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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: YOU`VE GOT A FRIEND
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: ko-ko galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/06/2004 18:45:14

goku sceglierà di perdere ogni ricordo di sanzo o di sacrificare la vita perchè ciò non avvenga?
 
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- Capitolo 1° -

You’ve got a friend

“ When you’re down and troubled
And you need a help something
And nothing, but nothing is going right
Close your eyes and think of me
And soon I will be there
To brighten up even your darkest nights.

Chorus: you just call out my name
And you know wherever I am
I’ll come running to see you again.
Winter, spring, summer or fall
All you have to do is call
And I’ll be there, yeah, yeah, yeah
You’ve got a friend.

If the sky above you
Turnes dark and full of clouds
And that old north wind begins to blow
Keep your head together
And call my name out loud
And soon I’ll be knocking on your door.
Hey, oun’t it good to know that you’ve got a friend?
People can be so cold
They hurt you and desert you
Well they’ll take your soul if you let them
Oh, yeah, but nothing is going right.
(Chorus)


Era davvero soddisfatto di sé stesso?
Certo, il suo carattere duro, orgoglioso e freddo lasciava intendere una grande determinazione e soddisfazione di sé.
Genjo Sanzo Hoshi, l’essere che più si avvicinava alle divinità, altri non era che un giovane trovatello che un uomo, il più importante della sua vita, aveva trovato sulla riva di un fiume anni prima.
Koryou della corrente del fiume.
Così lo chiamavano al tempio.
Il suo maestro, Komyo Sanzo Hoshi, lo aveva cresciuto donandogli preziosi insegnamenti.
…non avere nulla…non avere legami…già, il più grande dei suoi insegnamenti era proprio questo.
Ma il suo maestro per primo trasgredì questo principio dando la vita per lui.
“ Forse essere liberi…forse significa proprio avere un posto in cui poter tornare ”
Ma Genjo Sanzo aveva un posto in cui poter tornare?
Quel tempio silenzioso, terribilmente noioso, pieno di stupidi monaci, invidiosi di lui, che si inchinavano al suo passaggio in segno di rispetto, ma che in realtà erano solo dei luridi ipocriti…questo era il posto in cui Sanzo poteva far ritorno? Piuttosto preferiva la morte.
Aveva già pensato a questa soluzione ma il solo pensiero di rendere felici quei monaci inetti gli faceva cambiare idea ogni volta.
Infatti era troppo orgoglioso, troppo freddo per abbattersi a quel modo e rendere felice chi meno lo meritava.
Il suo carattere, come abbiamo detto, lasciava ben intendere che egli era un uomo forte, determinato e soddisfatto di sé…ma chi era attento, chi lo osservava in ogni sua mossa, ogni espressione, capiva che in realtà Sanzo era la persona meno soddisfatta di sé che potesse esistere.
Son Goku lo sapeva bene, dentro il suo cuore aveva capito che il suo padrone era una persona gentile, a modo suo, e di cui ci si poteva fidare.
Lo aveva capito, e non lo aveva capito allo stesso tempo…
Conosceva Sanzo da tanto tempo, sapeva riconoscere quando era veramente arrabbiato e quando invece era solo ordinaria amministrazione, sapeva quando aveva sbagliato e doveva scusarsi con lui e sapeva che quando Sanzo lo rimproverava e lo colpiva col suo harisen lo faceva per il suo bene...
Oppure per nascondere il suo vero stato d’animo…


“ Ehi Sanzooo! Io ho fame! Quando arriviamo al villaggio?” si lamentò la scimmia, sbucando da dietro le spalle di Sanzo con un volto che poteva battere un cadavere in putrefazione (scusate la descrizione ma dovevo rendere bene l’idea ^-^’’’).
La jeep stava viaggiando da tre giorni, perciò di pasti decenti e di letti caldi nemmeno il ricordo: “ Fra poco la foresta dovrebbe terminare e dopo ci sarà una bella città, ancora un attimo di pazienza!” informò Hakkai col suo solito sorriso affettuoso.
“ Una città hai detto?! Siiiiiiiiiiiiiii! Belle ragazze aspettatemiiiiii! Ah finalmente potrò ‘guadagnare’ un po’ di soldi e divertirmi con qualche pollastrella!”
“ Non contarci troppo, ci fermeremo soltanto stanotte e domattina presto ripartiremo” disse serio il bonzo continuando beatamente a leggere il giornale di tre giorni fa mentre un kappa dietro di lui era tentato al suicidio, e come per sfogarsi prese ad attaccar briga con Goku.
“ Come sono vitali!” osservò Hakkai sentendosi in qualche modo il responsabile della loro salute in quanto cuoco, per altro non male, del gruppo.
“ Vitali un corno!” Sanzo si voltò verso i sedili posteriori dove Gojyo e Goku si stavano strangolando a vicenda…CIAF! CIAF!
Li colpì entrambi col suo harisen e i due si misero subito a sedere composti.
“ E vedete di non scocciare più almeno fino a quando non saremo arrivati!” li rimproverò.
“ Ma Sanzooo! Mi hai fatto male! Uffa, perché ci devo sempre rimettere io per colpa di quello scarafaggio rosso! ” Goku fece una mossa sbagliatissima a pronunciare quelle parole, perché diede inizio ad un ennesimo battibecco: “ Scarafaggio rosso a chi, eh?! Stupida scimmia che non sei altro! ” protestò Gojyo afferrando Goku per un braccio.
“ A te! E poi sei anche un kappa pervertito! Pervertito! Pervertito!” il ragazzo cominciò a fare smorfie a Gojyo ormai in preda ad una crisi di nervi: “ Adesso piantala!” sbraitò.
“ Ragazzi calmatevi! Non muovetevi troppo!” Hakkai li avvisò ma i due non lo stettero neanche a sentire.
La foresta era finita ma prima della città si doveva attraversare un tratto roccioso: la jeep aveva rallentato ulteriormente perché era sull’orlo di un precipizio, la strada era praticamente inesistente e grandi sassi facevano sobbalzare fastidiosamente il veicolo.
Il kappa non era l’unico ad essere in preda ad una crisi infatti il bonzo, ormai impossibilitato a proseguire la lettura, buttò nel cruscotto il giornale e si voltò verso i due litiganti, però questa volta non sfoderò il suo ventaglio di carta ma la shoreiju…
Aspettò prima di sparare un colpo in aria, per vedere se la scimmia e Gojyo avessero avuto un po’ di buon senso da finirla prima della strage imminente.
“ Fatti sotto pappamolla di un kappa!” il ragazzo si mise in posizione d’attacco.
“ Non vedo l’ora di tapparti quella bocca una volta per tutte!” disse Gojyo con un sorriso beffardo in volto.
“ Ragazzi vi prego state seduti!” gridò il demone dagli occhi verdi che cominciava a preoccuparsi visibilmente, la strada si faceva sempre più dissestata e sotto di loro il precipizio sembrava quasi chiamarli impaziente di divorarli nel vuoto.
“ La volete piantare, porca miseria!!!!” il bonzo urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, gli scocciava sprecare pallottole per quegli, secondo lui, idioti buoni a nulla.
“ Tu stanne fuori, è una faccenda tra me e la stupida scimmia!” rispose Gojyo senza neanche degnarlo di uno sguardo.
Ormai Sanzo non ne poteva più, mai un litigio si era protratto così a lungo e la cosa era davvero snervante.
“ VEDETE DI FINIRLA UNA BUONA VOLTA MALEDETTI IDIOTI!”
“ Attezione!” gridò Hakkai: la jeep passò sopra un grosso masso e sobbalzò violentemente.
Sanzo, che stava per premere il grilletto della sua pistola, barcollò un poco ma riuscì ad aggrapparsi al sedile; Gojyo fece un salto in avanti ma prese contro a Goku ed entrambi caddero sui sedili posteriori.
Fu solo un movimento insignificante: il kappa mentre cadeva sul sedile prese contro al monaco e gli fece mollare la presa.
Sanzo perse l’equilibrio e balzò fuori dal veicolo col busto.
“ SANZOOOOOO!!!” Goku afferrò il bonzo per la vita buttandosi verso di lui.
Con una spinta lo riportò dentro l’auto e sul volto di Gojyo e Hakkai comparve un’espressione sollevata…ma che svanì subito quando videro la scimmia, che in teoria senza alcuna difficoltà sarebbe dovuta tornare al suo posto, precipitare nel vuoto.
Nessuna espressione di terrore, nessun tentativo di aggrapparsi alla braccia possenti dei suoi compagni che, una volta fermato il veicolo si erano sporti per afferrarlo…tutti tranne Sanzo che se ne stava immobile ad osservare la scena…Goku non fece assolutamente nulla e si lasciò cadere…fu questo a far scomparire l’espressione impassibile dagli occhi del bonzo…Goku non fece altro che accennare un sorriso al suo padrone prima che la foschia del precipizio lo inghiottisse senza più dare la possibilità ai suoi amici di salvarlo e di vederlo.
“ No accidenti!” il kappa si inginocchiò serrando i pugni tremando di rabbia.
“ Quella stupida scimmia…è solo capace di combinare dei pasticci!” battè un pugno a terra.
Hakkai gli posò una mano sulla spalla: “ Non è il caso di disperarsi, più avanti la strada si divide, prenderemo il sentiero che porta a valle e inizieremo a cercarlo. Sono sicuro che Goku starà bene, in fondo è un demone fortissimo no?”
Gojyo lo guardò e sorrise un po’ più convinto: “ Già, in fondo è o non è la stupida scimmia? I tipi come lui sono duri a morire”
“ Però dovremo scendere a piedi, il sentiero è troppo stretto” Sanzo, che fino a quel momento era stato zitto si avvicinò ai due col solito sguardo freddo; non avrebbe mai fatto capire ai suoi compagni quanto in realtà quella situazione lo turbasse…quel sorriso… cosa significava…?


Perché era imprigionato? Cosa aveva fatto di così grave?
Non aveva mai preteso niente…
Voleva solo un amico, un amico che non lo abbandonasse mai…
Era troppo?
Forse si.
Per lui, si.
Lui non meritava altro che le tenebre, la solitudine.
Non era degno di nient’altro.
Lo sapeva ma non ne aveva mai capito il motivo.
I suoi occhi erano dorati, questo spaventava la gente.
Ma perché? Cosa voleva dire eretico?
Tutti lo indicavano con questo termine, con un tono crudele, con occhi che, benchè di colore comune, erano certamente molto peggiori dei suoi.
Racchiudevano solo disprezzo.
I suoi non racchiudevano disprezzo, erano solo dorati.
Cosa aveva di così diverso dagli altri?
Forse l’appetito…però cosa c’era di male nell’avere fame?
Ma in fondo…che senso aveva chiedersi cosa lo differenziava dagli altri se non sapeva realmente com’erano ‘gli altri’?
Lui non conosceva nessuno.
Era completamente solo.
L’unico che poteva tenergli un po’ di compagnia era morto.
Il suo adorato uccellino d’oro, come i suoi occhi.
Però lui non veniva indicato con disprezzo.
Poi un giorno arrivò qualcun altro…
D’oro come lui…
Anzi, di più.
Era splendente come il sole…
Meraviglioso come il sole…
Caldo come il sole.

“ Sa-Sanzo…” Goku aprì lentamente gli occhi senza però distinguere bene le immagini davanti a sé.
Si mise a sedere strofinandosi gli occhi: “ Ahi…la mia testa…” si carezzò il capo e si accorse che perdeva sangue.
“ Ma dove sono? Cos’è successo?” si guardò intorno e vide solo il bosco poi guardò in alto e vide uno strapiombo così alto che non se ne vedeva la cima.
Così ricordò tutto quanto: della strada dissestata, del masso e di Sanzo che stava per cadere…e lui che si è gettato nel vuoto per salvarlo.
Perché? Cosa gli era saltato in mente? Eppure, era come se il suo corpo si fosse mosso da solo, era stato l’istinto a guidarlo.
Ma la cosa che lo fece pensare di più fu il momento in cui i suoi compagni cercarono di afferrarlo e lui non reagì, senza un perché si lasciò andare.
Solo una cosa gli importava, voltò lo sguardo verso Sanzo; impassibile, indifferente a tutto, a lui, come sempre.
Però lui gli sorrise ugualmente, sapeva che a Sanzo non importava niente di lui, era solo il suo servo, ma comunque il pensiero di averlo salvato, di aver salvato una persona del tutto indifferente a lui, lo fece sorridere.
Poi il buio.
Goku si alzò in piedi a fatica per il dolore alla testa e si appoggiò al tronco di un albero osservando il cielo: la foschia che lo circondava si mescolava alle nubi grigie e cariche di pioggia.
Chissà cosa stavano facendo i suoi amici…e Sanzo? Lo starà cercando in questo momento? No…sicuramente sarà andato in città, magari solo Gojyo e Hakkai si sono degnati di andarlo a cercare, ma non c’era da scommetterci più di tanto, quando Sanzo era di cattivo umore, il che era sicuro perché stava per piovere, facevano tutto quello che diceva loro di fare per non ritrovarsi con un buco in testa.
Nessuno si preoccupava mai per lui mentre lui invece si preoccupava sempre per gli altri.
In fondo anche i suoi amici, forse, lo temevano e lo disprezzavano per i suoi occhi dorati…finora non ci aveva mai pensato, ma probabilmente il fatto che nessuno si affezionava a lui era proprio per questo motivo.
Goku distolse lo sguardo dal cielo e chinò il capo: “ Devo rassegnarmi, nessuno verrà mai a cercarmi perché …”
“ Perché sei un essere eretico indegno di affetto e fiducia”
Goku alzò di scatto lo sguardo e si guardò intorno; quella voce la conosceva…
“ Ci si rivede Son Goku…” dalla foschia si intravide la sagoma di una persona che si stava avvicinando al ragazzo.
Goku cercò di riconoscere quella sagoma senza successo; quando finalmente questa fu abbastanza vicina Goku trasalì: “ Homura!”
“ Vedo che ti ricordi di me, bravo” il dio della guerra gli sorrise maliziosamente.
“ Che vuoi da me? Sappi che non sono dell’umore adatto per combattere!”
“ Se è per questo non sei neanche nella forma adatta…” rispose Homura osservando il sangue sulla tempia del ragazzo “ comunque non sono venuto qui per combattere, voglio solo parlarti”
“ Eh? Parlarmi di che?” Goku abbassò la guardia e lo guardò un po’ stupito.
“ Ti ho già proposto una volta di unirti a me, ma non hai voluto sentire ragioni…” Homura si avvicinò a Goku, questa volta il suo volto era serio.
“ E allora? Arriva al punto.” Disse Goku un po’ intimorito da quegli occhi così simili ai suoi “ Cosa vuoi?”
“ Voglio che tu ci ripensi” il dio della guerra lo mise alle strette contro l’albero poggiando una mano sul tronco e avvicinando il suo volto a quello del ragazzo.
Goku cominciò a tremare sempre più, sentiva un freddo intenso e la ferita gli pulsava, non sentiva più il suo corpo…non vedeva altro che gli occhi azzurri e dorati dell’uomo davanti a lui che lo osservavano nel profondo della sua anima…poi solo grigiore…il nulla…


“ Dannazione, si sta per mettere a piovere e poi fra poco sarà buio!” si lamentò Gojyo.
“ Mi dispiace dirlo amici, ma forse è meglio che troviamo un riparo per la notte e continuiamo le ricerche domattina con la luce” propose Hakkai, a cui dispiaceva dover abbandonare così un amico disperso, tuttavia aggiunse “ Sono sicuro che anche Goku avrà fatto lo stesso, intendo dire che avrà trovato un riparo per stanotte”
“ Già…che ne dici occhi suadenti?” domandò il kappa rivolgendosi al bonzo.
“ Dico che se ti rivolgi a me ancora una volta con quel ridicolo nomignolo ti ammazzo!”
rispose lui alquanto seccato.
“ Oh…siamo piuttosto nervosucci…sei in pena per la stupida scimmia? Dai, vedrai ch…”
BANG! BANG!
Sanzo sparò due colpi verso Gojyo, che se li schivò fu solo per grazia divina.
“ Ma sei matto!? Io cerco di rassicurarti e tu mi spari addosso!!?”
Sanzo voltò le spalle ai suoi due compagni e si limitò a rispondere con un secco “Tsk!” per poi continuare a scendere il sentiero.

Ormai era scesa la notte e avevano trovato una piccola grotta in cui accesero un fuoco per riscaldarsi.
Sanzo era sdraiato per terra e già dormiva.
“ Io non capisco come fa a stare così tranquillo quando c’è un compagno che per quel che ne so potrebbe già essere all’altro mondo” osservò Gojyo.
“ Bè, neanche tu dai l’impressione di essere così preoccupato…” O_^ disse Hakkai mentre accarezzava Akuryou.
“ Ehm…Cioè…Bè…dai Hakkai, io sono fatto così, nelle situazioni difficili cerco sempre di sdrammatizzare, dovresti saperlo ormai!”
“ Si, lo so, stavo solo scherzando…comunque anche se non sembra anche Sanzo è preoccupato…”
“ Sì, come no…a lui non importa niente di nessuno”
“ E’ vero, ma se c’è una persona a cui tiene veramente, è proprio Goku”
“ E come fai ad esserne così sicuro?”
“ Semplice, per due motivi: primo, perché adesso ci troviamo qui quando avremmo potuto benissimo, sotto suo ordine, tirare dritto fino alla città e lui non ha avuto alcuna obiezione in proposito a questo cambio di programma, secondo, chi va a dormire alle 8.30 di sera?”
“ Mmm…non hai tutti i torti..” Il kappa incrociò le braccia con sguardo pensieroso.
Sanzo si rigirò sotto il panno che lo copriva dai fianchi in giù; aveva sentito tutto.



Goku sentiva uno strano formicolio in tutto il corpo…cercò di muovere le braccia e le gambe ma non ci riuscì…il suo corpo steso a terra era tutto intorpidito.
Aprì gli occhi e una luce lo abbagliò, mise a fuoco l’ambiente intorno a sé; era in un grande salone, anzi, sembrava una chiesa abbandonata, la stanza era immersa nel buio, solo un grande rosone creava una scia di luce che illuminava il punto in cui si trovava lui.
Solo allora si rese conto che in quel luogo c’era già stato…era il castello di Homura.
“ Bentornato nella mia umile dimora”
Goku sentì la voce di Homura, ma un suo ennesimo tentativo di muoversi fu del tutto inutile.
“ Puoi cercare di muoverti quanto vuoi, ma sei troppo debole…”
“ Che…che cosa…mi hai fatto?” quando Goku parlò si rese conto di non riuscire a fare nemmeno quello…aveva la gola secca…gli faceva male..
Homura lo osservò e sorrise soddisfatto: “Mi piace vederti in questo stato…sei così indifeso…mi fai gola…”
Goku sgranò gli occhi: che intenzioni aveva?
Il dio della guerra si mise a cavalcioni su di lui e avvicinò il suo volto a quello del ragazzo: “ Te lo chiedo un’ultima volta…unisciti a me Son Goku…sono l’unico che ti vuole, nessuno si interessa a te…siamo entrambi eretici…una coppia perfetta…”
Goku era sempre più confuso, aveva paura ma allo stesso tempo avrebbe voluto alzarsi in piedi e prendere a calci quell’uomo che stava sopra di lui e sorrideva malignamente.
“ Non temere, avrai tutto ciò che vuoi…ti tratterò molto bene…” Homura accarezzò una guancia del ragazzo “ Unisciti a me…col corpo e con lo spirito…” Detto questo si avvicinò e lo baciò avidamente senza che Goku potesse fare nulla: sentiva la sua lingua esplorarlo e lui non poteva reagire…era in trappola…ma se avesse potuto avrebbe davvero respinto Homura? La sua mente era confusa…nessuno si era mai interessato a lui, solo alla sua forza e nient’altro…Probabilmente anche Sanzo era indifferente a lui, benchè la “stupida scimmia” gli abbia dimostrato più volte il suo grande affetto nei suoi confronti…Homura invece sembrava considerarlo sul serio…voleva che Son Goku, la stupida scimmia buona solo a mangiare, si unisse a lui…gliela aveva chiesto in un modo indescrivibile…impossibile rifiutare. In fondo cosa aveva da perdere…a quest’ora i suoi ami…compagni saranno già in città senza preoccuparsi minimamente di andarlo a cercare…
Homura ormai era a petto nudo sopra di lui e stava cominciando a spogliare anche il ragazzo…che rabbrividì e gemette inconsciamente…
Sì, aveva deciso. Si sarebbe unito a lui, anima e corpo, l’unico capace di capirlo, di volerlo, di amarlo…
***
Ormai il sole era alto e Sanzo, Gojyo e Hakkai erano già incamminati lungo il sentiero nel bosco alla ricerca di Goku: “ Secondo me siamo vicini…” constatò il demone dagli occhi verdi.
“ Come fai a dirlo?” chiese il Kappa.
Hakkai si era fermato vicino ad un albero ed aveva assunto uno sguardo piuttosto serio: “ Ci sono tracce di sangue qui per terra e sul tronco e delle impronte piuttosto piccole per un adulto” Akuryou si avvicinò alle macchie di sangue sul tronco e le annusò: “Kyuuu kyuuuu” fece poi rivolto al suo padrone.
“ Come temevo, questo è il sangue di Goku” annunciò Hakkai guardando negli occhi Sanzo che non riuscì neppure con tutta la sua ferrea volontà a trattenere la sua sorpresa e preoccupazione.
“ Tzk! Muoviamoci.” disse voltandosi di scatto per non farsi vedere in faccia dai suoi compagni.
Hakkai e Gojyo si guardarono e annuendo lo seguirono: “ Sanzo…vedrai che starà be…”
“ CERTO CHE STARA’ BENE!” lo interruppe il monaco senza però voltarsi verso il Kappa “ NON C’E’ BISOGNO CHE MI RASSICURIATE! HO ALLEVATO IO QUEL BAMBOCCIO, CREDETE CHE POSSA MORIRE COSI’ FACILMENTE??!!”
“ Non c’è bisogno che ti scaldi Sanzo…calmati…” intervenne Hakkai con tono gentile.
“ IO SONO CALMISSIMO!!! PEGGIO DI COSI’ ANDREI IN COMA IRREVERSIBILE!!!” Sbraitò aggredendo il demone.
“ Mpf…non si direbbe…”mormorò Gojyo per non farsi sentire ma purtroppo Sanzo lo sentì e lo guardò paurosamente negli occhi.
Ma non fece nulla.
Si girò dalla parte opposta e ricominciò a camminare.
Subito i due compagni gli furono dietro, senza fiatare.
Ad un tratto però il bonzo si fermò e girò leggermente il capo verso di loro: “ Grazie”.
Gojyo e Hakkai sgranarono gli occhi ma stettero zitti, sbigottiti.


Goku si svegliò di soprassalto, madido di sudore e con un mal di testa atroce.
Ansimava, terrorizzato per un incubo avuto e senza capire che invece era stato tutto terribilmente…reale.
“ Ben svegliato, compagno” Homura era in piedi davanti al letto in cui era disteso il ragazzo.
“ Che ci faccio qui?” Goku constatò felicemente di riuscire a parlare e a muovere il suo corpo senza problemi.
“ L’effetto della mia droga è svanito pochi minuti fa, ti ci vorrà ancora un po’ per riprenderti completamente perciò è meglio se te ne stai chiuso in questo castello a riposare”
“ Io e te…” A Goku morirono le parole in gola…aveva accettato di unirsi a lui quella notte…perché lo aveva fatto?…La risposta venne subito: per vendetta.
Vendetta a Sanzo che non gli aveva mai mostrato un minimo di affetto…ma adesso…cosa direbbe il suo padrone, il suo Sole di lui? Era sporco…lo aveva tradito…se voleva che Sanzo lo notasse e gli volesse bene aveva scelto la via opposta.
Adesso Sanzo non lo avrebbe neanche ignorato come sempre, lo avrebbe ripudiato ed odiato. Aveva sbagliato tutto…Perché si era concesso al suo peggior nemico?
“ Tu ed io adesso siamo uniti per sempre…vedrai Son Goku…non te ne pentirai” Il principe Dio della Guerra si avvicinò al ragazzo dandogli un bacio sulla fronte e uscì dalla sua stanza.
Solo dopo quel bacio Goku si rispose: si era concesso pensando di unirsi, di sentire finalmente quel calore tanto bramato e quel tocco delicato…di Sanzo.
“ Non…non posso…” pensò cercando di mettersi a sedere sul letto; a fatica vi riuscì e si guardò intorno: la stanza era praticamente spoglia, solo il letto e un grande specchio facevano da arredamento.
“ Io…pensavo a Sanzo mentre…sono solo uno stupido…” continuò a pensare stringendo forte i pugni mentre le forze gli ritornavano: una rabbia incontrollabile verso se stesso gli fece perdere il controllo “PERCHEEEEEEEE’!!!!!! COS’HO FATTOOO!!! CHE CAZZO HO FATTOOO!!!! CAZZOOO…cazzoo…sono…sono un codardo…”
Goku cominciò a piangere forte inconsapevole che Homura aveva sentito tutte le sue grida di rabbia e pentimento: “ Ma bene…vedo che cambi idea facilmente…eppure quando ti ho chiesto di fare l’amore con me non ci hai pensato due volte…” il principe dio della guerra entrò nella stanza e si avvicinò al ragazzo rannicchiato in un angolo del letto tremante per i singhiozzi e per la paura “ Io…” mormorò “ io…non voglio più…ti prego…non sapevo…non ero…io…io amo Sanzo…” Goku sussultò dopo aver pronunciato quelle terribili parole, cosa aveva detto?! Si era rovinato da solo…
“ Tu ami Sanzo?” Homura lo guardò negli occhi per un attimo poi gli voltò le spalle e disse: “ pensi davvero che dicendo a me che lo ami lui possa finalmente aprire gli occhi? Hai proprio ragione…sei solo uno stupido…uno stupido codardo al mio servizio”
“ Eh?!” Goku non capì il significato delle sue ultime parole.
“ Io invece amo te, ti amo troppo per non aiutarti…perciò farò in modo che Sanzo si accorga dei tuoi sentimenti…”
“ D-davvero?” mormorò il ragazzo sporgendosi in avanti speranzoso.
“ Ma certo…ora sei il mio compagno…come potrei lasciarti in condizioni così disperate? Ho già in mente un piano” Homura sorrise dolcemente, un sorriso che riempì il cuore di Goku di fiducia e riconoscenza.
“ Alzati in piedi” disse il principe
Goku obbedì all’istante. Homura gli accarezzò i capelli: “ Sei veramente un ragazzo stupendo…un viso angelico, corpo snello…forte…estremamente forte…” afferrò violentemente una ciocca di capelli del ragazzo che gemette dal dolore “ Sei un demone imbattibile, spietato, assetato di sangue, che quando entra in azione non riconosce più gli amici dai nemici, le persone amate da quelle odiate, uccide chiunque col sorriso sulle labbra…sei incontrollabile…Seiten Taisei…” Homura sfilò dal capo del ragazzo il diadema d’oro che lo faceva rimanere con sembianze umane e lo lasciò cadere a terra.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!” un grido echeggiò per tutta la foresta che circondava il castello.


“ Cos’è stato?!” domandò Gojyo ai suoi compagni un po’ turbato.
“ Sembrava…la voce di Goku!!!” rispose Hakkai guardando subito Sanzo che non fece altro che accendersi una sigaretta e soffiare fuori il fumo: “ Questo vuol dire che siamo vicini. Muovetevi.” Disse proseguendo tranquillamente e lasciandosi alle spalle due compagni senza parole.
“ Merda…Goku…cosa ti è accaduto…Resisti, sto arrivando!” pensò tra sé e sé il monaco aggrottando le sopracciglia nervoso.
Il trio continuò a camminare lungo il sentierino e all’improvviso si trovò davanti a uno spiazzo roccioso nel mezzo del quale si ergeva una costruzione maestosa: il castello di Homura.
“ Finalmente lo abbiamo trovato…quel bastardo…quando si stancherà della stupida scimmia?” bofonchiò il Kappa sorridendo con aria di chi non vede l’ora di fare un po’ di movimento.
“ Piantala di dire scemenze, forza entriamo.” Tagliò corto Sanzo avvicinandosi al portone.
“ Non disturbatevi a bussare!” la voce di Homura invase l’aria e tutti si guardarono intorno all’erta.
“ Bene bene bene…ci avete messo meno di quanto mi aspettassi…comunque questo non è certo stato un problema per attuare il mio piano…” disse il dio della guerra comparendo davanti ai tre.
“ Dov’è?” chiese freddamente il bonzo puntando la pistola in fronte a Homura.
“ Suvvia Genjo Sanzo Hoshi…lo sai benissimo che non puoi farmi niente con quell’affare!” lo derise fissandolo negli occhi “ lui arriverà fra poco…ci siamo divertiti tanto insieme…devo dire che ci sa fare…il mio alleato…”
“ COS…MALEDETTO!!!” Hakkai sgranò gli occhi scandalizzato e si lanciò all’attacco accecato dalla rabbia.
Ma il suo colpo venne bloccato bruscamente e il demone dagli occhi verdi cadde malamente a terra prontamente soccorso da Gojyo.
Sanzo non volle credere ai propri occhi…
“ Cosa c’è Genjo Sanzo Hoshi? Te l’avevo detto che sarebbe venuto tra poco…ti presento il mio nuovo, meraviglioso compagno di battaglia…ormai mi appartiene…non me lo porterai via…l’ho segnato per sempre sia dentro che fuori…lui ora è mio.”
“ VAI ALL’INFERNOOOO!!!!” BANG! BANG! BANG!
Sanzo sparò tre colpi con la sua shoreiju verso Homura, sapendo perfettamente che non sarebbe servito a nulla…come aveva potuto?! Aveva…aveva fatto del male a Goku… lo aveva sporcato…il suo Goku…ma…? Perché non aveva reagito? Forse…sicuramente…Homura avrà fatto in modo che non potesse opporre resistenza…forse…Goku lo ha voluto veramente…
“ Che ti prende? Ti sei accorto di non avere più pallottole? Non ti preoccupare, tanto non ti sarebbero servite comunque…contro di me…ma contro di lui forse sì…” Homura sorrise malignamente “ Vai Seiten Taisei! Uccidilo!!!”
“ AAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!!!!” Il demone dagli occhi dorati si lanciò all’attacco verso il monaco che non poté fare a meno di schivare i suoi terribili calci e pugni. “ Ma com’è possibile?! Homura riesce a comandarlo!! Quale incantesimo avrà usato?!” Sanzo continuava a fatica a schivare quegli attacchi velocissimi mentre cercava qualche indizio per capire come facesse quel dio a comandare il demone più terribile che avesse mai conosciuto… “ Ah!” finalmente notò che sulla sua fronte vi era uno strano segno…un livido…no, un tatuaggio…un marchio che brillava ogni volta che Homura lo incitava a colpire.
“ Forse se lo colpisco in quel punto…sarà libero dall’incantesimo…ma se così sarà…ucciderà chiunque gli si presenti davanti…bè, tanto vale provare…” pensò Sanzo, dopodichè si fermò all’improvviso e anche Siten Taisei stupito di quella mossa fece lo stesso: il bonzo gli sorrise fottendolo: “ forza fatti sotto Goku…”
“ Goku…” quel nome rimbombò nella testa del demone che esitò.
“ Avanti! Uccidilo! Fallo per il tuo amato padrone!” ordinò Homura non capendo l’esitazione di Seiten Taisei.
Il marchio si illuminò di nuovo ma il demone sembrò quasi che opponesse resistenza…dal suo viso traspariva un’ incredibile forza d’animo…Seiten Taisei…Son Goku…stava riconoscendo il suo vero padrone.
“ Muoviti! Sfodera il tuo Niyaiboh e attaccalo!!”
“AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!” il demone non riuscì ad opporsi oltre e materializzò il suo Niyaiboh lanciandosi velocissimo all’attacco.
Sanzo restò impassibile e non distolse lo sguardo dagli occhi del demone: quando si sarebbe avvicinato gli avrebbe purificato il marchio e ricreato un nuovo diadema, e così avrebbero potuto levarsi finalmente dai piedi quel maledetto dio…
“ AAAAHHH!” il demone stava per colpirlo e Sanzo era già pronto a ricevere quando qualcosa lo pietrificò.
Goku…stava piangendo…una lacrima rigava il suo viso…
“ Oh no! Maledizione!” quell’attimo di stupore lo fece distrarre e ormai era troppo tardi per difendersi…dopotutto…anche se piangeva…non poteva farci nulla…era posseduto…una marionetta che non poteva disubbidire, volente o nolente che fosse…
Il bonzo serrò gli occhi aspettando il colpo che non arrivò mai.
“ a-ah…”
Sanzo aprì lentamente gli occhi…
Seiten Taisei era davanti a lui piegato leggermente davanti, e la sua stessa arma che gli trafiggeva il ventre…per poi estrarla di nuovo e lasciarla cadere dalle sue mani sporche del suo stesso sangue…
“ Goku…” mormorò Sanzo incredulo.
Il demone dai lunghi capelli piangeva ancora, guardò il monaco e sorrise…lo stesso sorriso di quando lo aveva salvato precipitando nel burrone…
“ Maledetto incapace!” Homura furioso fece per dirigersi verso di lui ma venne bloccato da un’arma tagliente che squarciò il terreno: “ ti conviene non sottovalutarci…ci siamo anche noi, ricordatelo!” Il Kappa ritirò la sua alabarda e Hakkai preparò il suo Ki.
“ Crede che basti così poco per metterci al tappeto?” disse Hakkai guardandolo con un sorriso fatale
“ Vi prego di scusarmi, ma ora non è nei miei principali interessi misurarmi con voi.”
Il principe dio della guerra si voltò verso il demone eretico e il bonzo, quest’ultimo intento a purificarlo e a ricreargli il dispositivo di controllo, visibilmente turbato.
“ Tsk! Non pensavo proprio che avesse una tale forza d’animo quel ragazzo…ciò lo rende ancora più irresistibile ai miei occhi…tornerò presto, vedrete…Son Goku sarà mio.” Detto questo Homura scomparve nel nulla lasciando solo il gruppo.
“ Goku!” Hakkai e Gojyo corsero verso i due compagni, preoccupati.
Ormai Sanzo aveva rimesso il diadema sul capo del ragazzo che ora teneva abbracciato a sé: il bonzo si alzò in piedi senza proferire parola e si diresse di nuovo verso l’interno della foresta dove non poco lontano vi era una piccola capanna abbandonata.
Il gruppo vi entrò e grazie ad Hakuryou si accesero un piccolo fuoco.
Sanzo si mise a sedere con Goku tra le braccia ancora semicosciente che perdeva colto sangue e sudava: “ Sa-Sanzo…” mormorò piano.
Il monaco lo guardò preoccupato e gli accarezzò il viso, non gliene importava niente che ci fossero anche gli altri due, non in quel momento.
“ Sanzo…perdonami…ti ho tradito…adesso mi disprezzerai…ma io…io pensavo a te…”
Sanzo si stupì di quelle ultime parole…pensava a lui?
“ Io ti ho sempre pensato…quindi…forse non…ti ho tradito davvero…perdonami…io…non volevo…ma tu…non pensavi mai a me…perciò pensavo che…non te ne sarebbe importato…niente…”
Sanzo esplose: “MA CHE STAI DICENDO?! IO…io ti…penso sempre…stupida scimmia…e…e non ti disprezzo…no…ti chiedo io scusa…bakasaru…” Sanzo strinse ancora di più a sé il ragazzo che sorrise mentre i suoi occhi si riempirono di lacrime che subito scesero sul suo volto “ Ai…shiteru…Sanzo…”
Sanzo sgranò gli occhi mentre Hakkai e Gojyo si guardarono non sapendo se sorridere o piangere.
Goku chiuse gli occhi in quelli color ametista di Sanzo, del suo padrone, del suo Sole…
per la prima volta anch’essi pieni di lacrime…


Che tepore…
Che cos’era quella splendida sensazione?
Sanzo…
No…non era possibile…
Per troppo tempo aveva sperato in un suo abbraccio…ma invano.
E ora…

Ametista.
Meravigliosi occhi color ametista lo guardavano.
“ Sa-Sanzo…” Goku aprì gli occhi di scatto, quasi impaurito. Era notte fonda e Hakkai e Gojyo dormivano sdraiati uno accanto all’altro sul pavimento freddo della capanna. Un’ acuta fitta al ventre fece gemere il ragazzo.
“ Ssssst…” bisbigliò il bonzo accarezzandogli una guancia madida di sudore.
Goku non poteva crederci…era un sogno?
No, era la realtà.
Era circondato dal calore di Sanzo.
Il calore del Sole…
“ Sanzo…” sussurrò “ ricordati…che per te…ci sarò…sempre” il ragazzo lo guardò dolcemente e poi si riaddormentò appoggiandosi delicatamente a lui.
“ Hmpf!” fece Sanzo; osservò Goku che dormiva beatamente: “ Ai shiteru…” disse piano portandolo lentamente a sé e sfiorandogli le labbra con le sue.
Arrossì lievemente guardandosi intorno per assicurarsi che nessuno l’avesse visto: per fortuna il Kappa e Hakkai dormivano profondamente.
E Goku era troppo stanco e debole per essersene accorto
Perciò Sanzo, si mise a dormire tranquillamente mentre una scimmietta perfettamente sveglia sorrideva felice tra le sue braccia.

The End



















 
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