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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: IL TERRIBILE SEGRETO DI PETUNIA DURSLEY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: lapaola galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/07/2004 18:35:41

anche petunia dursley, la ``normalità`` fatta persona, nasconde un segreto: e che segreto!
 
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ONE-SHOT
- Capitolo 1° -

Era un'afosa sera d'estate e come ogni sera Petunia Dursley era l'ultima a coricarsi: prima doveva controllare che tutte le porte e finestre del n. 4 di Privet Drive fossero ben chiuse. Come faceva ogni sera ormai da quindici anni, salì lentamente le scale ed entrò piano nella camera di Dudley: rimase qualche secondo a contemplare il suo tesoro, la gioia della sua vita, poi si avvicinò, scostò delicatamente una ciocca di capelli biondi e depose un bacio sulla fronte del ragazzo. "Sogni d'oro, angelo mio" gli sussurrò prima di uscire. Proseguendo nel suo percorso passò davanti alla seconda camera, quella in cui dormiva Harry. Esitò un attimo e poi aprì la porta. Vide che il ragazzo era agitato, come se stesse facendo qualche brutto sogno... non poté fare a meno di notare ancora una volta la straordinaria somiglianza che aveva con suo padre e provò un moto di disgusto nel ricordare James Potter: il ragazzo che le aveva portato via sua sorella. Imprecò a bassa voce maledicendo la propria debolezza per non essere riuscita a rifiutare di prendersi cura dell'unico figlio di Lily... ma non poteva. Anche se aveva odiato Lily con tutta se stessa per aver scelto di vivere con un mago, adesso che era morta il sentimento di rancore che provava nei suoi confronti si era affievolito. Se solo il ragazzo non fosse stato così maledettamente uguale a suo padre! La signora Dursley richiuse la porta della camera di Harry, ma anziché andare nella propria entrò in quella degli ospiti. Si diresse con decisione verso il grande armadio, si piegò sulle ginocchia, infilò una mano sotto il fondo, vicino alla gamba posteriore destra, e prese una piccola chiave che era tenuta ferma da un pezzo di nastro adesivo. Aprì l'armadio e scelse dal fondo, fra varie scatole, una vecchia cappelliera leggermente impolverata, la posò con cura sul letto e ne estrasse un'altra scatola, di latta, chiusa con un piccolo lucchetto. Seduta sul bordo del letto, alla debole luce dell'elegante abat-jour che ornava il comodino, Petunia Dursley tese le orecchie e solo quando fu certa che niente in casa si muovesse aprì il lucchetto con la piccola chiave e rovesciò sul letto il contenuto della scatola: c'erano alcune lettere e diverse fotografie... Le sue mani leggermente tremanti scelsero una vecchia foto in bianco e nero che la ritraeva bambina insieme a sua madre che esibiva un gran pancione. Petunia ricordava benissimo il giorno in cui la mamma le aveva annunciato che presto avrebbe avuto una sorellina. Per tutti i mesi della gravidanza si era preparata al suo nuovo ruolo: doveva proteggere la piccola Lily, tenerla lontana da ogni pericolo, da ogni cosa che non fosse normale e tranquillizzante... Prese una seconda foto: due bambine intente a giocare in un giardino ben curato, all'ombra di un grande salice. Sfiorò con le dita l'immagine della bambina più piccola: sua sorella Lily... "ricordi, Lily?" pensò, "Quel giorno la mamma ti aveva regalato una bambola... quello è il giorno in cui è cominciato tutto." Con un brivido Petunia Dursley ripercorse gli avvenimenti di quel fatidico giorno: il suo disappunto per non aver ricevuto anche lei un regalo, il suo rancore concentrato sulla bambola... la bambola che di colpo andava in pezzi tra le mani di Lily... gli occhi di lei pieni di lacrime e di rabbia, e infine i rami del vecchio salice che si attorcigliavano intorno al collo come guidati da una volontà malvagia... Le mani di Petunia Dursley si avvicinarono alla gola al ricordo di quei rami come spire di serpenti, sempre più strette... stava per soffocare quando di colpo, così come era iniziato, tutto era finito. La piccola Lily era spaventata e continuava a biascicare: "Scusa, non volevo."
Un'altra foto: una festa di compleanno con tanti bambini e una torta gigante con undici candeline. Però la festeggiata non aveva l'aria molto felice... Quella mattina un gufo era entrato nella sua cameretta spaventandola a morte, e prima di volare via aveva lasciato una lettera sul pavimento. Lei l'aveva raccolta scoprendo con orrore che l'indirizzo portava il suo nome: Petunia Evans.
Con il battito del cuore lievemente accelerato la signora Dursley cercò fra le vecchie lettere la spessa busta di pergamena con impresso il sigillo della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Petunia non aveva mai risposto a quella lettera, e nemmeno ne aveva fatto parola con i genitori o con Lily. Fin dall'episodio della bambola aveva deciso di scacciare dalla sua vita ogni cosa che non fosse assolutamente 'normale'. Gufi postini e scuole di Magia non ne avrebbero mai fatto parte. E poi aveva promesso alla mamma di avere cura di sua sorella: semplicemente non poteva andare via di casa.
Qualche anno più tardi, quando anche l'ombra del ricordo di quelle stranezze era svanita, al suo undicesimo compleanno anche Lily aveva ricevuto una lettera da Hogwarts. Tutta felice l'aveva subito mostrata ai genitori che dopo un primo momento di turbamento avevano accettato la cosa di buon grado. Petunia aveva cercato invano di dissuadere la sorella dal frequentare quello strano posto: Lily era stata irremovibile... La sua piccola Lily... Cosa poteva esserci di normale e tranquillizzante in una scuola di Stregoneria? Infatti, già dall'estate dopo il primo anno di scuola, Lily era tornata cambiata. Blaterava di incantesimi, di scope volanti e di creature strane, e Petunia la sentiva già tanto lontana... Col passare del tempo la frustrazione per la scelta che lei non aveva avuto il coraggio di fare aveva mutato l'affetto che provava per sua sorella in rancore e i mesi di lontananza non fecero che rafforzare questo sentimento. Petunia conobbe Vernon Dursley e si innamorò subito di lui, così 'ordinario', così 'normale' e così contrario ad ogni tipo di stravaganza. Poi, un'estate, Lily aveva portato a casa quel James Potter e l'aveva presentato come il suo ragazzo, e il rancore di Petunia era mutato in puro odio. Non voleva avere niente a che fare con quell'individuo e se Lily voleva sposarlo non avrebbe più avuto a che fare neanche con lei. Quell'estate Vernon le aveva chiesto di diventare sua moglie e lei aveva accettato e se n'era andata di casa. Per qualche anno Lily le aveva scritto per chiederle come stava e informarla sulla sua vita con James, ma questo non faceva che fare infuriare Vernon, così lei non aveva mai risposto, continuando ad alimentare quel senso di di dispprezzo e di rancore profondo...
Petunia e Lily si erano viste per l'ultima volta al funerale dei loro genitori, morti entrambi in un incidente d'auto. Entrambe erano in attesa del loro primo figlio ed erano accompagnate dai loro mariti. Avevano pianto in silenzio e non si erano rivolte nemmeno una parola, ma prima di andarsene Lily l'aveva guardata con un'espressione dolce e le aveva rivolto un sorriso, e lei aveva dovuto reprimere a forza l'istinto di correre ad abbracciarla.

La signora Dursley si passò le dita sotto gli occhi per togliere le lacrime che le rigavano le guance. Sentì un rumore provenire dalla camera accanto, quella di Harry, e si irrigidì... "non è niente," pensò, "sarà un altro dei suoi incubi". Raccolse in fretta le foto e le lettere e le richiuse nella scatola di latta. Rimise questa nella cappelliera che ritrovò il suo posto in fondo all'armadio. Riattaccò la piccola chiave sotto a quest'ultimo con il pezzo di nastro adesivo, spense l'abat-jour e trasse un profondo respiro. Ecco, adesso era pronta: poteva andare a dormire e il giorno dopo sarebbe stata la solita Petunia Dursley, e nessuno, nessuno al mondo avrebbe mai scoperto il suo terribile segreto.

Fine

N.d.A. E' solo una piccola cosa ma spero che vi piaccia... fatemi sapere!!
 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
lilicartman - Voto: 02/08/13 17:14
eccezionale coem Petunia mostra di avere un minimo di cuore: soffoca il dolore per la morte della sorella, che si vede solo nel settimo libro
La sorella è la sorella, in effetti è stata la magia a separarle, fatalmente:
Ma secondo me è sempre una stronza erano diverse in modo "congenito". Ma ciò non l'autorizzava ad abusare impunemente di Harry, né a viziare smisuratamente Dudley e lasciare che òlui, verso harry, seguisse il cattivo esempio di lei.
Ed è incredibile che alla cena che è descritta nell'ultima parte della FF, Lily si sia limitata a sorridere alla sorella: io per lo meno le avrei detto "non essere cattiva con me ti prego, ti amo ugualmente, non mi sento superiore a te perché sono una strega." Almeno avrei provato a mettere le cose in chiaro. Per me Petunia, nonostante i rimorsi, rimarrà sempre una stronza ingiusta e ipocrita, che ha trascinato marito e figlio nel proprio atteggiamento e ha mostrato il suo lato migliore solo quando ormai il danno l'aveva fatto.
Non me ne voglia lo scrittore/la scrittrice
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