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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: VIOLET EYES
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aya-suzuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/07/2002 14:12:48 (ultimo inserimento: 07/07/02)

questa fic è nata da un`idea di yue... dunque: sakura koizumi è una ragazza eccezzionale... e pare che parecchia gente se ne sia accorta! ^_-
 
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1°CAPITOLO
- Capitolo 1° -

Violet Eyes
Soggetto: Yue
Regia: Aya


Part.1# Mettiti in fila!
“Mai l’ hai vista quella ragazza nuova? Porca miseria hai visto che occhi?”
“Puoi dirlo, è stupenda”
“Credo che le chiederò di uscire!”
“Mettiti in fila, amico!”
Erano le voci maschili che circolavano per i corridoi affollati dello Shohoku High School in quella grigia mattina di metà trimestre.
“Eccola, eccola!”
“Bè, avevi ragione!”
Tra la folla si intravedeva una ragazza che passeggiava accanto alla Akagi.
Aveva lisci capelli neri che le arrivavano poco oltre le spalle, e due meravigliosi occhi viola [non ci credevo nemmeno io, ma… ND Aya – Ma è vero!!! Non avete mai guardato bene Liz Taylor?? ND Yue]. Non era molto alta ma aveva comunque un bel fisico… insomma faceva la sua porca figura. E tutti i ragazzi l’ hanno notato…
“Si può sapere cosa diavolo stai guardando Ryota? Non è un ciclope verde pisello con un polipo che balla la mazurca in testa! Non serve che la fissi con la mascella cigolante!!” esclamò Ayako, infastidita dallo sguardo interessato che Ryota Miyagi, neocapitano dello Shohoku, aveva lanciato alla nuova arrivata.
“Ma Aya-chan… non dirmi che sei gelosa! Lo sai che io amo solo te…!” sorrise Ryota, mooooolto compiaciuto e gongolante.
Infatti nell’ultimo periodo la graziosa general manager della squadra sembrava nutrire un malcelato interesse per l’amico.
Ayako, diventando un catarifrangente nel buio per l’imbarazzo, quasi urlò:”A me? Perché dovrebbe darmi fastidio?? Tzè, a me… anzi, guarda che facciamo: HARUKOOOOO??!” chiamò infine la ragazza, correndo avanti ed avvicinandosi ad Haruko e la sua nuova amica.
“Ah, salve Ayako! Ti presento la mia nuova compagna di classe… Sakura Koizumi! È una ragazza molto simpatica!”
“Grazie! ^_^ Tu sei la manager del club di basket, no?! So che la squadra di questa scuola è molto forte… posso venire a vedere gli allenamenti?” esclamò Sakura, sorridendo.
“Bè… gli allenamenti non sono pubblici…” mormorò Ayako, ma Sakura ribattè:
“Mi preeego! Se sei la manager puoi fare qualcosa! Ci tengo moltissimo a vedere gli allenamenti… e il fusto del capitano! Ho sentito dire che è mooolto carino!”
Ayako sussultò:”Il capitano?…Ma… strano…”
Sakura scoppiò a ridere:”Tranquilla, è tutto tuo! Ho visto la scenata che gli hai fatto… siete fatti l’uno per l’altra! Io scherzavo!”
“Ma… come fai a sapere che è il capitano!?” Ayako era pressocchè frustrata.
“Non immagini quante cose mi ha raccontato Haruko in mezz’ora! Questa ragazza è incredibile!!” rise Sakura, che poi disse:”Heilà, capitano!” rivolta a Ryota, che era ancora lì, nel punto in cui era prima.
“Aya-chan ^///^ ho proprio fatto bene ad aspettare pazientemente!” ghignò il ragazzo, alchè Ayako gli tirò una sventagliata in testa.
“Non farti venire strane idee, Ryota!… Comunque piacere Sakura, io sono Ayako, lui è Ryota Miyagi!”
“Piacere Sakura!”
“Ciao! Allora, riprendendo, per assistere posso anche offrirmi come aiuto manager! Lucidatrice di palloni, lustrascarpe, miscelatrice di cocktail… qualsiasi cosa, mi basta solo entrare in palestra!”
“Ehm… è un’amante accanita del basket, Ryota… tu che dici?” disse Ayako al capitano, che non ci pensò un istante.
“Sei perfetta per il ruolo di seconda manager, Sakura! Mi sembri una ragazza molto efficiente bene il posto è tuo e graaaazie!” ^____^
A Ryota lei stava già simpatica!
Quando suonò la campana delle lezioni, Ryota fermò Sakura prima che entrasse nella sua classe, e le chiese piano:”Credi davvero che siamo fatti l’uno per l’altra?”
“Aww, come sei tenero! Certo, l’avevo notato anche da lontano!” disse sinceramente Sakura, con un bellissimo sorriso.
Proooprio simpatica!


Part.2# Arrow
“Bè… questa è la palestra, come vedi!” disse Ryota, mentre entrava in palestra insieme ad Ayako e Sakura.
“Bè, visto che oggi non hai il cambio, lo spogliatoio te lo mostrerò domani! Ora aspetta qui… faccio in un lampo!” disse Ayako, sparendo nel corridoio degli spogliatoi, seguita da Ryota.
Sakura si guardò un po’ in giro, poi lo sguardo viola le cadde sulla cesta dei palloni. Non resistette e ne prese uno, iniziando a palleggiare, dapprima timidamente, poi con sempre più foga.
Iniziò a mormorare:”Ed ecco Koooizumi, l’astro nascente del basket femminile, che potrebbe regalare il campionato nazionale alla sua squadra… eccola che attraversa il campo, correndo a velocità innata, che fenomeno ragazzi! Le vediamo che si appresta a tirare! Tiro! CANESTROOOOOOOO! Mitica Koizumi che fa vincere allo Shohoku il campionato nazionale!!! Haaaaa!”.
Anche se mancò spudoratamente il canestro, ci mise un entusiasmo invidiabile, correndo, saltando,alzando i pugni ad azione conclusa ed alzando sempre più il tono della voce fino ad urlare.
“Ma chi diavolo sei?” disse una voce.
Sakura si voltò, sorpresa, e vide, davanti alla porta, un ragazzo con una borsa sportiva sulla spalla. La guardava esterrefatto.
“Buongiorno! Sei un giocatore? Io sono la nuova seconda manager, Sakura Koizumi, secondo anno!”
“Eh…”
“Come ti chiami?” chiese Sakura.
“Hi… Hisashi Mitsui. Piacere”
“Piacere mio… di che anno sei?”
Qui Mitsui sembrò amareggiato:”Terzo”
“Ok! Piacere mio, senpai!”
“Ora vado a cambiarmi”
Mitsui accelerò il passò e scomparì in camerino, con i sudori freddi che gli correvano da tutte le parti. Ma chi era quella ragazza? Perché ora si sentiva così?
“Qualche problema, Mitsui?” chiese Ryota, che lo osservava mentre si infilava la tuta.
“Eh…”
“Ah, ho capito! È per Sakura! Bè, si… a quanto pare fa questo effetto… è una ragazza simpatica!” sorrise il neocapitano.
“Solo simpatica?” esclamò Mitsui.

“Cosa succede lì dentro? Senti che strepiti!” disse Sakura ad Ayako, che usciva dallo spogliatoio in quel momento.
“Buongiorno Ay… ragazze!” esclamò un gigante dai capelli rossi che entrò in palestra, seguito da un altro gigante dai capelli scuri e sguardo glaciale.
“Salve ragazzi!” Sakura corse loro incontro, tendendo la mano “Io sono la nuova seconda manager, Sakura Koizumi! Molto piacere!”
“Piacere Sakura, io sono Hanamichi Sakuragi, genio del basket e stella dello Shohoku!”
“Piacere Sakuragi!”
“Lui invece non si presenta perché è un cafone… lui è Rukawa” disse Sakuragi guardando storto Rukawa, che sbuffò ed andò in spogliatoio senza dire bau.
Anche se non disse nulla, lo sguardo di quella ragazza l’aveva stregato. Occhi così non si dimenticano più.


Finiti gli allenamenti, Sakura decise di uscire all’aria aperta, e degli schiamazzi attirarono la sua attenzione.
Dietro l’angolo stavano quattro ragazzi che battibeccavano. Sakura restò un po’ ad ascoltare le cavolate per cui discutevano.
Stava per andarsene quando il grassone del gruppetto la puntò col dito:”Eeeehi, ma lei è quella nuova! È lo schianto! Porca vacca…”
“Takamiya! Non te l’ ha insegnato nessuno che non si indica col dito?” scherzò quello moro, senza prestare molta attenzione a Sakura “Piuttosto presentiamoci!”
Si voltò definitivamente verso Sakura, dicendo:”Io sono Yohei Mit…” ma ammutolì. Quella ragazza che lo guardava con un sorriso incerto era davvero splendida. “Yohei Mito, molto piacere!” completò Mito, allargando il sorriso.
“Sakura Koizumi, piacere mio!” sorrise Sakura. Un gran bel sorriso.
Anche gli altri si presentarono.
Ad un certo punto, una vocetta chiamò la ragazza:”Ciao Sakura!”
“Oh...? Ah, ciao Haruko!!” esclamò felice Sakura, alzando la mano in saluto all’amica che si avvicinava correndo.
“Sono appena tornata dal doposcuola [non so se lo frequenta, ma a me ora come ora gira così ND Aya]” annunciò Haruko, affacciandosi alla porta della palestra per vedere cosa combinava Hanamichi e quanto aderenti erano i pantaloncini di Rukawa.
“Hanno finito gli allenamenti, giusto? Come sono andati?” chiese la Akagi. “Benissimo!” rispose Sakura, osservando la porta dello spogliatoio.


Part.3# Qualsiasi cosa
“Ok ragazzi, ci vediamo domani! Vaaaadoooo!|” mugugnò tra sé e sé Sakura, uscendo dal cancello della scuola insieme ad Ayako e i ragazzi.
Solamente Mitsui la sentì. Dopo un attimo di silenzio, abbozzò un sorriso.
“A domani, Koizumi!”
“…Ciao!” sorrise lei di rimando.
Andò alla rastrelliera delle biciclette, dove trovò Rukawa. Lei lo guardò per un paio di secondi, aspettando che lui dicesse qualcosa.
Certo che era davvero figo…
Tuttavia non trovò il coraggio di dire nemmeno “ciao”. Tanto sapeva che quel tipo si sarebbe limitato a guardarla di sbieco e sbruffare.

Sakura Koizumi stava pedalando verso casa sua, quando sentì un biciclettare dietro di sé, anche se non si preoccupò di controllare chi fosse.
Con sua grande sorpresa, il ciclista in avvicinamento era Rukawa. A Sakura sfuggì un sorrisetto.
“Salve!” esclamò lei.
“Ciao” borbottò lui, senza nemmeno guardarla.
Sakura mantenne l’impercettibile sorriso, e volse di nuovo il suo sguardo avanti, sulla strada.
Appena la ragazza distolse lo sguardo da lui, Rukawa la osservò con la coda dell’occhio. Certo che… diavolo, quanto era magnetica. Era fantastica. Era simpatica. Era vitale. Era esperta di basket. Ed era anche bona.
Era perfetta.
Gli piaceva sul serio, ma non aveva il coraggio di… che so, provarci. Magari poteva dire qualcosa, qualsiasi cosa… bè, non proprio qualsiasi.
“Da quanto sei titolare?” a parlare però era stata Sakura.
“Ehm… dal primo anno. Da un anno”
“Ahh. Sei bravo, eh?!”
“Così dicono”
“Già…” Sakura distolse lo sguardo da lui, volgendo uno sguardo piatto alla strada davanti a sé.
-Sta andando malissimo! Forse qualcosa la dovrei dire…-
“I tuoi occhi… sono tuoi?”
“Cosa?!”
“Cioè… dico… lenti a contatto?” Rukawa non era mai andato così fuori dal personaggio.
Sakura ridacchiò, poco convinta:”No… sono miei!”
Rukawa si stava esasperando (mai quanto Sakura, mi sa) e stava per chiederle di uscire. Ma
“Ok, qui ci salutiamo, svolto qui! A domani” e la ragazza sparì in un vicolo alla sua sinistra.
“Hey! Hey! No!”
Rukawa voltò anche lui di fretta ma beccò una… merda di cane?, e finì a terra, sbattendo contro un muretto.
“Merda!” sibilò il ragazzo, tirando un pugno a terra. [uhuhuuuu scusatemi ragazzeee se qui Ru è un PO’ fuori personaggio, ma… mi è venuto! Sorry (_ _) ND Aya]


Part.4# Barchetta nella tempesta
La mattina dopo, davanti allo Shohoku.
“Hey, ciaooo Mito!”
Yohei Mito si bloccò davanti al cancello della scuola, per qualche secondo. Quella era proprio lei, la ragazza di più bella che aveva mai visto.
Poi si voltò:”Koizumi, come stai?” e fece uno dei suoi placidi sorrisi.
“Benissimo! Sai meno male che eri tu! Cioè… ti sei bloccato e non ti sei voltato, temevo di aver sbagliato persona!” spiegò Sakura, finendo di annodarsi la coda di cavallo.
“No, no… mi ero fermato perché stavoooo…uh, cercando di riconoscere la tua voce. Non mi veniva il tuo viso in mente” …
-see spiegazione vera e logica…- pensò Mito, per poi darsi da solo del deficiente.
“Bè, che fine hanno fatto gli altri tre?”
“Non li vedo. Saranno in giro a far danni…”
“Capisco”
“Oh…” Yohei guardò verso l’edificio, sentendo il flebile suono della campanella.
“Ah, è già ora di entrare! Tu in che classe sei?”
“Uh? Uh… sono in 2^G… sono in classe tua!”
“Ahh…bè” Sakura arrossisce paurosamente alla sua gaffe “…io non…”
“Bè, ieri non mi hai visto perché io ho il banco in ultima fila, e tu in prima. E poi eri impegnata a rispondere a tutte le domande che ti hanno fatto… e a districare la matassa di tutti gli appuntamenti che ti sono stati chiesti…” Yohei snocciolava questa lista, e intanto dentro di lui stavano correndo branchi di gnu impazziti.
Sakura, sempre rossa, balbettò:”Si… è così”
“Di sicuro è così” disse Mito, per rassicurare Sakura ma soprattutto sé stesso.
“Vabbè… allora andiamo” e si incamminarono su per le scale.
Erano già arrivati alla fine della prima rampa di scale, quando vennero interrotti.
“Heeey, Yoheeeei!” ululò una voce dalla tromba delle scale.
Mito si voltò, sorridendo:”Sei qui, Hanamichi!”
“Si, sono qui! Perché non mi hai aspettato?” esclamò Sakuragi piombando in mezzo ai due.
“Ciao Sakuragi! Come sta stamattina il Genio del Basket?” sorrise Sakura
“Eheheheheh alla grande, Koizumi! Del resto… sono il tensai!”
I tre salirono fino alla loro classe, ridendo e scherzando, quando all’improvviso il tensai si bloccò sul centimetro quadrato.
“Ciao, Hanamichi!”
“Harukina! Ciaaaaaaaò!” trillò il rosso gigante, trotterellando accanto ad Haruko.
“^_^ ciao! Ah, ciao Sakura, ciao Mito!”
“Ciao!” dissero all’unisono i due.


“Ma allora, Koizumi! Sei la nuova manager del club? Mi han detto…”
“Te l’ ho detto io, Yohei!”
Hana, Yohei, Haruko e Sakura stavano in un angoletto della classe a chiacchierare in attesa del prof.
“Si… ne sono entusiasta! E poi devo combinare tra Ayako e il capitano!” esclamò Sakura, facendo l’occhietto.
“Sarebbe ora… povero Ryo-chan!” fece Hana con sguardo compassionevole.
“Senti chi parla…” sbottò Yohei, dandogli una gomitatina ghignante.
“Già, Ayako e Miyagi starebbero così bene insieme…” mormorò Haruko.
“E Koizumi? Scommetto che o hai il ragazzo che ti attende alla tua vecchia città…” disse Mito, voltandosi verso la ragazza dagli occhi viola.
Hana scattò subito verso Yohei, osservando la sua espressione: intenta e leggermente malinconica.
-Accidenti Yohei…-
Hana conosceva bene quella rara espressione dell’amico. Quando si dimostrava interessato agli affari sentimentali di una ragazza, voleva dire se il campo era libero. Naturale. Ma a Yohei capitava così di rado…
Si era innamorato 2 volte, da quando lo conosceva. Una volta alla fine della seconda media, di una ragazza di nome Junko, colla quale era stato insieme per un mesetto, poi lei ha trovato “qualcuno di meglio”.
Poi di un’altra all’inizio della prima superiore. Però quella cotta l’aveva confidata solo ad Hanamichi. Nessun’altro lo venne a sapere. Una ragazza di nome Rei Maruyama. Ragazza fantastica, Rei. Ma Mito se la fece passare, tagliando i ponti col passato e guardando avanti [;_; perché me lo fai sfigato così? ND Yue – Sorpresa! ND Aya].
Sakura sorrise timidamente:”Veramente no…”
“Strano! Una ragazza carina come te! Ho ragione Yohei?” disse Saku dando una gomitata a Mito
“S-si…”
Sakura sgranò appena gli occhi in direzione di Yohei. Le stava simpatico quel ragazzo. Si, si.



Part.5# A cosa pensi?
“Aya-chaaaaaan?! Ciaaao tesoruccio!”
“La pianti d sbraitare Ryota? Sei a tre passi da me!”
“Ma quando ti vedo io-“
“Taci và taci, non iniziare la solita tirata che mi viene l’orticaria…”
Ryota aveva raggiunto Ayako in cortile, dove tutti gli studenti stavano consumando il loro pranzo.
Miyagi iniziò a chiacchierare, sparando battute e facendo ridere la bella manager, che gli battè un colpo sulla spalla:”Mi farai morire Ryota!”
La mente di Ryota si bloccò un attimo, mentre il ragazzo pensava:
-tu mi fai già morire, Aya-chan…-
Poi notò che lo sguardo della ragazza dei suoi sogni era diretto in un punto imprecisato del cortile. Si avvicinò a lei e seguì la linea dello sguardo di Ayako, arrivando ad un certo ex-teppista di loro conoscenza.
“AYA-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNN! NNNNNNNOOOOOU!”
“Ma cosa URLI RYOTA?” sbraitò Ayako, ripresasi dallo shock dell’urlo disumano lanciato dall’esserino a cinque centimetri da lei.
Ryota stava cercando il suicidio conficcandosi le assi della panchina sotto una rotula, ma invano. Fallito il tentativo, si portò le mani al viso.
“Non posso crederci, stavi guardando Mitsui!”
“EH?!”
“Ssiiii… ho capito, ti piace lui! Come ho fatto a non accorgermene prima? Magari siete già amanti clandestini… ohooooo addio, mondo crudele!”
Ayako strappò di mano la linguetta della lattina a Ryota, impedendogli di usarla come coltellino per tagliarsi le vene, e lo guardò trucida.
“Possibile che tu debba sempre creare situazioni imbarazzanti? Prima ridiamo e scherziamo e poi ti metti a gridare come un’ossessa?!”
“Ma-“
“Basta frignare, adesso.” concluse secca Ayako “Piuttosto…”
Con lo sguardo indicò Mitsui, cosicché anche Ryota lo guardò.
“Cos’ ha?”
“Ho notato che da ieri, agli allenamenti, appare un po’ svanito. Ora guardalo…”
In effetti Mitsui stava seduto su un gradino di pietra, da solo, col bento ancora impacchettato in mano. Aveva lo sguardo fisso in un punto imprecisato del cortile.
“Bè, chiediamogli cosa gli prende…” decretò semplicemente Miyagi, facendo spallucce ed avvicinandosi all’amico. Ayako però restò lì, per poter finalmente mangiare in santa pace.

“A cosa pensi, Mitchi?” chiese una voce alle sue spalle.
Hisashi Mitsui si voltò di soprassalto verso la voce, vedendosi davanti il suo compagno di squadra Miyagi.
“Hey… sei tu…”
“E chi credevi che fossi, il Grande Puffo?”
“Non ci manca tanto…”
“Sei pregato di tacere. Allora, cosa osservi tanto attentamente?” disse Ryota schiantandosi a sedere accanto ad Hisashi.
“Ma che diav-… non osservo attentamente… non è niente, Miyagi!”
“Bè, a me sembra che qualcosa tu la stia guardando…” Ryota seguì ancora uno sguardo, stavolta quello di Mitsui.
Si fermò su una certa ragazza. Parlava con la Akagi, Mito e Sakuragi.
Proprio lei. Sakura.


Part.6# Somethin ’ Stupid
I dubbi attanagliavano il playmacker: che davvero Hisashi fosse interessato a Sakura? Non che fosse cosa strana, a tutti piaceva Sakura. Perfino a lui (ma Ayako non doveva venirlo a sapere).
Chissà se alla Koizumi piaceva Mitsui… bè, perché no. Dal suo modesto parere maschile, Ryota trovava Mitsui un ragazzo carino [oddioooooo ma cosa mi fai dire??! ND Ryo – Non preoccuparti, ciccino! Non è mica una yaoi! E poi tu saresti sprecato in una yaoi! ND Aya].
“Ryota! Hey Ryota, vieni qui !” lo chiamò Ayako.
Ryota buttò all’aria i suoi pensieri e trotterellò dalla ragazza, giulivo.
“Allora… cos’ ha il nostro tiratore infallibile?” chiese lei.
“Bè… un tiro ha colpito pure lui…”
“Spiegati meglio”
“Ho come il sospetto che… ma tu non devi parlarne con nessuno!”
“Se non so nemmeno cos’è!”
“Giura che non ne parlerai con nessuno, che resterà tra noi!”
“…ok!”
“Bè, può essere che a Mitchi piaccia Sakura…”
Pausa.
“Bè, può darsi. Lui che ti ha detto?” [che pettegoli!! ND tutti]
“Lui nega, nega tutto. Ma il suo sguardo lasciava capire…”
“Bè, allora si possono gettare ramaglie sul fuoco…”
“Ma quale fuoco, Ayako… qui non si combina ‘na mazza”
“Si può sempre organizzare qualcosa da fare insieme!”
“Tipo?”
“Mah… un’uscita in un locale… un night o una discoteca…”
“OH!”
“Che ne dici, Ryota?”
“A me sta bene, se vieni tu! Chi altro chiamiamo?”

“Ok, sono pronta. Andiamo, Sakura?”
“Un attimoooo”
Sakura ed Haruko erano a casa di quest’ultima per prepararsi. Haruko aveva finito, ma Sakura era una palla cosmica e sembrava avesse sempre qualcosa di nuovo da aggiungere.
“Io ti trifoloooo! Sakura sbrigati, voglio arrivare al night, stasera sono riusciti a far venire anche Rukawa fikkone!”
“Calma, calma…”
Haruko stava impaziente alla porta della sua stanza, osservando l’amica che si preparava. Quella sera la giovane Akagi si era agghindata per bene. Indossava un maglione bianco a collo alto, senza maniche, e una gonna di jeans tutta lacerata che le arrivava al ginocchio. Aveva delle calze a rete a maglia larga e degli anfibi neri ai piedi. Si era data la spuma tra i capelli per darsi un’aria più vivace. [avviso subito che io non sono del fronte anti-Haruko! ND Aya professional]
Sakura invece indossava una magliettina attillata, con fantasia optical e le maniche a zampa. Poi, dei jeans scuri particolarmente attillati e delle sneakers verde acido. Stava finendo di darsi il phard argentato intorno agli occhi, cercando di sfumarlo verso le tempie.
“Ma cosa fai?! Sakura sbrigati, i tuoi esperimenti estetici li farai un’altra volta!”
“Haruko cribbio! Facciamo molto prima se mi lasci imbellettarmi in sacrosanta pace!”
Haruko ci rinunciò e si sedette sul puff.
“Allora, chi viene di preciso?” chiese Sakura.
“Da quello che mi ha detto Sakuragi… lui, Mito, Rukawa, Ayako, Miyagi, Mitsui. Ah, e noi due ^ ^…”
“Wow! Speriamo di trovare qualche altro ragazzo carino!” si infuoiò Sakura.

“Ciao! Scusate il ritardo ma Sakura è lunga….” Esclamò Haruko, avvicinandosi con Sakura al gruppo, che le stava aspettando all’entrata del night “Ghostbuster”.
Entrarono, mentre nell’aria si diffondeva “Dancing with myself” dei Generation X [quanto mi piace!!! Il punk non morirà mai!!!! ND Aya punkettara].
“Oh-oh-h-oh!” cantava Sakura, camminando come i Dodo dell’Era Glaciale [mai visto questo film animato? ^___^ da scagazzarsi addosso! ND Aya]
“Ti piace questa canzone?” le chiese Mitsui [fighissimo nei suoi pantaloni di pelle °ç° ND Aya – Ma cosa mi fai indossare?! Ti sembro il tipo da pantaloni di pelle?? ND Mitchi – Hai delle belle chiappette, quindi si! ND Aya]
“Si, mi piace il punk in genere! Mitico Sid!!!!” [Yue ti spiace se le metto questo interesse? Mi piace troppo! ND Aya]
Mitsui sorrise, osservandole il viso. Si era acconciata i capelli in una cosa alta, lasciando liberi dei ciuffi che le incorniciavano il volto. Ma… che aveva sugli occhi? In genere a Mitsui le ragazza truccate non piacciono…
Ma lei era troppo bella. Lo rincoglioniva proprio. Ma che ci poteva fare?
Lui si prendeva molto di rado delle cotte, ma quando le prendeva… uuuh!
“Hey, Mitsui!”
“Uh? …Dimmi!”
“Perchè mi fissi così? Ho qualcosa sul viso?”
“Uh… s-si! Hai un… un grumo di mascara…”
Sakura diventò porpora per l’imbarazzo, e dopo aver pigolato un “ommerda” svanì in bagno.
Mitsui si sentì un po’ bestia in quel momento.



Fatemi sapere cosa ne pensate col solito metoduccio! fermo-posta! o sennò alla mia e-mail bonshankara@email.it ^_^
 
Continua nel capitolo:


 
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