TASSÌ?
- Capitolo 1° -
Capitolo 1 – Tassì?
"Suvvia Hiei, si tratta solo di prendere un taxi!"
ripeteva imprecando tra sé e sé Hiei mentre osservava i veicoli scorrergli davanti.
Ecco quello che gli aveva detto Yusuke una mezz'ora prima:
“Suvvia Hiei, si tratta solo di prendere un taxi!”
Dannazione...
"Solo di prendere un taxi!"
“Va' al diavolo, Yusuke!” disse. Ormai doveva essere il decimo insulto di questo genere…
“Accidenti al momento in cui mi sono fatto convincere a venire qui...” L’idea non lo aveva per niente convinto anche all’inizio.
“Ragazzi, prendiamo su baracca e burattini e ce ne andiamo a… Parigi!”
Tutti avevano cominciato a fare salti di gioia, tranne lui che li fissava con aria un po’ offesa.
“Cosa c’è che non va Hiei?”
“Hn…” rispose girando la testa.
“Hiei…”
“Che vuoi Kurama?”
“Non è che tu…” sempre il più perspicace, lui.
“…insomma, tu sai cos’è Parigi?”
Il silenzio calò sul gruppo, ma nonostante il silenzio ostinato di Hiei, il suo rossore rispose per lui.
“Hahahaha! Il nanetto non sa neanche che roba sia!” Kuwabara per le risate rotolava per terra, trascinando con sé il tavolino e metà della mobilia del salotto di Kurama.
Gli altri ridevano sotto i baffi, ma Keiko compassionevole: “Ma dai… cercate di capirlo… lui non si è mai mosso dal Makai…”
“Non ho bisogno del tuo aiuto stupida ningen!”
“Ah, è così? Ingrato!” una delle migliori sberle di Keiko atterrò su Kuwabara che si stava solo ora rialzando; in realtà era diretta a Hiei, ma lui non era certo rimasto ad aspettare il ceffone…
Insomma, alla fine lo avevano convinto. Se si può chiamare “convincere” lo sporco ricatto morale a cui lo aveva sottoposto Yusuke…
“Io NON VENGO.”
“Oh sì che vieni.”
“Ho detto NO.”
“Vedi, il motivo per cui penso che tu verrai è molto semplice…”
“E quale sarebbe?”
“Insieme a me e Keiko, verranno anche Kuwabara e Yukina. Faranno proprio una bella coppietta.”
“Ma Kurama non…?”
“Mi dispiace Hiei, ma devo assolutamente restare per lavoro… sai sono pieno di impegni da quando mi occupo della ditta del mio patrigno…” era intervenuto Kurama.
“E quindi…”
“Se tu non vieni Kuwabara ne approfitterà per stare con Yukina, visto che io e Keiko vorremo stare s…”
“Vengo.”
Certo, era stato un po’ difficile convincerlo a salire sull’aereo, soprattutto quando aveva cercato di fare a fettine lo steward che insisteva per far mettere la sua arma insieme agli altri bagagli (“La mia katana resta con me! Toccala ancora, stupido ningen, e ti taglio la testa!”). E poi era stato difficile convincere i passeggeri che stava solo scherzando quando aveva urlato a Kurama “E se per caso Mukuro mi cercasse per qualche emergenza, dille che si dovrà cercare un altro demone, perché io sono occupato!”
In effetti sperava che Mukuro lo cercasse… quando gli aveva comunicato che aveva due settimane di ferie ci era rimasto abbastanza male, era come se avesse voluto sbarazzarsi di lui.
“Forse Mukuro vuole solo togliersi dai piedi un ragazzino…” pensò amaramente.
Non voleva esserle di peso, e solo perché ci teneva a starle vicino aveva accettato quello stupido incarico di controllo al confine con il mondo umano. Mukuro era speciale.
Quello che avrebbe fatto per lei, non lo avrebbe fatto per nessun altro.
FINE PRIMO CAPITOLO
Continua...
Uahahahahaha vi piace? *_____* Spero di sì!! Beh, è la mia prima fic!! Abbiate pietà, ed aspettate il seguito per ridere un po'! Ciao!!!
Misha-chan ^____^
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