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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: City Hunter
CrossOver: Buffy the slayer vampires
Titolo Fanfic: INCUBI NELLA MENTE
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: kaorim1987 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/06/2004 20:41:35 (ultimo inserimento: 29/11/04)

ho scritto questa fanfiction per raccontare una storia dove per una volta i protagonisti principali non sono ne ryo saeba e nemmeno buffy anne summers
 
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STRANE MORTI A SHINJUKU
- Capitolo 1° -

Autore: Kaorim1987 -Clara-
Genere: Crossover Azione- Avventura
Serie: Crossover Buffy/ City Hunter
Disclamer: I personaggi di City Hunter sono una creazione di Tsukasa Hojo, Buffy the slaier vampires è di Joss Whedon. Gli altri personaggi al di fuori delle due serie sono di mia creazione e appartengono a varie storie scritte dalla sottoscritta.
Nota: Le vicende narrate per City Hunter si svolgono tra dopo la fine della serie. Per Buffy avviene in un momento imprecisato della sesta serie, nota significativa può essere la relazione con Spike.

Introduzione
Ho scritto questa fanfiction per raccontare una storia dove per una volta i protagonisti principali non sono ne Ryo Saeba e nemmeno Buffy Anne Summers, ma tuttavia i due si ritrovano coinvolti per una serie di eventi che si potrebbero definire casuali. Tutto comincia con delle misteriose morti apparentemente inspiegabili che avvengono nel quartiere a luci rosse, presso la stazione centrale di Shinjuku e quando Kaori Makimura trova un misterioso messaggio nel tabellone degli annunci…

Capitolo 01: Strane morti a Shinjuku
Era da un pezzo che ci stava pensando ma ancora non si era deciso. Quelle morti erano stae un richiamo, il segnale per l'avvenimento della fine. Ma perché proprio lì? C'erano altri luoghi dove il male era stato da millenni più forte e devastante… Da poco sotto la città era accaduto il fatto ma già schiere di spazzatura e marciume si era recato lì per arricchirsi di sangue e anime. Evidentemente non era solo il male che le spingeva… ci doveva essere qualcosa di più!
Aveva tentato di scoprire qualcosa ma da solo non c'è la aveva fatta. Dalle indagini che aveva compiuto e dalle voci che gli erano giunte, un grosso essere stava tentando di stravolgere l'equilibrio del luogo, ma chi era costui?
Camminò per la stanza a lungo e poi stanco si sedette sulla sedia. Aveva ben 70 anni compiuti, ormai la vecchiaia lo aveva reso inutile, non era più capace di fronteggiare il male, aveva bisogno di aiuto. Riflettè ancora a lungo… doveva chiamarlo in America!
Eppure coinvolgerlo… se ne sarebbe interessato? Infondo a quanto aveva saputo il suo vecchio amico di data, già aveva grossi problemi dove stava…
Basta! Non poteva più indugiare! Afferrò la cornetta e leggendo il giornale della mattina esclamò ad alta voce " Oh mio Dio!"
In prima pagina era riportata la foto e l'articolo della strage avvenuta nel quartiere a luci rosse: un palazzo era esploso ed erano morte più di 200 persone!
Non era tanto l'avvenimento in se a destare la preoccupazione dell'uomo ma nella foto aveva scorto tra la gente disperata che scappava dalle fiamme, la figura di un uomo biondo vestito di nero che rideva.
Non era possibile! Era quel maledetto!
Compose il numero… evidentemente se c'era anche lui qualcosa di grosso sarebbe successo!

Si chiamava Echiro Edogawa. Era stato per anni un osservatore ma poi per un incidente accaduto, si era distaccato di propria iniziativa dalla sede di Londra e aveva cominciato a combattere da solo il male insime ad altri crociati. Non approvava i metodi che alcuni osservatori avevano usato nel corso degli anni e di ciò a darne prova era stata la morte di numerose Cacciatrici. Tuttavia aveva mantenuto buoni i rapporti solo con uno di loro: il giovane Giles.
Non aveva avuto modo di sentirlo da anni ma aveva deciso di chiamarlo. Al telefono gli aveva spiegato i fatti raccontandogli dell'apparizione di una bocca dell'inferno proprio sotto Tokyo, delle morti e dell'improvvisa comparsa in città di Shari.
Giles dal canto suo, al solo sentire quel nome era rimasto senza parole, pensavano di averlo fermato circa 25 anni prima. Fu allora che Echiro gli propose di venire lì per fare delle ricerche e di fermare Shari.
Shinjuku, quartiere famoso e alla moda, sede di criminali e loschi individui, stava vivendo un periodo di terrore: in qualsiasi parte sparivano durante la notte giovani ragazzi e i loro corpi venivano ritrovati la mattina successiva privi di segni che ne identificassero la causa della morte. Le indagini della polizia non avevano portato a nulla di nuovo e le numerose prove ritrovate sparivano misteriosamente. La morte improvvisa di 200 persone per un'esplosione, aveva spinto il commissario della polizia, Saeko Nogami a chiedere aiuto ancora una volta a City Hunter, Ryo Saeba.
"le indagini non hanno dato esito… l'organizzazione criminale che avevamo intercettato si è dimostrata estranea alle misteriose morti. È tutto qui nel fascicolo Ryo, il resto è quello che ti ho detto… è comperso pure il fascicolo relativo all'esplosione… " disse Saeko al cat's Eye, dopo aver sorseggiato una tazza di caffè, seduta di fronte allo swepper.
Ryo guardò Saeko ed esclamò "Sai quanto ti costerà questo? Almeno 10 colpi… se vuoi cominciamo subito!" Ryo Saeba con un balzo famelico si gettò sulla poliziotta ma venne bloccato da un calcio di quest'ultima e da una provvidenziale martellata di Kaori Makimura. "… s…solo un bacino!" esclamò dolorante sotto il martellone.
"Piantala di fare il deficiente in una situazione così seria!" urlò Kaori e poi divenendo seria disse a Saeko " Accettiamo l'incarico….Mi dispiace per Yumi."
"Grazie Kaori…" Saeko sorrise amaramente. Conosceva Yumi dal liceo ed era stata sempre la sua migliore amica, si sentiva in colpa per la sua morte avvenuta nell'esplosione e non aveva molta voglia di scherzare quel giorno con Ryo.
"V… vedi di saldare i debiti poi!" disse Ryo massaggiandosi ancora la testa, mentre Kaori lo fissava con sguardo fulmineo.

"… argh! Va… va a finire che Kaori mi uccidera!" disse Ryo Saeba guardandosi intorno nel quartiere buio in cui ubriaco qualche ora prima si era addormentato. Aveva parlato con alcuni loschi individui per trarre altre informazioni e aveva finito come al solito per girare per i locali del quartiere a luci rosse di Shijuku. Alzandosi barcollando con il mal di testa camminò nell'oscurità del luogo. Era notte, forse mezzanotte o addirittura le 2, aveva perso totalmente la cognizione del tempo e aveva deciso di andare a casa.
Kaori lo avrebbe atteso con il suo caro martello e Ryo al solo pensiero sentiva i brividi dietro la schiena. Come se non bastasse la sua collega ultimamente era diventata molto più irritabile a causa del litigio che era avvenuto appena una settimana prima.
Era passato qualche anno da quando lo swepper si era dichiarato e la ragazza aspettava una svolta concreta ma la vita era trascorsa sin troppo uguale a prima, così Kaori aveva dato un ultimatum: o si dava una mossa o lei se ne sarebbe andata via definitivamente.
Ryo non l'aveva presa sul serio quella minaccia apparentemente ma in cuor suo ci stava pensando… anzi da un bel pezzo. Conosceva il suo carattere, ci avrebbe messo un sacco di tempo, amava troppo la sua libertà ma non poteva ignorare il desiderio di Kaori… In fondo non ci aveva messo ben / anni per dire un semplice "Ti amo"?
Continuò a navigare nei pensieri per un bel po' fino a quando non venne riportato alla realtà da un grido acuto. Si lanciò a correre verso la fonte estraendo la pistola dalla fondina nella giacca. Quello era il grido senz'altro di qualche bella fanciulla in pericolo e lo Stallone di Shinjuku avrebbe conquistato con la sua forza un'altra bella ragazza. Infatti quando uscendo dal vicolo si inoltrò in una strada appena illuminata da un lampione vide un uomo armato di coltello e una ragazza a terra.
L'uomo era alto e slanciato, non molto muscoloso ma prestante. Aveva un qualcosa di vecchio e ammuffito, almeno fu questa la sensazione dello swepper alla sua vista, forse per il vestito sgualcito e di color grigio sbiadito che indossava e per la carnagione olivastra simile a quella di un fumatore incallito.
"Maledetta! Dovevi proprio urlare! Ecco la cavalleria!" disse l'uomo sarcastico vedendo Ryo.
Ryo fece una smorfia di disgusto, feccia del genere esisteva ancora! Lo svepper aveva intravisto la ragazza nell'ombra e aveva visto alcune ferite sul braccio destro.
Senza troppe chiacchiere inutili l'uomo si avventò su Ryo e lo swepper gli fece volare con un calcio il cortello e gli puntò la pistola sotto la gola:
"Bastardo… ti conviene sparire, prima che ti uccida!"
L'uomo cominciò a ridere e con sorprendente agilità si svincolò dalla presa di Ryo e ribattè "Prova a battermi ora!"
La luce del lampione era fioca, tanto che chiunque avrebbe avuto difficoltà a vedere l'espressione di un'uomo normale ma quello che lo swepper vide fu un qualcosa che percepì non solo con gli occhi ma anche con il suo istinto: il volto dell'individuo assunse un'espressione diabolica, gli oicchi divennero simili a quelli di un gatto selvaggio e dalla bocca si intravidero due pronunciati canini. Fu allora che Ryo provò un senso di inquietudine simile a quello che aveva provato sulla nave con Kaibara.
L'uomo si gettò nuovamente su Ryo e lo swepper diede calpi e pugni ributtandolo all'indietro.
"Ma cosa…" pronunciò Ryo, gli sembrava di aver colpito metallo, e nuovamente in guardia si difese da un altro attaco dell'uomo. Impugnò la pistola e mandò un colpo che colpì di striscio quell'assurdo essere ma non vi suscitò ne paura e ne un po' si timore.
Ancora una volta l'individuo attaccò Ryo stavolta spalancando quella che non era più una bocca ma una trappola di zanne. Lo swepper con tutta la forza che aveva nelle braccia e imprecando "Ora mi sono stancato!" lo gettò contro delle casse di legno ammonticchiate in un angolo della stradina.
Lo schianto fu assordante ma l'urlo dell'individuo lo fu ancora di più: un pezzo di legno gli si era conficcato dietro la schiena ed egli si tramutò in polvere.
Ryo rimase un attimo allibito ma poi sfregandosi gli occhi disse con un filo di voce "Mi sa che ho bevuto davvero troppo!"


 
Continua nel capitolo:


 
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