torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Final Fantasy VIII
Titolo Fanfic: CRIMSON BUTTERFLY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ivory galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/06/2004 20:26:10 (ultimo inserimento: 11/07/04)

il protagonista è zell, ma ci saranno anche naturalmente i friends! c sarà un apparizione speciale... dante... ma a voi!
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
DAY ONE: TOURNIQUET
- Capitolo 1° -

Salve a tutti! Sono felice che abbiate scelto questa fan fic! Questa è la mia seconda, e spero che vi piaccia quanto la prima, anche perché la sto ancora mandando avanti... ths Cla! TVB! Beh, a voi ora, buona lettura.


DAY 1 TOURNIQUET
...my wounds cry for the grave my soul cries for deliverance... will I be denied Christ... Tourniquet... my suicide....

" Accidenti che caldo..." un ragazzo biondo aprì lentamente gli occhi e la luce che entrava dalla finestra lo accecò per qualche secondo. Dove sono? Che ore sono? E soprattutto... chi sono?! Era semplicemente camera sua, erano le otto del mattino e lui era sempre Zell Dinch, Seed del garden di Balamb. Ma i quel momento era troppo scombussolato per capirlo. "ah... che mal di testa..." si tolse le lenzuola bianche di dosso e si alzò a fatica, ma si dovette appoggiare al muro. La testa doleva in un modo incredibile; si portò le mani alle tempie, massaggiandole " ma che diavolo mi prende?" rifletté u attimo combattendo contro il dolore allucinante. "ieri sera non c'è stata nessuna festa, quindi nessuna sbronza... a forse.. no, il festival studentesco è tra due giorni... non può essere stato quello..."
si portò lentamente verso il bagno e si infilò sotto la doccia, ma non servì a niente, il mal di testa non faceva che peggiorare. Uscì dalla doccia e ancora bagnato si guardò allo specchio: aveva davvero un aspetto orribile. Si appoggiò al lavandino, ora gli stava venendo anche la nausea. In pochi secondi alzò lo sguardo verso lo specchio e sussultò: il suo volto era impregnato di sangue. Enormi gocce rosso scuro scendevano sulla fronte sulle guance e sul naso, ricoprendogli tutto il tatuaggio. Sentì un sapore dolciastro in bocca... il sangue era entrato anche lì. Ad un tratto cominciò a vedere tutto rosso, e la testa a girare sempre di più; il ragazzo cadde pesantemente sulle ginocchia e si portò le mani sul viso, sentendo il liquido imbrattare anche quelle. Proprio quando credette di aver perso i sensi la vista ritornò, e riuscì a guardarsi le mani: il sangue era sparito. Si rialzò aggrappandosi al lavandino e si guardò allo specchio: anche lì, il sangue non c'era più. Il viso era chiaro e liscio, i profondi occhi grandi e azzurri erano tornati a vedere perfettamente, e anche il tatuaggio, disegnato sulla guancia sinistra era ben visibile. Si sciacquò il viso e si vestì in fretta. Solo quando ormai stava per uscire dalla stanza si accorse che il mal di testa era scomparso.

"che cosa diavolo è stato?! Un'allucinazione? Ma dovuta a cosa? Al mal di testa? Allo stress? Mpfh... ho bisogno di una vacanza..." pensò il giovane Seed, mentre camminava lungo il corridoio verso la sala mensa. Quei stani ricordi erano impresse nella sua mente e tutte le volte che provava a non pensarci... ci ripensava. Era come se il sangue cominciasse di nuovo a scendere dalla testa, ed era una sensazione orribile.

Entrò in sala mansa. C'era la solita coda chilometrica al banco per la colazione, e i tavoli erano tutti occupati. Gli caddero le braccia: non aveva alcuna voglia di subirsi la solita fila, anche se la sua caparbietà di solito era unica nel suo genere, e riusciva a mettersi in coda per colazione , pranzo e cena. Si guardò intorno: sembravano tutti allegri quella mattina, super eccitati per il festival che stava per arrivare. E Zell... era turbato, terribilmente giù di morale e senza un briciolo di energia; guardare i suoi compagni e i cadetti così briosi lo fece sentire ancora più stanco.
-buon giorno Dinch!- il biondino riconobbe la voce e si voltò. Era Ebony. Si conoscevano da pochi mesi, ma comunque, tra loro cominciarono a capirsi subito e anche se Ebony era soltanto un cadetto, in molte cose era molto più capace di lui; questo per quanto riguardava la scuola e a volte nelle esercitazioni pratiche. Fino a quel momento non avevano mai avuto l'occasione di misurarsi tra loro in quel campo, essendo Zell già un Seed, non partecipava più alle esercitazioni dei cadetti, ma gli bastava guardarlo mentre si allenava, anche per conto suo per capire che in lui c'era qualcosa di strano, di oscuro ed incomprensibile, che a volte gli faceva chiedere se davvero avesse avuto i diciotto anni che sì, dimostrava fisicamente e diceva di avere... ma che al biondino non risultavano affatto; anche se non sapeva dire esattamente perché.
-buon giorno Dinch!- si avvicinò l'amico -che c'è non ti metti in fila questa mattina?- Zell cercò di sforzare un sorriso -no... oggi non ho molto appetito.-
il viso di Ebony si fece serio -cosa? Che hai, ti è successo qualcosa? Dai, non dirmi che sei... innamorato...?- il biondino gli diede una spinta e sorrise -certo, certo... per te è tutto così facile...- .
davanti ai due amici passarono due studentesse, che appena videro Ebony cominciarono a ridacchiare e a diventare rosse in faccia. Ecco un' altra cosa in cui Ebony batteva Zell alla grande: lui aveva avuto un successo enorme da subito con le ragazze, che più grandi di lui; girava addirittura voce che delle ragazze avessero fondato un fan club su di lui... ma era normale, in quella scuola, dove di fan club ne spuntavano a bizzeffe. Non che la cosa desse tanto fastidio al biondino ( e invece sì, tantissimo! NdZell), a parte in una caso. Zell a volte si ritrovava a pensare che cosa avesse il cadetto in più di lui. Insomma, lui era alto, biondo e con gli occhi verdi... e Zell era biondo e con gli occhi azzurri (grazie, Ivy che hai tralasciato l'altezza ndZell), anzi, Ebony aveva addirittura i capelli bianchi, BIANCHI! In realtà, per come lo descrivevano le ragazze cotte di lui erano di un color "argento luminoso e brillante"... in effetti non erano così lontane dalla realtà. Lui aveva qualcosa che lo faceva assomigliare... forse ad un principe? Sia nei modi che nell'aspetto fisico ricordava qualcosa di altezzoso, che lo faceva rimanere impassibile anche nelle situazioni più assurde. Sembrava non avere punti deboli;
-Zell!- una piccola ragazza si avvicinò ai due ragazzi e si avvinghiò al braccio di Ebony. Aveva dei capelli biondissimi, con un colore simile all'argento, degli occhi di ghiaccio e un corpo da favola. Ecco... era quella fanciulla a fare in modo che Zell detestasse Ebony: la piccola Ivory. Stavano sempre insieme, erano arrivati assieme e molto probabilmente dallo stesso posto. Zell non sapeva con certezza se quei due stessero davvero insieme, ma lui poteva davvero chiederlo? Forse non lo voleva nemmeno sapere; voleva immaginarsi Ivory semplice pura e soprattutto ... sola.
-buongionissimo, Zell!- la ragazza gli mostrò un sorriso da trentadue denti dolcissimo che lo fece sciogliere -Ah... Ivy... non fare così... il tuo sorriso mi abbaglia!- disse lui, cercando di darsi una calmata.
-Zell! Non sei eccitato? Tra due giorni ci sarà il festival studentesco! Non vedo l'ora di vedere comè questa festa di qui tutti parlano!-
-sì... ma non ti aspettare troppo... non so se quest'anno ci saranno degli artisti degni di questo nome...-
-io.- disse lei, con la sua voce dolce
-eh? Io cosa?- chiese il biondino
-io partecipo quest'anno!-
-ah!- disse facendo un salto indietro -allora, una esibizione degna di essere vista ci sarà! Cosa fai suoni?-
-mh mh... suono il piano e canto! Ci tengo che vieni ad ascoltarmi capito? Sarò emozionatissimissima!-
"immagina me..." si disse lui. Immaginò di poter toccare quella figura fragile, delicatamente, come per paura di romperla, accarezzarle quei capelli d'argento e...
dlin dlon
"ah... di già, la campanella?"
-è già ora, Zell... devo andare a lezione... ci vediamo a pranzo vuoi?- disse lei in tono leggero
-ah è un invito? Certo che...- le parole gli si bloccarono in gola, vedendo lo sguardo di Ebony puntato su di lui, minaccioso. In realtà quegli occhi verdi non dicevano proprio nulla, sembravano essersi congelati. Zell sperava che Ebony non avesse capito i suoi sentimenti per Ivory, ma era sempre meglio non rischiare.
-scusa, Ivy, ma non posso. Devo lavorare e non tornerò prima di cena.- disse dispiaciuto
-ah... è un peccato- gli occhi azzurri di lei si rattristarono -comunque tieni...- disse porgendoli un sacchetto di carta -è la mia colazione... purtroppo non ho fatto in tempo a mangiare 'sta mattina... la do a te, che mi sembri così giù...-
stava per dire qualcosa, quando Ebony prese la ragazza per mano.
-andiamo Ivy, o faremo tardi. Ci vediamo Dinch.-
lui rimase con la colazione in mano, fermo immobile, lo sguardo triste e un gusto acido in bocca.

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: