torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Dungeons & Dragons
Titolo Fanfic: LA PIETRA GRIGIA
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: synder galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/07/2004 22:58:54 (ultimo inserimento: 28/09/04)

e la prima fanfic che scrivo!! spero che vi piaccia! aspetto i commenti!
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
SOGNI
- Capitolo 1° -

Non ho grandi ricordi del periodo precedente
il mio apprendistato dal maestro Judas… Sono nato e cresciuto nella città di Lagoth, uno dei Dodici Regni nel continente di Durovan. Lagoth è il regno situato più a sud del continente, scendendo ancora un pò col dito su una cartina, si incontrano i Monti Deltor, confine naturale che segna la fine del nostro continente, e l’inizio dell’Oceano di diamante. Essendo figlio unico, i miei genitori, gente onesta ma piuttosto povera, si sono sforzati di farmi avere un’istruzione, e di indirizzarmi verso quella che da tre generazioni rappresenta “la gloriosa tradizione di famiglia”, che tradotto in parole povere, sarebbe l’arte di gestire una taverna. Il mio sogno era sempre stato quello di diventare un potente avventuriero, girare tutte i dodici regni, e perché no, lasciare Durovan per terre lontane… E cosi, quando mio padre mi affidava in mano la ramazza, ordinandomi di pulire a terra, fantasticavo di scontrarmi con forze maligne e senza nome, facendo di quella ramazza una terribile arma dai poteri strabilianti… almeno finche mio padre, notando la mancanza di pulizia nei giorni in cui ero io a pulire, ( e talvolta, quando la battaglia si faceva più cruenta, qualche boccale rotto ) decise di tenermi d’occhio di persona. Per lui quanto per mia madre era inconcepibile che io preferissi stare in mezzo a creature nauseabonde e pericolose, piuttosto che fra boccali di birra e gente allegra, e fecero di tutto per cercare di mettermi sulla buona strada… Non ricordo nemmeno quante volte mio padre venne a prendermi perché avevo marinato il lavoro, per andare a guardare i piccoli tornei fra combattenti che spesso si tengono nella mia città. ( Nella città di Lagos sorgono numerose scuole per combattenti, che periodicamente si scontrano in piccole battaglie amichevoli… più per vantarsi della propria forza che per affinare la tecnica, ma di questo mi sarei reso conto successivamente… A volte penso sia proprio a causa di tutte queste attrazioni che tanto caparbiamente rifiutai di seguire le orme paterne ). Avevo da poco compiuto dodici anni quando accadde qualcosa che cambio radicalmente il mio modo di vivere. Come al solito, mi ero recato nella piazza principale ad assistere a uno di questi tornei, si diceva che questa volta avrebbero partecipato anche dei maghi… ero davvero entusiasta, non avevo mai visto dei veri incantesimi! Mi stavo facendo largo fra la folla per arrivare davanti alla grande arena ovale in cui i lottatori si affrontavano, c’era davvero moltissima gente, non ero l’unico a desiderare di incontrare un vero mago. Mi stavo avvicinando ai bordi dell’arena quando, inavvertitamente, inciampai scontrando il fianco di un Ribik, un piccolo orco, leggermente più intelligente dei suoi simili, ma comunque di indole aggressiva. Alti più o meno un metro e settanta, con la pelle verde chiaro e il volto vagamente umano i Ribik spesso sono usati come scorta per carovane o mercanti, sotto il controllo di qualche creatura più potente o qualche avventuriero. Evidentemente la vista della lotta aveva gia entusiasmato la creatura ( o forse l’alcool che scorreva a fiumi durante queste competizioni ) che con un calcio mi mando a terra, urlando:
“ Fai attenzione a dove cammini, moccioso incapace!”
Agii d’impulso, mi rialzai e con un unico slancio mi gettai sulla creatura. Più per la sorpresa che per la mia forza, questa fece un breve volo all’indietro, un volo comunque più che sufficiente a farci cadere entrambi all’interno dell’arena. La folla scoppio a ridere vedendo la scena… Guardando la faccia del Ribik io ero paralizzato dal terrore, la creatura non aveva gradito la mia reazione, e tolto un corto pugnale dalla cintola, si stava gia lanciando contro di me
“ Ora pagherai il prezzo per avermi reso ridicolo! Ti faro ingoiare questo pugnale!”
Il primo fendente dell’orchetto andò a vuoto, mentre cercavo disperatamente di difendermi, sfruttando la mia agilità, di molto superiore alla sua. Probabilmente tutti pensarono a un’attrazione del torneo, perché le guardie sembravano confuse dal bizzarro spettacolo. Raccolsi un grosso sasso e lo lanciai contro la creatura, prendendola in pieno… Avevo voglia di mettermi a piangere, anche perché apparentemente l’unico risultato fu quello di farla infuriare ancora di più, perche mi caricò con tutta la sua forza, costringendomi a terra, mentre con entrambe le mani premeva il pugnale sul lato destro del mio torace… Cercai disperatamente di resistere, ma quando il pugnale comincio a penetrare le carni, sentii la vista che si annebbiava. Nel frattempo le guardie sembravano essersi decise a intervenire… Più per le mie urla di dolore che per altro. Non ricordo di preciso cosa successe, persi i sensi mentre la prima guardia afferrava l’orco.
“ Che fine ridicola per un avventuriero” Pensai prima di svenire…

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: