torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Kingdom Hearts
CrossOver: Final Fantasy VIII
Titolo Fanfic: I WILL BE THAT LIGHT
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: ivory galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/07/2004 22:12:06 (ultimo inserimento: 29/07/04)

oh, per una volta voglio mantenere una promessa. squall e rinoa in primus! però in realtà ff8 centra un po` poco... leggete!
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
AM I JUST A SHADOW?
- Capitolo 1° -

Salve a tutti! Lo so che sto mandando aventi un'altra fic, nemmeno troppo bella, però mi è venuta l'ispiration per farne un'altra! Sapete... la verità è che non ho la più pallida idea di come continuare la "you devil!", perciò mi distrarrò con altre cose, e vedremo se mi verranno buone idee. Credo che questo sarà un capitolo unico, o forse due capitoli.... Vedete che idee chiare che ho?
Cmq... SQUALL + RINOA = LOVE! Qualunque sia il gioco dove sono! Insomma, lo so che Rinoa in Kingdom Hearts non c'è, e ne ho approfittato, per impastarla e modificarla come volevo io! Eh eh... streghetta sei nelle mie mani! Spero vi piaccia, e naturalmente ci sarà il miglior personaggio di tutti i videogiochi dopo Dante! SORA!

Chapter 1

Aspettare... questa è la parola che continuo a ripetermi dalla bellezza di nove lunghissimi anni. Aspetto, nell'attesa che qualcuno arrivi e mi porti da dove sono venuto. Non riesco più a gestire questa confusione... vorrei andarmene via da qui. Questa città è carina (è la musica di sottofondo è trooooppo bella! Nda), questa Travers town, ma non mi dice davvero nulla. Anche quando tornerò nel paese dove sono nato, che cosa farò? Ritornerò alla mia vita monotona, seguendo la mia solita routine. Forse ritroverò tutte le persone che mi sono state care gli anni scorsi. Ma dopo? Dopo averle riabbracciate, dopo aver ricevuto per un attimo il loro affetto, tutto ritornerà come prima. Non credo che valga nemmeno la pena di trovare un modo per tornare a casa mia.
Sorrido
Ho lottato così tanto in questi ultimi anni. E solo ora mi rendo conto che non c'e né motivo.
Perché ho lottato? Per cosa?
Difendere le persone malcapitate in questa città senza significato, aiutarle a ritrovare la felicità, nascondendosi dietro un sogno effimero.
Il sogno di poter ritornare un giorno a casa.
Ed è anche il mio, questo sogno? Voglio davvero tornarmene a casa? O è solo una maschera, per farmi vedere determinato? Io sono davvero sicuro di quello che voglio?
Aiutare le persone in questa città, può farmi sentire meglio? A volte mi viene voglia di rispondere alle loro richieste d'aiuto con "sarebbe meglio se tu morissi, invece di vivere una vita così vuota."
Ma la vita è davvero vuota? Lo è davvero? O lo è solo la mia?

...O sono io ad essere vuoto?

Sento la mia anima correre di qua e di là dentro il mio gelido corpo, senza una meta, senza un posto a cui aggrapparsi; nessun sentimento, nessun ideale. Nulla.
Io sono il nulla.
Se l'oscurità cercasse di prendersi il mio cuore, lo troverebbe? C'è qualcosa di vivo che palpita sotto questo petto?
Sotto questi pensieri mi porto una mano sul busto.
Ah sì, sento il mio cuore battere. Quel cuore che ho così tanto difeso in questi anni, da quegli esserini neri. Ho fatto bene a difenderlo. Lo so. Ne sono sicuro. Almeno di questo.
Ma non so perché batte. Per che cosa. Per chi.
Per chi batte il mio cuore?

"Squall, sei sveglio?" ritorno sulla terra, scavalcando i miei pensieri. "Yuffie, chiamami Leon."
La piccola ninja mi sta sventolando la minuta manina davanti al viso, per svegliarmi dal mondo dei sogni. "ah sì, Leon..." si siede accanto a me, sulla scalinata davanti al negozio d'accessori.
"a cosa pensi?" mi chiede, curiosa come sempre.
"non pensavo, dormivo." La mia voce mi pare lontana, distante, come se non fossi io a parlare. In effetti, quando racconto bugie, mi sento come se qualcun altro stesse parlando al mio posto.
Io sono un bugiardo?
"ah ah... comunque sia, gli heartless hanno ormai conquistato anche il terzo distretto... viviamo in una bolla di sapone..." dice lei, appoggiando il mento sulle piccole mani. Già, una bolla di sapone. Che difesa più che da un grande esercito, è difesa dalla forza di volontà. Forza di volontà che ho tenuto dentro di me da tanto tempo, e che ora mi sta abbandonando. Ma perché proprio ora?
La piccola Yuffie, che tanto da soldatessa di un grande esercito non ha granché, visto che è alta 1 metro e una pasticca, e peserà 20 chili bagnata.
Aeris, così graziosa, così determinata. Chissà cosa sarebbe potuta diventare, se non fosse stata costretta a difendere un mondo che nemmeno era il suo. Una determinazione notevole. È strano. Io non ho mai visto Aeris piangere. Nasconde tutto il dolore che sono sicuro che lei prova, sotto quel leggero vestito rosa. Penso che magari sarebbe potuta diventare una modella... o magari un'attrice, o una cantante. Canta bene, Aeris. Però c'è qualcosa che forse glielo impedirebbe. Lei è troppo buona, con chiunque. Ci vorrebbe un po' di smorfiosaggine per fare quel tipo di lavoro. In lei la dolcezza non lascia spazio per difetti del genere.
"Squall, mi annoio, facciamo qualcosa di divertente!" Yuffie mi prende la manica della giacca e me la tira. "divertente? E che ne so io, di cosa possiamo fare..." Yuffie mi tratta sempre come se fossi suo fratello maggiore. In effetti, praticamente lo sono. Ma non gli ho insegnato esattamente le cose che un fratello maggiore dovrebbe teoricamente insegnare. Almeno credo, visto che io di fratelli maggiori non ne ho. "andiamo ad allenarci da qualche parte, spacchiamo il sedere nero a qualche heartless!" mi dice, alzando i pugni. Quante volte avrei voluto chiederle "ma non ti piacerebbe vivere una vita senza pensare agli heartless, all'oscurità, senza che nessuno ti obbligasse a fare quello che non vuoi fare?". Poi ho paura di far venire dei dubbi anche a lei, e questo mi distruggerebbe. In realtà non voglio che la gente che mi sta vicino soffra. Perché loro sono la mia famiglia, Aeris, Yuffie e lo zio Cid; non lo chiamerò mai così davanti a lui, però lo fanno anche gli altri, e nei miei pensieri, di nascosto lo faccio. Anche Cloud, prima che ci abbandonasse, faceva parte di quella famiglia. Mi ricordo di averlo odiato, quando mi disse che voleva andare via dalla traverse town, che voleva abbandonarmi.
Ricordo... memorie che fanno male. Lui sì che era mio fratello.
<<Squall, ti posso dire una cosa?>> chiedi tu, mentre guardi le stelle, sdraiato sul pavimento di marmo del secondo distretto, quando ancora non era stato invaso dagli heartless.
<<cosa?>>
<<non pensi mai al fatto che non abbiamo un minimo scopo nella vita?>> continui a fissare le stelle, sembri contarle con le dita.
<<bah, non faccio pensieri così profondi io...>> un'altra bugia.
<<mmh... mi annoio a stare qua. Non c'è mai nulla da fare, e a furia di non fare nulla, mi metto a pensare. Poi penso a quanto tempo siamo qui, e quante cose avremmo potuto fare da un'altra parte. Squall, andiamocene via. >>
<<andarcene?>> a quel tempo non ci avevo mai pensato. Pensavo a farmi un nome aiutando la gente tutto d'un botto.
<<sì! Dai, sappiamo che ci sono altri mondi, e sappiamo che c'è la possibilità di raggiungerli. Insieme possiamo farcela. Di certo, ci sarà qualcosa di meglio che stare con le mani in mano quaggiù.>> sto in silenzio e chiudo gli occhi. Allora mi sembravano così parole senza senso.
<<Squall, mi ascolti?>> chiedi impaziente.
<<Cloud, ma non ti è bastato essere finito su questo mondo, l'essere stato strappato dalla tua gente e dalla tua famiglia?>> più che porgerle a te, sembra che io le stia facendo a me stesso queste domande.
<<tanto me ne sarei andato comunque...anche da là.>> abbassi gli occhi. Poi mi guardi.
<<Squall, non lasciarmi da solo. Io me ne andrò di qua e vorrei che ci fossi anche tu, ti prego.>>
Sono io questa volta a voltarti le spalle. <<Cloud, sei pazzo... e se trovassimo il modo per tornare dalle nostre famiglie?>>
<<ma... le nostre famiglie, Squall! Tu non hai una famiglia! E la mia... beh, sono sicuro che non sentirebbe la mia mancanza. E poi... magari troveremmo un posto dove potremmo farcene una nostra! Che ne dici...?>>
Scuoto la testa. <<e se no, potremmo improvvisarne una noi, no? Siamo fratelli...>> dici sottovoce. Forse non noti che ti sento, e ti alzi in piedi.
<<non importa, sapevo avresti detto di No. allora andrò da solo.>> ti incammini verso il primo distretto. <<stammi bene, Squall.>> mi dici, senza guardarmi. Poi scompari dietro l'angolo.
Chi immaginava che se te ne saresti andato davvero? Il giorno dopo, tu non c'eri già più. E mi arrabbiai tantissimo con te. Ti odiai. Mi dissi che se fossi tornato, non ti avrei più considerato mio amico. Ma ora che ci penso, sento che non ti odio per niente, solo che ti rivorrei indietro. O magari, vorrei raggiungerti dove sei, dovunque tu sia.
"Squall? Sei sicuro che non hai la febbre?" mi dice Yuffie, toccandomi la fronte.
"tutte le volte che ti parlo entri in trance."
"no, sto bene, scusami." Scusami. Tutto quello che sono capace a dire. Se non dire bugie.
"allora io raggiungo Aeris, ok? Poi vieni a mangiare! C'è il sashimi 'sta sera per cena!" mi dice, leccandosi i baffi. "sì, vai, ti raggiungo." Mi sorride, poi corre via.

Mi alzo dagli scalini e mi dirigo verso il secondo distretto, per ammazzare qualche Heartless prima della cena. Anche se so che non finiranno mai. Mai. Ora lo so. Questo è un incubo che non avrà mai fine.

Uno... due... tre.... Continuo a colpirli, a sconfiggerli, ma loro ricompaiono dal nulla. Perché è dal nulla che nasce ogni cosa. Anche io. Dal nulla.
Ne colpisco uno col mio gunblade, lo scaravento lontano. Poi uno mi aggredisce alle spalle, si aggrappa alla giacca di pelle. Mi volto di scatto, impreco, cerco di levarmelo da dosso, ma lui non molla. Intanto dai lati quattro, cinque altri esseri mi vengono addosso, si attaccano alle gambe.
Continuo a colpirne ma non finiscono mai, ormai il peso dei loro corpi mi fa inginocchiare, picchiando per terra il ginocchio. Sento che sono troppi, sento che non ce la posso fare. Uno dei mostriciattoli mi morde la mano, e lascio cadere il pesante gunblade, che con un rumore metallico tocca terra, rimbalzando più volte, lanciando scintille.
Questa è la fine. Forse la fine che stavo aspettando. Il mio cuore vuoto sarà risucchiato per tornare da dove è venuto. E io, sono felice di questo?
Sono felice?
Chiudo gli occhi, aspettandomi il dolore al petto. Invece, il dolore viene dalla schiena, come se qualcuno mi cadesse addosso, colpendomi forte. Cado a terra, e mi guardo attorno. Gli heartless, forse un po' sorpresi, scappano via, lasciandomi libero. Mi alzo e guardo dietro di me.
C'è una ragazza, seduta per terra che si massaggia la testa. Ha dei lunghi capelli neri, abbastanza folti, lisci, lunghi fino alle spalle. Veste in modo strano. Porta un corpetto di pelle nera, molto stretto, poi dei guanti dello stesso colore, lunghi fino a metà braccio, con le dita tagliate. Vedo le piccole dita bianche e fragili. Porta dei pantaloni neri, messi dentro a degli anfibi leggermente alzati da delle zeppe. Non riesco a vedere il viso, basso.
Poco dopo lo alza, e riesco a vedere quegli occhi neri, che mi fissano. Sembra mi stiano guardando da un'eternità, un eternità che non aveva nemmeno avuto inizio, poi la sua voce rompe il silenzio, facendomi risvegliare. "dove sono?" chiede.
"sei nella Travers Town. Vieni da un altro mondo suppongo. Anche tu... vieni, ti porto in un posto sicuro." Sono talmente abituato a scene del genere, che non mi spreco nemmeno a chiederle il nome. "senti, un po'! Io non vado proprio da nessuna parte!" mi dice con tono arrabbiato, alzandosi in piedi. Mi prende il braccio e mi obbliga a guardarla. " che diavolo sta succedendo?! Che vuol dire che vengo da un altro mondo?! E cosa diavolo è questa Travers Town?!" intravedo nei suoi occhi neri rabbia, paura e un pizzico di disperazione.
"stai calma..." dico prendendola per le spalle fredde. "ora non ti posso spiegare qui... andiamo in un posto sicuro o quegli esseri torneranno!" lei rimane in silenzio mentre mi allontano, poi mi giro notando che non mi sta seguendo. "allora vieni o no?" le dico, spazientito.
"tu hai qualche problema..." mi dice sottovoce, poi mi segue suo malgrado.
La faccio entrare in casa mia, dove ci sono anche Aeris e Yuffie, che stanno preparando la cena. Quando apro la porta di legno, sento un profumo di soia, venire dalla piccola cucina. "mettiti comoda" le dico, mentre raggiungo le altre due ragazze. "c'è né un po' per un ospite?" chiedo, mentre guardo cosa bolle in pentola. Yuffie mi da un calcio sullo stinco, e gemo. "ahia, Yuffie, che ti prende?" chiedo contrariato, massaggiandomi la gamba. "non devi mangiare prima del tempo!" mi dice, facendo "no" col dito indice. "ma io non stavo mangiando!" ribatto, guardandola male.
"ah no? Beh, sempre meglio prevenire!" si volta e si rimette a mescolare quello che c'era in pentola, che non ero riuscito a vedere.E' davvero buffa con quel grembiule a quadretti rosa addosso, lungo almeno tre volte lei,; ci mette una forza incredibile nel mescolare, e per poco non finisce tutto fuori dalla pentola. Canticchia un canzone strana, non proprio adatta alla situazione, la riconosco: è "faint" dei linkin park.
"chi è l'ospite?" chiede più dolcemente Aeris, togliendosi il guanto di stoffa. Si dirige verso la sala, per vedere questo ospite. "ciao, benvenu..." non finisce la frase, ciò mi sembra strano e vado a vedere. La ragazza è comodamente sdraiata sul divano, col gli anfibi sul cuscino bianco (ngh! Io mi incacchierei super! Nda), che guarda la TV, cambiando continuamente canale col telecomando. Aeris si avvicina alla ragazza, poi tocca lo schienale del divano "ciao... io mi chiamo Aeris..." dice piano. La ragazza la vede, poi si mette a sedere. "io sono Rinoa. Ah, lui mi ha detto di mettermi comoda e io ho obbedito, non ho fatto nulla di male, spero." Mi indica col dito e Aeris mi guarda un po' sorpresa dalla parlantina della ragazza, poi si volta di nuovo verso di lei. "senti, spero ti piaccia il sashimi con lo tzukemono!"
"che cos'è? Non ho mai assaggiato nulla di simile credo..."
"oh beh, credo abbia un buon sapore! Siediti, è quasi pronto." Aeris riusciva ad essere dolce e gentile anche con gli sconosciuti, anche se loro erano sgarbati con lei. Forse un tempo avrei potuto considerarla una ragazza amabile, ma col tempo, più che una sorella adorabile e piena di premure, non mi è sembrata. E poi... dopo che Cloud l'aveva lasciata, mi sembrava ancora più triste.
Pochi minuti dopo siamo tutti intorno al tavolo rotondo, un pochino più stretti del solito, visto la nuova arrivata. Rinoa guarda e giocherella col pesce che aveva davanti, poi piano, piano se lo mette in bocca, guardando il vuoto, come se volesse esaminarne il gusto. "mmh... sa di pesce!" dice alla fine. Aeris ride "sicuro, è pesce!"
"ah sì? Beh, allora è buono!". Si mette in bocca un'altra forchettata, poi mi guarda. "mh, non mi hai detto come ti chiami, sai?"
Io rimango in silenzio a guardarla un po', poi dico semplicemente "Leon".
"ah, Leon. Carino come nome." Lo so che lo dice tanto per dire. Quindi faccio un sorriso falso. Poi mi ritrovo gli sguardi di Aeris e Yuffie addosso. "che c'è?" chiedo.
"no, nulla." Mi risponde Aeris. Sapevo che volevano dirmi. Volevano dirmi di confessargli il mio vero nome, ma non l'avrei fatto. Non in quel momento.
"sai dirmi da che mondo vieni?" chiede Yuffie, con la bocca piena. "ah beh... non so dirti. Non credo che abbia un nome in particolare. Era talmente scombussolato... comunque è molto diverso da questo." Forse è solo una mia impressione, ma mangia come se non lo facesse da giorni. Poi, nonostante il viso pulito e il sorrisetto un po' impertinente, mi sembra che sia esageratamente pallida, e molto stanca. Ma non ne sono sicuro.
"com'è? Com'è?" chiede Yuffie. Per una volta sono contento della curiosità della piccola ninja, io non avrei mai avuto il coraggio di chiederglielo, ma morivo dalla voglia di saperlo. Da dove può venire una tipa del genere? Sembra uscita da un libro di Anne Rice (occavolo, ma allora sono proprio fissata! Si vede che è la mia autrice preferita? Insieme con Banana Yoshimoto, lo è davvero! Nda).
"beh... non so descriverlo. Case come queste, là non ce ne sono. E soprattutto non si ha nemmeno la voglia o le capacità di cucinare una cenetta deliziosa come questa, per non dire dei mezzi, che mancano!" sorride, mentre parla. Ma noto nei suoi occhi un barlume di tristezza, o forse di sollievo; non riesco a distinguerli esattamente.
"beh, dovremo trovarti una sistemazione provvisoria, per lo meno" dice Aeris alzandosi. "Se vuoi puoi dormire in camera con me. Ho un letto in più. Poi naturalmente penseremo a trovarti una casa tua" lo sguardo di Rinoa rimase basso "non ho soldi con me" dice, piano.
Aeris la guarda, poi le sorride affettuosamente. "non preoccuparti, ci penseremo noi. Non servono i soldi. Tu pensa a stare a tuo agio qui, ci ricompenserai poi, se proprio vuoi." Le mette una mano sulla spalla, poi va in camera. Rinoa rimane molto sorpresa dalle frasi e dal gesto di Aeris, poi si alza e le corre dietro. "aspetta, lascia almeno che ti dia una mano!" dice.
Perché quel gesto le è sembrato così strano? In effetti, forse la gentilezza di Aeris è fin troppa, ma non è poi così grave, no?
Una volta finito di mangiare, Yuffie si mette piagnucolando a lavare i piatti, mettendosi poi a canticchiare la stessa canzone di prima, adesso ballando.
Mi infilo in camera mi tolgo i vestiti e mi infilo sotto la doccia. Quando il sapone mi tocca la spalla, brucia. Mi guardo meglio: in effetti, è piena di sangue, ormai secco, e in mezzo c'è un lungo taglio, da cui ancora esce un pochino di sangue. "merda, come ho fatto a non accorgermene?" mi dico.
Esco dalla doccia, mi asciugo e controllo la giacca. È bucata all'altezza della spalla, lacerata. "grandioso, la più bella che avevo..." mi rivesto, poi esco alla ricerca di Aeris.
"Aeris, senti, ho una giacca rotta..." lei esce dalla sua stanza, con in mano un cuscino rosa e un coniglietto di peluche. "che ci fai con quelli?" chiedo sorpreso.
"ah, sai mi ha detto che preferisce i cuscino duro duro al morbidoso, quindi sgombro... Leon che hai fatto alla spalla?" mi chiede, vedendomi la ferita (forse non l'ho detto, ma è a dorso nudo... chissà se ha le maniglie dell'amore? Ve lo siete mai chiesto?nda) "ah, nulla... solo un graffio... piuttosto, è recuperabile questa, vero?" le chiedo speranzoso porgendole la giacca rotta. Lei mi passa il peluche e il cuscino. "ah... certo, ma solo dopo che mi hai fatto medicare quella, ok?" annuisco, e la seguo in salotto, dopo che ha preso il disinfettante e le bende.
"cosa ti sei fatto?" mi chiede, sedendosi accanto a me sul bracciolo del divano, imbevendo il cotone con dell'alcool. "beh, chi vuoi che sia stato... se non quei putridi esserini neri..." la spalla mi brucia a contatto col disinfettante.
"putridi, eh?" ride piano "beh , ti sei trattenuto, almeno questa volta."
"come ti sembra..." chiedo piano
"chi?" mi mette una fascia intorno al braccio, coprendo la ferita.
"quella Rinoa... non ti sembra un po'... strana?"
"oh oh... non è da te interessarti così delle persone, Leon!" mi dice sedendosi sul divano accanto a me.
"non è che mi interessa. Insomma la Travers Town è una città monotona, senza un bel niente di speciale, perfino la più povera delle città potrebbe assomigliarle... ma lei dice che dal mondo dove viene non c'è nulla di simile. Poi hai notato? Ha una carnagione troppo chiara per essere normale."
"uh, quante parole tutte in una volta! Ma no... secondo me è solo stanca. Vedrai che domani dopo aver riposato starà benissimo. Non dovresti dubitare così delle persone che ti stanno attorno, sai?"
Si alza e si mette a posto la camicia da notte bianca. "io vado a letto, sono stanca pure io. Fai sogni d'oro!" mi dice. Si avvicina e mi abbraccia, poi si infila in camera sua.
Io sto un attimo a pensare , poi anche io vado a letto, ignaro di quello che potrebbe succedere dopo.

CONTINUA...

Ok ok... avevo detto che sarebbe stato capitolo unico... ma ha intenzione di prolungarsi almeno per 2 o 3... comunque vi assicuro che non sarà lunga come quella barbata di you devil! Promesso!
Ah una cosa. In realtà nessuno di loro, Cloud, Yuffie o Aeris è davvero fratello o sorella di Squall, solo sono molto legati! Al prossimo capitolo e ricordate i mex al fermo posta, ok?
Lisa

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: