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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LE MOSSE DI CUPIDO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: eyown galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/06/2004 21:42:06

una nuova amica per harry e i suoi amici, una nuova attrazione per malfoy...ma cupido esiste davvero?
 
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WELCOME DERHIL
- Capitolo 1° -

La mia seconda fanfiction su Harry Potter, siate clementi, la prima non sono risucita a portarla avanti, chissà che un giorno non mi torni l'ispirazione ^^'' Buona lettura!!!

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Il fumo denso e grigiastro che usciva dalla locomotiva del treno sembrava aumentare di secondo in secondo, come se il mezzo volesse dare la sveglia i ritardatari con i suoi sbufi improvvisi, e gli ultimi cercavano di non farselo ripetere due volte.
"Avanti Ron, datti una mossa!" Harry ormai aveva distanziato l'amico di una decina di metri, arrivando ormai sotto al loro vagone, mancando per pochi centimetri un'impettita signora che salutava il figlio come se la sua partenza fosse una manna dal cielo. "Ci sono Harry, aspettami..." Il rossino lo raggiunse, riuscendo per un pelo a caricare i bagagli sul mezzo, prima che questo cominciasse a muoversi, portandoli nuovamente, come alla fine d'ogni estate, ad Hogwarts.
Harry prese posto su un sedile libero, imitato subito da Ron, sistemandosi poi meglio gli occhiali sul naso, osservando fuori dal finestrino le colline che scomparivano, sempre più veloci, man mano che il treno acquistava velocità "A cosa stai pensando?" Ron intervenne tempestivamente all'aria imbambolata dell'amico, punzecchiandolo ad un fianco con il gomito " Scommetto che si tratta di quella bella Tassorosso che hai conosciuto lo scorso anno" Il sedicenne dai folti capelli corvini scosse la testa, sorridendo al compagno di viaggio "No, non è a lei che penso...ma per ora non ti voglio svelare altro..." Gli diede una leggera spinta per farlo allontanare, come per sfidarlo a fargli rivelare i suoi pensiero segreti. "Uh....discorsi segreti fra maschi?" La voce della ragazza li sorprese entrambi, ma Ron fece un salto sul sedile, ritrovandosi Hermione dietro le spalle "Ciao Herm...." Harry le sorrise, battendo la mano sul posto libero che si trovava accanto al finestrino, come piaceva a lei, aspettando di vederla sedersi. "Ciao ragazzi...come al solito stavate per perdere il treno, vero?" Ron distolse lo sguardo da lei, tornando invece a fissare gli alberi che sfrecciavano fuori dal finestrino, con le guance che pian piano stavano prendendo lo stesso colore dei capelli. Harry si portò una mano alla fronte, soffocando una risatina divertita alla reazione dell'amico, ricordando perfettamente quello che gli aveva confessato alla fine dell'anno precedente... "Già Herm, come al solito..." rispose, volgendo anche lui los guardo in lontananza, ansioso di arrivare al luogo che ormai chiamava casa.

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Ormai erano trenta minuti buoni che aveva smesso di ascoltare i discorsi sconnessi di quegli idioti di Goyle e Tiger, fingendo di interessarsi alle loro parole, che alle sue orecchie apparivano senza senso e assolutamente inutili. Ogni tanto annuiva, giusto per farli contenti e bastava quel suo piccolo cenno della testa per renderli docili come cagnolini...in fondo, con lui, non si sarebbero mai comportati diversamente. "Guarda draco, lo Sfregiato e Wesley sono nuovamente in ritardo!" Tiger gorgogliava come un'animale portato al macello, ma bastò il ricordo di Potter per svegliare nel giovane Malfoy la voglia di vivere. Gli occhi grigi del Serpeverde si puntarono fuori dal finestrino, per osservare i due che correvano come matti per la banchina, cercando di prendere stavolta il treno come tutti gli aspiranti maghi che si rispettino "Ci si rivede Potter..." sibilò fra i denti, passando una mano fra i capelli biondi, scompigliati dal vento che, nonostante la splendida giornata di sole, non sembrava voler abbandonare il binario 9 e 3/4.

Finalmente il treno si fermò alla "stazione" di Hogwarts e centinaia di ragazzini fra gli undici e i diciassette anni inondarono il maestoso cortile, facendo il loro ingresso, chi per la prima volta, nella scuola di magia più famosa dell'altro mondo. Harry, Ron ed Hermione presero i loro bagagli, fermandosi poi a salutare gli amici della rispettiva casa Grifondoro, recandosi intanto alla sala principale, dove Silente già aspettava che tutti gli aspiranti maghi si sedessero ai loro posti, per cominciare la cerimonia di smistamento dei nuovi arrivati. "Mhh....ma quello non muore mai? " la voce di Ron arrivò come un sussurro alle orecchie di Harry mentre il rossino gli indicava con un cenno del capo la figura altezzosa come sempre di Malfoy, circondato da uno stuolo di ammiratrici Serpeverdi e di protettori, tra cui i due cagnolini fedeli Goyle e Tiger. "Ron, per favore... " Il moretto scosse la testa, osservando l'amico con i brillandi occhi verdi " non lascerò che il nome di Malfoy mi perseguiti già dal primo giorno di scuola, perciò rilassati e pensa ad Hermione.." Ron gli fece cenno di stare zitto, arrossendo nuovamente come un peperone, accorgendosi appena in tempo che la ragazza era ritornata accanto a loro, sedendosi fra i due amici "La cerimonia comincerà fra poco, pare che ci sarà un nuovo arrivo del nostro anno..." Ron alzò le spalle voltandosi infine, come tutti gli altri ragazzi all'interno della sala, per osservare Silente, che ora, in piedi, stava per cominciare il solito discorso di benvenuto.

Dopo che i ragazzi del primo anno furono smistati e le classi furono formate, l'anziano poreside prese nuovamente la parola, richiamando l'attenzione dei giovani maghi " Quest'anno abbiamo deciso che una nuova studentessa si unirà ai maghi del quarto anno, che ora verrà smistata per decidere a quale casa dovrà appartenere...." Fece un piccolo cenno con la mano, sistemandosi gli occhiali con l'altra e la giovane di cui stava parlando fece il suo ingresso nella sala, sotto glis guardi attenti e studiosi dei nuovi compagni di magia. La videro tutti chiaramente solo quando arrivò accanto a Silente, in piedi, gli occhi fissi sui centinaia di ragazzi presenti e assolutamente zitti come mosche. Indossava un semplice completo di gonna nera a pieghe, e una camicetta bianca coperta da un gilè grigio, senza alcuno stemma. I capelli, di colore simile al grano, erano lisci sulle spalle dove scendevano a sfiorare il fondo schiena, mentre le iridi erano simili a quelle di Malfoy, forse leggermente più chiare. Il preside la fece sedere su di uno sgabello e le posò il cappello parlante sulla testa. "Oh, Derhil McJaen...uhm....dura è la decisione...incredibile a dirsi, ma hai una qualità per ogni casa....ho deciso, andrai a Grifondoro!" Dal tavolo di questi ultimi si levò un coro di esultanza, faceva sempre piacere ricevere nuovi amici, soprattutto se erano davvero così carini e teneri come sembravano...quella ragazza pareva diffondere una strana aurea positiva, e Harry più di tutti ne fu colpito, perchè la giovane Derhil gli stette simpatica fin dalla prima occhiata. La biondina raggiunse subito i suoi nuovi compagni di scuola e, quasi casualmente, si sedette proprio accanto ad Harry, che non si era nemmeno accorto di avere un posto libero alla sua sinistra. "Tu devi essere Potter..." la voce di Derhil era quasi musicale, vivace, e il sedicenne non potè fare a meno di sorriderle "già, sono io...sono contento che tu sia finita fra noi Grifondoro, dalle parole del Cappello Parlante temevo che ti avrebbe mandata fra i Serpeverde!" Lei scosse il capo, raccogliendo i lunghi capelli biondi dietro la nuca, in una coda di cavallo, tornando poi a fissarlo con le iridi grigio-azzurre "Non credo che sarebbe successo...." si sporse leggermente in avanti, scorgendo ora anche hermione e Ron "Piacere di conoscervi ragazzi!" I due la salutarono con un sorriso, quasi senza riuscire a farne a meno, come se la giovane ispirasse loro immedita fiducia e simpatia. Parlarono per qualche minuto, prima che fosse servito il pranzo e Derhil ebbe giusto il tempo per raccontare loro che si era trasferita da poco dal Canada, dove era nata, con il padre e due fratelli più grandi, Maximilian e Jun. Anche lei, come Hermione, era nata da madre maga e padre babbano, perciò era, come direbbe Draco, una mezzo sangue. "Tranquilla, Malfoy non ti darà fastidio..." Hermione le mostrò il pugno, sorridendo "Quel meschino è tutto fumo e niente arrosto, se ti provoca, tu non rispondere e vedrai che si stancherà..." Derhil annuì, convinta delle parole della nuova amica, ma quando, uscendo dalla sala per recarsi al dormitorio dei Grifondoro, vide per la prima volta Draco e i suoi tirapiedi, le venne spontaneo mordicchiarsi un labbro, sorridendo appena...."Qui si che c'è un gran lavoro da fare...."
 
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