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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: STRANO IL MIO DESTINO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: -cloe- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/08/2004 14:21:01

``...rivederti quì, dopo cinque lunghi anni da quel tramonto in cui ruppi la nostra unione...`` se vorrete lasciare una recensione ne sarò molto felic
 
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STRANO IL MIO DESTINO
- Capitolo 1° -


Disclaimer:

Ginevra Molly Weasley e Draco Malfoy, citati in questa fanfiction, non appartengono a me, ma a J. K. Rowling e a varie case editrici comprese ma non limitate a Bloomsbury, Warner Bros, Salani.
La canzone citata ? “Strano il mio destino” di Giorgia.
Non scrivo a scopo di lucro, ma per puro divertimento.




STRANO IL MIO DESTINO




Strano il mio destino
che mi porta qui
ad un passo dal tuo cuore
senza arrivare mai.



Ogni giorno ti incontro nei corridoi, tu con i tuoi due amici al seguito mentre io sono sola.

Fino a pochi giorni fa mi sputavi contro tutti gli insulti che ti salivano alla mente in quel momento.

Insultavi la mia famiglia, i miei amici, me.

Nulla in me andava bene. I miei capelli, la mia timidezza... Sono solo due delle cose che amavi criticare, sia con le parole che con lo sguardo. E io percorrevo la mia strada, senza risponderti, perch? sapevo che non ne sarei uscita vincitrice. Se avessi osato rivolgerti la parola, non avrei resistito a non guardare i tuoi occhi azzurri, come il cielo in primavera. In essi avrei letto solo del disgusto per me, e ci? mi avrebbe fatto male, troppo male.

Da quanto tempo ho capito il sentimento che provo per te? Non lo so esattamente. Da quando ho scoperto che ti amo i giorni scorrono via velocemente senza darmi il tempo di poterti osservare qualche minuto in pi?.

Da un paio di giorni a questa parte, per?, quando mi passi accanto non mi dici pi? niente. Punti i tuoi occhi nei miei e il mio stomaco sembra fare una buffa capriola.

I tuoi occhi non sono pi? freddi e disgustati, ma caldi e pieni di... sembra quasi... dolcezza? Amore? Non riesco a capire esattamente cosa il tuo sguardo voglia comunicarmi. E pensare che a volte siamo cos? vicini, che basterebbe rivolgerti la parola e chiederti cosa stai pensando. Per? sono troppo timida.

Perch? il destino gioca questi brutti scherzi al mio cuore? Averti cos? vicino e non capire cosa pensi ? una tortura.



Chiusa nel silenzio
sono andata via.
Via dagli occhi,
dalle mani, da te...


Che donna sarò
se non sei con me,
e se ti amerò ancora di più.



“Credimi ? meglio se ci lasciamo.” ripeto fissandoti negli occhi. Tu mi guardi sconcertato.

“Perch??” Mi chiedi tristemente.“ non sei felice con me?”

“No.” La mia voce ? fredda e non lascia trapelare alcuna emozione.

Ti ho ferito. Lo leggo nei tuoi occhi addolorati. Non vorrei ferirti, ma devo.

Ho mentito spudoratamente. Dio solo sa quanto ti amo, per? devo farlo.

Riuscirai a dimenticarmi. Domani finisce l’anno scolastico, e tu non farai pi? riotrno a Hogwarts. Non ci vedremo pi? e mi dimenticherai. E con il passare del tempo anch’io dimenticher? i bellissimi momenti passati assieme.

Devo lasciarti, e questo ? il miglior modo per dirtelo.

Non devi chiedermi di ritornare tra le tue braccia. Non sarei capace di rifiutare e ci? metterebbe a rischio la tua vita. Stamattina a colazione ho conosciuto la vera natura di mio fratello.

Durante questi due mesi che siamo stati assieme Ron ci ha visto pi? di una volta chiacchierare per i corridoi. Con ampi giri di parole tentavo di fargli capire che non sei un Mangiamorte come tuo padre, ma tutt’altra persona. Peccato che lui non abbia voluto sentire ragioni. Stamattina mi ha detto molto chiaramente che se non avessi troncato la nostra, per lui amicizia, non avrebbe esitato nemmeno un secondo a ucciderti appena usciti da Hogwarts. Questo per prevenire il fatto che tu possa consegnarmi all’Oscuro Signore o in qualche modo portarmi sulla via sbagliata. Se gli dicessi la verit?, che ci amiamo, questa non farebbe altro che peggiorare la situazione. Mio fratello non ci crederebbe e soprattutto non ti acceterebbe mai per la persona dolce e sensibile che sei. Lui vede in te solo l’ombra di Lucius Malfoy.

Ho capito che Ron non stava scherzando quando ha esposto la possibilit? di toglierti la vita con le sue stesse mani. Parlava seriamente.

“Mi dispiace, Draco.” dico prima di voltarmi e richiudere dietro di me la porta della polverosa aula in disuso.

Dai miei occhi le lacrime comiciano a sgorgare silenziose. So di averti perso per sempre. Dopo ci? che ti ho detto non ritornerai da me. Mai.

Corro fino alle guferia, dove piango fino a che le lacrime non vogliono pi? uscire. Come se il mio cuore si fosse prosciugato di tutto il sangue tramite quella ferita che io stessa ho inferto.



Strano il mio destino
mi sorprende qui.
Qui ferma a non capire
dove voglio andare.


Se tutto quell’amore
io l’ho soffiato via...
Ma fa male
non pensare a te.


Che donna sarò
se non sei con me,
e se ti amerò ancora di più.



La bacchetta mi cade di mano. Rimango immobile in mezzo alla battaglia che sfuria attorno a me. Ti fisso incredula e tu mi ritorni lo sguardo. Non mi aspettavo di rivederti qu?, dopo cinque lunghi anni da quel tramonto in cui ruppi la nostra unione.

Non sapevo che eri diventato un Mangiamorte. Non sei nella lista dei seguaci dell’Oscuro Signore appesa nel Quartier Generale degli Auror. Una fitta mi attraversa il cuore. Cosa ti ha spianto ad unirti al male? Quante volte mi avevi detto che odiavi i Mangiamorte, anche tuo padre. Quante volte mi avevi detto che se non ci fossi stata io a portare la luce nelle tue giornate, forse saresti stato oscurato dal mantello del male anche tu?

Un atroce dubbio s’insinua nella mia mente. Che sia stata io la causa della tua scelta? Hai deciso di unirti al male dopo che ti ho lasciato?

Vorrei correre da te ed abbracciarti. Perch?? L’amore che provavo per te non ? morto? Non avevo sepolto quel sentimento nei tuoi confronti? Per cinque anni ho creduto che ero riuscita a dimenticarti, ma ora che mi ritrovo qui, davanti a te, mi rendo conto che non ? cos?.

I ricordi dei due mesi passati con te mi ritornano alla mente.

Ti amo ancora. Tutto ad un tratto ? come se su di me calasse un velo, e all’improvviso sento quanto mi sei in realt? mancato in questi cinque anni.

Faccio un passo nella tua direzione, ma mi fermo, titubante. Osservo la tua faccia indecifrabile. Dopo quel pomeriggio mi hai dimenticata, come ti avevo detto di fare? O provi ancora qualcosa per me?

Vorrei raggiungerti, ma non so se sia la cosa giusta da fare. Sento che se ora tra di noi ci fosse solo mio fratello non mi preoccuperei, lo combatterei e ne usciremmo vincitori, assieme.

Ma tra noi ci sono anche i nostri ruoli. Tu sei un rappresentante del male e io un difensore del bene.
Tu non fai niente. Rimani immobile al tuo posto.

Faccio un altro passo indeciso verso di te, ma prima di poter posare il piede a terra sento un’incantesimo colpirmi al fianco e il freddo contatto del mio corpo con la neve.



Io non ti perderò.
Oltre il tempo e le distanze andrò
più vicino a te, volando.


Cuore gli parlerò di me
e resterò per non lasciarti più.
Per non lasciarti più.


È chiaro il mio destino.
Mi riporta qui
ad un passo dal tuo amore,
e io ti raggiungerò.



Apro gli occhi. Una finestrella grande abbastanza per farci passare uno Snano lascia passare un debole raggio di luce lunare che mi permette di osservare l’angusta stanzetta in cui mi trovo. Solo una porta massiccia d? bella mostra di se tra le quattro pareti di pietra.

Tento di alzarmi, ma un peso ai polsi e alle caviglie me lo impedisce.

Sono stata legata a delle catene fissate alla parete alle mie spalle.

Devo essere caduta in mano ai Mangiamorte. Tutta colpa della mia distrazione. Non dovevo pensare a lui. Avrei dovuto lanciargli una maledizione. Avrei dovuto trattarlo come tutti i Mangiamorte. Dovevo essere professionale, ma non l’ho fatto. Non potevo trattarlo come un qualsiasi Mangiamorte, perch? sono certa che lui non ? malvagio. No. Non pu? esserlo. Non quel Draco Malfoy che ho conosciuto e che amo. Ma ora lui, con molte probabilit?, ? un Mangiamorte freddo e insensibile, privo di cuore.

La porta si apre all’improvviso senza il minimo rumore. Una figura incapucciata entra nella stanza e si richiude la porta alle spalle prima di avvicinarsi a me. A meno di un metro di distanza riconosco il ragazzo che amo. S’inginocchia accanto a me e mi libera con la bacchetta i polsi dalle catene.

“Dove mi devi portare?” gli chiedo. Lui alza gli occhi e li posa nei miei. Sono caldi e dolci e non freddi e spietati come temevo.

“Ti libero.” risponde prima di abbassare nuovamente la testa per liberare le mie caviglie dalla morsa delle catene.

“Ti cacci nei guai.” ribatto alquanto stupita ma con un’ombra di speranza che il suo sentimento per me non fosse sbiadito. “Perch? lo fai?”

“Ho addormentato i due guardiani. Quando si sveglieranno saranno convinti di essersi appisolati per pochi minuti. E quando si accorgeranno della tua assenza tu sarai gi? lontana.” risponde lui passando un braccio attorno alle mie spalle prima di smaterializzarsi con me.

Ci materializziamo in una radura.

“Perch? l’hai fatto?” gli ripeto la domanda alzando il viso per incontrare i suoi occhi e vedo che mi stava guardando. Il suo viso era pericolosamente vicino. Il suo braccio mi circondava le spalle. Il cuore mi martellava nel petto. Non poteva essere un Mangiamorte. Lui era ancora il ragazzo buono e gentile che avevo conosciuto a Hogwarts.

“Vieni, ti accompagno fino a casa.” mi dice allontanandosi e prendendo un sentierino alla sua sinistra. Lo seguo a pochi passi di distanza. Camminiamo in silenzio finch? non giungiamo in vista alla Tana. “Credo che ora tu sia capace di raggiungere la porta d’entrata da sola.” Dice il ragazzo osservando la casa. Poi si volta e comincia a ripercorrere il sentierino sassoso senza degnarmi di uno sguardo.

So che questa ? l’ultima occasione che ho per parlare con lui. Potrei non incontrarlo mai pi?. Ma allora perch? non gli dico cosa provo per lui? Perch? non ce la faccio a voltarmi ed a gridargli lo sbaglio che ho fatto quando lo lasciai?



Proverò a gridare
e forse sentirai
la mia voce che ti chiama,
se vuoi.


Che donna sarò
se non sei con me
e se ti amerò ancora di più.



“Draco!” mi volto e lo chiamo. Lui si volta e mi scruta profondamente con i suoi occhi azzurri. Spicc? una corsa e in men che non si dica gli sono a pochi centimetri di distanza. “Ho sbagliato.” Gli dico.

“Cosa?” chiede lui.

“Ho sbagliato a lasciarti.” rispondo. “Mio fratello, aveva detto che ti avrebbe ucciso se ci avrebbe visti ancora assieme. Per questo ti ho lasciato, non perch? non ero felice con te. Credevo di averti dimenticato con gli anni, ma mi sono accorta che non ? cos?.” riprendo fiato per un attimo. “Draco, io ti amo. Ritorniamo assieme.”

“Anch’io Ginny. Non ho mai smesso di amarti.” dice lui freddamente. “Ma ora non possiamo stare assieme. Io sono un Mangiamorte, ormai. Sarebbe troppo rischioso per te.”

“Risolveremo tutto. Dir? al Ministero che mi hai salvata, non entrerai nella lista dei Mangiamorte.” gli prendo una mano tra le mie e rimango sorpresa di sentirla calda nonostante il gelo delle sue parole.

“Non capisci Ginny! Appena Voldemort lo scoprir? mi uccider?. E uccider? anche te, perché mi toglieresti dalle sue schiere.” replica alzando la voce.

“Lotteremo insieme. Dalla stessa parte.” gli dico supplichevole. “Ora che ti ho ritrovato non voglio perderti di nuovo.”

Lui sorride. Sento le sue braccia forti circondare la mia vita e le sue labbra posarsi sulle mie per dar vita al bacio pi? bello di tutta la mia vita.



Io non ti perderò.
Oltre il tempo e le distanze andrò
più vicino a te, volando.


Cuore gli parlerò di me
e resterò per non lasciarti più.
Per non lasciarti più.
Per non lasciarti più.
Per non lasciarti più.




FINE
 
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