- Capitolo 1° -
Ciao a tutti gente!^___^
Io mi chiamo Baraz-chan e dato che questa è la mia prima fanfiction spero sarete clementi nel vostro giudizio!Nooo!! I pomodori no plizzz!!!!!!!^____^
Visto che siamo in piena estate ormai mi è sembrata una buona idea ambientare la mia storia in una delle più belle spiaggie americane, Miami Beach. Chiedo anticipatamente scusa se nel descrivere certi luoghi nel corso della storia non sarò precisa; mi sono documentata un po’ ma ancora non ho avuto l’ opportunità di andarci, almeno fisicamente.^__^
Per quanto riguarda la scelta del titolo mi sono ispirata alla canzone di Sheryl Crow, secondo me adattissima a rendere l’ idea del tipo di fanfic che sto scrivendo.
L’età dei personaggi si aggira sui 18 anni.
E adesso veniamo alla prassi del famigerato disclaimer:
Tutti i personaggi della storia sono di Yoichi Takahashi e degli aventi diritti tutti gli altri sono di mia invenzione.
Se volete mandarmi commenti, critiche, sia positive che negative (anche quelle se costruttive sono ben accette) non esitate a scrivere ai miei indirizzi e-mail: baraz.chan@libero.it o baraz.chan@tin.it
Ora vi saluto e non mi resta che augurarvi buona lettura!^___^
Alla prossima
Baraz-chan
SOAK UP THE SUN
Capitolo 1
Erano appena passate le sei quella mattina di fine Maggio; il sole si stava timidamente affacciando all’ orizzonte e si poteva scorgere una dolce e fresca brezza marina.
Una ragazza stava percorrendo di corsa le strade semi deserte della cittadina di Fujisawa; dall’ abbigliamento sportivo si poteva dedurre che stesse facendo del jogging, infatti indossava una larga t-shirt bianca legata con un nodo che lasciava intravedere un addome piatto e scolpito, dei semplici shorts aderenti e delle scarpe da ginnastica. I lunghi capelli neri erano stati raccolti e legati in una stretta coda e, qualche ciuffo ribelle, si era posato, qua e là sul collo sudato della ragazza.
Alle orecchie aveva gli auricolari di un walkman quindi non poté sentire una voce che da lontano la stava chiamando fino a quando quella persona non le si avvicinò e, afferrandola per un polso, la fece fermare.
-Ehi Patty? Non hai sentito che ti chiamavo?- Chiese il ragazzo prima di accorgersi della musica che la ragazza stava ascoltando.
-Ah! Ciao Holly!- Rispose arrossendo la ragazza –Scusami ma non ti ho sentito arrivare.- e continuò –Anche oggi, come tutte le mattine del resto, ad allenarti con il tuo pallone, èh?- Disse sorridendo.
-Già!- rispose il capitano della New team sorridendole a sua volta.
–Tu come mai sei così mattiniera oggi?- Chiese poi lui squadrandola da capo a piedi. Doveva ammettere che era davvero molto carina vestita in quel modo ma si diede subito del cretino accentrando la sua attenzione sul pallone per cercare di nascondere il rossore del volto.
-Bèh…mi piace mantenermi in forma e poi all’ alba c’ è sempre un’ atmosfera di pace e tranquillità che mi piace molto!-
-Che ne dici allora di farci una corsetta insieme?-
-Certo capitano, con piacere!- Rispose la ragazza contenta per quell’ invito.
Detto questo i due si avviarono e, per una buona mezz’ ora, nessuno dei due disse una parola. Ad un certo punto la ragazza guardò l’ orologio e si accorse che era tardi e che la scuola stava quasi per iniziare quindi salutò il capitano e si diresse, ad una velocità alla road runner (beep beep, per intenderci. NdB), in fretta a casa per cambiarsi.
La sua casa era abbastanza lontana quindi arrivò in classe con una decina di minuti di ritardo e, ricordandosi che alla prima ora c’ era la professoressa di matematica, una donna che cominciava a spiegare precisamente alle 8 in punto, temuta professoressa mannara (liberamente ispirata alla mia ex prof. Solo a pensarci ancora mi vengono i brividi!^__^NdB), prese un sedia dal corridoio e si affacciò per vedere se era girata in modo da entrare senza farsi notare. Entrò in classe e, abbassandosi il più che poteva, raggiunse il suo banco in fondo l’ aula, vicino all’ amica Evelyne sotto lo sguardo divertito del resto dei componenti della classe.
-Ciao Patty!- esclamò Benji divertito facendo girare immediatamente la professoressa che la sorprese mentre stava furtivamente cercando di raggiungere il banco.
-Gatsby!!- Esclamò la donna irritata –A quest’ ora si arriva in classe?- Vieni che ti interrogo!- E, dopo aver fatto la sua bella figurina ritornò al proprio posto guardando Benji, un ragazzo con il quale aveva un simpatico rapportino basato sulla reciproca antipatia fin da quando erano piccoli, in modo molto poco amichevole.
-Questa me la paghi, portiere di serie C2!!!!- sibilò all’ indirizzo del portiere che intanto se la rideva da sotto i baffi.
-Price! Tu che ridi tanto…dopo che ho finito di spiegare interrogo anche te!- Affermò poi la prof. minacciosa.
-Ma porc…- fu la reazione del SGGK.
Intanto Patty aveva raggiunto il proprio banco vicino a Eve che l’ accolse con un sorrisino sarcastico stampato sul volto.
La ragazza, di pessimo umore, la fulminò con lo sguardo. Eve decise allora che sarebbe stato saggio evitare commenti. La conosceva da sempre e sapeva che quando era così di cattivo umore era meglio non incrementarlo gettando altra benzina sul fuoco.
Le lezioni continuarono poi tranquillamente, fino alla pausa pranzo. Poi tutti i ragazzi raggiunsero i propri club. Per i membri del club di calcio era il momento più divertente, infatti chi poteva non notare lo show pomeridiano del capitano? Si accettavano anche scommesse. Il banco era tenuto da Bruce con la collaborazione del fido Benji: infatti il capitano aveva una tale fretta di andare a giocare, che, mangiava a tempo di record, correva verso gli spogliatoi dei ragazzi ed in tempo di record era già in divisa e pronto sul campo. Di conseguenza la posta in gioco era basata sui secondi che lui impiegava a fare tutte queste cose.
Quel giorno fu più veloce del solito.
-Oggi ha quasi superato il guinness dei primati!; 3 minuti, 27” e 40’!- Disse il portiere stupito con il cronometro in mano. –Mi sa che ci tocca pagare oggi, Bruce!- Disse poi sorridendo sornione all’ amico.
-Infatti! Mannaggia!- Rispose poi l’ amico.
Intanto il capitano che si stava già scaldando li riprese ed intimò loro di sbrigarsi ad andare a cambiarsi.
-Si, capitano!- Risposero poco entusiasti i due.
Intanto Patty, Eve e Susy, le tre menager della squadra si sistemarono a bordo campo a svolgere le loro mansioni giornaliere.
Quando cominciò a farsi una cert’ ora i ragazzi andarono a lavarsi e cambiarsi. Poi ognuno fece ritorno alla propria casa.
Per la strada di casa, Bruce, Holly, Tom, Benji Patty e Eve stavano chiacchierando animatamente e l’ argomento vacanze sembrava essere il più gettonato.
-Io mi voglio proprio divertire quest’ estate…magari chissà…sarà l’ ultima estate che passiamo insieme- Affermò Bruce. –Poi ognuno di noi prenderà strade diverse e ci potremo vedere sempre più di rado, esclusi i ritiri per la nazionale…-
-Bruce ha ragione! Dobbiamo escogitare qualcosa e magari invitare anche Philip, Julian e…- Affermò Tom che però non fece in tempo a finire la frase che fu fermato da Benji.
-No! Non lo dire!-
-Cosa?- Chiese Tom.
-Quel nome!!!-
-Quale nome?-
-Ah, io me lo dimentico sempre! E’ più forte di me…guarda da qui mi entra e da qui mi esce- Disse poi indicando i propri orecchi.
-Mark intendi?-
-Nooooo!!!! Ma perché me l’ hai ricordato?- Chiese arrabbiato il SGGK sotto lo sguardo un po’ stupito del fantasista della nazionale.
-Allora…qualcuno ha qualche bella idea da proporre?- Chiese infine Bruce e dato che nessuno ne aveva propose di passare la notte a pensarci su e l’ indomani ne avrebbero parlato.
Ad un certo punto ognuno prese la propria strada e si avviarono a casa. Holly e Patty invece proseguirono insieme perché abitavano vicini. La conversazione, come al solito, verté sul calcio.
Arrivati davanti alla porta di casa di Patty lui fece una cosa che la stupì molto. La salutò con un sorriso molto dolce e con un leggero bacio sulla guancia. Dopo di che se ne andò lasciandola lì a riflettere per un buon quarto d’ ora.
Entrò in casa tutta felice ed emozionata quando improvvisamente squillò il telefono.
-Hello? It’ s Lucynda speaking. There’s Patricia here?-
-Oh!!!- Disse lei stupita. –Lucy?! Sei proprio tu?-
-No è il mio personal trainer che parla…certo che sono io!-
A quel commento sarcastico Patty sorrise…non era proprio cambiata la sua amica americana…era proprio un incrocio fra Mark e Benji al femminile.
-Ciao mi fa piacere sentir…-
-Allora…che fai quest’ anno per le vacanze?- L’ interruppe l’ amica senza darle il tempo di finire la frase.
-Non so…io ed i miei amici siamo molto sull’ indeciso.-
-Mi avevi detto che sono dei calciatori, vero?-
-Si, perché?-
-Stavo pensando…ti andrebbe di venire a trovarmi insieme ai tuoi amici a Miami? Chissà che bei ragazzi saranno!-
-Si…mi piacerebbe molto ma…siamo diversi e non vorrei che disturbassimo…-
-Ma sta zitta! quale disturbo!? E poi la mia casa è tanto grande…e i miei non vengono mai quindi ragazza mia…ti assicuro che ci sarà da divertirsi!-
-Bèh…apprezzo molto la tua idea ma…-
-Ti prego Pat!- Insistette Lucy
-Ok…magari ne parlo con i ragazzi e poi ti farò sapere.-
-Per adesso allora ti saluto!-
-Si ma…non devi dirmi altro?-
-No, perché?-
-E’ sempre la solita!- Pensò Patty mentre la salutava e rimetteva giù.
Doveva ammettere che l’ idea l’ intrigava e che sperava di poterla realizzare. Con Lucy il divertimento era assicurato e magari chissà…forse sarebbe successo qualcosa di veramente speciale…non vedeva l’ ora di dirlo agli altri ma, stanca com’ era, decise di rimandare tutto all’ indomani.
Fine primo capitolo
|
|
cane2017