torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SOFFERENZA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: magictronka galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/07/2004 14:13:56

è vicino al genere sentimentale ma più sul pensato leggetelo
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   

- Capitolo 1° -

Io ho vissuto sempre da solo non ho mai avuto grandi amici con cui condividere pensieri e preuccupazione ma solo conoscenti con cui passare qualche momento divertente ma niente di più questo anche perchè mi è difficile aprirmi con le altre persone e dire cosa prova sono una persona difficile da comprendere e ho girato diverse scuole in città diverse e quindi mi sarebbe risultato mantenere rapporti poichè mi era difficile spostarmi da casa mia nelle varie città dove abitavano le persone con cui sarebbe stato possibile essere più che semplici compagni di classe ma così non è stato.
Gli ultimi due anni per me sono stati difficili fra vari infortuni, malattie e le bocciature non ho potuto fare molto e ho finito per allontanarmi sempre più dagli altri con cui in quache modo tenevo qualche rapporto chiudendomi sempre più in un mondo a parte dove l'unica occasione per passare il tempo in modo divertente era leggere e volare con la fantasia fuori da una stanza in cui ho passato troppo tempo e che ormai cominciò ad odiare.
Un giorno girando in internet per trovare del materiale per mio fratello capito in un sito in cui varie persone scrivono solo per passione e parlano fra di loro per commentare i propri lavori e fare due battute, io incuriosito inizio a leggere vari lavori diverse storie più o meno lunghe ed inizio in qualche modo ad appassionarmi. Trovo una storia fatta bene e decido di commentarla all'autore che poi scopro essere una lei e rimango in qualche modo incantato da come scrive e dopo un paio di battute iniziamo ad andare d'accordo formando un legame nonostante tu abbia più anni di me e abitiamo in regioni diverse ma non troppo distanti.
Passa del tempo a me le cose iniziano ad andare bene una volta ci siamo ache incontrati senza saperlo; ero seduto in un cafè e il barista dato che il locale era pieno mi chiese se potevo dividere il tavolo con un cliente e io dissi che non c'era problema, mi si presentò una ragazza affascinante con un abito rosso a due pezzi giacchetta e minigonna e una bella camicia biancha, il tutto risaltava i suoi capelli castani e i suoi occhi verdi facendola apparire bellisima ai miei occhi; dopo un pò dico qualcosa per rompere quel silenzioso imbarazzo che si sentiva attorno a noi e finito il caffè me ne vado salutando lasciandoti lì a guardarmi andarmene dandoti le spalle. Solo la sera quando ci parliamo tramite il web scopriamo di essere stati seduti allo stesso tavolo.
Dopo quella volta ci siamo trovati ancora per mangiare assieme o per bere qualcosa una volta siamo quasi finiti a letto insieme per colpa di una sbronza che aveva colpito entrambi ma alla fine un briciolo di ragione ci aveva divisi prima di far qualcosa per cui doversi pentire in futuro e dopo quella volta abbiamo bevuto poco.
Ormai eravamo grandi amici forse poteva esserci qualcosa che andava oltre alla semplice amicizia però un giorno tu non risposi ne ai messaggi ne alle telefonate e iniziavo a preuccurmi. Il giorno seguente ti ritrovai ma non come avrei voluto, vidi la tua foto sul giornale con la scritta sotto che diceva "coinvolta in grave incidente stradale è ricoverata all'ospedale in fin di vita" non appena lo lessi presi la mcchina e corsi da te per starti vicino ma quando arrivai tu te ne eri già andata lasciandomi di nuovo da solo, solo con la sofferenza dato che te ne eri andata lasciando un vuoto incolmabile nel mio cuore ormai distrutto.
Le mie giornate ora erano vuote come non mai ancora più solo di prima. Una notte camminando senza una meta vengo fermato da dei ladri che volevano i miei soldi ma io non gli dò retta e continuo a camminare, quelli arrabbiati mi caricano, uno di loro mi colpisce con una mazza da baseball alla testa ma la mazza và in frantumi e qualcosa attraversa come un lampo la mia testa, io che non avevo fatto del male a nessuno pur avendone la forza mi ritrovo a pestare a sangue quei poveri disgraziati che hanno fatto traboccare il vaso; alla fine loro respirano a fatica con varie ossa rotte ma non mi preoccupo per loro perchè mi sento meglio avendo sfogato con qualcuno ciò che mi porto dentro da 19 anni di solitudine e dal vuoto che si era creato quasi un anno prima quando lei era morta. Uno di loro mi chiede con un filo di voce chi era che avevo abbattuto con così tanta forza e facilità loro 9 che erano temuti per la loro forza e ci penso a cosa rispondergli pur conoscendo già la risposta che urla nel mio cuore per uscire e con il cuore oramai distrutto dalla sofferenza e gli dico prima di andarmene e lasciarli lì a soffrire " The Only" e me ne vado.
Oggi sono passati tre anni da quel massacro e ho messo in giro una paura e un terrore che ti prende solo sentendo il mio nome 'The Only' facendo risse in palese inferiorità numerica spezzando cose e persone alcune delle quali per rimmettersi hanno passato mesi e mesi in ospedale, tutti hanno paura di me solo vedendomi o sentendo il mio nome si girano sperando che non tocchi a loro qualcuno è anche impazzito ma la sorte peggiore tocca a me perchè come dice il mio nome io sono solo; con il cuore distrutto alleviando le mie pene sfogandomi su altri che non c'entrano con il mio dolore spesso mi capita di sognare che arrivi una ragazza dolce e carina come lei che mi dica "Fermati e riposati hai già fatto abbastanza lascia che sia io ad aiutarti a ricucire i pezzi del tuo cuore e non i tuoi pugni ad alleviare la tua sofferenza è così brutto essere soli" ma ciò non accadra lo sò già solo i pazzi si gettano sulla mia strada e non per aiutarmi ma per sfidarmi e diventare così loro i più forti.
Oggi mi ritrovo a 22 anni seduto in una panchina di un parco a leggere una storia di cui conosco già la fine e ad un tratto si siede accanto a me una ragazza io la guardo non per dirle vattene sono pericoloso o altro del genere ma solo per guardarla e lei ricambia lo sguardo avrà quasi vent'anni e mi dice un pò intimorita "l'ho letta anchio quella storia ed è molto bella vero?" come per chiedermi conferma io le rispondo ed iniziamo ad parlare scopro che lei sa chi sono e cosa ho fatto però mi aveva visto leggere un libro che a lei piaceva e voleva vedere cosa c'era dietro il mio aspetto di teppista, in questo momento trovo un pò di pace e la gente passando ha paura guardandomi con una ragazza perchè temono per lei ma vedendola sorridere continua a camminare. A un certo punto lei mi chiede "A te piace leggere?" e rivido nei suoi occhi la stessa luce che brillava negli occhi dell'unica persona che avrei potuto amare tempo fà e a quella domanda mi lascio andare ad un pianto inconsolabile che troppo a lungo aveva aspettato di uscire e piango lacrime amare con lei che mi guarda preuccupata per aver detto qualcosa di sbagliato ma io le dico che non è colpa sua e mi appogio a lei per continuare a piangere lacrime vecchie di anni che finalmente escono e lei mi stringe come per dirmi "continua pure ti sei fermato per andare avanti" e mi lascia sfogare quel dolore che dentro mi urla da troppo tempo ormai.

è proprio vero troppo amore ti uccide alle fine
 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: