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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yami no Matsuei (La Stirpe delle Tenebre)
Titolo Fanfic: LA CONFESSIONE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sasuke88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/08/2004 08:48:09

tsuzuki e hisoka....
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Serie: Yami no Matsuei
Titolo: La confessione
Paring: TsuzukixHisoka

Mi svegliai, ricordandomi di colpo ciò che questa notte era successo fra me e chi amavo più della mia stessa vita. Mi sistemai su un fianco, fissando il giovane corpo di Hisoka, il mio ragazzo. Vidi il suo volto addormentato e sorrisi, scostandogli i capelli sottili e biondi dal suo volto, da sopra le sue labbra dischiuse, mentre il suo petto nudo si alzava e si abbassava al ritmo del suo respiro
Sorrisi, baciandogli la fronte. Le sue palpebre si alzarono leggermente, sbattendole più volte e infine rividi ancora una volta i suoi occhi verde smeraldo. Quando mi riconobbe, sorrise leggermente. Sorrisi anche io
In tutta la giornata passata non gli avevo detto quanto mi piaceva il suo sorriso, o almeno quanto mi piaceva ognuna delle rare volte che lo vedevo sorridere
<<Come stai?>> gli chiesi piano tirandogli indietro i capelli
<<.....sto bene>> mugolò piano stiracchiandosi e approfittai di quell'attimo di smarrimento per baciarlo dolcemente. Le sue braccia mi cinsero delicatamente il collo, tirandomi a sè, mentre sentivo il suo giovane petto stringersi contro il mio
<<Ti amo>> sussurrò lui e lo fissai stupito. Era la prima volta che me lo diceva, ieri non aveva fatto altro che dirmelo con gli sguardi che ormai sapevo già decifrare
<<Anche io, piccolo mio>> dissi sorridendo e accarezzandogli il volto con due dita, soffermandomi a lungo sulle sue labbra morbide <<Ti amo anche io, sta tranquillo>> lo strinsi a me, annusando il suo profumo delicato, richiedendomi ancora una volta come fossimo finalmente arrivati a quel punto......

""""""Due giorni prima.....
<<Ehi, Hisoka>> chiamai piano alzando lo sguardo dal mio rapporto
Il ragazzino alzò a sua volta la testa dal suo rapporto e mi fissò da dietro la sua scrivania, posta davanti a me
<<Che c’è?>>
<<Mi dici una cosa?>> lui mi fissò un po’ stupito, forse perché per una delle rare volte che succedeva, ero serio e triste contemporaneamente
<<E’ qualcosa di serio?>> mi chiese solamente
<<Si, per me lo è>>
<<E allora dimmi>>
<<Tu che ne pensi dell’amore fra uomini?>> lui mi fissò ancora, irrimidiabilmente rosso in volto
<<Scusa?>>
<<Si>> dissi triste fissando oltre la finestra <<Dimmi, tu che ne pensi?>> chiesi ancora posando la penna accanto al fascicolo che stavo compilando
<<Gli uomini che s’innamorano di altri uomini sono persone esattamente come noi. Non vedo la differenza che ci possa essere fra noi e loro>> mi fissò <<Tu hai dei pregiudizi verso di loro?>>
<<No>> dissi scotendo la testa <<E tu?>>
<<Nemmeno io. Come mai questa domanda?>>
<<Non lo so…..è da qualche tempo che ci pensavo, a dir la verità. Volevo solo un tuo parere>> dissi con un mezzo sorriso
<<Ma….>> s’interruppe e lo fissai
<<Dimmi. Perché ti sei fermato?>> lui scosse la testa
<<Niente. Era una domanda sciocca>> si alzò e accese lo stereo, mentre la musica diffondeva le note, riempiendo la stanza

Rimanemmo in silenzio fino all’orario di chiusura, cosa che per certi versi tornava rilassante, mentre altre volte risultava stressante e anche un po’ snervante
<<E’ buio>> borbottò Hisoka un po’ seccato
<<La mia credenza è vuota. Mi fai compagnia a cena? Volevo andare in un ristorante italiano>> lui mi fissò e sapevo perfettamente che mi avrebbe detto di no
<<Si>> disse invece e lo fissai stupito <<Anche la mia credenza è vuota. Vengo con te solo per quello>> aggiunse volendo sembrare brusco, ma sorrisi fissando avanti a me.
Ormai era il mio partner da quasi 1 anno e conoscevo ogni risvolto della sua vita
Ormai non mi poteva nascondete più niente....
<<Si, lo so bene tranquillo…..>> dissi incamminandomi e lui mi venne in fretta accanto
<<Come mai mi ha fatto quella domanda, prima?>> mi chiese
<<Ci pensi ancora???>> chiesi ridendo <<Sei proprio un moccioso!!!!>> commentai ridendo
<<Non sono un moccioso, che sia ben chiaro!!!!!!>> esclamò lui rosso in viso
<<Ah no???>
<<NO>>
<<Va bene, va bene>> dissi mettendo le mani avanti <<Non ti scaldare più di tanto>> lui sbuffò e incrociò le braccia al petto
<<Almeno mi dici dov'è questo ristorante?>>
<<Si trova ad un paio di isolati da qua, sta tranquillo>>
<<Come posso essere tranquillo con uno come te? E comunque non hai ancora risposto. Che pensi che sia davvero così stupido?>>
<<Bè, sei un moccioso....>> mi piantò un pugno in testa <<Uffa, come sei scorbutico e suscettibile.....>> borbottai
Arrivammo al ristorante dopo pochi minuti e ci sedemmo, iniziando a mangiare la squisita cucina italiana
<<Allora, come ti sembra?>> chiesi fissando Hisoka
<<Devo ammetterlo>> disse <<E' davvero buona, qua cucinano davvero bene>> lo fissai con uno strano sguardo, mentre mi scoprivo sempre più innamorato di lui. E' vero, Hisoka a volte era freddo e scorbutico, ma sapevo che sotto sotto nascondeva un cuore d'oro.
Mi piacevano i suoi capelli che incorniciavano il suo viso pallido, mentre i suoi splendidi occhi verde smeraldo sapevano essere freddi come il ghiaccio, ma anche caldi come il fuoco........
<<......ehi, ti sei imbambolato????>> chiese Hisoka spintonandomi per la fronte. Tornai bruscamente con i piedi per terra
<<Come scusa????>
<<Dicevo: Ti sei imbambolato?????>>
<<No...stavo solo pensando>>
<<Tsk...cambia battute>>
<<Dì quello che ti pare, a me non mi tocca minimamente>>
<<Sei uno stupido>>
<<Uno stupido è vero>> concordai <<Ma che comunque è più grande di te!>>
<<Sei un vecchiaccio>> sibilò
<<Può darsi, è vero.....>> commentai <<Ma te l'ho detto, ciò che mi dici non mi fa nè caldo, nè freddo>>

Più tardi.....
Ci eravamo fermati in un bar vuoto e stavamo battibeccando pacificamente. Hisoka si alzò in piedi sbattendo una mano sul tavolo
<<Non sono un moccioso, come devo dirtelo??????>> mi alzai a mia volta e lo presi per il giacchetto di jeans che indossava, baciandolo, posando semplicemente le mie labbra sulle sue.
Lo lasciai e lui non si mosse di un solo millimetro
<<Ecco il perchè della domanda di stamattina, Hisoka>> dissi lasciando dei soldi sul tavolo <<Mi dispiace>> dissi solo con un sorriso stentato <<Se vuoi cambiare partner, fai pure. Non ha importanza.....>> uscì dal bar e dopo parecchi minuti arrivai a casa mia. Mi chiusi dentro e mi appoggiai alla porta di casa, sentendo li occhi lucidi, ma non volevo piangere. Mi tolsi il giacchetto di pelle e lo buttai sul tavolo. Sul tavolo buttai anche la cravatta e la camicia, rimanendo con i pantaloni
Accesi lo stereo mentre le note di un vecchio gruppo musicale riempivano il piccolo appartamente di tre stanze (camera da letto, cucina e salotto, più il bagno)
Dal frigo presi un pezzo di cioccolata e lo mangiai con fare depresso, rendendomi conto che probabilmente avevo rovinato tutto quanto, ma sapevo anche che ciò che provavo per Hisoka era troppo per essere tenuto nascosto

La mattinata dopo mi svegliai, avendo dormito poco e niente. Presi il telefono e chiamai Tatsumi
--Cosa c'è Tsuzuki?--
--Senti Tatsumi.....ieri sono rimasto troppo fuori e mi è venuta la febbre. Penso che per oggi non posso venire a lavoro--
--Tsuzuki......--
--Mi dispiace-- dissi interrompendolo --Ma mi sento davvero male, perdonami--
--Va bene. Rimani a casa, ma vedi di non approfittarne troppo--
--No, sta tranquillo-- dissi triste
--Tsuzuki, ti è successo qualcosa??-- mi chiese --Hai uno strano tono--
--No, non ho niente. Te l'ho detto è solo un pò di febbre--
--Ti mando Watari a casa per controllare?--
--No, ti ringrazio. Preferisco curarmi da solo, non ha importanza--
--Va bene. Ci vediamo domani, ok?--
--Si, ci vediamo domani Tatsumi-- e chiusi il telefono, prima che facesse altre domande
Verso le otto di sera qualcuno bussò al mio appartamento. Mi alzai dal divano e aprì la porta di casa. Rimasi "leggermente" interdetto quando vidi chi avevo davanti. M'infilai le mani in tasca, mentre lui fissava deliberatamente a terra, mentre anche lui aveva infilato le mani dentro le tasche del giacchetto
<<Vuoi entrare?>> chiesi solo. Mi sembrava l'unica cosa da dire, per non sembrare un maleducato
<<Tu lo vuoi?>> lo fissai
<<Non ho voglia d'indovinelli, Hisoka. Vuoi entrare si o no?>>
<<Ma tu mi vuoi in casa tua?>>
<<Ti presenti qua davanti e che faccio secondo te??? Ti mollo sulla porta?>> lo presi per una spalla e lo tirai dentro. Chiusi la porta dietro di lui e mi girai
<<Allora.....>> iniziai <<Vuoi qualcosa da mangiare?>>
<<No>> dissi <<Posso sedermi?>>
<<Certo, che fai lo chiedi anche.....>> dissi sovrappensiero <<Vuoi qualcosa in particolare? Cioè....sei venuto qua per un motivo preciso?>> lui si tolse il giacchetto e lo posò accanto a sè, rimanendo con la maglietta arancione
<<Si....>> rispose sedendosi <<Volevo sapere perchè questa mattina non sei venuto>>
<<Ho la febbre. Anche alta a dir la verità.....>> lui mi fu davanti e prese la mia testa fra le sue mani, tirandola giù, mentre lui ci posava sopra la sua guancia. Mi lasciò
<<Menti. Non hai la febbre>> disse tornando sulla pianta dei piedi
<<Cosa ne vuoi sapere, moccioso?>> chiesi un pò seccato dal suo gesto
<<Bè....io devo tornare in ufficio>> fece per uscire quando lo presi per un polso. Lo tirai a me con un gesto secco del braccio e lo abbracciai, stringendogli la testa sul mio petto
<<Mi dispiace>> ripetei <<Non volevo trattarti male. Sono solo nervoso>>
<<Nervoso da cosa?>> chiese lui piano mentre mi circondava la vita con le braccia
<<Da tutta la situazione che si è creata fra me e te>>
<<Posso chiederti una cosa?>>
<<Dimmi>> dissi solo
<<Tu mi ami?>>
<<Si, come mai?>> risposi con semplicità. Ormai era del tutto inutile negare l'evidenza. Io amavo Hisoka, lo amavo più di me stesso e per lui sarei stato disposto a subire di tutto
Lui non fece niente, se non sfiorare il mio petto nudo con una mano. Feci per fermarlo, ma lui alzò anche l'altra mano, fermando il mio polso. Si alzò sulla punta dei piedi e mi baciò. Risentì ancora una volta il suo sapore, dolce e delicato mentre lui stesso iniziava a far giocare sensualmente la sua lingua con la mia. Rimanemmo in piedi a baciarci in quel modo per un bel pezzo, fino a quando lui stesso non si tolse la maglia. Interruppi per un secondo il nostro bacio, ma poi riprendemmo, probabilmente con più foga di prima
<<Tsuzuki....>> dissi lasciandomi
<<Mh?>> chiesi solamente
<<Se tu mi ami per davvero, fai l'amore con me......>> sorrisi leggermente e ripresi a baciarlo, mentre gli toglievo la cinta dai pantaloni, lasciandolo infine in boxer. Fu lui stesso poi a spogliarmi dei miei pantaloni e mi tolse anche a me i boxer. Misi due dita ai suoi fianchi, dentro l'elastico delle mutande, mentre lui buttava la testa all'indietro, permettendomi di baciargli il collo pallido
<<Dio, ti amo da impazzire>> dissi stringendo il suo busto contro il mio, mentre ormai era nudo. Scivolammo sul letto
A me non m'importava se lui me lo aveva chiesto solo per liberarsi dell'odore e del tocco di Muraki da sopra di sè.
Non m'importavase fosse rivenuto altre volte e mi avrebbe chiesto di fare solo del volgare sesso, a me questo non m'interessava.
M'interessava solo il fatto che io potevo assaggiare fino in fondo il corpo di chi amavo, il corpo di chi avrei difeso con la mia stessa vita se fosse stato necessario
Dopo che lo ebbi accontentato, lui cadde addormentato sul letto affianco a me. Lo fissai, accarezzandolo dolcemente, mentre lui dormoriva un sonno profondo, stremato da ciò che gli avevo fatto passare in un paio d'ore brucianti
Lo baciai ancora una volta sulle sue labbra sottili e morbide, che in quelle due ore mi avevano riscaldato fino alle ossa
<<Non so cosa pensi tu, Hisoka>> mormorai piano <<Ma io ti amo per davvero>> lo strinsi a me e poco dopo mi addormentai""""""

Mi svegliai, ricordandomi di colpo ciò che questa notte era successo fra me e chi amavo più della mia stessa vita. Mi sistemai su un fianco, fissando il giovane corpo di Hisoka, il mio ragazzo. Vidi il suo volto addormentato e sorrisi, scostandogli i capelli sottili e biondi dal suo volto, da sopra le sue labbra dischiuse, mentre il suo petto nudo si alzava e si abbassava al ritmo del suo respiro
Sorrisi, baciandogli la fronte. Le sue palpebre si alzarono leggermente, sbattendole più volte e infine rividi ancora una volta i suoi occhi verde smeraldo. Quando mi riconobbe, sorrise leggermente. Sorrisi anche io
In tutta la giornata passata non gli avevo detto quanto mi piaceva il suo sorriso, o almeno quanto mi piaceva ognuna delle rare volte che lo vedevo sorridere
<<Come stai?>> gli chiesi piano tirandogli indietro i capelli
<<.....sto bene>> mugolò piano stiracchiandosi e approfittai di quell'attimo di smarrimento per baciarlo dolcemente. Le sue braccia mi cinsero delicatamente il collo, tirandomi a sè, mentre sentivo il suo giovane petto stringersi contro il mio
<<Ti amo>> sussurrò lui e lo fissai stupito. Era la prima volta che me lo diceva, ieri non aveva fatto altro che dirmelo con gli sguardi che ormai sapevo già decifrare
<<Anche io, piccolo mio>> dissi sorridendo e accarezzandogli il volto con due dita, soffermandomi a lungo sulle sue labbra morbide <<Ti amo anche io, sta tranquillo>> lo strinsi a me, annusando il suo profumo delicato
<<Posso chiamarti Asato?>>
<<Certo piccolo>> risposi annusandogli il collo e lui rise. Lo fissai <<Allora sai ridere come tutti gli altri mocciosi>> mi tirò una cuscinata in viso
<<Non sono un mocciso>> ribattè. Sorrisi e feci scorrere una mano sotto il lenzuolo, sfiorando con un tocco leggere il suo sesso. Lo vidi socchiudere leggermente gli occhi, mentre lo presi tutto in mano, stringendo delicatamente e lui gemette sommessamente
<<Ti amo>> sussurrai piano sulle labbra e lo lasciai. Fissai l'orologio e sospirai
<<Cosa hai?>> mi chiese lui piano fissandomi
<<Dobbiamo andare a lavoro e siamo in ritardo>> dissi alzandomi come una furia e vestendomi con la stessa rapidità.
Circa 10 minuti dopo entrammo nell'ufficio, dove ci aspettava Tatsumi
<<Ciao!!!!!>> salutai terrorizzato dal suo sguardo <<Dai, in confronto ai soliti ritardi puoi anche chiudere un'occhio su questo e poi>> presi Hisoka per le spalle, mettendolo davanti a me <<E' il suo primo ritardo. Chiudi un'occhio>>
<<Ti giuro>> iniziò avvicinandosi e tolse Hisoka dalla sua strada <<Ti giuro che se osi farlo diventare come te>> si fermò e mi fissò con uno sguardo assassino <<Lo faccio trasferire in un'altra sezione!>>
<<Va bene, va bene, tutto quello che vuoi......ricattatore!>> borbottai piano. Lui m'ignorò e uscì fuori. Hisoka mi fissò e poi rise di gusto. Gli andai davanti
<<Ehi, che hai te?>> gli chiesi sorridendo
<<Non lo so.....so solo che hai faccio una faccia buffissima e non ho resistito>>
<<Arghhh!!!!!!!! I mocciosi di oggi>> dissi stringendogli la testa a me e lui mi abbracciò. Gli asciugai gli occhi dalle lacrime per le risate e sorrisi
<<Ti amo>> sussurrai dolcemente e lui smise di ridere. Mi fissò e sorrise leggermente
<<Anche io>> mi baciò e poi si mise al lavoro

FINE

 
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