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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: L`EREDITÀ
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: lost-paradise galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/06/2004 10:38:05 (ultimo inserimento: 24/01/05)

shanks il rosso e la sua ciurma come non li avete maivisti! ^__^
 
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CAP 1 - UNA GIORNATA NO
- Capitolo 1° -

Tutto taceva in quella notte d’estate; nel cielo limpido del mare orientale rifulgeva quella pallida luna amica delle serate di pace e dei viaggiatori che, spossati dalle fatiche dell’ennesimo giorno di navigazione, non cercavano altro che un tranquillo risposo, cullati da un pacifico mare tanto calmo da sembrare fatato.

Una notte per rigenerare le proprie forze, per sognare e soprattutto per godere finalmente di un momento di pace.

Unica lato “negativo” era il caldo, ma la lieve brezza marina ovviava al problema, almeno per la maggior parte degli uomini.

Che atmosfera soave no? Eppure…

SBAMM!!!! PEHM!!! ARISBAMM!!! CAAABHUMMM!!!!

“CHE CAVOLO STA SUCCENDO!!! ALLARMEEE!!!”

“TUTTI SUL PONTE!! CI ATTACCANO!!!”

“CAAAPOOO!!!”

Una sequenza di rumori indescrivibili, un casino dell’anima tale da mettere in subbuglio anche l’intrepida ciurma di Shanks il Rosso, seguita da un urlo sovrumano e una bestemmia che buttò giù dal cielo dei beati tutti i santi, gli strasanti e gli arcisanti del paradiso sfasciò in men che non si dica quella pace di cui sopra..

Tutti si erano radunati sul ponte, punto di ritrovo in caso di pericolo; mancava solo il capitano e il suo vice, sicuramente impegnati a capire che cosa fosse successo e a prendere provvedimenti.

Dopo il boato era sceso di nuovo il silenzio, ma stavolta era un silenzio di tomba, teso come una corda di violino.

Nessuno fiatava, anzi nessuno respirava!!! Tutti aspettavano una parola del loro comandante, ma quella parola non arrivò mai…

Neanche un minuto dopo il disastro sonoro ve ne fu un altro: una risata di una potenza di almeno 2000 decibel risuonò per tutto il mare orientale, la terraferma e anche il paradiso (ovviamente deserto dopo la bella bestemmia) e si prolungò talmente a lungo che si temette davvero la morte per strozzamento della celebre ugola d’oro delle ghignate!

Yasopp e Lucky, un misto tra terrore, incomprensione e divertimento, si fiondarono nella direzione da cui proveniva tutto quel frastuono e quando si avvicinarono alla sala da pranzo videro una scena indescrivibile:

Shanks, sdraiato a terra, si dimenava come un invasato cercando di far tornare la mandibola, ormai slogata, almeno a due centimetri di distanza dalla mascella;

respirava a malapena, era in preda a convulsioni e aveva la faccia di un rosso molto più intenso dei suoi capelli (il che è tutto dire! n.d.a)

Rotolava sulla schiena con una foga pazzesca tanto che era diventato un salsicciotto avvolto nel suo mantello fradicio di lacrime che continuavano a uscire copiose nello sforzo del ridere.

Ma lo spettacolo più entusiasmante (e causa della crisi di stupidera del Rosso) era il vice-comandante, che in quella situazione aveva ben poco del vice e molto del fratello maggiore del pazzo rosso!

Stava lì a terra, o meglio, a terra c’era solo il suo didietro visto che il resto era avvolto un po’ in tutto l’armamentario cuciniero;

una pentola aveva trovato sistemazione migliore come contenitore del suo piede destro, il sinistro invece era ancora per aria, naturalmente senza ciabatta, e il pigiamino a strisce bianche e nere della serie “sono appena uscito di galera” aveva deciso che il vice era più sexy con la gambetta sinistra scoperta fin a sopra il ginocchio;

per non parlare della camicia del pigiama, una bella tavolozza degna di Picasso nella quale giocavano a chi si espandeva di più delle belle macchie di dubbia origine, un misto tra acqua, rhum, sakè, pomodoro, patate, verdure e salsa di quella bella piovra mezza cotta (fortunatamente fredda..) che si divertiva a fare la parte del cappello, ornata dal coperchio della pentola-scarpa e dalle grandi mani di pirata che si muovevano non proprio tranquillamente un po’ ovunque per tastare la situazione.

Ma il tocco di classe era dato dalle posate!

Forchetta tra i capelli corvini che stavano complottando uno sciopero di protesta per lo stato pietoso in cui erano e coltello infilzato sulla mensola dove erano riposti i barattoli delle spezie; la cosa fenomenale era però che infilzata da quello stesso coltello c’era proprio la ciabatta mancante all’appello!!!

Indescrivibili erano gli occhi di Ben, incavolati come mai erano stati per la figura del piffero fatta proprio davanti a quel moccioso di Shanks, capace di non dimenticarsi mai e poi mai di quella scena!

Che dire, il povero vice-comandante aveva in quel momento perso la sua fama di uomo con la testa sulle spalle (infatti sulle spalle aveva i tentacoli della piovra!!), serio e immune a questo genere di incidenti!

Ancora più sconvolti Lucky e Yasopp provarono ad avvicinarsi, se non altro per vedere se il poveretto era ancora tutto intero, ma appena Ben li vide scattò in piedi, lanciò un’occhiata a Shanks che non accennava a ripigliarsi e con fare indifferente esordì: “È finito il Rhum, provvedete”.

Detto questo si dileguò, terrorizzato dal pensiero di dover dare una spiegazione del casotto che aveva combinato proprio a quell’idiota patentato del suo capitano..

La mattina però nessuno disse nulla, tutti si comportavano come se non fosse successo niente; “meno male.. mi è andata bene” era l’unica frase che frullava in testa a Ben Beckman il Supersite.

La giornata passò senza problemi, a parte il fattore vergogna: per la prima volta in tutta la sua vita non fissò negli occhi nessuno per paura di leggerci divertimento per quello che era successo la sera prima.

La ciurma non aspettava altro che la notte sperando fosse più fresca della precedente (una come la precendente aumentava il rischio di una ricaduta del vice… in tutti i sensi..)

Il desiderio di frescura fu avverato, ma…

SBAMMM!!! CABUUMMM!!! SBADABAMM!!! SPLASHH!!

Altro urlo, altra bestemmia, ma nessuno a parte il solito bimbo curioso come una scimmia si alzò dalla propria amaca; ormai le cadute del vice erano roba vecchia, pura normalità.

E invece Shanks si precipitò, ansioso di potersi sganasciare per la seconda volta, ma stavolta sfiorò davvero la crisi asmatica: la causa era ancora Ben, incavolato più di prima, fradicio più del giorno precendente (ma con lo stesso pigiama..), tuttavia non era in cucina… purtroppo..

Prima che il Rosso potesse iniziare lo show da posseduto Ben sbraitò:

“Ma porca di quella paletta purgativa!! E non dico altro perché i santi sono già tutti caduti, arcicaduti e sepolti sotto metri di terra!! Ma che è??? Sto pigiama che mi porta sfiga??? Non è possibileeee!!!!! NON ANCORA A ME!!!! CHE HO FATTO DI MALEEE!!!..”

“Hei, respiro profondo e calmati.. fumati una sigaretta…” il sorriso si dileguò dalla bocca di Shanks che non sapeva proprio come fare a calmare il suo migliore amico.. non l’aveva mai visto così! Ben non si scomponeva mai!

“Ma quale sigaretta!! QUI MI SERVE UN CANNONE!!! Perché tutte a me?? Ieri avevo caldo, che faccio? Dico vado a bere un sorso! Chissà che non mi rinfreschi! E invece?? MENO UNO MI SPACCO L’OSSO DEL COLLO!! Puzzo ancora di quella schifezza che avevo in testa!! Proprio io dovevo inciampare su qualcosa e fare tutto quel macello???”

“Ben??”

“ E stasera allora?? Dormo bene, ma mi scappa, così vado in bagno e che succede?? Altro giro altro regalo!!! Ma stavolta finisco con la testa nel cesso!! CHE SCHIFOOO!!!”

Shanks a quella confessione stava per farsela sotto dalle risate, ma sapeva che non l’avrebbe passata liscia se avesse solo accennato a un sorriso..

Allora provò “Ben, capita a tutti di inciampare! Sono cose che succedono!”

“MA NON COSI’!! IN DUE NOTTI HO PRESO DENTRO DUE VOLTE IN QUALCOSA!! PRIMA INCIAMPO IN UNA SCOPA, POI IN UNO SPAZZOLONE!!C’HO LA TESTA BAGNATA D’ACQUA DI CESSO!!NON SO SE MI SPIEGO!!”

“Azz!! Ti prego dimmi che non sono la scopa e lo spazzolone che mi sono dimenticato in giro ieri e oggi! Lo sapevo, non dovevo offrirmi per il turno di pulizia settimanale al posto di Jack!” Shanks stava sudando freddo nel pensare queste cose, ma si fece coraggio e chiese “Ben, dov’erano quella scopa e quello spazzolone?”

“La scopa era proprio davanti alla porta della cucina, al buio non l’ho vista, lo spazzolone era davanti alla porta del cesso. Che qualcuno me l’abbia messo lì apposta??”

“Cazzarola maledetta, sono proprio quegli aggeggi che ho dimenticato io!! Ma quando imparerò a usare la testa?? E ora che gli dico??” Shanks stava sbiancando, già sentiva le pallottole del fucile di Ben in corpo.

Deglutì a forza, il suo amico se ne accorse.

“Tu ne sai qualcosa??” chiese alla “mo’ ti ammazzo”

Shanks avrebbe dato anche l’altro braccio pur si tornare indietro nel tempo e sistemare quelle dannatissime cause degli incidenti! “Ben, senti…” non riuscì a dirglielo.. “mettici una pietra sopra!!! Sarà solo la tua giornata no!!!”

“La mia giornata no.. forse hai ragione... sta arrivando.”

“Cosa??”

“La giornata no!!! Cosa sennò??”

“Cosa ti fa credere che non sia già finita scusa??”

“Cosa? Ieri non è stata una giornata negativa!!! Solo ‘ste due notti sono state disastrose! Questo vuol dire che domani sarà la mia giornataccia, e visto che le notti erano due, temo anche per dopodomani..”

“Da quando Ben Beckman è superstizioso? “ Shanks era shockato, non aveva mai visto il suo amico così.

“Da ora”


 
Continua nel capitolo:


 
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