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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: IMPREVISTI D`AMORE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: lavy galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/06/2004 14:02:40 (ultimo inserimento: 22/06/04)

e` la mia prima storia originale, abbiate pietà e leggetela. aspetto tanti commentucci ^__^
 
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LO SCONTRO
- Capitolo 1° -

Pioggia, non si vedeva altro che pioggia e Anita non aveva l’ombrello, ma in fondo non aveva importanza, la pioggia che le scendeva sul viso si confondeva con le sue lacrime, e pensare che fino ad un’ora fa la sua vita le sembrava perfetta, almeno fino a quando non aveva visto il suo ragazzo baciare un’altra, le era crollato il mondo addosso, si era sentita svuotata da ogni emozione, ed ora camminava senza una meta con lo sguardo fisso a terra, fu per questo che non vide la persona a cui andò a sbattere, forse fu un po’ per il contraccolpo o per il fatto che per terra era bagnato, fatto sta che perse l’equilibrio e sarebbe caduta rovinosamente in una pozzanghera se qualcuno non l’avesse afferrata al volo <Ma dico, vuoi stare un po’ più attenta ragazzina?> esclamò sprezzante lo sconosciuto, al suono di quella voce Anita alzò gli occhi e mandò un gridolino di stupore, il metro e ottanta di ragazzo che aveva di fronte non era affatto uno sconosciuto ma Lucas, il capo di una combriccola di sbandati della sua scuola, si maledisse mentalmente mentre un brivido le correva lungo la schiena <Io…scusami ma non stavo guardando dove andavo> mormorò abbassando gli occhi <Me ne sono accorto, ma guardati, sei tutta bagnata! Cosa ti è successo?> quella domanda le fu fatale: come in un film rivide Andrea, il suo Andrea, che baciava un’altra; fu davvero troppo, si coprì il viso con le mani e ricominciò a piangere, sentì una mano che le si posava sulla spalla e capì che lui doveva averla riparata con il suo ombrello poiché non sentiva più la pioggia scorrerle addosso, alzò gli occhi cercando di contenersi, ma più lei cercava di darsi un contegno più le lacrime lottavano per sgorgare e dentro di lei qualcuno gridava con forza <Facciamo così, ti offro un bel the caldo e tu cerchi di darti una calmata, va bene?> Anita annuì, non sapeva nemmeno dove lui la stesse portando, ma in fondo non aveva importanza, si accorse di dove fossero solo quando lui la fece entrare in una sala da the molto graziosa e luminosa, improvvisamente si rese conto di non essere assolutamente presentabile e, probabilmente, l’avevano notato anche i clienti del locale a giudicare dagli sguardi che le rivolgevano, ma a quanto pare Lucas non se n’era accorto essendo troppo indaffarato a chiedere al cameriere un tavolo libero, subito questo gli fece strada non senza aver prima lanciato un’occhiata perplessa alla ragazza, Anita si fece trascinare docilmente da Lucas e………..un momento!Da quanto era che lui la stava tenendo per mano?! Non se n’era nemmeno accorta! Dopo averla fatta sedere e aver ordinato il the Lucas la guardò finalmente in faccia <Allora, si può sapere cosa ti è successo?> Anita sobbalzò, non sapeva se era il caso di rispondere, ma qualcosa negli occhi del ragazzo la indusse a parlare <Ecco, sarei dovuta uscire con il mio ragazzo oggi, ma inspiegabilmente lui ha disdetto il nostro appuntamento poco prima dell’orario in cui ci saremmo dovuti vedere, così ho chiamato delle mie amiche e sono uscita con loro, ma ad un certo punto davanti ad un cinema ho scorto il viso di Andrea> <E’ il nome del tuo ragazzo?> Anita annuì impercettibilmente <Così mi sono avvicinata per chiedergli perché si trovasse lì ma…..> <L’hai visto con un’altra?> <Esatto> Anita tacque, non sapeva che altro dire, si sentiva terribilmente umiliata, non poteva ancora credere che il ragazzo con cui stava ormai da un anno e mezzo e di cui si fidava ciecamente fosse stato capace di tradirla, sentì gli occhi bruciarle e le lacrime riaffiorare lentamente, Lucas le porse un fazzoletto <Tieni, asciugati gli occhi, anche se non credo che serva a qualcosa, sei completamente bagnata!> esclamò ridendo, Anita non sapeva che fare, lui sembrava non considerare il fatto che lei fosse sconvolta e la guardava sorridendole tranquillo ma il suo sorriso aveva qualcosa di rassicurante, Anita afferrò il fazzoletto e sorrise a sua volta <Dai andiamo, ti accompagno a casa> a quelle parole la ragazza sobbalzò, si era quasi scordata che il biondino che l’aveva consolata era un ragazzo poco raccomandabile <Ti ringrazio ma penso che prenderò un taxi, abito lontano da qui ed inoltre sono bagnata fradicia!> <Come vuoi>. Anita tirò un sospiro di sollievo salendo sul taxi, salutò Lucas e diede l’indirizzo all’autista,arrivò a casa che tremava di freddo, si fece un bel bagno caldo e il suo pensiero andò a Lucas, si ritrovò a pensare al fatto che molte delle sue compagne gli andavano dietro e in effetti doveva dar loro ragione era davvero molto carino, inoltre il fatto che frequentasse il quinto e che fosse a capo di una banda contribuiva alla sua fama di “bello e dannato”, ma a lei non erano mai interessati i tipi come lui, lei preferiva i ragazzi dolci come Andrea <Già, Andrea……..Come dovrò comportarmi domani?>.
<CHE COSA?? Ma come si è permesso quell’idiota? Io lo strangolo!!> <Sofia per favore calmati! Non sono venuta qui per sentirti urlare ma per chiederti un consiglio!> Era una buona mezz’ora cha Anita era arrivata dalla sua migliore amica e lei non aveva fatto altro che urlare <Scusami Anita, ma non riesco a capacitarmene, lo credevo un ragazzo sincero> <E lo dici a me?> <Hai ragione, sono una completa idiota, scusami> <Non devi scusarti, ma devi dirmi cosa dovrei fare, è da ieri sera che ci sto pensando, da quando ho incontrato Lucas per la precisione ma………> <Frena,frena,frena. Hai detto Lucas? Ma non è il Lucas dietro a cui sbava mezza scuola vero?> Anita arrossì fino alla radice dei capelli, sapeva bene che anche a Sofia piaceva Lucas ma non si era praticamente resa conto di quello che aveva detto se non dopo averlo pronunciato <Si, era quel Lucas a giudicare dalla gradazione di rosso della tua faccia, ma come mai vi siete incontrati?> <Ecco, io stavo piangendo e non guardavo dove andavo inoltre ero bagnata fradicia e così gli sono andata a finire addosso!!> <CHE COSA!!!! E lui che ti ha fatto?> Sofia aveva incominciato a preoccuparsi, sapeva che Lucas non ammetteva che qualcuno lo toccasse, figuriamoci che lo colpisse! <Non mi ha fatto niente naturalmente! Mi ha invitata a prendere un the con lui e poi si è offerto di riaccompagnarmi a casa> <E tu cosa gli hai risposto?> <Che abitavo lontano e che preferivo prendere un taxi> Sofia si rilassò <Bene! Adesso possiamo pure andare a scuola, tanto ormai sono le otto passate, perciò entriamo in seconda ora!> Anita sorrise, si diedero un’ultima occhiata davanti allo specchio e uscirono di casa.
Anita frequentava il terzo liceo ed era in classe con Sofia sin dalle elementari, erano come sorelle ormai, anche se Anita non condivideva i gusti dell’amica in fatto di ragazzi, erano molto simili anche nell’aspetto, entrambe avevano degli splendidi capelli neri che portavano lunghi appena sotto le spalle, dei lineamenti regolari ed un fisico slanciato che le portava ad eccellere negli sport infatti Sofia praticava ginnastica artistica a livello agonistico mentre Anita si dedicava con molta passione al pattinaggio, erano talmente simili da sembrare quasi sorelle eppure loro sapevano bene che il loro legame non era dato dalla somiglianza esteriore, ma dal fatto che entrambe avevano saputo costruire la loro amicizia su una profonda affinità caratteriale e sulla fiducia reciproca.
Arrivarono a scuola poco prima che suonasse la seconda ora, arrivarono in classe trafelate, spalancarono la porta e……..<Oh mio Dio!!> Anita e Sofia avevano gridato all’unisono, infatti chi avevano davanti non era la loro professoressa di letteratura ma il biondino che la sera prima si era scontrato con Anita <Ma guarda chi si vede! E così tu frequenti questa scuola? Ora si spiega tutto,ehm……..> <Anita> <Bel nome, comunque la vostra insegnante è malata e per questo mese la sostituirò io, perciò andate a sedervi ai vostri posti e non perdiamo altro tempo> Sofia e Anita si avviarono al loro banco, ma Anita aveva tutti gli sguardi delle sue compagne puntati addosso, come poteva conoscere Lucas proprio lei che diceva di non poter sopportare i ragazzi come lui? Le ragazze si sedettero ai loro posti e Sofia fece notare ad Anita che Andrea non era in classe <Avrà fatto sega con la sua nuova ragazza> ma proprio in quel momento la porta si spalancò di colpo <Parli del diavolo…….> <Ma guarda un altro ritardatario! Và al tuo posto> <E tu chi saresti?> fece Andrea di rimando <Sono il supplente della tua prof di letteratura e ora muoviti a raggiungere il tuo posto!> Andrea si avviò al suo banco e, passando vicino ad Anita le sorrise ma lei si girò verso la lavagna ignorandolo, Andrea si rivolse a Sofia per avere delle spiegazioni ma anche lei faceva finta di non vederlo, perplesso non poco si sistemò al suo banco e si sedette, la lezione passò in fretta, Lucas era molto chiaro nelle spiegazioni e ogni tanto faceva qualche battuta per non far calare l’attenzione, la campanella sembrò suonare prima del solito quel giorno ed il saluto di Lucas sollevò varie proteste tra la popolazione femminile della classe, nel frattempo Andrea si era avvicinato ad Anita ma lei vedendolo arrivare si era alzata ed era corsa fuori dalla classe, ma non fece in tempo a girare l’angolo che la collisione con qualcuno la fece cadere a terra <Ma allora è un vizio il tuo!> <Non è possibile! Con tutta la gente che esiste sempre con te mi devo incontrare? O per meglio dire scontrare?> <Guarda che non sono io quello che cammina senza guardare a dove mette i piedi! E poi se non sbaglio ieri sono capitato al momento giusto,no?> <Già, e forse anche ora> <Perché?> <Mi devi aiutare, ti ricordi quel tizio di cui ti ho parlato ieri?> <Il traditore?> <Esatto, è quel ragazzo che è arrivato in ritardo a lezione, ora non voglio parlargli per questo sono uscita dall’aula, ma lui mi ha seguito mi ha visto che giravo l’angolo> <E io cosa c’entro?> <Fai finta di spiegarmi qualcosa sulla lezione di oggi e non farlo parlare, per favore> Lucas riflettè un momento poi sbottò <Non ci sto, non devi fuggire da lui!> <Ma cosa dovrei fare? Vorrei fargliela pagare ma non so come fare!> Anita era disperata, possibile che il ragazzo che la sera prima l’aveva aiutata adesso non era disposto a fare altrettanto? <Se vuoi fargliela pagare io una mezza idea ce l’avrei> Anita si illuminò <Spara>.

 
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