torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ONLY A LITTLE GIRL, WITH A BIG DREAM
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kia90 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/06/2004 20:41:51 (ultimo inserimento: 11/06/04)

un amore lontano, ormai perduto.. riuscirà una semplice ragazza a farlo tornare come una volta?
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
DARK WINTER
- Capitolo 1° -

Dark Winter…

I fiocchi volteggiavano lenti, dispersi nell’aria, immersi nella gelida e distaccata atmosfera invernale… si posavano lentamente su un morbido tappeto bianco, si nascondevano nella coltre di neve che pareva annullare ogni cosa, nascondendola sotto un delicato mantello candido.
Una piccola figura avanzava a grandi passi, affondando nell’incedere i piccoli stivali merlati nella gelida neve. Esalava, regolarmente, ogni respiro, una nuvola di vapore che si disperdeva col vento freddo, che gelava dall’interno le ossa e i polmoni, rendendo difficile e quasi dolorosa la respirazione.
Era avvolta in una sciarpa color panna, che nascondeva il colletto di lana appartenente al lungo cappotto beige, legato insieme da grandi, lucidi bottoni, che le fasciava l’esile vita con una cinta del medesimo colore. Sotto il cappello, che riprendeva il materiale ed il colore della sciarpa, affioravano i boccoli color del grano, ordinati ai lati del viso dai morbidi lineamenti. Questi erano resi, dalle rosee guance dovute al freddo e dalle carnose labbra purpuree, simili a quelli di una bambola di porcellana.
Si affrettava, affannata, a raggiungere l’antistante cancellata di ferro, che distava solo poche centinaia di metri. Dopo di questa, regale, vuota,imponente si ergeva una villa…

Solo il tintinnio delle chiavi disturba il silenzio del luogo, il cancello si apre e lascia il passaggio alla ragazza, che attraversa il sentiero spalato costeggiato da alberi spogli, apparentemente morti, che solo la primavera saprà riportare alla vita.
Anche il maestoso portone viene oltrepassato. Heven viene accarezzata dall’aria e dal torpore di una casa riscaldata, che la fa sorridere, si volta verso la parete destra dove, accanto a un armadio di legno scuro, vi è un largo specchio. Le iridi nocciola screziate di verde indugiano sul suo riflesso, soffermandosi sui capelli, sulle labbra. Infine lo sguardo scivola sull’abito e sugli stivali bagnati. Sospira, si libera degli indumenti più pesanti e delle scarpe, riponendo tutto ordinatamente nell’armadio. C’è troppo silenzio: i suoi passi non producono rumore, in casa non c’è nessuno… Il silenzio è troppo opprimente… Sembra quasi una lenta tortura, che ti logora dall’interno, e dopo anni, ti porta al limite.

Lo sguardo si affaccia in ogni stanza, indugiando qua e là su qualche particolare: un camino acceso, la nuova tovaglia candida, una pila di libri lasciati fuori dalla libreria, riposti su una sedia. Tutto questo era stato messo in ordine la mattina, ma chiunque l’avesse fatto, ora non era presente. La governante e le cameriere, infatti, venivano la mattinata e se ne andavano prima del suo ritorno.
Quei lussuosi e pregiati mobili, non bastavano mai a riempire la casa: quello che mancava, e che Heven avrebbe voluto, era l’affetto dei genitori.. Non era possibile: la madre era morta tre anni prima, il padre, che non l’aveva mai presa in considerazione, le aveva donato la casa, le forniva regolarmente soldi, ma non si era mai occupato della bambina, lasciando il compito alla governante. Ora, a diciotto anni, era colma di esperienze. Si inoltrò nella sua camera, si lasciò cadere su un grande materasso ricoperto da coperte rosse.
Da quanto non piangeva per la solitudine? Aveva esaurito le lacrime.. dimenticato l’affetto, aveva finito di rimpiangere la modesta ma accogliente casa dove prima viveva con la mamma.. aveva smesso di pensare al passato.

Si assopì, pensando al passato, senza versare lacrime, senza rimpianti, pensando che quest’ultimi l’avrebbero solo fatta soffrire maggiormente, rendendosi conto che anche lo sfogarsi non l’avrebbe aiutata… capì che con il suo modo di fare si era creata una solida barriera di mattoni intorno ai sentimenti, sforzandosi ogni giorno di farsi vedere sorridente, per non fare soffrire anche coloro che tenevano a lei… Ma la notte i sentimenti riaffioravano, le venivano trasmessi in sogno, dove rivedeva la madre, dove c’era un padre affettuoso, dove lei non era sola… Sola…
forse non era veramente sola… c’erano le amiche, ma non riusciva ad aprirsi con loro… anche la governante le voleva bene, ma per quanto le stesse vicino, non avrebbe mai potuto sostituire sua madre…

Quella notte accadde qualcosa di straordinario. Quella notte, i ricordi che aveva rinchiuso a chiave vennero tutti insieme a bussare alla porta, ed entrarono nuovamente nella sua mente, riaffiorarono e la fecero soffrire… soffrire veramente, non come aveva sofferto negli ultimi anni, non come quando soffriva ma si rendeva indifferente. Quella notte il cuore soffrì, quella notte non sarebbe mai dovuta esistere.

Andò a dormire verso le dieci e mezza, come suo solito, avvolta in una larga camicia da notte che si stringeva appena sotto il seno, scivolando sui fianchi, fermandosi poco sopra le ginocchia.
Si volse verso lo specchio, osservandosi, mentre si raccoglieva i lunghi capelli biondi in una treccia morbida.
Si coricò dopo poco, lasciando che il torpore del piumino la invadesse, che qualche canzone si disperdesse nella stanza, provenienti dallo stereo, programmato per spegnersi dopo un’ora…
Quasi sospirate, le parole di “beautiful” aleggiarono nella stanza, accompagnate da dolci note, simili a un lungo, lamentevole sussurro di un malinconico amore…



PICCOLO SPAZIO PER ME ^_^
Bhe, questo è l’inizio.. nei prossimi capitoli inizierà un breve viaggio nel passato della protagonistà che si concluderà con una scelta… forse è solo una classica storia d’amore, ma vorrei comunque tentare… è la mia prima fanfiction, se la ritenete decente o se la ritenete uno schifo, comunicatemelo comunque… non mi offendo ^_^’’ vorrei solo migliorarmi…
Io avrei pronti un altro paio di capitoli, se vi va di seguirla, basta che me lo comunichiate… Potete anche scoraggiarmi , così nn vi rompo più :P

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: