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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Digimon (Dejimon adobenchâ)
Titolo Fanfic: FOREVER
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aya-suzuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/07/2002 15:01:41

una fic sdolcinata da leggere quando si cerca assolutamente un lieto fine!
 
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L`UNICO CAPITOLO...
- Capitolo 1° -

Salve popolo! Come noterete sono di nuovo io.
Ho ripescato questa fic da un mio vecchio archivio, ho impiegato una serata a scriverla... e si vede! Come ho già detto è leggermente melensa e se siete di stomaco debole risparviatevelo...
la morale quindi è: anche i grandi autori un tempo facevano cagare!
[ma suicidati, pescivendola! ND tutti ma proprio tutti]

-_-... buona lettura (e pregate che quando abbiate finito di leggere la farmacia sia aperta... non mettetevi a leggere di sera tardi o di domenica perchè sennò sono peri vostre!)

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-


Niente da fare. Non potrò mai dimenticarla.
È troppo importante per me e lo sarà sempre, nonostante ci siamo… mi abbia lasciato.
Tiro un pugno alla testiera del letto, facendomi anche male date le sbarre. Mi metto in ginocchio, cercando si darmi un contegno, ma cado all’indietro. Sospiro.
Perché l’ hai fatto, Hikari?
Perché mi hai lasciato quando tu, tre anni fa, ti dichiarasti a me, dicendo che ero la cosa migliore che ti potessi trovare sul tuo cammino?
Ormai sono quattro anni che Patamon è tornato a Digiworld, ed ora, senza Hikari al mio fianco, mi sento molto solo.
Mi sento così fiacco, non ho più voglia di fare nulla. Ma ho fame. Dovrò pur mangiare se voglio tenermi in vita! … ma che senso ha vivere, se non posso più stare con la mia adorata Hikari…
Ma ho fame!!! Non resisto.
Mi alzo e mi dirigo verso la cucina, con l’intenzione di svuotare il frigorifero, ma lì trovo mio fratello Yamato, che guarda la TV. Si volta con noncuranza verso di me, per darmi una sfuggevole occhiata e poi riconcentrarsi sulla TV. Ma poi gira la testa di scatto. Sento anche lo schiocco del suo collo, nella velocità dell’azione. Scattò in piedi:”Takeru! Ma che hai, piangi?”.
Non riesco a rispondergli, evidentemente stavo piangendo sul serio, perché sento una lacrima che mi cade su un piede, scalzo.
Yamato mi guarda tristemente:”Ancora per Hikari, eh?”.
Io annuisco, non riuscendo ad alzare lo sguardo dal mio piede. Singhiozzo.
Yamato mi si avvicina e mi abbraccia, dicendo, con un tono che sembra stesse parlando ad un bambino di otto anni:”Dai, fratellino! Hai 16 anni, ormai sei un uomo, non devi piangere!”.
“Ho 16 anni appunto, non serve che mi parli come se fossi un moccioso!” non riesco a non rispondere seccamente, dato il mio malumore.

“Anche se sei triste non hai perso lo spirito, eh, Takeru?” sorride Yamato, tornando alla TV.
Eh… nemmeno Yamato riesce a comprendermi. La fa facile lui! Lui la ragazza ce l’ ha e ci sta in pace, non è uno sfigato come me…
Ho bisogno di conforto, ho bisogno di parlare con qualcuno.
Istintivamente mi viene da pensare ai miei vecchi amici, ma subito ne scarto.
Taichi non è abbastanza profondo per capirmi, Koshiro non è particolarmente interessato a trovarsi l’anima gemella, e non può mettersi nei miei panni, Jo è troppo più grande di me, poi vive felice con la sua ragazza e certo problemi del genere non gli sono mai capitati, e Sora, Mimi e Miyako sono ragazze, loro potevano andare a consolare Hikari.
Ma che dico! Hikari mi ha lasciato, non mi ama più.
Questo pensiero mi opprime, mi distrugge! Non riesco a sopportare la mia vita senza Hikari!
…con Daisuke non posso parlarne, anche lui era innamorato di Hikari quando ci eravamo fidanzati, e da allora è un po’ ostile, e se vengo a piangerli addosso come minimo mi prende a sberle.
L’unico che può capire è Iori. Anche se ha tre anni in meno di me è molto maturo, forse anche più di me. Ha una mente molto elastica, ed è molto disponibile ad ascoltare i problemi altrui.
Non mi resta che telefonargli.
Ma mi risponde la segreteria. Il suo cellulare è spento, ed in casa non risponde nessuno.
Sono solo, maledettamente solo!
Torno in camera mia, e mi stendo sul letto.
Basta, non ne posso più! Anche se è passata solo una settimana da quando Hikari mi ha lasciato, mi sembra che sia passata una vita e soffro come se fosse passato un minuto, ed io non resisto senza di lei.
Che sia l’ora di farla finita? [ehh che drama ND Aya]


Mi arrampico sul letto a castello, non volevo mostrare a Taichi, semmai fosse entrato in camera, che stavo piangendo.
Ancora non riesco a capacitarmi di aver trovato la forza in me… la forza di lasciare Takeru.
Takeru, che amo più della mia stessa vita.
Sono ancora giovane, ma so di non poter amare nessun’altro che lui.
Perché? Perché!
Perché siamo così diversi, perché sono stata costretta a lasciare Takeru ?!
Io lo amo ancora tanto, e non posso pensare che magari ora lui sta soffrendo a causa mia! Lui era così caro, così fedele… ed io l’ ho lasciato, non ho nemmeno voluto spiegarli il motivo…
Sono cattiva. Sono una criminale.
Se penso che poi sono io la causa di tutto questo, mi sento morire.
Ma è inutile: non poteva trascinarmi con sé per sempre.
Lui è un ragazzo intelligente e pieno di progetti per il futuro, vuole studiare, viaggiare, e poi è coraggioso e sa quello che vuole…
Io invece sono solo il fardello insicuro che avrebbe dovuto trascinarsi dietro fino a che non fosse finita.
Io sono ancora immatura, sono fragile, e dipendo ancora da mio fratello.
Anche lui me lo disse, quattro anni fa… non posso dipendere sempre da Taichi.
Affondo la testa nel cuscino, piangendo ormai senza ritegno.
Mi sento così inutile, non mi sembra di farne una giusta!
Anni fa ho detto chiaramente a Takeru quanto ci tenessi a lui, ma… Io non lo meritavo. E quando me ne sono accorta l’ ho lasciato. Lui mi amava, e credo ci sia rimasto male… povero amore.
Chissà se mi ama ancora? Impossibile, nessuno perderebbe tempo a rimpiangere una come me.
Non posso più sopportare certe cose!
Scendo la scaletta, scendendo sul tappeto della mia camera da letto, che ancora oggi divido con Taichi.
Penso subito a fare una passeggiata sul lungomare, lo faccio sempre quando devo liberare la mente.
Lo facevo sempre con Takeru.
O con Gatomon.
Ora Gatomon è a Digiworld, e Takeru… non fa più parte della mia vita.
L’unica cosa che mi è rimasta è mio fratello, ma ho timore di andare a parlarci.
Non perché mi respingerebbe, no. Ma perché mi vengono in mente le parole di Takeru, che mi disse qualche anno fa…
“Non puoi dipendere sempre da Taichi, Hikari!”

Hai ragione, Takeru. Ma prima, se non dipendevo da Taichi dipendevo da te.
Non posso stare sola! Alla fine sono sempre fragile! Ho bisogno di conforto!
Ma se vado a parlargli mi sembra di farti un torto…



Devo uscire! Uscire, da qualche parte dove non ci sia qualcosa che mi ricordi Hikari! Basta!
Cammino con furore, senza guardare dove vado, sono troppo distratto.
Alla fine mi ritrovo sulla strada che da sul lungomare.
No, qui no!
Hikari veniva sempre a passeggiare qui… se solo ripenso a tutti i bei momenti che abbiamo passato su questa spiaggia mi sento male…
Se chiudo gli occhi, vedo ancora la sua dolce figura che mi corre incontro…
…”Takeru!”…
L’eco della sua voce mi rimbomba in testa, così forte ed insistente che mi sento la testa scoppiare.
Ora che mi viene in mente…
Su questa spiaggia Hikari mi ha confessato cosa provava… mi sembra ancora di vedere la scena…
Lei ed io, faccia a faccia, in riva al mare… il sole è abbagliante…
…”Hikari, cosa mi vuoi dire?”… questo sono io che parlo…
… e lei risponde “Takeru, penso sia il momento di dirti cosa provo”…
Ma non dice nulla. Mi bacia e basta.
Sento le lacrime scendermi sul viso… se serro appena la bocca sento ancora il sapore delle sue labbra…
Lo sento troppo. Hikari è troppo impressa in me… ormai è inalterabile. Indelebile.
Mi sembra ancora di vederla camminare sulla spiaggia… i capelli castani che le scendono oltre il mento, i grandi e dolci occhi dello stesso colore…
Un momento! Ma quella è davvero Hikari!
La sua vista mi riempie di gioia, ho l’impulso di urlare il suo nome, e di buttarmi giù oltre il parapetto per raggiungerla, come se fossimo ancora insieme…
“Hikari…” senza rendermene conto, dico il suo nome, forse un po’ ad alta voce.
Hikari, che non mi ha ancora notato, si volta.


“Hikari…”
Chi è? Chi mi chiama?
Alzo il viso e vedo una figura sulla strada. Solo a vederla mi si stringe il cuore in una morsa terribile.
Quello è Takeru!
Riconoscerei tra miliardi il suo corpo, lungo e slanciato, i suoi capelli dorati, i suoi occhi di zaffiro… la sua voce, calda e vellutata, che mi ha rassicurato per questi bellissimi anni…
Solo a vederlo sorrido, non riesco a farne a meno, ma pensando a noi, mi viene anche da piangere.
Sono qui che sorrido e piango come una povera deficiente. Tale sono.
Mi metto una mano sul viso, non riuscendo a trattenere le lacrime e i singhiozzi.
Non voglio che veda quanto sono depressa, che basta la sua vista e sapere che non stiamo più insieme per farmi piangere a catinelle.
“Takeru…”


Ha detto il mio nome! È perché si copre il viso in quel modo? È tutta scossa…
Che mi ami ancora?…
Impossibile, se mi ha lasciato… che imbecille sono.
Ma nulla mi impedisce di tentare! Forse mi è rimasta un’ultima speranza… così lontana…
Ma sono troppo scemo.
Scavalco sul serio il parapetto, scendendo fino alla spiaggia e rischiando più volte di scivolare.
E quella era l’ultima cosa che volevo: cadere come un bradipo morto davanti ad Hikari.
Arrivato sulla sabbia, rallento violentemente, fino a fermarmi.
Che sto facendo? Sto correndo verso la ragazza che mi ha lasciato, sperando che lei mi accolga a braccia aperte? …si. In fondo non sono mai stato un tipo tanto arrendevole.
Alzai lo sguardo verso di lei.
Stava ferma, in piedi, ad un paio di metri da me. Mi guardava tristemente. Si mise una mano sulla bocca, e singhiozzò violentemente.
Poi si voltò e scappò.


Ho singhiozzato! Non ci posso credere, mancava solo che mi mettessi a piangere ed urlare la mia disperazione!
Ma i suoi occhi penetranti mi hanno tolto ogni volontà.
Perché lo amo così tanto, perché???
Sento i suoi passi scalpicciare dietro di me, poi la sua mano forte che mi ferma.
“Aspetta! Ti prego…”
La sua voce mi colpì alle spalle. Mi voltai, sentendolo accanto a me.
Lo guardo negli occhi, e mentre incontro il suo sguardo azzurro sembra che tutto sia tornato come prima: noi che ci fissiamo senza dire nulla, sulla spiaggia della città.
Senza rendermene conto, inizio a lacrimare.
Quanti ricordi…
All’improvviso, scattando, Takeru mi stringe forte.
Il suo odore mi stordisce [bè, la puzza di sudore non è mai gradevole… ND Aya – Deficiente! Stai completamente rovinando la tensione drammatica della situazione! ND Hika&Take], e mi abbandono tra quelle vecchie, belle, forti braccia.


Non reagisce.
Non ha avuto alcuna reazione al mio abbraccio, si è solo abbandonata come un sacco di patate.
Devo parlare
“Hikari”
…”dimmi”
“Io ti amo ancora.”
… sta zitta, non dice sulla, si limita a fissare il mio petto, a due centimetri dal suo viso.
Allora continuo!
“Perché mi hai lasciato?”
“Perché… non posso dipendere sempre da qualcuno. O Taichi o te. Non è giusto”
Hikari che dipende da me? Ma quando mai? Se era sempre lei che decideva cosa fare, dove andare…
“Non è vero, ti sbagli.”
“Takeru, io ti amo”
E me lo dice anche.
Sospiro, scuoto la testa e la bacio.
Lei si scosta subito dalle mie labbra, un po’ stizzita:”Guarda che non sei mica obbligato, anzi hai cominciato tu!”
Io sorrido.
“E che non capisco come faccio ad amarti ancora così tanto dopo quello che mi hai fatto soffrire…”
“Scusa…” le abbassa la testa, intristita.
A quel punto mi viene un po’ da ridere, vedere la dolce ma combattiva Hikari abbassare lo sguardo in quel modo. Vederla così mi fa apparire davanti la scritta lampeggiante psichedelica:
TAKERU AMA HIKARI
Le prendo piano il mento e la bacio.


Mi sta baciando! È incredibile, è insensato, è stupendo, inebriante…
Mi sento incredibilmente felice: lui ha rimediato ad un guaio combinato da me. Di solito è il contrario…
Sorrido sulle sue labbra, poi non resto più a pensare e rispondo al bacio, avvolgendo le braccia intorno al suo collo, facendo finta di strangolarlo come facevo di solito.
È tutto così bello, tutto si è risolto, ed io mi sento così leggera, tra le braccia di Takeru poi…
Si, sento che questa volta sarà la definitiva: Takeru, ne sono sicura, è l’uomo della mia vita perché, mai, ho saputo di qualcuno che a 13 anni a trovato un grande amore e a 16 anni ce l’ ha ancora, più bello e passionale di prima…
Dal trasporto con cui mi bacia sento che anche lui prova la stessa cosa, e ciò mi fa sentire talmente protetta che, istintivamente, mi abbandono di nuovo tra le sue braccia.
Tanto ho la certezza che non mi lascerà mai cadere.


Fine



Blu-hurgh... BLEEEURGH... scusate l'indecoroso rumore, ma non riesco a tenermi!
Su! vomitiamo tutti insieme appassionatamente!
BLUUUUUUUUUURGH!

^//^'''''' ehh... ciao, raga... ci risentiamo, eh!
 
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