed i cespugli d’erba alta.
Ridicolo.
Camminò ancora a lungo fra la vegetazione incolta e selvaggia, fino a giungere ad una baracca abbandonata, raccolta in una piccola radura dove le erbacce erano rade e i rovi estirpati..
A poche centinaia di metri c’era un piccolo orto trascurato.
Tra gli ortaggi maturati dal prepotente sole estivo crescevano erbe selvatiche e parassite.
Sanzo si avvicinò al piccolo vivaio.
< Goku…>
Il ragazzo era disteso supino fra le piante di pomodori, che s’inerpicavano su steli di canne, probabilmente sistemati dall’ex-proprietario.
Il petto del giovane si sollevava a intervalli regolari, ma il suo respiro era silenzioso e discreto.
Sanzo gli sedette accanto, studiando le labbra del giovane, più vermiglie del solito.
Ne proveniva un profumo dolce ed acidulo allo stesso tempo, un profumo che aleggiava tutto intorno: la fragranza dei pomodori.
I frutti cremisi e tumidi brillavano quasi come rubini nella luce del mattino: erano maturi al punto giusto.
“ Di certo quella stupida scimmia non avrà resistito a mangiarli…” pensò Sanzo fra sé e sé, senza staccare un attimo gli occhi dal giovane sdraiato al suo fianco.
Non voleva proprio svegliarlo e neanche lasciarlo lì solo, non voleva essere abbandonato ancora.
Notò con malizioso divertimento quanto il compagno in quella circostanza rassomigliasse a quei pomodori che li circondavano, nell’aperta campagna arsa dalla calura mattutina.
Il viso del ragazzo bruciato da quel sole cocente, aveva assunto un acceso colorito rossastro sugli zigomi delicati e le mani e le braccia nude si abbronzavano pian piano.
Le labbra erano rosse, rosse purpuree e profumate di quella fragranza dolciastra che gl’impiastricciava la bocca sottile.
< Sanzo…>
Il bonzo sussultò, temendo che Goku si fosse destato. Tuttavia si sbagliava.
***
Sogna…
…di me?
Questo stupido. Io questo stupido non posso lasciarlo andare.
Devo prima sentire quello che ha da chiedermi…
Deve prima dirmi che non ha bisogno di me a viso aperto…
Le nuvole vanno così veloci e i miei occhi non le seguono più…
…è strano, mi sento stanco…
***
Quando Goku aprì gli occhi era perché un filo d’erba dispettoso gli solleticava freneticamente il viso.
Schiuse le palpebre, senza muoversi e guardando dritto davanti a sè il cielo che si apriva infinito.
Tutto taceva, tranne le rumorose cicale che cantavano nel campo; ma ascoltando bene il ragazzo si accorse anche di un altro flebile rumore, un respiro quasi impercettibile.
< Sanzo…> gli accarezzò i capelli e subito, inconsciamente, la mano del bonzo venne a scacciare la sua tenerezza.
Guardò ancora quel bel viso affilato, severo anche nel sonno.
Adesso forse sarebbe stato ascoltato, senza essere sgridato, né picchiato.
Goku si fece coraggio e con sgomento mormorò a mezza voce: < Sanzo…Sanzo che cos’è…beh, cos’è per te l’Amore?>
Il ragazzo avvicinò il viso a quello dell’altro, rimanendo in ascolto, ma solo il respiro del bonzo gli veniva in risposta, così abbozzò un sorriso schernendosi della sua stessa ingenuità.
Il giovane sdraiato si mosse appena, girandosi su un fianco e, ancora assopito, borbottò sommessamente: < …pomodori.>.
Attonito Goku levò lo sguardo verso il cielo, proteggendo gli occhi da quel sole così forte che si allungava in mille ombre nella campagna tutta gialla, tutta rinsecchita.
Non c’erano nuvole.
Continuò a fissare un punto imprecisato dell’infinito, con ingenui pensieri nella testa: “ Mi critica sempre, eppure non è tanto diverso da me…anche lui vive per il cibo allora!!! Ma chi lo capisce….eppure…eppure, infondo lo ha detto lui, lui…………………………….. lui ama i pomodori!”
Capitolino autoconclusivo come detto nel preview! Non so se piacerà, rileggendolo è un po’ ambiguo in effetti. Però c’è tutto il mio impegno, quindi vi prego di commentare numerosi!!!! Almeno mi potrete dire anke se fa schifo, no? ^_- Per favoreeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Thank you!!!
=ego’s=
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