IL MIO PASSATO
- Capitolo 1° -
ecco!!! leggete raga! spero abbiate letto le precedenti! wow!
keep up the good work!^__^kai4e
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Non ero corsa via perchè dovevo tornare a casa…lo sapevo bene…ero scappata perché stavo per piangere, un po’ per spavento, ma soprattutto perché ero riuscita a ricordare mia madre…e…perché c’era qualcuno che mi aiutava, fino a quel momento nessuno l’aveva mai fatto…
Correvo con la testa bassa mentre le lacrime che cadevano dal mio viso, luccicavano alla luce dorata del tramonto…ma continuavo a non capire perché kai mi aiutasse…
Ero quasi certa che in qualche modo lui facesse parte della mia vita, eppure neanche lui se ne ricordava…sorrisi e mi asciugai le lacrime, dopotutto dovevo essere felice…
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-…che ore…no!- guardai stravolta la sveglia
-ancora? No! Non posso arrivare tardii!- non ero riuscita a svegliarmi, così dovetti fare tutto di corsa
-CassidyCassidy! Corri!- mi dissi, mi infilai le scarpe ed uscii, dietro di me c’era rimasta una distesa di rottami: fogli, cuscini per aria e vestiti sparsi, ma non avevo tempo, era tardii!
-finalmente!- mi rimproverò momoko
-scusa, non ha suonato la sveglia, non è colpa mia!- mi difesi
-tutte scuse…- strano, non aveva neppure accennato a kai…forse stava male, solitamente mi saltava addosso con mille domande, comunque era meglio lasciare dormire l’orso nella sua tana.
La giornata passò lenta e noiosa e non vedevo l’ora di tornarmene a casa, avevo passato tutta la lezione sospirando e guardando fuori dalla finestra, mi annoiavo troppo. Tra l’altro, il pensiero di quei due che mi cercavano mi faceva rabbrividire.
Fortunatamente la campana suonò e il suo trillo quel giorno mi sembrò più soave del solito, non vedevo l’ora di uscire.
Il cielo era sereno, sembrava che la pioggia se ne fosse definitivamente andata. Guardai il bey e mi tornò in mente il bit beast…pegasus…lo rimisi in tasca e continuai a camminare.
Avevo come l’impressione di essere seguita
(situazione esterna)
-ehi, credo sia quella!-
-guarda la foto scemo!-
-mm…sì, è quella non c’è dubbio-
-allora? Cosa aspetti?- gli diede una pacca in testa
-ahi! Stai calmo-
-shh! Parla piano se no ci sente!-
(fine situazione esterna)
non ci feci caso.
Sentii afferrarmi il braccio d’improvviso e vidi dietro di me un uomo alto e piuttosto brutto con un’espressione da pesce lesso che rideva
-tu devi venire con me- disse
doveva essere uno di quei tipi che kai aveva visto il giorno prima e i miei occhi si riempirono di terrore, che si trasformò velocemente in rabbia
-lasciami!- gli diedi un pestone in un piede e corsi via, sentii il suo urlo di dolore ed anche la voce di un altro uomo
- te la se fatta scappare, cretino! Corri!-
mi stavano inseguendo, dovevo assolutamente chiedere aiuto, ma nei paraggi non c’era proprio nessuno…cosa potevo fare? Correre era la mia unica soluzione…
non potevo resistere per sempre, sentivo le voci di quei due dietro di me e accelerai
-cosa posso fare..?- dissi, poi mi ricordai di kai…in quel momento non poteva aiutarmi…
-presa!- uno di quei due mi si parò davanti ma lo buttai giù con una spallata, non avrei mai creduto che due anni in una squadra di rugby femminile mi sarebbero serviti!
-ben ti sta!- risi
Il mio sorriso si spense all’istante, l’altro mi prese per una caviglia e caddi a terra in malo modo, sbattei la testa e svenii…
Mi risvegliai appena qualche secondo dopo ed ero legata, mi avevano caricata su un furgone
-lasciatemi!- urlai
-slegate queste corde! Subito!- gridai
-calmati ragazza, non sei nelle condizioni di dettare ordini a nessuno carina- disse un uomo bassoccio e grasso
-cosa volete? Lasciatemi!- gridavo con tutto il fiato che avevo in corpo
-puoi fare a meno di urlare, tanto non ti sente nessuno-
-ehi!- sentii una voce
-Cassidy!- era kai, non potevo crederci
-kai! Aiutami!- gli gridai
-avanti, metti in moto!- disse uno dei due
-fermi! Vai Dranzer!- kai lanciò il suo bey, ma sfortunatamente mancò il furgone, mi stavano portando via
-kai!- gridai
si mise a correre dietro di noi, ma il furgone era troppo veloce
-Cassidy!- sentivo la sua voce allontanarsi sempre di più…
…Dove mi stavano portando? Mi avevano chiuso dentro quel furgone e non vedevo nulla…sentivo solo i sassi che sbattevano contro i fianchi del veicolo e le voci dei due uomini…per il resto, era buio totale.
A giudicare dagli sbalzi, stavamo attraversando una strada di campagna o, almeno, non una strada asfaltata. Kai, chissà dov’era ora…probabilmente a cercare aiuto, io però dovevo stare calma e cercare di capire dove mi stavano portando.
D’un tratto ci fermammo di colpo e udii i due uomini che parlavano con un’altra persona, a giudicare dalla voce sembrava una donna.
Una vampata di luce mi avvolse, aprii gli occhi a fatica e vidi i miei rapitori
-bene, bene, eccoci arrivati- mi disse uno, non risposi.
-ci dispiace ma ti dobbiamo bendare, non puoi vedere dove ti trovi- continuò l’altro
così fecero, mi bendarono gli occhi mi portarono all’interno di un edificio.
Mi poggiarono a terra e, lentamente, qualcuno mi slegò la benda…i miei occhi si riempirono di luce e, quando riuscii a mettere a fuoco le immagini, nella mia mente cominciarono a turbinare mille ricordi, erano talmente tanti che non riuscivo più a controllare i miei pensieri…non potevo credere ai miei occhi…era proprio quello che pensavo?…
To be continued;)
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nn dimenticate i commenti!;P
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