- Capitolo 1° -
Eccomi tornato!! Che palle direte voi, non vi do tutti i torti, ma bando alle ciance (se si scrive così) e passiamo alla fic: vi dico solo che è una storia parallela a a ffx-2, mi dispiace x chi pensava di vedere Yuna e co. ma purtroppo non ci saranno, spero comunque che la leggerete.
Bye, bye
CAPITOLO 1
Nero…soltanto nero davanti a me, io sono in piedi sul vuoto, sul nulla, su un nulla infinitamente nero e cupo…poi, ad un certo punto cose gia viste, cose gia provate, ma questa volta contro di me, i lunioli compaiono dal nulla e prendono la forma di una creatura a me ben nota, si, è proprio lui; sta li immobile davanti a me con le sue due teste che non mi hanno mai suscitato più terrore di una lucertola e poi vedo l’unico occhio della testa superiore che comincia a illuminarsi per poi dirigere il suo attacco contro di me…
Una finestra lasciata aperta fa filtrare l’aria nella stanza da letto, agitato e confuso bevo un bicchiere d’acqua che si trovava sul mobiletto in legno bianco di fianco all’ampio letto e impreco, fa caldo :<<Ancora quel sogno…>>; controllata l’ora però decido che è meglio rimandare a dopo le mie preoccupazioni e , dopo essermi lavato vado in cucina per preparare la colazione. La stanza rotonda che da sulla piazza principale della città mette in mostra gli abitanti, agitati ed eccitati per via dell’ormai imminente torneo, che schizzano qua e la per terminare gli ultimi preparativi; fatta colazione e ripulito tutto mi vesto e mi appresto a uscire: devo vedere un amico.
Uscito di casa , che da sulla strada, scendo una grande scalinata e sono in piazza, sopra di me un cielo completamente azzurro, privo di nuvole, che fa da cornice alla splendida e attivissima città di Luka.
Mi avvio verso il piccolo bar dove ho appuntamento rendendomi conto di non essere puntuale, anche se di solito lo sono; alcuni bambini si rincorrono intorno al grande monumento al centro della piazza, il solito venditore consegna ai passanti palloncini e una giornalista che mi sembra di aver gia visto da qualche parte sta intervistando alcune persone. Ancora qualche passo e sento una voce che mi chiama :<<Maaaark!! Ehi, Maark!!>>, poi lo vedo; “dovevo sospettarlo”, penso fra me e me.
Raggiungo il locale con il ragazzo seduto ad un tavolo :<<Biggs, dovevo sospettarlo che avrebbero mandato te…>> gli dico abbastanza irritato,<<Suvvia, perché quel musone? Non ti piace chiacchierare con me?>> mi chiede con voce infantile <<Non è questo il punto Biggs, è che sebbene alcuni dei tuoi compagni siano degli emeriti rammolliti sono gli unici con cui si possa parlare seriamente di sport.>> ordino da bere mentre mi siedo davanti al ragazzo :<<Ti hanno costretto loro a venire , vero?>> gli chiesi :<<Ma cosa dici, semmai mi sono proposto io!!>> lo guardo per qualche secondo con uno sguardo ironico :<<Ah, e va bene, mi hanno mandato loro, ma me lo hanno chiesto da amici!!>> lo osservo con sguardo trionfante e mi appresto a bere la bibita ghiacciata davanti a me:<<Pazienza, proviamoci comunque, dunque: vi siete allenati nei posti che vi ho indicato? Siete passati a pregare al tempio quando siete andati a Kilika la scorsa settimana? Mangiata secondo la dieta?>> <<Calma, calma, sei il nostro manager, non un’agenda elettronica!>> <<Ma come fai a stare calmo con il Torneo di Blitzball che si avvicina! Dovresti essere più agitato di me!>> gli dico,<<Va bene, va bene, sono calmo….>> continuo, lui mi guarda per qualche secondo, poi dice :<<Forse, oltre al torneo, c’è qualcos’altro che ti preoccupa?>> <<Perché?>> <<Se ti sfoghi forse ti concentrerai meglio sul tuo lavoro>> <<……..>>, non so se è il caso di parlargli del mio sogno…..in fondo è solo un sogno :<<Va bene, allora attacco io, mi spieghi che cosa facevi prima di trasferirti a Luka e diventare il nostro manager, non l’ ho ancora capito>> <<Non credo sia il caso di parlarne, forse potresti trovarla una storia affascinante ma per me sono solo tristi ricordi, comunque ti ringrazio, forza: paghiamo il conto e avviamoci allo stadio dove spero di trovare quei rammolliti dei tuoi compagni di squadra>> detto fatto paghiamo e ci dirigiamo verso il lungo ponte che collega la terra ferma all’immenso stadio di Luka con i suoi cinque fari accesi, ognuno di un colore diverso e con grandi e piccole navi provenienti da tutta Spira che si accalcano alla ricerca di un molo disponibile.
Stiamo percorrendo il lungo ponte bianco, facendoci strada fra la folla quando udiamo alcune persone che urlano una frase dal senso quasi ironico :<<Lady Yuna, lady Yuna in concerto!!!>> <<Lady Yuna in concerto?!?>> ripetiamo insieme io e Biggs :<<Meglio assicurarsi che sia tutto a posto, vieni, andiamo>> <<Va bene>> dice Biggs e ci dirigiamo di corsa verso lo stadio dove, a quanto pare, la Grande invocatrice Yuna sta tenendo un vero e proprio concerto.
Pare che l’avvenimento ha riscosso l’attenzione dei cittadini che si ammassano all’entrata dello stadio ansiosi di poter vedere la persona più popolare di spira esibirsi come una soubrette.
Fortunatamente noi abbiamo il pass che consente a giocatori e addetti di entrare nello stadio; percorrendo un lungo, buio e deserto corridoio chiedo a Biggs :<<Secondo te è proprio Yuna? Va bene che le è successo quel che le è successo ma non è un po’ esagerata come forma di trasgressione?>> <<Non saprei, comunque pare che sia scappata da Besaid qualche mese fa, non so per fare cosa>> <<Mmm… comunque è strano che qui non ci siano guard…>> <<Che c’è?>> mi chiede Biggs mentre guardo fisso in un punto :<<Mi era sembrato di vedere…..no, me lo devo essere sognato, presto>>.
Arriviamo agli spalti proprio quando stanno oscurando il tetto e un musicante meccanico spunta dal centro della struttura, in cima ad esso c’è Yuna. Qualche secondo e parte la musica, allora Yuna avanza sul palco e il suo abito da invocatrice si trasforma in uno più appropriato da cantante :<<Che forza, una Looksfera!!>> urla Biggs <<Ho sempre desiderato vederne una!>>.
Il concerto prosegue senza intoppi fra le urla di divertimento della gente e le luci dai mille colori che illuminavano l’enorme interno dell’edificio, finche due ragazze non fanno irruzione sul palco, una mi pare di averla gia vista :<<Presto Biggs, passami il binocolo>> esaudita la mia richiesta guardo in direzione del gruppo di ragazze che si è andato a formare sul palco : una è ovviamente Yuna, poi ce n’è una alta e vestita in modo provocante che però non conosco mentre l’altra :<<Accidenti, non mi ero sbagliato, quella è Rikku!!>> <<Cosa vuol dire “non mi ero sbagliato”?>> chiede il ragazzo di fianco a me, <<Prima, nel corridoio, mi pareva di averla vista, ma non ne ero sicuro!>> <<Tu conosci quella ragazza?>> <<Anche Yuna se è per questo… è una lunga storia, ti spiegherò dopo>>, mi volto ma il palco è vuoto : <<Guarda, stanno scappando!>> mi avverte Biggs <<Cosa facciamo?>> mi chiede poi. La folla comincia ad agitarsi per via dell’interruzione dello spettacolo ed io e il mio amico stiamo ripercorrendo velocemente la via per l’uscita; arrivati al grande portone d’entrata ci guardiamo intorno :<<Biggs, tu vai di la (indicando a destra) io vado di qua (indicando a sinistra)>>.
Corro per qualche metro superando i moli uno e due, completamente deserti fino ad arrivare al molo tre, sfortunatamente deserto come i precedenti; una gigantesca aeronave simile ad una motocicletta si sta allontanando a gran velocità.
<<Maaark! Trovato niente?>> urla Biggs raggiungendomi <<Dov’è la Grande Invocatrice?>> mi chiede mentre si guarda attorno spaesato. Percorro il grande tappeto steso lungo il molo tre per qualche metro guardando l’orizzonte.
Nero infinito, una testa con un unico occhio, una luce accecante, poi il nulla; il bicchiere è sempre li sul comodino, la finestra è ancora spalancata per mitigare il forte caldo. E’ solo un sogno.
Lo stadio questa mattina ha un aspetto decisamente diverso, una calma quasi innaturale rispetto al giorno precedente regna fra i moli, nonostante l’imminente torneo, quasi come se la gente si volesse prendere un giorno di pausa. Salgo l’imponente scalinata all’ingresso in direzione degli spalti mentre una piacevole brezza mi accarezza; arrivato dove devo arrivare mi guardo intorno per qualche secondo : lo stadio è completamente deserto, fatta eccezione per un gruppetto di ragazzi, che chiacchiera allegramente, seduto sugli spalti; li raggiungo rapidamente e, visto che non mi degnano di uno sguardo, mi faccio notare con un colpo di tosse :<<O, ciao Mark!>> mi saluta il primo da destra : è un ragazzo alto, sui 17 anni, capelli rossi :<<Ciao Clerg>> mi rivolgo agli altri due :<<Isaac, Edger, è un piacere sapere che non siete affogati durante l’ultimo allenamento>> dico ironico rivolto ai due gemelli dai capelli castani, anch’essi circa della stessa età del loro compagno :<<Come ti permetti, dice Edger, ci ritieni così incapaci?>> <<No, solo rammolliti>> rispondo mentre guardo in direzione di Biggs, seduto poco distante :<<Dove sono gli altri?>> continuo notando con disappunto che mancano ben due membri della squadra all’appello. <<Beh, ecco, la verità è che…>> comincia Clerg un po’ intimorito; lo osservo visibilmente spazientito prima di pronunciarmi :<<Diamine Clerg, sei più grande di me di due anni, di cosa hai paura, che ti butti fuori dalla squadra? Sai che non lo farei mai>> <<Lo sappiamo, ma non è questo>> dice poi Biggs alzandosi dal posto in cui era seduto prima di continuare :<<Il fatto è che gli abbiamo promesso di non dirtelo>> assumo un’espressione sospettosa squadrandoli da capo a piedi :<<C’è forse qualcosa che dovrei sapere?>> ne seguono alcuni minuti di silenzio interrotti solo da alcuni rari passanti fin che :<<Bah! Al diavolo tutto: Demy e Gordon sono andati ad un colloquio per entrare a far parte di un’altra squadra>> dice, quasi urla improvvisamente Isaac :<<Dicono che le prestazioni della nostra squadra non sono abbastanza alte per il loro livello di gioco>> continua Clerg seguito da Biggs che mi mette una mano sulla spalla :<<Mi dispiace Mark, ma temo che per quest’anno del torneo non se ne fa niente, non abbiamo il tempo di trovare altri giocatori bravi come loro; non credere che non ci dispiaccia ma…>> emetto un lungo respiro, senza dire una parola mi volto e mi dirigo verso casa. Arrivato richiudo la porta alle mie spalle; non riesco a crederci, finalmente riesco a farmi una vita normale, riesco quasi anche a dimenticare le esperienze passate e ora …tutto alle ortiche. Mi dirigo in camera e mi sdraio sul morbido letto che non ho avuto il tempo di rifare…..mi sveglio di soprassalto circa mezzora dopo : ancora quell’incubo, quel tremendo e spaventoso incubo, no, la verità è che non sono riuscito a dimenticare.
Scendo le scalinate che conducono in piazza dove ho radunato i ragazzi, ad eccezione dei due “traditori”; li saluto e mi appresto a parlare dopo essermi schiarito la voce :<<Io parto>> tutti gli occhi dei presenti sbarrati, uno spettacolo davvero divertente <<Mi dispiace dirvelo ora e così ma ho assoluto bisogno di partire per sbrigare alcune faccende molto personali>> <<Faccende molto personali e? Non è che ora che Demy e Gordon ci hanno lasciati te la dai a gambe ?>> dice Edger ironico :<<Sai bene che non è così, gli rispondo mentre si leva un leggero vento nella piazza, ma ognuno deve seguire il proprio destino, ed io non ho ancora seguito il mio>> mi siedo su una panchina verde li vicino prima di continuare :<<Non vi sto abbandonando, questo è solo un arrivederci, perché comunque tornerò. Non chiedetemi quando ma tornerò>> <<E dove vai di preciso?>> chiede Biggs un po’ preoccupato :<<Prima devo passare da un vecchio amico, e poi…. Questo non posso dirvelo, mi dispiace>> guardo l’ora sul grande schermo posto su un edificio davanti al monumento :<<E’ ora di andare, arrivederci ragazzi>> dico mentre mi allontano a passo spedito e con la tristezza nel cuore, pur sapendo che devo venire a capo di questa vicenda.
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