PROLOGO
- Capitolo 1° -
Salve a tutti.
Non vorrei perdermi in parole ma non posso fare altrimenti. Ovviamente siete liberissimi di leggere direttamente il capitolo saltando il prologo, ma se non avete letto “La leggenda dello Yoko” non ve lo consiglio. Io in cambio prometto che cercherò di essere breve, per quello che mi sarà possibile.
Come alcuni sapranno già, questa non è altro che la SECONDA PARTE de “La leggenda dello Yoko”.
Vi prego di notare che ho voluto rilevare “seconda parte” perché, non rappresenta una seconda serie, dato l’accanimento che ho messo nella prima, ma solo il suo proseguimento.
Infatti, mi sono posta come incarico di curare tutte le parti trascurate dal grande Togashi, per quel che riguarda il personaggio di Yoko Kurama; il mio preferito della serie. Ovviamente tutto ciò avverrà secondo il mio punto di vista e secondo le mie preferenze; credo anche che questo non c’era bisogno che lo precisassi, ma meglio prevenire che curare!
Quindi mi sembra logico, che in questa fic ci saranno alcuni elementi che si rifaranno alla mia ff precedente, perciò vi farò un riassunto breve, per evitarvi di andare a leggere La leggenda; se poi lo vorrete egualmente fare è una vostra scelta!
Allora: Yoko, ha una visione in cui gli compare l’immagine di Shuichi Minamino, la prima volta che si trasforma in lui, cioè contro Ura–Urashima. Dopo quella immagine è sconvolto, e decide di sfogarsi nella “Foresta dell’Addio”, per fare una carneficina di demoni. Qui incontra una Koorime di nome Nives, l’ultima erede del regno di Hyooga. Il Kitsune, si sente stranamente attratto dalla donna e la rapisce portandola nel suo palazzo, dove i due si lasciano travolgere dalla passione, e Nives esce incinta.
I due affrontano una serie di avventure, per riuscire a salvare la sacerdotessa che ha protetto Nives, da quando scappò da Hyooga a causa degli atteggiamenti della madre e per evitare di salire su quel trono che lei odiava.
Per salvarla devono recuperare una pianta che si trova unicamente ne “La valle della Morte”, e devono affrontare la ninfa Seleya. Yoko la sconfigge e recupera l’erba, in seguito affrontano il più forte detective spirituale, Kunoi. Durante lo scontro un uragano travolge tutto; Nives, salvata dalla furia di quest’ultimo da Yoko, batte ugualmente la testa e la volpe per salvarla è costretta a usare su di lei l’estratto dell’erba per salvarla.
Nives è salva, si riprende lo scontro che vede come vincitore Yoko. Arrivano quindi dalla somma Kunuri, la sacerdotessa, ma non possono fare più niente per salvarla.
Dopo nove mesi, Nives partorisce una bambina, Kuen. E ciò coincide con il ritorno a palazzo della sorella minore di Yoko, Yue; che inizia da subito ad avere dei disguidi con Nives.
Ben presto, la piccola, viene rapita, perciò, il Kitsune, mobilita tutto il suo esercito per andare a salvarla.
Si scopre che l’artefice del rapimento è Yomi, ex braccio destro di Yoko, scacciato e umiliato da quest’ultimo, non appena scoprì la relazione fra il Kitsune e la Koorime.
Vi furono una serie di scontri, che videro avversari:
Yue vs Elector, demone dell’elettricità a servizio di Yomi. Vinse Yue.
Kuronue vs Kiyor, il demone più fidato da Yomi, nonché amante della moglie, Kanan. Il suo elemento è l’aria. Vinse Kuronue.
Dopo la vittoria di quest’ultimo si scopre che Kuronue e Yue hanno una profonda relazione.
E mentre Nives, costringe Kanan a portarla dalla piccola, s’ingaggia lo scontro Yoko vs Yomi.
Già dall’inizio per Yomi non ci sono speranze, ma mentre Yoko sta per dargli il colpo di grazia, la piccola Kuen, riesce in un qualche modo a far esplodere il palazzo.
Crollato questo la guerra è finita e tutti se ne tornano a casa.
Dopo qualche giorno, finalmente Yue e Nives si riappacificano, dopodiché, la prima se ne parte per una vacanza; mentre la seconda decisa ad affrontare il suo destino fa ritorno a Hyooga.
Qui Nives, dopo un battibecco con la madre, viene condannata a morte. Ma proprio mentre la condanna sta per essere eseguita, viene salvata da Yoko e esercito, che distruggono completamente l’isola.
Con questa esperienza Yoko capisce di amare veramente la ragazza e successivamente i due si sposano.
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Capitolo 1
Camminava con passo spedito e fiero, come suo solito. Il sole batteva forte, illuminando quei lunghi capelli argentei che scendevano lunghi sulla sua schiena.
Indossava la sua solita divisa bianca, anche se adesso era zozza di sangue.
Già, si era divertito anche quella mattinata! Peccato che i suoi impegni gli avevano impedito di trattenersi a lungo.
Arrivò di fronte il portone del suo palazzo, non disse una parola, ma alla sua sola vista, le guardie fecero un piccolo inchino e lo lasciarono passare.
Percorse i lunghi corridoi di fretta: prima di iniziare a fare qualunque cosa, aveva voglia di fare un bel bagno caldo per rilassarsi e farsi una lavata.
Giunse di fronte alle sue stanze, aprì la porta centrale senza nessun trasporto e la richiuse con la stessa delicatezza precedente.
– Eccoti! –
L’accolse una ragazza che si mise subito di fronte a lui, con mano ai fianchi e sguardo arrabbiato.
Aveva dei profondi occhi celesti e lunghi capelli dello stesso colore. Al di sopra di questi, spuntavano due orecchie da volpe che riflettevano la stessa tinta dei capelli, solo molto più chiare. Identica era anche la sua coda.
Indossava un top rosso, senza maniche, molto corto da arrivarle fino al principio dell’addome e abbastanza attillato da mettere in risalto il seno prosperoso. Sulle braccia portava un paio di maniche staccate che si legavano ai medi.
Dalla vita in giù indossava un paio di pantaloni neri aderenti. La gamba sinistra di questi, arrivava a malapena all’inizio della coscia; mentre l’altra andava per tutta la gamba. Infine portava a sinistra, uno stivale molto lungo che la fasciava fin sopra il ginocchio e a destra uno corto, che toccava a malapena la caviglia.
Alla sua vista, sul volto di Yoko, comparve un sorrisetto fra il divertito e il sarcastico, che irritò maggiormente la ragazza.
– Kuen! Vedo che stamattina ti sei svegliata più raggiante del solito! Ne sono lieto! –
– Tsk! Ora tu mi spiegherai un paio di cose! –
– Un’altra volta, ora non ho tempo e non ho voglia! –
Disse, dirigendosi verso il bagno. Tuttavia fu fermato dalla ragazza che gli si mise di fronte.
– Che fine ha fatto Jidol? –
– Jidol? E chi è? –
– Il mio ragazzo! –
– Se non lo sai tu che ci stai assieme, che vuoi che ne sappia io!? –
– E’ morto! –
– Condoglianze! –
Disse con tono più menefreghista che mai, cercando di scansare la ragazza, ma quella, insistente, gli si contrapponeva.
– Uffa! Papà, quando la finirai di uccidere i miei fidanzati? –
– Quando tu la smetterai di fidanzarti, col primo scemo che ti capita sottomano mano, tesoro! Un giorno – qui mutò il suo tono da sarcastico a serio – Capirai che tutto ciò che faccio e per il tuo bene! –
– Ma tu guarda! C’avrei giurato sai! –
– Sei troppo ingenua! Quando sarai più grande ti accorgerai che tutti ‘sti scemi che ci provano con te, lo fanno solo per portarti a letto! –
Così dicendo, la superò; costringendola a girarsi alle sue spalle.
– Non sono tutti come te! –
A quelle parole il Kitsune si fermò, e si voltò di scatto per guardare negli occhi la propria figlia.
– Non tutti ma quasi! –
– Ma non è giusto! –
Si gettò sul letto matrimoniale dei propri genitori.
– Che devi fare oggi? –
– Mandare avanti ‘sta baracca, altrimenti qui nessuno fa nulla! –
– E quando finisci? –
– Come mai tanto curiosa, vuoi vendicarti e hai bisogno di ogni minimo dettaglio per farlo? –
– Semplicemente ho voglia di un sano allenamento che non guasta mai! –
– Ecco come mi piaci! –
– Dopodiché – disse alzandosi – Vado a fare un giro in città con la mamma! –
– Come non detto! –
– Senti, fa’ una cosa: lascia tutti gli incarichi allo zio e te ne vieni con me! –
– Kuronue, anche oggi avrà una giornata piuttosto pensante… Mi faccio una doccia e andiamo! –
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Gettò a terra i suoi vestiti e si diresse nella doccia. Entrò, aprendo al massimo il rubinetto dell’acqua calda. Ben presto quel liquido bollente iniziò a battere furente sulla sua pelle liscia e sudata, per i combattimenti precedenti.
Si appoggiò alla parete di vetro della doccia, alzando la testa verso quella sorta di sorgente, che gli si gettava pungente addosso.
Era una sensazione piacevole. Era come se assieme all’acqua sul suo corpo scorressero via anche tutti i suoi pensieri, lasciandogli una sensazione di pace interiore, che raramente riusciva a provare.
Oramai la sua vita era un stress continuo! E se non era per motivi di combattimento e roba simile, ci pensavano quella ragazza e la madre a rendergli la vita impossibile! Anche se tutto ciò gli dispiaceva più di tanto…
Tsk! Era inesorabilmente cambiato, si era creato dei legami: ciò che un tempo avrebbe evitato per principio!
Anche se, tuttavia, non sarebbe tornato indietro per nessuna ragione al mondo.
Risalve a tutti.
Beh, ho voluto iniziare con capitolo tranquillo e pacifico, dato e considerato, che ho la serie intenzione di iniziare subito con qualche bel combattimento di prima categoria.
Comunque è meglio sen on vi dico niente!
Non spiego nulla riguardo a questa seconda serie, visto che nel prologo ho già detto anche e troppo, e mi scuso per il riassunto lunghetto, ma ho preferito nominare tutti i personaggi visto che non ho idea se qualcuno dovrà ricomparire o meno, comunque sappiate che anche coloro che sono stati sconfitti, se li ho nominati significa che non sono morti!
Inoltre ringrazio Yue-Yooko, Ruchan, Ciobix, Hymeko, Ramona, Magictronka, Kanako91 e Randochan (credo di averli nominati tutti, se mi sono dimenticata di qualcuno chiedo umilmente perdono!) per i commenti riguardo a "La leggenda dello Yoko".
Come con la scorsa fanfic, aggiornerò ogni 3 giorni (per il momento.)!
Con ciò vi saluto, mandatemi commenti! Ciao.
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