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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Master Mosquiton
Titolo Fanfic: DEMON CRONOCLES
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: gabry1 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/07/2002 19:51:16 (ultimo inserimento: 29/07/02)

sembra corta ma si allungherà, e molto...
 
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RITORNO A CASA
- Capitolo 1° -

5^atto:Ritorno a Casa
Alastor volontariamente mi colpi al cuore, non ero morta, lo sentivo, spalancai gli occhi all’improvviso come spinta da una forza sovraumana, qualcuno non voleva che tenessi gli occhi chiusi, forse la stessa Alastor, cosa voleva da me quella spada, avevo capito che aveva una coscienza ma arrivare a questo, mi sentì sollevare, il mio corpo si sollevava da solo e attraversava la lama senza fermarsi, il mio sangue scendeva velocemente sulla lama che lo assorbiva una volta arrivato alla punta, ma una strana sensazione mi pulsava in testa, stavo diventando una cosa unica con Alastor?
Non riuscì a tenere gli occhi e svenni.
Mi svegliai nella mia stanza, esausta, completamente senza forze, Mosquiton che guardava Alastor “ti ricordi perché sei svenuta?” mi chiese interessato,
“e tu ti ricordi che mi hai mentito sul tuo passato?”
“avevo una voglia matta di dirti tutto, ma non sapevo come avresti reagito”
“bastava dirlo, tu mi hai morso e il tuo, chiamiamolo alter-ego, poteva uccidermi!”
“no!, non credo che lo avrei fatto, so che te lo ha detto tua madre, e ti avrà detto che i sentimenti non cambiano, e io sono innamorato di te”lo guarda con interesse”ti eri già innamorato, prima di…”
“si!me lo ricordo, sarà stato 700 anni fa, avevo paura di quello che provavo e me ne andai senza che lei sapesse niente”
“ma perché, lei ti conosceva no?”
“non sarei mai riuscito a portarla con me ne a trasformarla, non si può dannare un Chierico, e se lo avessi fatto non sarebbe mai sopravissuta, quindi penso che qualsiasi personalità mi possieda non ti farei mai del male”
“che ne fu di lei?”
“non divenne mai un Chierico e morì di vecchiaia, infatti tornai a Londra 60 anni dopo e vidi il suo funerale, decisi di non provare più un sentimento così forte, finche non ho incontrato te”
“scusa ma…sono un sottostress e…lascia stare, Dio che mal di testa!”
“allora che cosa ti è successo?”
“vorrei saperlo con precisione, mi ricordo che Alastor mi ha trafitto il cuore e poi sono svenuta, ma non so perché è successo”
“prova a chiedere a tua madre” in quel momento entrò proprio mia madre “mamma Alastor mi ha praticamente trafitto il petto!ne sai qualcosa?”con aria per niente sorpresa e con tono inespressivo mi guarda e mi dice”ho mio Dio!, Ho mio Dio!”
“sei molto sorpresa vedo”
“me lo aspettavo, ora siete una cosa unica, un unico essere, un’unica anima, in due corpi differenti, guarda”la spada si stava liquefanno e trasformandosi in un serpente che si avvolse attorno al mio braccio e si indurì come un braccialetto ”stupefacente!posso usarla quando voglio e non ingombra veramente fantastico!”
“la stessa cosa avverrà con Ifrit, che in verità ho creato io, per te, i due guanti infuocati che usavi per gioco da piccola”
“e Doroty?”
“unendo le due armi a Doroty la spada si trasformerà in Sparda, e ti giuro è una potenza della natura quella spada!”ci guardò strana”vi lascio soli, vedo che, si…qualcosa bolle in pentola!”
“da piccola giocavi con dei guanti infuocati?e poi sono io il violento”
“solo una volta mi è scappato un colpo e feci male a un bambino, avevo dodici anni fui denunciata, che sfortuna eh!?”accennò un sorriso e poi tornò serio”oh! Avanti non fare così, io non cambierò mai opinione su di te, basta che non mi mordi e la questione è chiusa no!?”
“si parli bene te non sei nei miei panni!”percepì una vena ironica in quella frase, lui scese di sotto, mentre io rimasi a riposare ancora un po’.
Mentre ero stesa sul cuscino guardai il “braccialetto”che avevo al polso con interesse, i miei occhi scivolarono sulle mie unghie lunghe e quasi trasparenti, ero un ibrido fra tre tipi di demone, un Negromante, un Vampiro e ora anche un Elfo, mi guardai allo specchio, la mia pelle era bianchissima e i miei occhi sempre azzurri a forma di occhi di gatto e le mie orecchie erano leggermente appuntite quasi non si vedeva, non ero certo un Patriarca come Elleina che aveva delle orecchie lunghissima che si vedevano molto.
Mi chiedevo semplicemente quale sarebbe stato il mio aspetto una volta finita la trasformazione, e poi mi chiedevo anche che potere poteva darmi Sparda.
Comunque lo sentivo, nel mio sangue cominciava a scorrere un potere che O-partz bramava, e per una volta avevo desiderato avere di più di quello che avevo gia, e la cosa non mi dispiaceva, diventare più potente.
Volevo scatenare l’ira di Mundus uccidendo Akasha che sta per realizzare il un desiderio che hanno in comune, l’inferno sulla terra, e volevo ucciderlo con le mie mani.
Dovevo ucciderlo, era un’occasione che non potevo farmi scappare, e poi chissà avrei potuto prendere il suo posto o almeno quello di mio padre, Dahak il Dio dell’eterno fuoco, il leggendario cavaliere nero di cui non mi ricordo le eroiche gesta ma so che me le avrebbe raccontate lui stesso.
Un giorno…

To be continue…

 
Continua nel capitolo:


 
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