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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: LITTLE-BOY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: lady-falco galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/05/2004 20:33:08

nn è proprio questo sentimentale....riuscirà yuriy a diventare più maturo se un evento inaspettato piombasse nella sua vita devastandola? (forse yaoi)
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Volevo scrivere una fic diversa...nn necessariamente yaoi(ma forse lo diventerà chi lo sa? ;P)...anzi credo proprio che nn ci saranno storie d'amore...
I personaggi di beyblade nn mi appartengono ;P mi scuso con Takao Aoki...Kora, Lyanna (che compariranno di striscio nella fic) e Aleksandr appartengono a me ;P
*°*°*°*°*°*°*°*°

L'aveva vista circa un anno fa, aveva dei lunghi capelli castani, un naso appuntito che le dava un tono aristocratico, gli occhi di un nocciola autunnale ma quasi liquidi e malinconici. Non era propriamente bella, un po' bassetta e con quella vocina che la faceva sembrare sempre seccata e contrariata..come si chiamava? ah sì, Lyanna. Veniva dall'Inghilterra, era in Russia per un viaggio-premio, andava all'università, sapeva l'inglese, il francese e il russo, una studentessa modello, una ragazza 'per bene'.
Maledetto Yuriy! Era sempre colpa sua, tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi quando lo vedevano, quando vedevano quell'ossimoro di rosso fuoco e azzurro ghiaccio. Irresistibile, sempre gentile, un vero Don Giovanni.
Stupido imbecille! Si innamorava di una ragazza, lei era persa di lui e dopo un mese, ecco che il signor Ivanov vedeva un'altra donna e capiva che si era sbagliato che la nuova arrivata era il suo vero amore.
Boris finì di lavare i piatti mettendoli in fila dentro la credenza.
Da due giorni non lo vedeva, era con quella nuova ragazza di sicuro, Ambelle, ma appena sarebbe tornato gli avrebbe fatto una bella ramanzina.
Doveva ammettere che al monastero il rosso era molto più responsabile, quando Barkov era fuggito in Tibet (sette anni in Tibet? ^_- NdLady-Falco) loro erano rimasti spaesati, chi era tornato a casa chi aveva iniziato a lavorare... la maggior parte erano stai fortunati come lui e Yuriy, con i fondi della BBA ora avevano una casa e la possibilità di studiare, lavorando, logicamente.
Tornò in salotto sedendosi sul sofa accanto al cesto..
"Ciao." disse al piccolo corpicino dentro la cesta, che lo guardò incuriosito spalancando gli immensi occhioni azzurri.
"Come ti chiami? Io sono Boris Huznestov." continuò come se il bimbo lo capisse. "Hai gli occhi del tuo papà, solo che lui è un disgraziato, tu non lo sei vero?"
Il bambino agitò le manine in aria accennando un timido sorriso.
"Il naso invece è come quello di Lyanna, identico ^_^ " prese il pupazzetto che aveva comprato poche ore fa, era un coniglietto azzurro con due inespressivi occhi neri. "Questo orrido coniglio si chiama Jhonatan."
Sospirò appoggiando la testa sul cuscino. La notte non aveva dormito per niente, il bimbo aveva continuato a piangere.
Improvvisamente il telefono squillò con la sua odiosa suoneria e il piccolo iniziò a piangere.
"Pronto?" chiese Boris alla bianca cornetta mentre sventolava il pupazzetto davanti al bambino.
<<Ciao Bo!>>
"Yuriy! Razza di deficiente di prima categoria! Dove cazzo sei?" gli urlò riconoscendo immediatamente la voce dell'amico, pentendosene subito poichè il piccino si era spaventato.
<<Oh,ma che hai? Senti sono da un'amica..tornerò questo pomeriggio.>>
"C'è una sorpresa per te.." sussurrò il ragazzo russo inespressivo mentre il neonato accanto a lui mordicchiava Jhonatan.
<<me la farai vedere quando arrivo, c'è Ambelle che mi chiama, ciao!>>
'Irresponsabile' una parola per definire una persona, pensò il russo dai capelli violetti alzandosi e aprendo il frigorifero. Prese il latte in polvere comprato ore prima con il pupazzetto e lo scaldò con dell'acqua in un pentolino.
"Ehi littleboy, ti sto preparando qualcosa." esclamò rivolto al fagottino sul divano che ancora giocherellava con il coniglietto azzurro.
Quando il latte fu pronto il neo-diciottenne si occupò dell'avida fame del bimbo senza-nome....doveva ammettere che gli faceva una strana impressione tenere in braccio una creatura così piccola.
Lui che al monastero era il blader più violento, lui che aveva quasi ucciso Rei, lui che...che ora teneva questo bimbo come fosse un oggetto di cristallo, con una grande paura di poterlo rompere con le sue mani inesperte.
Le ore passarono in fretta ed arrivarono le sei di pomeriggio, i raggi del sole che stava tramontando accarezzavano la giovane vita innocente teneramente abbracciata all'ex-blader, entrambi colti dal sonno.
Il rumore di una chiave nella serratura svegliò Boris che era noto per il suo sonno leggero.
"Salve Bo! Che fai dormi? Guarda che sono-" la voce di Yuriy si incrinò fino a scomparire, cosa ci faceva Boris con quel neonato in braccio?
"Ben tornato, ti sei divertito con Ambelle?" chiese freddamente l'altro russo sottolineando malignamente la parola 'divertito'. "Oh, che sciocco, tieni è tuo." continò alzandosi in piedi e porgendo il bimbo addormentato ad un confuso ed alquanto spaventato Yuriy Ivanov.
L'ex valoroso capitano dei Demolition Boys si appoggiò stancamente al muro, mentre il suo viso diventava sempre più pallido tanto che il ragazzi di fronte a lui temette di dover anche soccorrere uno svenuto, come se non bastasse un bambino!
"C..come mio..mio? E' un bimbo.." balbettò il rosso allargando gli occhi confuso e osservando il sereno profilo del piccolo dormiente.
"Ieri pomeriggio, sul tardi, è passata di qui Lyanna, sai quella ragazza inglese, ricordi?" puntualizzò Boris mentre il giovane Ivanov annuiva a dir poco terrorizzato "Bhè, mi ha salutato e poi se ne andata solo che quando sono uscito per andare al lavoro ho trovato questo grazioso bimbetto per terra.."
"Ma Lyanna, cosa ti ha detto?" sussurrò Yuriy.
"Che ti amava, che l'hai fatta soffrire eccetera eccetera, e che tornava in Inghilterra questa mattina." cantilenò l'altro.
"Ma tu perchè non l'hai fermata! E poi come fa a sapere che è mio..mio figlio?" gridò il compagno.
"Lo sa e basta, cosa intendi fare?"
"Non lo so, lo riporterò da Lyanna lei.." indugiò un momento, lei cosa? Se l'aveva lasciato qui voleva dire che non poteva tenerlo, ma lui cosa ci poteva fare? Doveva studiare, lavorare, era così giovane! Prese coraggio e toccò la guancia fresca del bimbo con una mano, quello si agitò nel sonno gorgogliando.
"Come si chiama?" chiese seguendo con un dito il profilo di suo figlio, SUO FIGLIO!
"Non lo so..è compito tuo dargli un nome."
"Aleksandr" sussurrò scivolando a terra appoggiato al fresco muro "Aleksandr"

*°*°*°*°*°*°*°*°
Come vi sembra questa fic? Vi prego commentate!!! Vi scongiuro!!! Se riceverò qualche commento la continuerò ;___;
Grazie di averla letta ^_^

By Lady falco


 
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