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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: HARRY POTTER E IL DEPORTATO DI AZKABAN
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: hikarufly galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/06/2004 14:25:01

per i fan del libro 3 di hp, perché il film è un po` confusionario... divertitevi, ometti e donnine
 
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IL DEPORTATO DI AZKABAN
- Capitolo 1° -

Prefazione
Ok gente ecco una chicca per voi...
il film di cuaron è un po' confusionario, ma è magnifico a mio parere!!!
divertitevi, ometti e donnine!!!!

^_^

Harry Potter era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto si fumava forse qualche canna, perché odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell’anno, se non il Natale, quando Santa Claus leggeva la sua letterina con la carta da lettere di Hello Kitty e diceva: «Sei ricco sfondo, il regalino te lo compri da solo, mentre io sgobbo e non guadagno uno zellino!! Infame!!!!!!!!!!» e si lamentava per tre giorni. Poi, soprattutto, era costretto a fumare di nascosto, nel cuore della notte, come se ai Dursley interessasse qualcosa della sua salute polmonare. E per giunta era un mago (ma diciamo che è il meno N.d.Hika).
Era quasi mezzanotte, e Harry era vestito di una succinta tuta da Superman, gli altri vestiti da eroe, tra cui Spiderman, Daredevil e Batman, erano attaccati con lo scotch a mo' di tenda, una lampada ad olio (in modo che si intossichi N.d.Hika)(non emette fumi troppo salutari N.d.Cugi) era adagiata per terra, sopra al cuscino, e un grosso libro rilegato con la pelle di ricambio di Piton (battutona, gente! N.d.Hika): "Supereroi del secolo" di Stan Lee, ed Harry era indignato che nessuno l’avesse menzionato. Altri manoscritti erano a terra, tra cui “Psicopatici degli ultimi ottant'anni” di Saruman, “Ordigni, armi belliche e altro ancora: per uscire dalla vostra dimora e ritornarvi floridi e incolumi” di Aragorn, consigliatogli da Silente, prestatogli da Gandalf, regalatogli da Eowyn la cadaverica, che l'aveva rubato all'amante, dopo il suo ennesimo rifiuto.
Aprì l’ultimo libro citato, e, coi raggi infrarossi attraverso i suoi fondi di bottiglia, pardon, occhiali, cercò un capitolo particolare, e trovò: “Erba-pipa: come allietare una seratina con gli amici e dimenticare dolore e stanchezza con effetti allucinogeni”.

Erano le sei e quattordici del mattino, quando il telefono di casa Dursley suonò. Dudley andò a rispondere, essendosi addormentato su una torta di soia che aveva tentato di trangugiare verso le tre.
«Pronto? Qui casa Dursley»
«PRONTO, PRONTO, TORRE DI CONTROLLO, MI RICEVETE, QUI RONALD WEASLEY, RIPETO RONALD WEASLEY!!! ATTENDIAMO RISPOSTA DA HARRY POTTER, RIPETO HARRY POTTER, PASSO!!» gridò dal ricevitore un invasato di nome Ron Weasley, ripeto Ron Weasley.
Dudley buttò giù la cornetta sconvolto, urlando “Mamma aiuto, i gia... i gia... i gia gia... giapponesi ci attaccano!!!!!!!” e la madre rispose "Tranquillo, c'è Ben Affleck e quel bonazzo di Josh Hartnett!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

La mattina dopo, scampati a Pearl Harbor, la famiglia Dursley e il cannato (nome in codice di Harry N.d.Hika) si ritrovarono in cucina davanti alla TV a seguire il notiziario.
Un mezzobusto piuttosto dell'altra sponda disse:
«Questo bel maschione che vedete qui è Sirius Black, armato ed estremamente pericoloso. So io che pericolo potrebbe correre, se lo prendo io...Comunque, tutti quelli che lo vedessero possono contattarci al numero 166.02.03.04, la mia linea personale. Il caldo è ancora il protagonista dell'estate...»
«Brutti ignoranti! Proprio l'166, si spende troppo di bolletta!!!!!!!!!» affermò Vernon.
Harry si chiese chi potesse essere lo spacciatore di Black, per averlo ridotto in quello stato.

«A proposito, piccolo fallito (altro nome in codice di Harry N.d.Hika), tra poco arriva zia Marge»
«Ti saluto, vecchio!» strepitò il cannato, e se andò sul suo manico di scopa, con baule e tutto, e si diresse, con un gufo del ministero alle calcagna che tentava di raggiungerlo per metterlo agli arresti domiciliari, verso la clinica psicatrica "Freud ci fa un baffo", fino a che non venne il 1° di settembre, quando fu il momento di tornare al manicomio per eccellenza, Hogwarts.

I suoi amici di scorribande, raggiunsero Harry al binaro quindici e mezza (il nove e tre quarti era occupato da Aragorn, che cercava spunti per un nuovo libro N.d.Hika).
«Harry, Harry, perchè sei tu Harry!» disse Hermione, l'arriccia capelli impigliato nella chioma indistinta.
«Harry! Bacchetta nuova di zecca, importata dal Bangladesh, costruita in Nuova Zelanda, 14 pollici, a colori, cristalli liquidi, legno di salice, intarsiato di noce e wenge, rifiniture elfiche in vero oro 18 carati, crine di coda di un unicorno delle foreste amazzoniche dell'Africa sud-occidentale, catturato da un Masai con cui poi ha sfamato la famiglia, dipingendo le pareti di casa sua di argento con il sangue, ti dicevo, no, nuova di zecca, regalata personalmente a mio padre da Peter Jackson e Richard Taylor, in una visita guidata del suo ufficio degli studi della Weta Corporation, a Wellington» disse Ron non essendosi accorto che la bacchetta era finta, essendoci scritto Made in Taiwan.
Erano arrivati con due ore di anticipo, essendo l'orologio anch'esso finto di Ron, e segnava perennemente un quarto alle undici.
I genitori Weasley confabulavano tra loro, mentre il gatto di Hermione, Strusciagomiti, rincorreva il topo Buccia su e giù per il passaggio a livello.
Harry, dalla loro conversazione, venne a conoscenza che un pazzo criminale assassino lo stava cercando per sgozzarlo.
"Oh mio Dio... un pazzo criminale mi vuole uccidere! Un depravato maniaco pedofilo vuole abusare della mia innocente adolescenza!!!!" Harry stava entrando in paranoia (mi è venuto in mente ripensando a una foto di Daniel Radcliffe in particolare...dove è probabilmente nudo N.d.HIka).

Finalmente arrivò il treno, e i tre depravati, insieme a due criminali, ricercati in vari stati per circa quaranta reati diversi, Fred&George, nome in codice Cip&Ciop, o Tip&Tap, o Pipino&Merry, o Qui&Qua (Quo era Lee Jordan), o Titti&Silvestro, o Holly&Benji, o Ricchi&Poveri (più poveri che ricchi).
Ricercarono il loro scompartimento, prenotato due mesi prima, perchè, si sa, era sempre molto affollato come Rimini in agosto (ci facciamo pubblicità N.d.Cugi), e lo trovarono con su scritto: Cannato, Lenticchia e Boccoli di paglia.
Uno strano individuo stava dormendo nello scomparto.
«Credete che dovremmo cacciarlo?» disse Ron «in fondo l'abbiamo prenotato noi il posto. Se vuole restare ci da la quota!!!!!»
«Ehm, prof, ehm, mi scusi, prof, si svegli, prof, si svegli, prof» disse Herm.
«Ma dorme? Non è che è schiattato?» aggiunse Ron.
«No no, respira»
Il treno di colpo inchiodò, perché un Nazgul stava attraversando i binari inseguendo Arwen e il portatore.
D'improvviso venne meno la luce, e neppure i raggi infra rossi di Harry, che intanto aveva la tuta di Superman, riuscirono a fendere l'oscurità.
Si aprì di improvviso la porta dello scompartimento, e sulla soglia c'era un Nazgul, che diceva:
«Hynben yuhnh foemn mijhtl gibh junbg. Peter, fowtrebogvd hanjlibg caeio àlòce kfsè enbh fav!!!!» disse.
«Mi sa che ho sbagliato film. Peter, ho bisogno di un po' di fango finto e cipria!!!!» tradotto.
Da dietro, un suo cugino Dissennatore fece prendere un colpo a tutti, ed Harry, distrutto dalla pressione bassa, svenne.
Il prof, che scoprirono si chiamava Lupin, gli fece inalarare un po' di marijuana, e si riprese.

I tre traviati giunsero infine alla scuola di pazzia e follia di Hogwarts. La prima cosa che videro fu Draco Malfoy, un giovane e ridente fanciullo, impomatato con lo slecco di mucca, e probabilmente ossigenato, che contrattava con alcuni spacciatori di allucinogeni, cercando di fare concorrenza al traffico di marijuana di Harry.

La prima lezione fu quella di Divinazione. Il cannato e lenticchia raggiunsero un salottino dall'odor di muffa, con vari tavoli e poltrone di un colore stantìo, e, vicino al camino, una grossa amantide religiosa, o meglio, la loro prof, Cooman, prese la parola:
«Malvenuti, miei sfigati alunni. Vedo per voi un futuro a dir poco ripugnante. Molti di voi potrebbero morire o spaccarsi qualche arto, inavvertitamente cadere dalle scale quando mastro Lindo da lo straccio(sostituto di mastro Gazza N.d.Hika), o venire rinchiusi da Piton in una segreta in compagnia di Mirtilla Malcontenta, o venire rapiti da Pix e usati come bersaglio per maledizioni ed anatemi piuttosto arditi...» e andò avanti per una buona mezz'ora, mentre molti degli studenti maschi facevano gesti scaramantici piuttosto spinti.
Durante la lettura delle foglie di marijuana, Harry notò che le cartine per le canne erano di un'insolita forma, quella di un Gramo.
«'zzo è un Gramo, Harry?» chiese Ron.
«Un grosso cane portasfiga» rispose Harry.
«Lontano da me!!!!!» urlò Ron, puntandogli un amuleto da quattro soldi.

Passarono giorni e giorni di lezione tediose, in cui Draco venne assalito, e i capelli si scompigliarono, e in cui Nevillle Paciock rese ridicola l'intera classe superando tutti quanti nell'uccidere un demone esperto in travestimenti, che di notte andava a fare spettacoli con le drag queen.

All'inizio di ottobre, ad ogni modo, Harry ebbe altro a cui pensare. Qualcosa di piacevole, da compensare le lezioni e i traffici insoddisfacenti. Si avvicinava la stagione del Quidditch, e Oliver Baston, il mitico capitano, un venerdì 17 sera, indisse una riunione, per finire l'erba-pipa, e discutere delle tattiche.
«Truppa...» iniziò Baston, vestito mimetico, con un elmetto fornito di piante finte «innanzitutto, la disciplina vi vincola a consegnare la vostra vita nelle mie mani, come la coppa del Quidditch. VI HO FATTO MAI PERDERE?????»
«SISSIGNORE, SIGNORE!» esclamarono tutti in coro.
«Non è questo l'importante. Ne siete sempre usciti incolumi!!!!»
«Io, veramente...» iniziò Harry.
«La tua opinione non conta, Potter. Tu devi solo prendere il boccino!!!!! Comunque, l'importante è, al minimo, di concludere il campionato almeno quest'anno, né pietrificazioni né infortuni di Potter ci fermeranno!!!!!! La coppa sarà nostra, e io potrò sputare in un occhio a Flitt e prendermi la mia vendetta!!!!!!!!!»
«Questo è il nostro anno, Oliver!» disse Fred, caricando un bazooca (si scriverà così bazuca?).

Intanto il rapporto amore-odio tra Strusciagomiti e Buccia continuava, e Strusciagomiti era quasi riuscito a papparsi Buccia, ma sapeva un po' troppo di carne secca.

Harry, tornando da un fornitore di marijuana, trovò il ritratto della signora Grassa sfregiato peggio di lui, tutto rotto e zozzo.
«Per caso, eri qui a torturare qualcuno mentre è successo?» chiese a Pix, ancora sotto effetto degli allucinogeni, che gli erano stati consegnati avariati da Malfoy.
«Sirius Black. Ha minacciato la Grassoccia lì, e lei non l'ha fatto entrare. Per me se la prende troppo...»

Siccome abbiamo poca voglia di addentrarci, vi scriviamo in breve ciò che successe. Il mercato di marijuana e allucinogeni era in continua espansione e competizione. Un bonazzo di nome Cedric Diggory ridicolizzò Harry che, sempre a causa della sua pressione bassa, si era skiantato a terra, e Oliver Baston, con l'inno americano in sottofondo, aveva cercato di fare harakiri combattendo nel remake di Pearl Harbor, ma senza successo. La Nimbus 2999 era stata distrutta dal Platano Picchiatore, che aveva imprecato, e poi si era lamentato con l'amico Barbalbero. Dopo il piccolo incidente della Grassa, Silente aveva assoldato vari agenti della Cia e dell'Fbi perché tenessero a bada i Dissennatori e i Nazgul di passaggio. Buccia era scampato per l'ennesima volta dagli artigli di Strusciagomiti. Lupin, il nobile prof dai nervi d'acciaio e la pressione a posto, decise di aiutare il povero Potter e la sua salute con uno strano sistema kiamato Patronus. In più arrivò un pacco ad Harry. Venne aperto da degli artificieri assoldati da Silente, ma era solo una scopa. Oh, ed Harry aveva abbandonato una canna perché gli ormoni gli avevano fatto notare una certa tipa di nome Cho...

Harry dormì male quella notte (c'era la partita il giorno dopo). Prima, sognò di aver dormito troppo, e che Baston gli strillava: «Dov'eri? Abbiamo dovuto far giocare Neville al tuo posto!» e poi sognò che Malfoy e il resto della squadra di Serpeverde erano arrivati alla partita a cavallo di draghi. Stava volando a rotta di collo, cercando di evitare una fiammata uscita dalle fauci del destriero di Malfoy, quando gli venne in mente che aveva dimenticato la Firebolt, precipitò e si svegliò di soprassalto (JK Rowling docet N.d.Hika).
"Devo smettere di rifornirmi di allucinogeni da Malfoy, che me li da avariati!!!!!!" pensò, alzandosi.
Si diresse verso gli spogliatoi, dove Baston girava con dei boxer mimetici (mmm!! mica una brutta idea!!! N.d.Hika), e Fred&George ricaricavano i bazooka, sempre ammesso e concesso ke si scriva così, con un sigaro cubano di 14 centimetri in bocca per uno, che non fa male a nessuno.
Le tre donne contemplavano il capitano.
Harry, sudato fradicio dal brutto sogno e la corsa, venne costretto dalle tre dell'Ave Maria a farsi una doccia, aiutato dalle donne...
I quattro uomini riuscirono a riprendersi, e Baston, sempre seminudo, perché così era più bello, disse:
«Truppa...rimango in questa veste che so che vi gusta...siamo qui per vincere!»
«Sììììììììììì» dissero le tre.
Harry alzò il braccio debolmente, senza essersi ripreso dall'attacco delle tre e il loro "bagnetto". Cip&Ciop sorrisero senza togliersi il sigaro dalla bocca, e lanciando alcuni razzi segnalatori.
«Diggory ci ha voluto ridicolizzare, quel dannato piccolo borioso!!!!!!!E accidenti alla tua pressione, Potter! Prendi i tuoi medicinali, e rimettiti in sesto!!!! Sapete ciò che dobbiamo fare! Avrò la mia vendetta e schiaccerò quel lurido dentone di Flitt!!!!!!!!!! Le nostre difese sono impenetrabili, i nostri battitori mortali, le nostre donne irresistibili, il nostro cercatore, cazzarola, è Potter, mica un Serracinta da Pietracasa!!!!!!!(non so se avete visto il signore degli anelli... N.d.Hika). Un nuovo potere sta sorgendo! La nostra vittoria è vicina!!!!!! Quest'oggi il campo verrà macchiato con il sangue di Malfoy!! Marciate sul cielo dello stadio scolastico! Che nessuno resti incolume!!!!! Alla guerra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!(e poi, sogghignando malefico) NON CI SARÀ UN ALBA PER I SERPEVERDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!»
Il fischio di inizio andò perso nell'urlo della folla, mentre TREDICI scope si alzavano da terra, essendo Harry impegnato nel cercare le pillole per la pressione.
Salì anche lui, e mentre Tip&Tap facevano saltare alcuni cacciatori con i loro arnesi, siccome non so scrivere bazooka, Harry era praticamente appiccicato a Malfoy, non riuscendo a reggersi da solo. Malfoy cedette sotto il peso del cannato, e caddero entrambi. Durante la picchiata, il boccino, che stava raggiungendo la pluffa, alla quale era legato da un amore impossibile, rimase impigliato della divisa di Harry, e l'ultima cosa che gli si sentì dire fu «Pluffettina mia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!».
Forse fu proprio per quello che vinsero la coppa del Quidditch.
Quella notte, nella sala comune di Griffondoro, tutti festeggiarono fra pinte di birra, bazooka e sigari mentre il Mollicio-drag queen si esibiva nel centro della stanza e le donne facevano lo spogliarello con lui.

Il giorno dopo, tutti postumi della sbornia, Harry Potter, il cannato, si diresse con un colorito da far gara con Mirtilla Malcontenta, alla lezione dell'enorme mantide religiosa.
Questa, dopo la lezione lo trattenne ed entrò in trans. Con gli occhi rovesciati, e oscillando come un'ubriaca, disse:
«Il potere del nemico sta crescendo. Voldemort userà il suo burattino Codaliscia (e ki è?!?!?!? penserete... aspettate la fine della ff, del film o compratevi il libro, non siamo mica la Rowling, Cristo!!!!!!!!!N.d.Hika) per distruggere il mondo. I Mangiamorte sono stati sguinzagliati, e l'occhio rosso di Voldemort ora si posa su Hogwarts, l'ultimo luogo sicuro per i maghi. In cuor tuo, tu, Potter, cominci a capire. L'impresa esigerà la tua vita (gesto scaramantico spinto da parte di Harry) e io lo so. Lo ho previsto. È un rischio che riguarda tutti noi. Nell'oscurità che si addensa il potere di Voldemort si fortifica, si adopera estremamente per trovare la strada che lo condurrà al dominio. Ora è vicino, vicinissimo a raggiungere il suo scopo. Voldemort avrà il dominio su ogni forma di vita su questa terra, anche sulla fine del mondo. Il tempo dei Babbani è finito, loro non possono più aiutarci, ci lasciano al nostro destino»
La Cooman aveva molto apprezzato Le Due Torri.
E fu così che Harry non resse più, e venne sottomesso da un conato di vomito, provocato dalla sbornia notturna.

Harry, Ron ed Hermione, nomi in codice Cannato, Lenticchia e Boccoli di Paglia, erano in cerca di un nuovo campo libero per coltivare la marijuana (sempre ammesso che si scriva così). Buccia era tornato da una settimana di viaggio vacanze, e Lenticchia lo stava inseguendo, insieme a Strusciagomiti e all'altra combriccola. Lenticchia riuscì a catturare Buccia, ma il Platano Picchiatore, ancora risentito per la faccenda della scopa, se la prese con lui, essendo sfigato all'ennesima potenza, e gli spezzò una gamba.
Strusciagomiti allora guidò tutti giù per un tunnel sudicio, ed arrivarono al cospetto di Sirius Black.

Sirius era intento in un'appassionante partita di carte romagnole con Remus Lupin, che affermò infine:
«Scopa!»
Piton era legato per i piedi e per le mani, appeso a testa in giù e cantava a scuarciagola le hit di Renato Zero tra cui ricordiamo "il triangolo" e "Mi vendo".
Harry ed Hermione li guardarono perplessi mentre Ron strisciava verso di loro, recando il topo Buccia che tentava in ogni modo di svincolarsi.
Appena i due giocatori videro il topo, abbandonarono la partita, sebbene Remus fosse in vantaggio di ormai sette punti, e lo presero in ostaggio, minacciandolo con un cellulare, dicendo che l'avrebbero inondato di radiazioni (spieghiamo: l'anno scorso verso luglio, ci trovammo io, me medesima, la Cugi e la nostra amica Letty in un paesello sperduto di nome Brosso, in provincia di Torino. Mancavamo di ogni traccia di civiltà, tra cui tv, stereo e piadina. In queste circostanze non potevamo persistere per più di tre giorni, perciò prendemmo in ostaggio l'orsetto di peluche Kaloo di una candida bimba di nome Francesca e lo minacciammo di radiazioni con il mio cellulare, di me medesima. Alla fin fine abbiamo ottenuto almeno lo stereo, con la colonna sonora di Spiderman, e Chad Kroeger a tutto andare. Poi ci siamo accorte che la tv aveva la spina staccata, e abbiamo provveduto, e la mia mommy si adoprò per darci un assaggio della nostra terra natia, con un po' di piadina, il cibo degli dei. Si può dire che abbiamo civilizzato un paese! N.d.Hika&Cugi).
Ron, essendo cerebroleso (io comunque lo stimo N.d.Hika), non capì, e chiese ovviamente spiegazioni, perché non poteva avventarsi sul deportato nelle sue condizioni cliniche.
Sirius spiegò che Buccia era un infimo traditore, che aveva voltato le spalle a tutta la compagnia di narcotrafficanti, capitanata da James Potter, ed era entrato in affari con Voldemort.
Sirius, di cui i nostri, se così possiamo definirli, eroi non sapevano ancora l'identità, decise, insieme a Lupin, di far fuori una volta per tutte er topo.
Ma i tre insorsero, essendo affezionati a Buccia, e allora i due narcotrafficanti acconsentirono a trasformarlo in umano, se così possiamo definire Peter Minus, un uomo un maiale, e ve l'ho già ampiamente descritto sotto il profilo fisico.
Guardava tutti con piccoli occhi neri e porcini, scrutandoli in cerca di pietà, quella pietà che chiedono i suini al macello. A un certo punto Harry, che iniziava ad essersi un momentino skifato di quell'essere porcino, chiese:
«Ma tu chi sei?» rivolto a Sirius.
Il tipo lo guardò stranito, credendolo più resistente all'alcol:
«Sono Black» disse il deportato, o depravato che dir si voglia, mettendosi in atteggiamenti da Piece Brosnam, mettendo le dita a forma di pistola, e continuò «Sirius Black. La morte può attendere. La mia sì, la sua no» intendendo Peter, e, rivolto verso Lupin, disse «lo uccidiamo insieme?»
«Sì, direi di sì» disse Lupin, cupo, quasi opaco, direi plumbeo.
«Voi non... voi...» esalò Minus, strisciando verso Ron. Poi disse: «Ron... non sono stato un buon amico? Un bravo animaletto? Non lascerai che mi uccidano, Ron, vero? Stai dalla mia parte, vero?»
Ma Ron, seppur dal pavimento, lo guardò con sommo disgusto.
«Ti ho lasciato dormire nel mio letto! Tu hai tendenze, depravato maniaco pedofilo!» disse sconvolto.
«Bravo ragazzo, bravo padrone...» Minus avanzò verso Ron, a quattro zampe «Non glielo permetterai, vero? Ero il tuo topino Buccia. Ero un bravo animaletto!» continuò con fare dell'altra sponda. Ron sentì un conato di vomito.
«Sei stato migliore da topo che da umano, non c'è molto di cui andar fieri, Peter...» disse Black in tono asciutto, quasi secco, direi arido. Ron, sempre più pallido per il dolore e per lo schifo, non venne aiutato in alcun modo, e si trascinò più lontano da quelle mani suine.
Minus, carambolando, afferrò la gonna di Hermione e disse: «Dolce ragazzina... brava ragazzina... tu... non lascerai che... aiutami... »
Hermione si ritrasse con aria orripilata, notando che Peter aveva gusti bisessuali.
Minus si chinò tremando in maniera incontrollabile, neanche avesse le convulsioni, e voltò lentamente il capo verso Harry.
«Harry... Harry... assomigli tanto a tuo padre... sei come lui...» disse Minus. Harry aggrottò la fronte, sperando che l'essere non avesse tentato di fare certe cose con suo padre, al che rabbrividì.
«COME OSI, SUINICO MANIACO, RIVOLGERTI A HARRY, E PARLARE DI JAMES CON QUEL FARE DA FRICCHETTONE!!!!!!!»
Minus, allora, si ritrasformò in Buccia, e corse fuori. Dietro di lui, correva come un ossesso Strusciagomiti, dietro ancora Hermione, dietro ancora Ron, muovendo la gamba quasi fosse di legno, in cerchi concentrici, sembrava che avesse una portesi, e pareva Heidi azzoppata, dietro ancora Piton, saltellando peggio di lui, legato ancora, come un insaccato, tipo salame, che continuava ad agitare il suo parrucchino oliato, urlando "MI VENDOOOOooooooooooOOOOOOO!", e da dietro le quinte di questa FF io urlo "E chi te compraaaaaaaaaAAAAAAAAAAAAaaaaaaaaa!", dietro ancora Remus, cercando di radunare il seme denari, cercando di fare magari anche una primiera, dietro ancora Sirius, facendo finta di coprire le spalle con un fucile immaginario, anzi, molto simile a un bazooka, dovrebbe scriversi così alla fin fine, di Ricchi&Poveri, sempre più poveri che ricchi, e dietro ancora infine, Harry, ansimando come un asmatico, un sacchetto di semi di marijuana in una mano, l'areosol in tasca, e le pillole per la pressione nel taschino della camicia, e urlava «EHI SONO IO LA STAR!!!!!!!!» ma, nella confusione del momento non si accorse che era a sua volta inseguito da nove Dissennatori e otto Nazgul, di cui uno si era momentaneamente volatilizzato, corso da Piton, credendolo Vermilinguo.
Harry dunque si gettò a terra, spaventato. Sirius si voltò, quasi in un rallenti, e disse:
«Mammina cara!!!!!!!!!!!!!» credendo che la strana figura accasciata a terra fosse sua madre, Cassiopea (ki vuoi ke abbia potuto chiamare un figlio Sirius? sono i cavalieri dello zodiaco, hanno nomi importanti, sono grandi e forti eroi, tutti decisi a vincere ma solo una alla fine potrà trionfar, ma solo una alla fine......... para pa para pa.......... potrà trionfar para pa pà!!!!!!!!!!!! oppure, per i fan più recenti. i cavalieri... turutu... i cavalieri... turutu... i cavalieri dello zodiacooooooooo 2° voce iiiiiiiiiii cavalieri i cavalieri!!!!!!!!!!!!!!!!!! oppure ancora pegasus verrà con i quattro amici eroi per salvar...I'sabel...la dea atena senza etààààààààààà...... basta N.d.Hika).
Così Sirius si avventò su Harry, e così le creature incappucciate lo trassero con loro.
I Nazgul lo tiravano da un braccio, sibilando con la voce di Fran Walsh:
«È il portatore... l'Unico lo ha lui... vieni...»
E i Dissennatori lo tiravano dalla parte opposta, dicendo a mò di fricchettoni:
«Vieni da noi, Sirius caro, fatti dare un bacietto...»
Sirius, credendo di essere nel suo locale, dove anche lui si esibiva, di drag queens, e si riprese, ma poi si accorse di essere strattonato, e urlò di dolore.
Piton, intanto, scacciando il pedante Nazgul, giungeva saltelli, rincorso da Ron, che andava zoppicando, verso l'infermeria. Ma el Piton sbagliò strada, e scese giù rugolando da un dirupo.
Remus, cadutegli alcune carte, si gettò a raccoglierle, e si ritrovò in una selva oscura, che la diritta via era smarrita.
Hermione allora prese la situazione in pugno. Iniziò ad armeggiare sotto il vestito, ed Harry iniziò a sbottonarsi la camicia, togliendola con un gesto da far invidia a uno spogliarellista. Hermione si arrestò e, guardandolo male, disse:
«Che credi di fare, Beach Boy??»
«Beh, sai, noi due soli, un topo in fuga, Piton giù per il dirupo, il tuo amante Ron alla balia di sé stesso, il tuo gatto disperso, il buio, le stelle, la luna piena... la luna piena?» si interruppe Harry «O MIO DIO UN LUPAZZO MANNARO!!!!!!!!!LUPIN È UN LUPASTRO!!!!!!!!!» e da lontano l'ombra di Remus si trasformò nell'ombra di Lupo Alberto «UN CANNIBALE!!!!!!! SI NUTRIRA' DELLE NOSTRE MEMBRA!!!!!!!!!!!vedi Hermione era anche per questo che...COMUNQUE!!!!!!!!!!!!!! UN ATTENTATO ALLA MIA VITA!!!!!!!!!!!!»
A un certo punto arrivò Beppe Braida che disse, imitando Emilio Fede «ATTENTATO!!!!!!! SI TRATTA DI ATTENTATO!!!!!!!!!!!» e uscì di scena.
«Dicevo... INSOMMA!!!!!!!! QUALCUNO MI SALVI, MICA PER NIENTE, È CHE IO SONO POTTER, anche se tu, o creatura terrestre che hai nome Hermione, non ti concedi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!»
Alla fin fine Hermione, mentre il cannato rimuginava tra sé e sé, recuperò una piccola clessidra, e, dicendo ad Harry che aveva un idea, lo arpionò per un braccio, e si nascosero su un albero, mentre la pioggia cadeva nel pineto, sui loro volti silvani, sui vestimenti leggeri e i freschi pensieri che l’anima schiude novella eccetera, mentre Gabriele D'Annunzio cercava ispirazione, e li osservò a lungo in atteggiamenti poco decorosi ed adatti alla loro precoce età.
Scesero circa mezz'ora dopo, mentre Sirius veniva ancora strattonato.
Harry sventolò la sua camicia bianca in segno di pace e si avvicinò ai Nazgul, in segno di negoziato. i Nazgul non lo avrebbero mollato finché non avessero avuto il Portatore.
Hermione arpionò ancora Harry e decisero di far un viaggio nel tempo, contro ogni legge e sorte, senza minimo ripensamento, visto che Harry manco sapeva che dovevano andare via.

L'atmosfera era fredda, molte tv ritraevano Keanu Reeves che si guardava attorno, vestito da Don Bosco, mentre un incrocio tra il capitano del Titanic e Piero Angela, detto l'Architetto, gli parlava di un paio di porte, una lo conduceva dalla sua amata, già skiattata, e l'altra alla salvezza di un gruppo di fricchettoni new age.(ringrazio un tale di nome Diego Aresti per la citazioncella dalla sua recensione del Reloaded su ciak di luglio e Stefano Disegni per le sue strisce sullo stesso numero per il Don Bosco N.d.Hika) Harry guardò Don Bosco e chiese:
«Scusi, padre, lei sa mica dove siamo finiti?»
Il prete si girò verso di lui.
«Tutte stronzate!»
«Questo qui si è fatto per bene!» disse allora Harry.
«Che si fa adesso? Sei tu l’eroe qui! Cosa si fa?!?!?!?!?!» chiese istericamente Hermione.
«L’hai tirato fuori tu quell’aggeggino, quella clessidra, quindi è colpa tua se qui c’è un ecclesiastico che si è fumato qualche canna! Rimedia tu, creatura terrestre! Tu e i volti silvani, tu e i tuoi vestimenti leggeri e i freschi pensieri che…»
«Se fai basta mi muovo»
«Non eri tu quella fissata con lo studio?»
«D’Annunzio è comunque una sega! E poi sono secchio solo nel nostro mondo, pezzo di pataca!»(Fatti, non pugnette! N.d.Hika)
Rigirò la clessidra, e si ritrovarono nell’era di Re Artù, nella sala del trono. Il re banchettava e aveva la faccia rossa, un bicchierozzo in mano e canticchiava “Who wants to live forever” con sguardo squilibrato. Merlino, il più grande mago della storia, era seduto in un angolo, con la testa tra le mani dalla disperazione. Tutto intorno al tavolo era il caos, gente che faceva bisboccia e urlava a squarciagola “We are the champions” o “We will rock you” dei Queen, un paio di skizzati si tiravano dei colpi a vicenda con la spada, ubriachi fradici, mentre un altro crocchio prendeva le scommesse sullo scontro, e il cibo volava da tutte le parti. Harry schivò un tre cosce di pollo, Hermione scansò un tozzo di purè di patate (c’erano le patate nel medioevo? Boh, vebbè, non c’erano neanche i Queen, eppure gli sceneggiatori de “Il destino di un cavaliere”… N.d.Hika).
L'eccelso Merlino alzò lo sguardo e notò i due poveri cannati, e fece loro cenno di avvicinarsi.
«Che cosa vi turba, giovini?» chiese Merlino.
«Non riusciamo a tornare nel tempo giusto! Dobbiamo andare a prendere Frodo e Sam e darli ai Nazgul e i Dissennatori perché salvino quel drogato del mio padrino e con lui vivremo felici e contenti!» rispose Harry.
«Guarda caso ho parlato col mio amico Tolkien e me li ha prestati per un po'. Sapete, così, per distrarmi da questo disastro di corte. Ve li porto, poi vi rimando nel vostro tempo. Siamo d'accordo, giovini?»
«Grazie mille illustrissimo eccellentissimo eminentissimo grandissimo...» iniziò Hermione, ma venne interrotta dallo stesso Merlino e disse:
«Basta leccare il culo, muovetevi!» e li mandò nel presente con Frodo e Sam che non capivano una mazza, abbracciati e impauriti come nel terzo libro-film.

Sirius era in uno stato orribile. I Dissennatori avevano appena preteso i vestiti, e i Nazgul tentavano di prendere i capelli. Harry e Hermione caddero su Gabriele D'Annunzio, che da allora decise di abbandonare i poemi e diventare un patriota (W Mel Gibson e Jason Isaacs N.d.Hika). Harry ed Hermione portarono i due hobbit avvinghiati ai Nazgul e ai Dissennatori. Mollato Sirius, di cui avevano comunque ancora i vestiti, i Nazgul presero Frodo e i Dissennatori Sam, così, per avere qualche povero sfigato da torturare. Sirius, ciulato un dragone dei Nazgul, e beccandosi un infamata da uno di loro nella lingua di Mordor, scappò verso l'infinito e oltre.
«O creatura terrestre che hai nome Hermione, abbiamo lasciato il tuo amante Ron in balia di se stesso! Andiamo in infermeria» disse Harry.
«D'accordo» rispose Hermione poco convinta.
I due si diressero verso l'infermeria, e li trovarono il povero sfigato di un colorito malsano, la gamba finalmente stekkata e ingessata. Si riprese un attimino:
«Che...cosa...è...successo...?...» chiese senza forze.
«Spiega tu» disse Harry fumandosi finalmente una canna dopo le avventure vissute.
«E no, spieghi tu, caro!» gli rispose Hermione, cercando di far calmare l'amante che reclamava il suo turno, nonostante fosse praticamente moribondo.

Lupin era tornato alla fattoria McKenzie, in cerca della fidanzata Marta. Il cannato non la prese molto bene, il lupatro gli doveva ancora dei soldi. Buccia era riuscito a raggiungere il vero padrone che per punizione l'aveva chiuso in un ripostiglio (vedere la saga di Rosso Relativo N.d.Hika&Cugi). E tutti quanti tornarono a casa tra lacrime e fumo.

FINE

ringraziamo, anche se non abbiamo voglia perché dobbiamo iniziare a fare la parodia del quarto, tutti quelli che ci sostengono e che ci leggono e che bastardamente non ci salutano ne scrivono i loro pareri...
ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao ciao

Hikarufly&Cugi

 
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