CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -
In attesa del sesto cap. dell'altra mia fic pubblico questa, l'ho trovata nel cassetto della scrivania e avevo dimenticato di averla scritta. E credo di averlo fatto in un momento di depressione totale per scrivere sta roba strappalacrime...Cmq, di solito io scrivo KaixHilary, ma questa fic non è su di loro, ha per protagonista Kai e un'altra ragazza che non è della serie. Non ha una vera e propria trama, perlopiù si tratta di un'espressione di sentimenti, se così si può chiamare!!! Credo sia bella anche se moooooolto triste!!!
-Te lo impedirò, non ti permetterò di farlo, hai capito?- sbattè la ragazza contro il muro, bloccandole i polsi per impedirle di muoversi e urlando con tutto il fiato che aveva in corpo. Non lo avrebbe mai accettato. Perché lei? Perché lei e non un altro?
-Ti prego Kai...io ti sto solo chiedendo di lasciarmi andare- la sua voce era incrinata e piatta, priva della dolcezza e dell'allegria che la caratterizzavano. I capelli biondi le coprivano gli occhi cerulei, inondati di lacrime amare, salate come lo sono le numerose gocce d'acqua che vanno a formare il mare, che non riuscivano a sostenere quelli plumbei di lui, severi e al contempo preoccupati, dove al loro interno si poteva leggere la paura di chi teme di perdere ciò che ha di più importante. Non l'avrebbe abbandonata per niente al mondo ad un simile destino senza neanche provare a combattere.
Amore...piega le gambe e appanna la mente, ma quale forza si nasconde dietro questa debolezza; la forza più grande che esista, la forza in grado di superare le barriere del tempo e della distanza, della vita...e perché no? Della morte.
-No, tu mi stai chiedendo di lasciarti morire...- il tono basso e sommesso di quelle parole colpirono Erin nel profondo. Il cielo cominciò a rabbuiarsi e un tuono fece eco in lontananza. Kai lasciò andare i polsi della ragazza, pentito di aver agito in un modo tanto impulsivo. Non era da lui comportarsi così, forse perché non era più lui. Lei lo aveva cambiato, da quando lo aveva conosciuto si sentiva diverso, ormai ne era consapevole, e sapeva anche di amarla sopra ogni altra cosa.
I loro amici, Takao, Max e Rei, assistettero in silenzio a quella scena. Sembrava di trovarsi in un film drammatico, ma quella non era finzione, quella era realtà. Erin aveva sconvolto non solo la vita di Kai, ma anche la loro, in breve tempo era riuscita a conquistare l'affetto e la simpatia di tutti. Riusciva a donare serenità a chi era triste e coraggio a chi ne aveva bisogno; la sua vivacità era coinvolgente, talmente tanto che anche Kai era rimasto travolto. Anche loro avrebbero voluto fermarla, impedirle di compiere quello a cui era destinata...ma non potevano, le conseguenze sarebbero state disastrose e persone innocenti ci sarebbero andate di mezzo.
Il corso degli eventi non poteva essere cambiato, così era stato predetto e così doveva andare.
C'è chi dice che bisogna sempre seguire ciò che detta il proprio cuore, ma quella volta non era possibile. Solo Kai lo stava facendo, solo lui non aveva messo da parte i propri sentimenti e li aveva ascoltati, li aveva fatti uscire allo scoperto; ma in fondo era comprensibile...i tre bladers sapevano quello che provava verso Erin, l'amore profondo che esisteva tra i due, avevano visto il cambiamento dell'amico, la felicità che traspariva dai suoi occhi quando stava in compagnia di quella ragazza, gli sguardi carichi di dolcezza che le rivolgeva ,e potevano immaginare cosa stesse provando.
Il russo si avvicinò ad Erin e l'abbracciò. Con una mano le cinse la vita e con l'altra le tenne la testa, stringendola a sé, perdendosi nel profumo e nel calore che gli trasmetteva. Il suo cuore batteva forte in quei momenti e non si stancava mai di farlo quando la vedeva.
-Non lasciarmi...non farlo...- le sussurrò delicatamente. Dalle sue iridi cerulee le lacrime, che fino a quel momento aveva cercato di trattenere, cominciarono a scendere lungo le sue guance. Lo spinse piano poco distante da lei e si asciugò il viso -Non posso- la voce, già incrinata, ora era rotta dai singhiozzi -Non posso- ripetè stavolta in modo più convincente, e quasi non si rese conto che quella frase era destinata a lei. Kai le sistemò una ciocca ribelle di capelli dietro l'orecchio. Quanto gli piaceva giocare con i suoi boccoli biondi, li attorcigliava intorno al dito e poi glieli lasciava cadere davanti agli occhi.
-Si che puoi, devi solo...- non gli permise di concludere la frase perché gli posò due dita sulla bocca. Sorrise amaramente -Sai che non posso, invece. Questo è il mio compito, non è possibile andare contro il proprio destino- tolse la mano e si alzò in punta dei piedi, sfiorò le sue labbra regalandogli un dolcissimo bacio. Lui adorava quel contatto, lo faceva sentire vivo, forte e incredibilmente bene. Percepiva il suo sapore e gli bastava solo quello, un suo bacio era in grado di fargli provare ogni volta nuove e bellissime emozioni che mai prima d'allora aveva conosciuto. Erin si separò da lui e lo guardò negli occhi, gli stessi che l'avevano fatta innamorare...
Il loro primo incontro era avvenuto all'improvviso, quasi per caso, ma Erin sapeva che quella non era una semplice coincidenza. Così era stato predetto. Si era presentata ai Bladebreakers come una loro ammiratrice rivelandogli che avrebbe tanto voluto diventare una blader del loro livello; Takao l'aveva sfidata e sotto sorpresa di tutti l'incontro era terminato in parità. Non esistevano molte persone in grado di raggiungere un simile risultato. Il capitano era rimasto ad osservare il suo Dragoon, fermo al centro del campo, vicino al beyblade di quella sconosciuta. Dopo averlo raccolto da terra aveva sorriso esclamando entusiasta -Era da tanto che non combattevo un incontro così emozionante! Chi sei?-
-Mi chiamo Erin- aveva risposto mentre faceva scorrere il suo sguardo sui membri della squadra, finchè non incontrò quello di Kai.
I suoi occhi erano impenetrabili eppure sentì un brivido attraversargli la schiena, era come se quella ragazza stesse riuscendo a vedere oltre essi, abbattendo il muro insormontabile che da sempre avvolgeva il suo cuore. Perché gli faceva quell'effetto? La conosceva soltanto da pochi minuti...allora perché? Per molto tempo aveva cercato una risposta senza mai riuscire a trovarla, lo aveva capito in seguito.
Erin prese la mano di Kai e la strinse nella sua -Sapevamo entrambi che questo momento sarebbe arrivato prima o poi- parole che straziarono ancora di più il cuore del russo; era vero, tutti e due sapevano cosa ci sarebbe stato alla fine del loro viaggio, eppure fino a qualche giorno prima non se ne davano pensiero, troppo presi dal loro amore. Un assordante ronzio si fece spazio nell'aria, dalla porta ad apertura automatica dietro di loro vennero fuori due uomini. Si avvicinarono ai due giovani, erano venuti per lei. In silenzio l'afferrarono entrambi per un braccio, quasi con forza, costringendola a seguirli. La ragazza lasciò andare la mano del blader, rivolgendogli un ultimo saluto con lo sguardo.
Si ricordò le parole di Erin quando la rattristava pensare al proprio destino "Non ho paura della morte in se stessa...la sola cosa che mi spaventa è che tu non ci sarai, ho molta paura di questo, di non poterti più rivedere" diceva tra le lacrime.
La vide allontanarsi di spalle -Erin- sussurrò. La biondina si voltò attendendo che continuasse -Ti amo- la sua voce era bassa ma non esitava. I suoi occhi azzurri si fecero lucidi e umidi -Anch'io ti amo Kai- poi tornò a muovere i suoi passi verso quella porta dalla quale sapeva che non sarebbe mai più uscita; anche Kai ne era consapevole...forse fu per questo che tentò, seguendo ancora il suo cuore, di correrle dietro e di portarla via da lì. Insieme avrebbero potuto essere felici per sempre. Insieme, in un altro posto, in un altro momento; ma appena si mosse fu subito costretto a bloccarsi perché Rei e Takao lo tenevano fermo, cercavano di trattenerlo, nonostante lui tentasse di districarsi dalla loro stretta in modo quasi furioso
-Dispiace anche a noi Kai...- il russo guardò l'amico cinese, teneva gli occhi bassi, incollati al pavimento come se avesse paura di sollevarli, temeva che avrebbe ceduto e avrebbe lasciato andare Kai, ma non poteva farlo, anche se avrebbe tanto voluto. Il blader dell'Aquila Rossa spostò poi l'attenzione su Takao, la visiera del capello gli copriva gran parte del viso e se ne stava rinchiuso in un insolito silenzio.
Non poteva credere che stava succedendo a lui...non poteva perdere la cosa più importante che aveva, non poteva perdere l'amore che solo da poco aveva conosciuto e imparato a dare. Si strattonò con forza dalla presa dei due ragazzi, che cedettero, e corse verso quella maledetta porta...credeva di riuscire a passare, ma non fu così. Vi arrivò davanti ma ormai si era già richiusa...sferrò un pugno di rabbia ad essa, talmente forte che la mano cominciò a fargli male, ma non gli importava. Il dolore che provava veniva da dentro, direttamente dal cuore. Indietreggiò di qualche passo, lentamente, quasi in trance, in uno stato di profonda amarezza e disperazione. Si morse il labbro inferiore e cadde in ginocchio -Non è giusto- sussurrò flebilmente, la voce incrinata -Non è giusto!- stavolta urlò con tutto il fiato che aveva in corpo mentre le lacrime, forse per la prima volta nella sua vita, inondavano i suoi occhi e gli scorrevano lungo le guance. Lacrime che bruciavano sulla pelle.
Lui l'avrebbe amata per sempre...
FINE
Chi ha coraggio commenti...forse un giorno se mi va, o se me lo chiedete voi, ci farò un seguito...magari riesco a trovare un finale meno tragico, ma per il momento terminò qui!! Baci baci!!!!!
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