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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: UN AMORE COMPLESSO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: morrinex galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/06/2004 14:54:22

un`avvincente storia basata sulla conoscenza interione di se stesso (kei x takao)
 
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IL COLPO DI TELEFONO
- Capitolo 1° -

Erano le otto di mattina e, in un appartamento della Russia, Kei si è svegliato da pochissimi minuti. Mentre stava facendo colazione e ascoltava la radio che trasmetteva D12 – My Band, all’improvviso, squillò il telefono:
Kei: “Pronto. Chi è?
Prof. K: ”Kei! Ciao, sono il professore.”
Kei: “Cosa vuoi?”
Prof. K: “Beh, innanzitutto: come stai?”
Kei: “Io? Bene. E tu?”
Prof. K: “Altrettanto. Devo dirti una cosa che non ti farà molto piacere.”
Kei: “Ma guarda un poco!”
Prof. K: “Non fare lo stupido. Devo dirti una cosa importante.”
Kei: “Di che si tratta?”
Prof. K: “Tu e Takao dovete presentare, alla BBA di Houston, l’inaugurazione di questa nuova arena. Cercate di venire per il 30 Giugno.”
Kei: “Coooza? (vedi slig di Abe ndAutori) Ma oggi è il 29!”
Prof. K: “Conosco il calendario! Avviso anche Takao. Vi vedrete, direttamente, all’aeroporto Americano”
Kei: “BLOCCATI!” (vedi, n’otra vout, slig di Abe ndAutori)
Ma il prof aveva chiuso
Nel caos, Kei, riuscì a preparare i bagagli, ancora stordito dalla notizia.
<<Come mai passare tanto tempo con la persona che odio di più? Ma qualcosa mi dice che acquisterò molta più saggezza, una volta finito il viaggio>>
La reazione di Takao fu tutt’altro che tranquilla.
Takao: “CHE COOOOZA? Andare con quella provola, io? Ma manc p’a cap!”
Prof. K: “Eddai. Sarà divertente. Può essere che entrerete in sintonia e che vi conoscerete meglio.”
Takao: “Si, certo, contaci.”
Prof. K: “Beh, buon viaggio”
Ancora nero di rabbia preparò la valigia e accese lo stereo ad un volume insopportabile cercando di smaltire la rabbia.
Una vecchietta, dopo aver sentito tutto il baccano, bussò alla sua porta e: “Giovane. Ma c’è un concerto?”
Takao: “Lei di dov’è?”
Vecchietta: “Dell’altra parte della città.”
Takao: “Shinjuku?”
Vecchietta: “No. Odaiba”
Takao: “Ecco. E va a cagare a Odaiba!”
Detto questo sbattè la porta.
Arrivarono in piena mattina all’aeroporto. Takao era vestito con un jeans nero aderente e un top altrettanto aderente che metteva in evidenza i muscoli che il ragazzo aveva sviluppato; aveva un fisico magrissimo e un viso che era ancor più bello di prima. Lo stesso vale per Kei che, però era leggermente più basso di Takao e vestiva un pantalone beige e una camicia blu a righe celesti.
Incontratisi, Kei salutò Takao con molto rispetto ma lo stesso non si può dire di Takao
Kei: “Ciao Takao. Come stai?”
Takao: “Ciao e, come sto, non sono fatti tuoi. Sappi solo che non vorrei essere quà.”
Il Prof.K, dopo aver discusso su come si ci deve comportare, accompagnò i due Blade Breakers al loro albergo e spiegò loro ciò che avrebbero dovuto fare nei due giorni di permanenza.
Takao: “Mi pare una cosa così banale, romperci le palle per un’arena da quattro soldi.”
Kei: “Non è necessario essere volgare. L’idea rende.”
Prof.K: “Suvvia, calmatevi. Ora devo andare via. Non combinate danni. A presto, ragazzi.”
Detto questo, il professore lasciò la stanza lasciando i due compagni da soli.
Kei: “E’ perché ci sono io che non vorresti essere qua, vero?”
Takao: “Ollalà. Sei più intelliggente di quanto pensavo.”
Kei: “Smettila di fare lo sbruffone!”
Takao: “Innanzitutto avrei preferito due camere singole invece di una doppia”
A Kei sfuggì una lacrima e Takao si rese conto di avere, effettivamente, esagerato e gli asciugò la goccia con il suo fazzoletto.
Takao: “Scusami, Kei. Ho veramente esagerato. Non dovevo prendere come scusa le nostre vecchie rivalità per trattarti male. Mi perdoni?”
Kei singhiozzò: “S-S-Sì.”
Takao, rendendosi conto che aveva veramente shockato il suo compagno, lo abbracciò, facendo in modo che le due guance si toccassero. Una scossa di piacere attraversò il corpo del Russo che diventò quasi letale quando il nipponico lo baciò sulla guancia.
Takao si rialzò da Kei e disse: “Beh, andiamo all’arena così vediamo che dovremo combinare questa sera.
Kei, sottovoce: “Aspetta, Kei. Voglio dirti..grazie; grazie…per esserti preoccupato per me.”
Takao: “Beh, la gente cambia.”
E se ne andarono verso l’arena.
Kei notava che qualcosa stava nascendo al suo interno e pensava dentro di se: <<Che mi sta accadendo? Non posso trovarmi bene con quello sbruffone di Takao, ma è troppo attento a me e…; oh, BASTA! Io lo odio, lo detesto; o forse no…>>

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
Rif.Capitolo: 4
kohay90 - Voto:
10/10/10 23:58
bella! Molto bellaXDD ho una domanda da chiederti=3 continua??
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