RECITAVA COSÌ UNA VECCHIA FILASTROCCA
- Capitolo 1° -
Recitava cosi una vecchia filastrocca
Che ora non ricordo dove ho sentito
“lassù tra le ombre della torre oscura
dove il terrore lascia il posto alla paura
si nasconde la chiave per la via della luce “
da bambina ricordo che la ripetevo sempre ma non ricordo dove posso averla sentita forse da mia nonna, era una grande lettrice e leggeva per me nelle notti di tenebra per non farmi pensare.
Con la sua dolce e melodiosa voce mi trasportava all’interno delle avventure che mi raccontava facendomi sognare, adoravo quei momenti .
Come mi manca mia nonna, soprattutto in momenti come questo, nelle notti di tenebra
Non so perchè ma mi hanno sempre portato un gran senso di angoscia come se in queste notti dovesse sempre accadere qualcosa di spiacevole, o forse più come una ricorrenza, come se in una di queste notti fosse successo qualcosa che ancora oggi mi turba profondamente …ma cosa?
La sala comune di grifondoro è deserta come mi aspettavo, sono le tre del mattino tutti stanno ancora dormendo. Mentre attraverso il ritratto della signora grassa un debole spiraglio di luce attira la mia attenzione una finestra aperta nel corridoio molto strano Maestro Gazza controlla tutto il castello prima di andare a dormire e non dimentica mai una sola finestra aperta,se poi calcoliamo che siamo in dicembre la cosa appare alquanto strana …
Mi avvicino cautamente alla finestra voltando appena l’angolo del corridoio ,sento che c’e qualcuno ma non sapendo chi sia cerco di mantenere la mia presenza nell’anonimato più assoluto.
Appoggiato al parapetto del balcone scorgo una figura, sembra essere un ragazzo, non troppo alto ma voltato di spalle non riesco a riconoscerlo.
La mia curiosità mi spinge sempre più vicina al misterioso sconosciuto, il solo fatto che qualcun’altro non stia dormendo ma , al contrario sembra essere ,come me, tormentato da mille pensieri mi consola e attira allo stesso tempo.
La notte di tenebra avvolge tutto e cosi è più semplice notare i piccoli fiocchi bianchi che cadono al di fuori delle mura del castello
Ho sempre avuto un rapporto strano con la neve
Mi ha sempre dato un senso di pace ma allo stesso tempo l’ho sempre vista come un qualcosa d’opprimente, qualcosa con il potere di cancellare tutto, dalle cosa belle a quelle brutte
Un’amica fidata ma allo stesso tempo infida
Un’’antitesi perfetta
per un attimo scordo la presenza misteriosa sul balcone
qualcosa mi dice che non mi è del tutto sconosciuto
come attirata da qualcosa di “esterno” mi avvicino ulteriormente al balcone, ormai sono delle tutto visibile.
La luce che proviene dalle fiaccole magiche del cortile colpisce il mio volto e ci metto un attimo ad abituarmi al loro debole riflesso
il ragazzo davanti a me come richiamato dalla mia presenza si volta, ed io incontro i suoi occhi
gli occhi del ragazzo che amo
fine primo capitolo
spero che la cosa vi abbia almeno un po' attirato la storia è nata cosi, come dico nel riasunto, in una notte di tenebra (novilunio)che per me assume un significato particolare... quindi non mi resta che dirvi
commentate! e arrivederci al prossimo capitolo..
=enerod=
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