- Capitolo 1° -
PRECISAZIONI:
Ho letto tutti i libri di Harry Poter (almeno quelli per adesso pubblicati in italia), e mi sono piaciuti veramente un kasino. Perciò mi sono inventata questa ff (la prima). Certo non mettetela a confronto con il libro, perché senno dopo la lettura dovreste rimanere un bel po’ al gabinetto per “scaricarvi” (vomitare).
La storia parla di maghi ma a parte qualche accenno, Harry non centra affatto.
E’ la mia prima ff e mi farebbe piacere ricevere il parere (buono o non troppo cattivo) di chi chi come me è alle prime armi o da chi è già esperto.
La storia è molto lunga, forse troppo e non è finita quindi se vedo che non ne vale la pena lascio stare e comincio qualcosa altro (più breve magari), anche perchè questa non è che mi piaccia poi molto.
P.S. Scusate se la parola Poter la scrivo con una sola “t”, ma con 2 il computer mi da errore.
SE LA MAGIA ESISTE...
Perché in tutte le storie ci deve essere qualcosa di strano , particolare . I protagonisti devono essere principi , principesse ,maghi , fate o folletti ?
Come mai nulla può corrispondere alla realtà ?
Ma questa storia è diversa !
Parla solo di una normalissima ragazzina , con un nome normalissimo (Sonia) , dei genitori normalissimi , e un aspetto normalissimo .
Mingherlina , capelli castano scuro , profondi occhi marroni e una grande , sorridente bocca .
Nulla di strano ! Assolutamente nulla di strano , lei ha una grande immaginazione e la capacità di bruciare le lampadine con lo sguardo .
Visto ! Fin qui nulla di strano … eeh già . Per lo meno non troppo strano , vero ?
Cioè , non è strano se la tua famiglia discende da antichi stregoni . Si , insomma non troppo .
Non è mica colpa sua se è nata in una vecchissima cripta con già i capelli , attorniata da tutti i membri della famiglia presi per mano e una stranissima musica di sottofondo .
Lei le sue strane facoltà le trovava divertenti , “forti” . Poi non vedeva l’ora di compiere 13 anni per potere imparare quelle cose che sapevano fare la sua mamma e il suo papà .
Ora ne aveva solo 12 , ma tra 2 mesi ne avrebbe compiuti 13 . Il 7 Luglio era la giornata che aspettava con impazienza già dal suo dodicesimo compleanno .
Per ora faceva solo scoppiare lampadine , il peggio era che lei si divertiva ma la mamma un po’ meno e quindi veniva sempre spedita in camera sua .
Fino a quando… un’assolata mattina di maggio non arrivò una stana lettera ma non la portò Gigi il loro postino , ma una ragazza interamente vestita di bianco con dei ridicoli occhiali verde fosforescente .
“Che voleva quella ?” . “Chi cara ?” Rispose sua mamma assonnata .
“Ma come non dirmi che non l’hai vista perché non ci credo! La posta l’hai presa tu !”
“Ah , Carmen ! Hai ragione scusa , tu non la conosci . Lei è la nostra Lampo .”
“La nostra che?” Fece eco Sonia stupita . “Una Lampo . Ma saprai tutto …”
“Quando avrò compiuto 13 anni . Lo so , lo so è ogni volta la stessa storia . Come quella volta che si era guastato il PC , e papà ha chiamato un Scatolonogono.” “Scatologo .” La corresse il papà che era appena entrato in cucina e si stava versando il caffelatte nella tazza .
“Che cosa c’è scritto nella lettera cara?” “Devo ancora guardare George .” Disse la signora Delm.
E così dicendo puntò il dito contro la busta , che si sollevò in aria e fece cadere una strana polverina che dopo qualche secondo si compatto e diventò carta .
“Ma che diavolo è ?” Si mise a gridare Sonia scioccata .
“Calmati è solo una lettera da maghi , ma tra non molto potrai usarla anche tu, sempre che tu possieda poteri magici! Ovviamente.” La “rassicurò” il padre .
La mamma si schiarì la voce e iniziò a leggere la cosiddetta “lettera”:
Cari Sig. Delm ,
causa la vicina data del tredicesimo compleanno di vostra figlia , il giorno 18 Maggio
è necessario il controllo Z .
Per tanto vi faranno visita i Fruttoli .
Per effettuare il Test è necessario munire vostra figlia della Carta Tu .
Severino Rullo
“Chi è Severino Rullo?” Chiese Sonia ancora un po’ frastornata .
“E’ il capo del dipartimento di sanità .” Rispose la mamma .
“Oggi pomeriggio io e te andiamo a farti la Carta Tu .” Disse poi suo papà .
“Va bene.” Disse lei anche se non sapeva minimamente a cosa si stessero riferendo.
Quel pomeriggio alle 15.00 circa papà piombo in camera euforico portandola per un braccio fino alla cucina .
“Ora ti dovrò bendare .” E cosi dicendo tirò fuori un fazzoletto blu fosforescente e iniziò a legarglielo attorno agli occhi .
CONTINUA è... a presto!
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