IL RIFIUTO
- Capitolo 1° -
Ciao caro diario,
ho appena riletto le pagine precedenti...che piccoli problemucci che avevo al mio compleanno! Scusa se non ti scrivo sempre ma mi viene da scrivere solo quando ne ho veramente bisogno,e TU ci sei sempre.
Ormai ho scoperto da molto che è più facile scrivere a te, un amico immaginario, che parlare con gli altri. Perchè gli altri hanno un'anima, parlano, pensano e quando dici qualcosa a loro puoi anche mentire; non parli a te stessa, non dici quello che veramente vuoi ma solo quello che riesci a dire.
Nemmeno gli amici più cari, nemmeno a loro riuscirai mai a dire qualcosa di completamente vero. Caro diario, tu non verrai letto da nessuno (spero) e così riuscirò a mantenere la mia anima, finchè tu resterai solo mio mi reggerò in piedi.
Finchè sarai solo mio e non conterrai l'anima d'altri, solo allora sarò veramente felice perchè quì sono sempre io. Capisci? Finchè nessuno ti leggerà il mio pensiero non verrà intaccato. Che pensieri tristi, eh!?!
Caro diario,
ormai mi conosci. Cado in depressione facilmente e per un nonnulla. O forse non mi conosci così bene come credo...perchè ti ho scritto poco, perchè in tutto questo tempo non ho trovato nessuna verità da dire a me stessa: in quest'anno che ormai è passato io ho sprecato lacrime per niente, brutti voti o anche solo pechè mi sentivo male.
Ora che sto male veramente,
ora che sto male dentro,
le lacrime sono quasi finite e sinceramente non voglio più piangere per cose inutili come la mia anima che si svuota. Ora sono solo un guscio, senza pensieri o emozioni, è solo per questo guscio che io vivo. Ed è per questo mio aspetto esteriore che mi sento svuotata. Voglio diventare forte, voglio essere forte ora in modo da fregarmene degli altri, di piacere a me stessa senza limiti. Ma io non sono così, una ragazza di appena 14anni non può sperare di sopravvivere sola o "semplicemente per la mia vita".
Se non avessimo gli altri che resterebbe di noi?
Che cosa segnerà la differenza fra me e la terra su cui cammino?
Voglio piangere ma i miei occhi non producono niente. Sembra quasi che il mio cuore si sia seccato e che ora vaghi marcio nel mio petto.
Perchè non sono come gli altri? perchè non sono nata super intelligente, con un bel sederino o semplicemente la pancia piatta? Perchè questo segna una condanna?
Basta con le domande, dopotutto ti scrivo per darmi delle ragioni, no!?!
Sin da piccola avevo immaginato di nascere con tutte le conoscenze del mondo, senza così dover andare a scuola, oppure nascere forte, senza così dovermi iscrivere in palestra.
Eppure per molto tempo io ho cercato di raggiungere i miei obbiettivi con molti sforzi
senza raggiungerli.
A scuola non ero la più brava
In palestra non ero la più forte.
Vedi, anche ora che il mio cuore è secco io penso agli altri, non posso fare a meno di confrontarmi con gli altri perchè se no non avrei più un mito da seguire, uno scopo da raggiungere e la mia esistenza sarebbe nulla.
Eppure ora penso che non mi piace stare con gli altri, con nessuno, perchè non ho ancora trovato la persona che sappia scaldare veramente il mio cuore. Tutti quei sorrisi che son solo un'immagine falsa delle persone e quei loro corpi falsi e perfetti si muovono in modo da rinfacciarmi il fatto di non essere nata perfetta.
Anche senza volerlo, me lo dicono tutti.
Ogni persona, animale o cosa mi rinfaccia che non sono bella come una rosa, nè delicata come una margherita, nè libera come un'onda che si infrange sul terreno portando invidia alla terra stessa.
Perchè io non posso essere invidiata? Che cose stronze dico!! Io non ho mai pensato agli altri ma ora che una mia amica mi ha rinfaccito il mio punto debole sbattendomelo davanti agli occhi, anche se l'ha fatto per scherzo, anche se non si è accorta di avermi fatto male fino al mio profondo,
io la odio.
Un sentimento così stupido e superficiale per un mondo che lo è altrettanto, ma allora perchè io voglio far parte di questo stupido mondo? Perchè non posso stare da sola?
Forse solo perchè non voglio.
Se stessi da sola non potrei più vedere quei sorrisi dalla quale ho imparato a vivere. Dopotutto è normale! La prima cosa che vediamo è il sorriso di nostra madre o dei dottori, un sorriso che è capace di farci smettere di piangere o di sfogarci quando ne abbiamo bisogno.
Eppure quando quel sorriso si gela nella bocca di quella donna, allora abbiamo capito che quel sorriso ce lo dobbiamo meritare e allora cerchiamo di migliorarci.
Ma io dico: se per migliorarci dobbiamo perdere il cuore allora ne vale veramente la pena?
E mi rispondo di si, che è indispensabile per me.
Come posso pensare di trovare la persona che un giorno riuscirà a sostituire il sorriso con mia madre con il suo se non ho interesse nel ricevere amore?
Voglio diventare forte dentro, nel petto, così da fare in modo che le mie barriere non vengano abbattute da un semplice scherzo. Eppure prima di diventare forte voglio diventare bella, così che Lei non avrà più nemmeno la ragione per provare a ferirmi.
Nessuno ci deve provare.
Aprirò il cuore solo alla persona che amerò.
Aprirò il mio cuore solo ad una o più persone che mi dimostreranno che il sorriso che hanno nelle labbra
lo hanno anche nel cuore.
Perchè non voglio più perdere grandi amocizio. Se sarà così sempre allora preferisco non avere amici e riservare il mio cuore a chi se lo merita veramente.
Diletta Sanna
********************************************
Ciao, io sono dily-chan ma chamatemi semplicemente dily o potete scegiere tra la vasta lista dei doprannomi che mi hanno appioppato come DIXI, DIDI, DADO eccetera eccetera...vi prego solo di commentare anche solo per dire "ciao didi, ho letto la tua fic e devo dire che è pallosa"!
Alla prossima e mi raccomando
COMMEEEEEEEEENTI!
|
|
