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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: HARRY POTTER
Titolo Fanfic: QUALCOSA ANDÒ STORTO...
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Slash
Autore: pan89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/07/2004 16:09:36

diciamo che ero indecisa tra sentimentale, cominco e vm18! yaoi, sulla mia coppia preferita ron/harry! adorabile fan fic...leggete!
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Capitolo 1.
La fredda e rigida aria che tirava ad Hogwarts aveva superato i limiti della natura. Non solo la neve aveva nascosto l’intero parco, ma le finestre erano talmente gelate da non poterle aprire.
Non che i due giovani seduti a gambe incrociate nel salotto della sala comune dei Grifondoro avessero bisogno di aprirle…di certo non ci pensavano proprio!
Il calderone ormai logoro era posato su un fornelletto, dove una fioca fiammella danzava sotto di esso. La pozione di colore verde vomito era, non solo rivoltante da guardare, ma anche spiacevole da sentirne l’odore.
Harry Potter e Morgana Witch, studenti della casa di Grinfondoro, guardavano con espressione accigliata la strana pozione, che ormai esalava odori inimmaginabili, che somigliavano tanto a pesce marcio o calzini sporchi.
“Per favore, Harry, passami l’ala di mosca!”
Harry, da un barattolino di vetro chiuso con un tappo giallo, prese una piccola ala di mosca, poi la porse alla compagna si casa.
“Senti, ma sei proprio sicura che funzionerà?!” chiese il giovane, mordendosi un labbro, con sguardo incerto e ansioso.
Morgana alzò lo sguardo verso di lui, accigliata a dir poco!
“Non avrai cambiato idea?” chiese, ma Harry continuò a guardarla con quella faccia ansiosa. “Senti, Harry! C’ho messo due settimane per trovare la formula –prese a contare le sue avventure con le dita-, ho rubato gli ingredienti dall’armadietto di Piton, ho mentito ha molti insegnati, mi son bruciata tutte le dita…non vorrai dirmi che ora non sei più sicuro di volerlo fare?!”
Harry sospirò, poi si stropicciò un occhio.
“No, voglio farlo…però…bè, se non funzionasse?”
“Sei stato tu ha chiedermi una pozione che ti avrebbe permesso di diventare più bravo a scuola e più interessante alla gente! Poi sei in mani sicure…sono bravissima in pozioni, come in tutte le altre materie! Metteremo un mio capello nella formula, così prenderai tutte le mie doti scolastiche!” la ragazza sorrise radiosa, soddisfatta del suo piano strategico, assolutamente perfetto…o almeno così sembrava…
“Quando sarà pronta?”
“Stasera, verso le 11! Avrai tutto il tempo di mangiare e di passare le tue ultime ore da fallito totale in santa pace!” rispose Morgana, mostrando una disinvoltura straordinaria.
“Va bene…allora finiamo e andiamocene a cena! Gli altri ci staranno aspettando!”

la pozione era ormai pronta. Mancava solo l’ultimo ingrediente: il capello di Morgana…
Harry aveva pensato a lei per questo tipo di aiuto…Hermione non l’avrebbe mai aiutato. Gli avrebbe risposto: “Non è colpa mia se non hai voglia di impegnarti, Harry! Mi dispiace, ma non mi abbasserò a queste stupide idee!”
Ultimamente era diventata davvero insopportabile…forse era per quel fatto che hai G.U.F.O. era stata la migliore e si dava un sacco di arie. Oppure era tanto arrogante perché al settimo anno era rimasta ancora zitella.
Bè, Harry ci avrebbe giurata che ci sarebbe rimasta a lungo! Hermione si sapeva, era innamorata di Ron! Peccato che il ragazzo non la corrispondesse più già da tempo, ed Hermione doveva averlo capito!
Harry prese posto davanti a Ron, e Morgana tra quest’ultimo ed Hermione.
Harry sapeva bene quanto a Morgana piacesse Ron! Non glielo aveva mai rivelato, ma si vedeva da tutto il suo rossore quando solo incontrava Ron per i corridoi.
Eh già…Ron era diventato alto, possente, bello e muscoloso! Ormai era diventato un idolo tra le ragazze!
“Ragazzi, ma cosa siete stati a fare tutto questo tempo di sopra?” chiese Ron, prima di addentare un grosso pezzo di pollo fritto.
Hermione grugnì, accigliata.
“Quello che non fai tu, evidentemente: i compiti!”
Ron la guardò da sopra il piatto, con una fulminante occhiata di traverso.
Morgana cercò in fretta di rispondere, così da non scatenare un litigio.
“Stavamo ripassando un incantesimo! Harry non ci riusciva bene, ma ora non ha problemi!” rispose, scambiandosi una fugace occhiata con Harry.
Ron si rivolse a lui.
“Davvero? Bè, potevi dirmelo. Potevamo allenarci insieme, così avrei rafforzato le mie doti di mago!” Ron ridacchiò, stimolando all’eccitamento gli ormoni ormai esaltatissimi di Morgana, che sentì il viso avvampare di colpo.
Harry le lanciò uno sguardo divertito, lei si girò di scatto, cercando di non farsi vedere da Ron.


L’orologio di Morgana segnava finalmente le tanto agognate 11! Lei ed Harry stavano seduti nella sala comune, davanti al camino, con il calderone pieno della loro pozione nascosto in un angolo del divano.
Morgana prese un calice e lo riempì del liquido verde, poi si staccò con un colpo secco un capello e lo infilò nel calice. Prese un mestolo e mescolò il tutto. Ora la pozione puzzava di uova marcia.
“Fa proprio schifo!” commentò Morgana, storcendo il naso, mentre porgeva il calice ad Harry.
“Ho bevuto di peggio, te lo assicuro!” rispose, prima di bere tutto d’un fiato.
Harry, con una smorfia, posò il calice a terra e si pulì la bocca con un lembo della tunica.
“Bè, non male! Ma come faccio a capire se sono diventato più bravo a…” si interruppe, poi cadde in un sonno profondo.
“Harry?” chiamò Morgana, accucciandosi su di lui. Ma il sonno prese anche lei e si addormentò per terra…

quando Harry si svegliò non riuscì subito ad aprire gli occhi. Cercò di mettersi bene gli occhiali sul naso, ma questi non c’erano…evidentemente erano caduti. Cercò a tentoni, tenendo gli occhi ancora chiusi. Li riaprì, scoprendo di vederci assolutamente bene.
Evidentemente li aveva sul naso, ma da quanto era intontito non se n’era accorto. Ma gli occhiali non c’erano.
Guardò per terra, ma trovò qualcosa di molto più interessante di un paio di occhiali. Lui stesso era steso per terra, profondamente addormentato.
Si alzò di scatto, guardando il suo clone per terra.
-Sono un fantasma…sono morto!- pensò, con sguardo terrorizzato. Si tastò ovunque…ma sul petto c’era esattamente qualcosa che non si aspettava di poter mai avere: un seno formoso, che risaltava la toga nera.
Harry decise di guardasi allo specchio…
Si coprì gli occhi con le mani e, quando li scoprì, vide ciò che temeva: era nel corpo di Morgana!
Corse a passi svelti verso L’ “Harry” steso per terra, poi si chinò, dando grandi scossoni al suo corpo.
“Morgana! Morgana! Svegliati, maledizione!”
La ragazza, o meglio Harry/Morgana, aprì delicatamente gli occhi. Non riuscì a realizzare subito ciò che era successo.
Poi, quando guardò il suo corpo davanti a lei, strabuzzò gli occhi, aprendo la bocca per urlare, ma Harry gliela tappò con la mano.
Urlava talmente tanto che i suoi gemiti erano fortissimi, così Harry decise di tappargli la bocca togliendole direttamente il fiato.
La prese per la testa e gli infilò letteralmente la lingua in bocca.
Morgana, quando si staccarono, guardò Harry con gli occhi sgranati.
“Che diavolo è successo?”
“Non è come credi! Ti ho baciata per farti stare zitta!” rispose lui, prontamente.
“No, ma chi se ne importa! Che diavolo è successo ai nostri corpi?!”
“Bè, la tua mente geniale a partorito una pozione che fa scambiare i corpi, evidentemente!” rispose Harry, con le mani sui fianchi.
Morgana si passò una mano tra i capelli, scoprendo che erano molto più corti, poi si passò un dito sulla cicatrice ed infine si mise le mani sul petto.
“Non ho più un filo di tette!” esclamò, con sguardo triste.
Harry, per istinto, se le tastò.
“Brutto idiota! Non provare a toccare il mio seno!” lo ammonì, dandogli degli schiaffi sulle mani.
Certo, quelle parole, dette da una voce maschile abbastanza profonda era il colmo.
Morgana si passò una mano sulla gola.
“Il tuo schifoso pomo di Adamo da fastidio!”
“Bè, e la tua schifosa bassezza mi fa ribrezzo!”
“OK, ok! Non litighiamo! Dobbiamo trovare il contro incantesimo! Ma dove? Il libro che avevo preso stava nella sezione proibita…Gazza potrebbe scoprirmi! E poi non credo che sarebbe prudente andarci con il tuo corpo! Penseranno che sei impazzito, visto che non vai mai in biblioteca! Credo che chiederò consiglio ad Hermione…oh, già, ora sono te! Non mi vorrà vedere! Potrei chiedere a Ron di aiutarmi, ma cosa gli spiegherei? Che in realtà sono Morgana, e non Harry? Non c’è sol…” Ancora una volta Harry le aveva infilato la lingua in bocca. Questa volta Morgana non protestò, ma si lasciò baciare a lungo.
“Stavi parlando troppo!” sospirò Harry, subito dopo aver riaperto gli occhi.
“Miseriaccia!” esclamò Morgana, con sguardo disgustato. “È tutto duro e…dritto!”
“Cosa?” chiese Harry, curioso.
Morgana si indicò il cavallo dei pantaloni!
“A bè, evidentemente quando ti ecciti lo esprimi come un vero ragazzo! Voi ragazze come fate?”
“Come voi, solo che ci sentiamo solo eccitate!”
“A te capita quando vedi Ron, vero?” chiese Harry, malizioso.
Morgana arrossì. Vedere il corpo di Harry con la faccia rossa era uno spettacolo unico.
“Cosa vuoi dire?”
“Bè, che ormai l’ho capito che te lo vorresti fare, no?” Harry diventava sempre più malizioso.
Morgana assunse un vago cipiglio.
“Ok, è vero! Ma ora dovrai dirmi tutto ciò che tu fai e le tue abitudini, così da poter vivere come fossi te fino al momento in cui troveremo un contro incantesimo, chiaro?”
Harry annuì.
Passarono tutta la notte a parlare di tutto ciò che li caratterizzava, così l’indomani non avrebbero dato troppo nell’occhio.
Quando poi salirono nei dormitori, quasi si scodarono di entrare in quello diverso. Così Morgana entrò in quello dei maschi ed Harry in quello delle donne.
Quando la ragazza entrò, vide tutti gli amici di Harry dormire alla peggio sui loro letti a baldacchino.
Lo sguardo gli andò quasi immediatamente su Ron, che dormiva della grossa, abbracciato al suo cuscino.
Si soffermò a guardarlo intenerita. Era così adorabile. Sentì di nuovo qualcosa indurirsi poco più giù della pancia!
Dopo un paio di minuti si infilò sotto le lenzuola, con lo sguardo rivolto verso Ron, convinta che stare nel corpo di Harry non era poi così male, in fondo.

“Harry? Harry?”
Morgana, profondamente addormentata nel suo letto, si svegliò di colpo. Ancora non riusciva a realizzare bene perché qualcuno la stesse chiamando col nome di Harry.
Poi fu come un lampo e si ricordò di essere nel corpo del compagno.
alzò di scatto la testa, ma diede una potente testata a qualcosa.
Aprì gli occhi e si ritrovò a pochi centimetri dal viso di un ragazzo dinoccolato, lentigginoso, con i capelli rossi e degli occhi azzurri bellissimi.
Era Ron.
Si sentì avvampare di colpo. Guardò il compagno dritto negli occhi.
Sbatté le ciglia un paio di volte, poi dissolse lo sguardo.
“Finalmente, Harry! Credevo non ti svegliassi più!!!” Esclamò, con un sorriso tanto dolce che fece perdere un battito al cuore di Morgana. “Ma…sei sicuro di sentirti bene? Sei completamente rosso in faccia!”
Morgana deglutì, poi con voce impastata disse:
“No, no! Sto bene! Dammi un minuto per vestirmi!”
“Ok, ma fai in fretta! Abbiamo trasfigurazioni stamani! Cercherò di sbrigarmi anch’io!”
Morgana prese gli occhiali sul comodino e li inforcò, poi guardò verso Ron. Strabuzzò gli occhi così tanto che ebbe l’impressione che da li a poco sarebbero caduti sul letto.
Ron si stava sfilando la maglia del pigiama, rivelando un corpo perfettamente scolpito. Si infilò la camicia e si allacciò la cravatta al collo.
Morgana sentì pian piano crescere in se un’eccitazione mai sentita prima.
Bè, ma non era finita, perché di certo Ron non sarebbe andato a lezione con i pantaloni del pigiama, così se li sfilò, mostrano un paio di boxer aderenti, di colore nero.
Ora Morgana aveva davvero la pressione a mille.
Decise comunque di alzarsi e vestirsi, lo la presunzione di riuscir a guardare ovunque, tranne che dalla parte di Ron.
Era molto imbarazzante spogliarsi di fronte a qualcun altro che, tecnicamente, non è del tuo stesso sesso.
Morgana ci mise un po’ a sfilarsi i pantaloni, però, dopo un paio di minuti era già in bagno a lavarsi la faccia.
Così, insieme a Ron, scese le scale del dormitorio, raggiungendo gli altri nella sala Comune, tra cui Hermione ed Harry.
Morgana ebbe la sensazione che Harry ne stesse approfittando troppo: stava abbracciato ad Hermione e Calì, come se fosse davvero contenta di avere due amiche tanto fantastiche.
E, da quanto aveva potuto dedurre dalla posizione delle mani di Harry sul seno di Hermione, avevano aperto una discussione piuttosto vivace.
“Oh, ragazze! Siete qui! Allora andiamo!” esclamò Ron, mentre si dirigeva al quadro della signora grassa e pronunciava la parola d’ordine.
Intanto Morgana prese Harry per un braccio.
“Cosa stavi facendo?” chiese, a denti stretti, mentre Hermione si avvicinava al quadro.
“Niente!” rispose Harry, con un sorrisetto malizioso e la voce totalmente indifferente. Si mise le braccia dietro la testa e cominciò a fischiettare.
“Smettila di fare il maschiaccio! Cambia postura! Stai dritto! Nessuno mi ha mai visto camminare in questo modo rozzo da stupido adolescente!” lo ammonì, sistemandogli il colletto della camicia che si era infilato nella toga.
“Morgana, smettila di rompermi le palle!”
“Ti ricordo che non c’è l’hai più, caro mio! Adesso hai qualcosa di molto meno fastidioso!” gli ricordò Morgana, alzando un dito.
“Cos’è, a te danno fastidio?” chiese Harry, divertito.
“Già…e anche il tuo pomo d’Adamo, i tuoi occhiali, il tuo letto duro…!”
“Ok, ok! Ho capito! Hai sperimentato che essere maschio non è del tutto come te lo immaginavi!”
“Bè, però ci sono dei vantaggi! Ho visto Ron quasi nudo!” disse, con sguardo sognante, mentre attraversavano il quadro della signora grassa.
“Oh! Bè, sarai contenta! Solitamente quando si fa la doccia si spoglia in camera!”
“Cosa??!” Morgana si sentì avvampare per l’ennesima volta!!
Harry ridacchiò con fare maligno.
Cos’altro poteva succedere in quella situazione?
Fine capitolo 1.


Carina no? Bè, forse lo Yaoi non c’è ancora, ma arriverà, piccante, piccante!!! Eheh! Che bello!!!! ^_^

W
Ron!

 
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