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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA FINE DI TUTTE LE COSE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: earendil galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/08/2004 18:02:36

credo di aver detto tutto quello che dovevo nella mia storia, quindi posso solo dirvi leggete e commentate...
 
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- Capitolo 1° -

LA FINE DI TUTTE LE COSE

Sono seduta davanti al mio computer e l'unica cosa che mi viene in mente è lui.
Ogni tanto distolgo lo sguardo per controllare l'ora, ma i minuti sembrano non voler passare e sembra che il giorno voglia farsi più lungo della notte.
Ho la sensazione che qualsiasi cosa io faccia per tentare di non pensare a lui, sia del tutto inutile... non c'è niente da fare... lui è parte di me e lo sarà per sempre.
Come? Perché non riesco a togliermelo dalla testa?
Bè, per farvelo capire, devo riportarvi indietro di qualche mese e cominciare dal principio...
Tutto ebbe inizio un sabato sera, quando uscii con lui la prima volta dopo ben 3 mesi che non lo vedevo. Ci eravamo conosciuti la sera di Capodanno ed eravamo subito stati bene... certo, non è che avessimo parlato molto quella sera, se capite cosa intendo... ma del resto eravamo ubriachi tutti e due e non capivamo molto di quello che stavamo facendo, ma posso dire che essere stata ubriaca quella sera è stata forse la cosa più "giusta" che io abbia mai fatto... solo perché ho conosciuto lui... capelli castani, occhi azzurri di ghiaccio... quegli occhi che mi hanno catturata dal primo momento e che ancora adesso se dovessi rivederlo mi lascerebbero senza parole...
Insomma, la sera di Capodanno ci siamo conosciuti, ma per diversi motivi che preferisco non spiegarvi, anche perché passerebbe una vita, non ci siamo più visti per 3 mesi.
Un giorno passeggiando per il centro incontrai il suo amico e una parola tira l'altra, andò a finire che decidemmo di uscire insieme il sabato successivo, tutti e quattro insieme, il suo amico, la mia amica, lui e io.
Per tutta la settimana non feci altro che pensare a come avrei dovuto comportarmi con lui e se avevo fatto bene a decidere insieme al suo amico di fare un'uscita a quattro.
Comunque sia, arrivò la fatidica serata e credo che le parole tesa e imbarazzata non bastino a descrivere il mio stato d'animo in quel momento.
Per tutta la prima parte della serata non feci altro che parlare con la mia amica e distogliere lo sguardo da lui non appena mi accorgevo che mi stava guardando.
Ero furiosa con me stessa perché avevo aspettato quel momento per 3 lunghi mesi, che mi erano parsi un'eternità, e l'unica cosa che riuscivo a fare era parlare con la mia amica e abbassare lo sguardo.
Stupida, direte voi, ma purtroppo non è mai stata una mia prerogativa essere estroversa ed esuberante, a meno che non mi trovi con persone che ormai conosco bene, e da lui non sapevo ancora cosa aspettarmi.
Usciti dal pub, ci dirigemmo verso la macchina per andare in discoteca, e durante quel breve tragitto a piedi, mentre la mia amica parlava con il suo amico, io me ne stavo zitta, camminando di fianco a lui e limitandomi a fumare la mia sigaretta per cercare di abbassare il nervosismo.
Poi, all'improvviso, mi rivolse la parola guardandomi con quei suoi occhi di ghiaccio e rivolgendomi un sorriso disarmante che mi fece rimanere incantata per circa 10 secondi che a me sembrarono 10 minuti.
Cominciò così la nostra conversazione quella sera...
Arrivati in discoteca ci sedemmo tranquilli continuando a parlare tutti insieme, per lo più di cazzate, non certo di cose importanti, come è normale che facciano ragazzi di 19 - 20 anni.
Dopo un po' mi invitò a ballare e io guardai la mia amica sempre più sbalordita. Non capivo niente, mi sembrava di essere in un universo parallelo, dove le cose che desideri di più al mondo si avverano.
Andammo a ballare e dopo circa 20 minuti lasciammo la pista per andare a prenderci da bere. Poi tornammo al nostro tavolo e i nostri amici ci lasciarono soli per andare a fare quattro salti in pista.
Continuammo a parlare, e a un certo punto della conversazione, mi disse qualcosa di veramente carino. Io sorrisi e mi avvicinai a lui, sfiorandogli la guancia con un bacio alla "toccata e fuga". Lui volse lo sguardo verso di me, e io pensai subito di aver fatto una stronzata a dargli quel bacio. Ma quel pensiero lasciò la mia mente nel giro di mezzo secondo, cioè il tempo esatto in cui mise la sua mano sulla mia guancia, mi attirò verso di lui e le sue labbra toccarono le mie. E sì, posso dirlo: il più bel bacio che mi avesse mai dato... era stato così dolce e tutto mi sembrò così irreale. Avevo paura che non appena avrei riaperto gli occhi, mi sarei trovata in una stanza buia e vuota, da sola.
Ma non fu così... lui era lì, vicino a me... mi guardava e mi sorrideva mentre mi accarezzava e io per la prima volta in vita mia sentivo di stare... bene.
Era una sensazione così naturale, così bella... non mi sentivo più così da... non saprei nemmeno io da quanto non mi sentivo così felice.
La nostra storia continuò così per circa un mese...
Ci vedevamo spesso, quasi tutti i giorni e ogni volta era sempre più bello stare con lui... mi faceva sentire a mio agio... mi faceva sentire come se non avessi più dovuto temere nulla nella vita, perché lui era lì con me...
Poi, un sabato sera, mentre eravamo fuori con i nostri amici, mi chiese di diventare la sua ragazza... il mio cuore stava per esplodere... sentivo che potevo fare tutto, persino sollevare una montagna, se solo avessi voluto... era lui che mi dava questa forza...
Forse vi sembra esagerato, ma posso assicurarvi che era proprio questo che lui mi trasmetteva...
Gli gettai le braccia al collo e lo baciai, non ricordo nemmeno quante volte...
Era come se il mondo, all'improvviso appartenesse a noi... era fantastico... e io ero già innamorata persa di lui...
Trascorse un altro mese, in cui i nostri incontri erano sempre più ravvicinati e sempre più lunghi...... io stavo bene, e anche lui... almeno così mi diceva...
Poi, io dovetti partire per la Calabria, dovevo restare laggiù per 3 mesi, a fare l'animatrice in un villaggio turistico...
Lo so che dopo aver cominciato una relazione, non è molto logico partire e stare lontani l'uno dall'altra per così tanto tempo, ma fare l'animatrice è sempre stato il mio sogno e ora che avevo la possibilità di realizzarlo, non volevo farmi sfuggire l'occasione.
Non volevo lasciarlo, ma lui stesso mi disse che non voleva impedirmi di fare qualcosa che mi piaceva fare. Anche se cercava di farmi capire che avrebbe preferito se non me ne fossi andata.
La sera della mia partenza mi venne a prendere e passammo insieme le poche ore che ci separavano dal momento in cui avrei lasciato casa mia.
Quella sera mi promise che mi avrebbe aspettato e che lui sarebbe sempre stato con me, anche se eravamo a 1200 km di distanza.
Quando arrivai in Calabria sentivo già la sua mancanza, ma l'amicizia che fin da subito mi legò agli altri animatori, mi permetteva di sentire un po' meno la lontananza, anche se questo non bastava per distogliere i miei pensieri da lui.
Tutti i giorni, non appena finivo il mio lavoro e salivo in camera a prepararmi per la sera, lo chiamavo e stavamo al telefono per quasi 20 minuti.
Le prime due settimane mi sembrava triste perché io non ero con lui... ma la terza settimana, cominciai ad accorgermi che qualcosa in lui non andava. Non mi diceva più che gli mancavo, non mi diceva più ti voglio bene... le nostre conversazioni sembravano essere diventate dei monologhi che io facevo con me stessa, come se non ci fosse stato nessuno ad ascoltare dall'altra parte del telefono...
Finché un giorno, mi mandò un messaggio e mi scrisse che preferiva farla finita perché in due mesi non era ancora riuscito ad innamorarsi di me e non voleva farmi star male inutilmente...
In quel momento è stato come se qualcuno mi avesse trafitto con un pezzo di ghiaccio... sentii le mie forze venire meno, la testa cominciò a girarmi, i battiti del cuore aumentavano vorticosamente... mi accasciai al suolo... ero svenuta...
Mi ripresi dopo circa 5 minuti... il cellulare ancora nella mano che evidenziava sempre il suo messaggio... lo rilessi per almeno 10 volte... non riuscivo a capire perché, o forse non volevo capire... e ad essere sincera non me ne sono ancora fatta una ragione...
Le lacrime ormai coprivano il mio viso... continuavo a singhiozzare e non riuscivo a fermarmi, ma decisi di chiamarlo ugualmente...
Non mi fece bene chiamarlo... sentire la sua voce fredda e distaccata ed essere consapevole che con me non si era mai comportato così mi diede una morsa allo stomaco... insomma, con quella telefonata non cambiò niente... anzi, casomai servì solo a peggiorare le cose...
Per i due giorni seguenti, non uscii dalla stanza... rimasi nel mio letto, a piangere tutto il giorno e tutta la notte... non riuscivo a mangiare, non riuscivo a pensare a niente, solo a lui e a cosa avevo fatto io di sbagliato per far sì che la nostra storia finisse... ma più ci pensavo, più non trovavo risposte... avevo solo il vuoto intorno a me... senza di lui ero perduta...
I ragazzi dell'animazione cercarono di starmi vicini... provarono a consolarmi, ma fu tutto inutile... così dopo solo un mese che avevo cominciato la mia esperienza come animatrice, tornai a casa...
Dal giorno del mio rientro, lo vidi solo due volte, ma se devo essere sincera non so cosa pensare di questi incontri... lui era freddo e a malapena mi rivolgeva la parola...
Da quel momento decisi che avrei ricominciato a fare quello che mi ero ripromessa di evitare nella maniera più assoluta: bere...
Ripresi a uscire con i miei amici e ogni sabato sera era sempre peggio... bevevo cocktail pesanti e poi faticavo a reggermi in piedi perché la testa mi girava e le gambe non riuscivano a reggere il resto del mio corpo...
Bevevo di tutto, e tutto in una sera... spumante, birra, gin lemon, angelo azzurro, vodka...
Lo sapevo che così non facevo altro che farmi del male, ma bere era l'unica cosa che mi aiutava a non pensare, che liberava la mia mente dai pensieri che erano tutti concentrati su di lui...
Finché, una notte, cominciai a fare un incubo che ormai mi perseguita da quasi 3 settimane... e ogni volta è sempre peggio... mi sveglio di soprassalto nel bel mezzo della notte... sudo freddo, il cuore batte fortissimo e le lacrime non riescono a fermarsi...
Sogno di morire per salvare lui... ma in fondo, è proprio quello che farei...
Lo so che mi ha fatto del male, lo so che mi ha fatto soffrire... ma io sono innamorata di lui e darei la vita per salvare la sua...
Ma del resto, da quando lui mi ha lasciata è stata... la fine di tutte le cose...

THE END

Bene ragazzi, che dirvi? Questi sono i miei pensieri, forse un po' confusi e contorti, ma ho provato a descrivere esattamente il mio stato d'animo. La verità è che purtroppo senza di lui mi sento inutile e sola come non lo sono mai stata. Quando stavamo insieme credevo che tutto sarebbe stato possibile, che lui mi avrebbe aiutata a superare le cose difficili... ora che lui mi ha lasciato cosa mi rimane? Niente... assolutamente niente...
Ma per fortuna posso contare sull'aiuto di una ragazza fantastica... la persona che io considero la mia più grande amica... ed è solo grazie a lei se adesso riesco ad andare avanti e a provare ad avere di nuovo una vita...
Come avrete notato non ho scritto nessun nome in questa storia per rispetto alle persone che ne fanno parte... trattandosi di persone vere, non certo di cartoni animati, ho dovuto rispettare la privacy...
Grazie per aver letto la mia storia e mi raccomando, se avete consigli da darmi, il mio fermo-posta sarà ben lieto di accogliere le vostre opinioni...
Baci
Eärendil

 
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