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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LA VERA STORIA DI UN MALVAGIO FORTUNATO
Genere: Comico, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Autore: miyu68 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/05/2004 23:16:50

dal successo del primo capitolo, malvagio fortunato diviene una vera e propria fanfic. ogni capitolo una song, cantata dai vostri eroi preferiti.
 
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MALVAGIO FORTUNATO
- Capitolo 1° -

La vera storia di un malvagio fortunato

Malvagio Fortunato

Il crepitio del fuoco che scoppiettava nel camino era l’unico rumore udibile nella stanza. L’unica luce a rischiarare le tenebre.
Seduto su una poltrona di fronte ad esso, stava Voldemort, con i suoi occhi color sangue, stanco degli eventi della giornata.
Ad un tratto la porta d’accesso si aprì, facendo entrare un uomo basso e grassottello, coperto da un mantello nero.
“Mio signore – disse costui con in mano un vassoio – Vi ho portato qualcosa da mangiare!” continuò tremando e poggiando il tutto su uno sgabello a fianco della poltrona.
“Non ho fame, sparisci Codaliscia!” intimò il signore Oscuro con un sibilo nervoso.
“Si-i… mio signore” balbettò Codaliscia uscendo di corsa dalla stanza.
“Potter… ancora una volta mi è sfuggito- pensò ad alta voce –Poco male sarà per la prossima…” e sorrise divertito, cominciando a guardarsi attorno.
Si alzò e si diresse verso la libreria alla sua destra. Prese un libro e lo tirò con forza dallo scaffale. Il mobile allora tremò, si mosse velocemente ed un passaggio segreto si aprì davanti a lui.
Vi entrò rapidamente, prima che lo scaffale si richiudesse; scese le scale in pietra, mentre il corridoio si illuminava al suo cammino.
Infine arrivò davanti una porta di legno, molto antica.
Tirò fuori la bacchetta e pronunciò una formula che suonava più o meno così:
“Sala gadula, megicabula, bidibi bodibi bù. Fa la magia tutto quel che vuoi tu,
bidibi bodibi bù!”
La porta si aprì rivelando un’ampia stanza bianca con le pareti imbottite.
Al suo interno vi era una bellissima batteria ultimo modello, una tastiera, alcune chitarre, un basso e altri strumenti vari.
Ad un angolo poi c’era un microfono dell’ultima generazione ed un impianto stereo da urlo.
“Come state bambini miei?” domandò Voldemort agli strumenti.
Ma questi non gli risposero, lasciando un alone di tristezza sul Signore Oscuro.
Dopo un po’, ripresosi, si diresse verso l’impianto stereo, lo accese e disse “Non c’è niente di meglio che cantare per tirarsi su il morale!”.
Allora si avvicinò al microfono, le luci puntate su di lui, una base ritmica partì e cominciò a cantare…


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BUONA CANTATA! NON VORRETE MICA FAR
CANTARE VOLDEMORT DA SOLO!

http://digilander.libero.it/valentina_gilletti/ragazzofortunato.kar

(original rights: Jovanotti, Ragazzo Fortunato)


Se io potessi vivrei sempre con poco,
se io fossi capace scriverei "il calice di fuoco"
ma se devo dirla tutta, è proprio un paradiso
l'inferno della Rowling è come un condiriso.

Serpenti zero, serpenti a non finire,
un Potter sembra l'ultimo, ma un altro è da imbastire
e se devo dirla tutta,è proprio un paradiso
l'inferno della Rowling è come un condiriso.

Di dieci o-mi-ci-di te n'é riuscito mezzo
e quando c'è l'autrice la butti in un pozzo
Di dieci o-mi-ci-di te n'é riuscito mezzo
e quando c'è l'autrice la butti in un pozzo

Sono un malvagio fortunato perché
mi hanno regalato un sogno
sono fortunato perché non c'è niente che ho bisogno
e quando verrà l'ora e Potter morirà
è andata com'è andata la sfortuna è di incontrarti ancora.
Sei brutto come Piton, a me mi fai impazzire
Sei brutto come Piton, ma vattene a morire

Salazar l'ha detto che conta solo cantare
e tutto quello che ti serve è una band per provare
ma se devo dirla tutta, è proprio un paradiso
l'inferno della Rowling è come un condiriso.

Di dieci o-mi-ci-di te n'é riuscito mezzo
e quando c'è l'autrice la butti in un pozzo
Di dieci o-mi-ci-di te n'é riuscito mezzo
e quando c'è l'autrice la butti in un pozzo

Sono un malvagio fortunato perché
mi hanno regalato un sogno
sono fortunato perché non c'è niente che ho bisogno
e quando verrà l'ora e Potter morirà
è andata com'è andata la sfortuna è di incontrarti ancora.
Sei brutto come Piton, a me mi fai impazzire
Sei brutto come Piton, ma vattene a morire.


Quando la musica terminò Voldemort spense lo stereo, le luci e si richiuse la porta dietro.
“Salazar aveva ragione, cantare è tutto… ma… ho bisogno di una band…” rimuginò tra se e se. Quella stessa notte poi tra i suoi sogni tormentati un’idea fantastica lo fulminò.
Un nuovo disegno stava per avere inizio!

 
Continua nel capitolo:


 
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