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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: A SOFT DREAM
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: joji87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/05/2004 21:15:19

se leggendo ``sussurri`` di slanif l`avete trovata fantastica, dovete leggere questo cap autoconclusivo sui suoi migliori personaggi!^^(sorry x la pub
 
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- Capitolo 1° -

I personaggi, Salazar James Potter & Godric Queen, appartengono anima e corpo, a Slanif, ed io mi scuso di usarli così frequentemente, ma a volte non riesco a farne a meno. Spero che la storia piaccia. Ho cercato di renderla più carina possibile. La mia speranza è che l’idea che voglio comunicare sia interpretabile. Vi auguro buona lettura e mi scuso in anticipo se questa fanfiction potrà offendere in qualche modo la sua autrice, tengo molto al suo parere e spero che mi perdonerà se azzardo a dedicargliela.
Con affetto,

Joji87

* A Soft Dream *


P.o.v Godric Queen

Uffa!! In giornate come queste, dove il cielo è di un celeste quasi vitreo e il sole ti accarezza dolcemente la guancia, non capisco perché devo rimanere rinchiuso in biblioteca, anzi dobbiamo rimanere chiusi!! Già, io e il mio bel principe siamo imprigionati qui fino all’ora di cena perché il Professor Malfoy non aveva niente di meglio da fare che darci una ricerca da consegnare entro domani mattina. Francamente non so quale sia l’argomento da trattare, e neanche m’interessa, visto che ho capito benissimo che ce l’ha assegnata per rovinare il pomeriggio a me e a Salazar. Perché non sopporta che suo figlio sia con me?! Perché il quinto anno, qui a Hogwarts, è interminabile?! Perché Salazar sopporta questi soprusi, da parte del padre, senza fiatare?! Uff!! Tipiche domande senza risposta. Poggio la piuma nel calamaio, sospirando, poi comincio a dondolare con la sedia volgendo lo sguardo fuori dalla finestra. Quanto mi sarebbe piaciuto stare fuori come gli…Uhm! Mi giro verso il mio principe, visto che mi sta fissando con sguardo inquisitorio (questo di certo lo ha ereditato dal padre!!^_^!!). <<Dal tuo modo di partecipare molto attivamente alla ricerca devo dedurre che non hai intenzione di consegnarla, domani mattina?!>>. Mi dice con tono tra il rimprovero e il sadico.
Che dolce il mio amore!! <<Perché tu, da bravo figliolo, vuoi fare una ricerca che c’è stata assegnata solo per farci un dispetto?!>>. Adoro rispondergli per le rime!! (^-^) Lo faccio perché il suo viso, all’inizio, si contrae in una smorfia di sorpresa che, poi, si trasforma in un sorrisetto di sfida, e immediatamente, quel suo stupendo sopracciglio si alza. (PITON!!!^//^). È uno dei suoi pochi atteggiamenti spontanei, quasi meccanici, ed è uno di quelli che adoro di più.
So che è pericolo giocare con fuoco, ma non chiedo di meglio che bruciare tra le sue “fiamme”. ^-^
<<Posso sapere, Godric, da cosa deduci che la ricerca c’è stata data per dispetto?!>>.
<<Perché è stata assegnata solo a noi?!>>. Dico con ironia.
<<Touché… Pace?!>>. Mi fa con quegli occhioni dolci.
<<Perché c’è stata guerra tra noi?!>>. Dico sorridendogli, tornando ad una posizione composta sulla sedia.
I miei occhi cadono inesorabilmente sulla mia pergamena vuota, per poi passare sulla sua e notare che lui era già a buon punto. <<Salazar, perché lo fai?! Perché, pur sapendo che un dispetto, fai quella ricerca?!>>.
<<Perché avendo un po’ più di cervello di te, ho pensato che se faccio quest’assurda relazione mio padre non avrà nulla da rimproverarmi e, soprattutto, non avrà scuse per tenerci un altro pomeriggio in biblioteca>>.
Mi risponde senza alzare il suo visino dal polveroso libro che sta consultando. <<Geniale!! Posso copiare?!>>.
Dico con tutta ilarità, mentre mi sposto in avanti per leggere lo scritto della sua pergamena.
<<Certo che…No!!>>. Dice tirando a se il foglio. <<Dovrai lavorare, Godric>>.
<<Non puoi chiedermi questo…con una giornata del genere…>>. Mentre glielo dico torno alla posizione d’ozio e rivolgo lo sguardo di nuovo verso il paesaggio fuori dalla finestra.
<<Smettila di ammirare il paesaggio! O dovrai passare un altro pomeriggio qui, domani, ed io dovrò passarlo con te, per aiutarti in non so quale diabolica ricerca, partorita dalla mente sadica di mio padre!>>.
Io per tutta risposta sospiro, non riuscendo a togliere di dosso gli occhi da un pomeriggio di sogno che se ne vola via.
<<Ci rinuncio!>>. Borbotta Salazar, tornando a concentrarsi sul libro. Vista la sua poca pazienza mi alzo dalla sedia e spalanco la finestra, ammirando del tutto il paesaggio. Adoro il giardino della scuola, in primavera. È la stagione perfetta per starsene sdraiati sotto un albero ad amoreggiare con la mia unica e vera ragione di vita. Salazar.
E così i miei occhi si riposano automaticamente su di lui. È un’autentica visione. Posizione eretta e composta sulla sedia, con uno sguardo meticoloso per la lettura e la sua mano, la sinistra, appoggiata delicatamente sul libro, per voltare le pagine di volta in volta. Per non parlare del suo volto. Tra suoi capelli dorati, che risplendono sotto il riflesso della finestra, cade una ciocca svogliata fino ad un suo occhio, coperto in parte dalla lente dei suoi occhiali.
La palpebra è socchiusa e l’occhio è attento, preso, rapito da quell’intricatissimo libro. Dall’altra parte del suo viso si estende la profonda cicatrice che gli ha inferto Voldemort quando il mio amore non era che un bambino. Non ho mai pensato ad essa come un segno di sfregio che rendesse brutto il mio Salazar, anzi quella cicatrice fa parte di lui e rappresenta la magia e la forza racchiuse al suo interno. Gli appartiene, ed è quello che lo ha reso così com’è.
Forte e fragile allo stesso tempo, distaccato e freddo all’esterno, ma con una passione e un calore così acceso al suo interno da far sfigurare perfino l’inferno. Quindi, è anche grazie alla sua cicatrice che lo amo.
Sposto gli occhi sulle sue labbra sottili, pallide, ma da dove possono uscire le parole più passionale e ardenti che io abbia mai ascoltato. Insieme ai suoi occhi oceanici, sono le parti più attraenti del suo viso e sono anche le parti che adoro mordere e baciare. È stupendo sentirle calde, o vederle arrossare e appena socchiuse; pronte a farmi rituffare in quel dolce sogno che è il nostro amore…
Al pensiero, un sorriso mi esce spontaneo e mi perdo completamente nei miei pensieri e ricordi più romantici.

<<Come mai il mio bel Godric perde il suo sguardo nell’infinito?!>>. Mi chiede Salazar con aria divertita, mentre riporta i miei pensieri sulla terra ferma. Io mi avvicino al tavolo e, appoggiando entrambe le mani sul tavolo, mi sporgo in avanti. La distanza che ci divide è un soffio. <<Non sto fissando l’infinito, ma la tua inattaccabile bellezza…>>. Gli rispondo. Lui non fa una piega, anche se so che gli piace essere ammirato. Soprattutto quando sono a fargli certe lusinghe. <<Se cerchi di adularmi per copiare la ricerca sbagli strategia>>.
<<Non ti sto adulando, ma solo ammirando…>>. Gli dico continuando a posare lo sguardo su di lui.
<<Davvero?!>>. Mi dice con tono sospettoso.
<<Si>>. Dico, mettendo una delle mie mani sopra la sua, per poi intrecciare le sue dita con le mie.
<<Più ti guardo e più mi convinco che sei, e sempre sarai, la creatura più bella che ho visto nella mia vita…>>.
<<…Ruffiano…>>. Fa lui, sorridendomi appena.
<<Ti sbagli, Salazar. Sono solo innamorato…>>.
Lui arrossisce un po’, e per risposta mi stringe la mano; in quel contatto che non avevamo intenzione di sciogliere.
Io mi guardo intorno, e non scorgendo alcuna fonte di disturbo, mi sporgo in avanti e, cancellando quei pochi millimetri che ci separavano, con la mano libera prendo il suo volto e lo avvicino al mio. Un bacio.
Uguale a tutti quelli che c’eravamo già scambiati e, penso, a tutti quelli che ci scambieremo.
Uguale per passione…
Uguale per amore…
Uguale per l’emozione…
E uguale per il desiderio…
Come se fosse sempre il primo. Come se il nostro sentimento fosse sempre rinnovato e invincibile…

Dopo quest’unione che sapeva d’eternità, mi tiro indietro tornando a sedere. Non voglio che suo padre ci becchi a baciarci. Chi sa quale punizione potrebbe inventarsi, stavolta?! E poi sta di fatto che se non fossi allontanato sarei andato ben oltre il bacio. Salazar, da parte sua, ha ancora le guance un po’ arrossate e la sua espressione è piuttosto sorpresa. <<Perché ti sei allontanato?!>>. Mi chiede riprendendomi la mano. Sento il dolce calore che trasmettono le sue dita e non posso fare a meno di accarezzarle svogliatamente. <<Perché non voglio un'altra stupida punizione da parte di tuo padre…>>. <<Se è solo per questo motivo possiamo rintanarci in camera tua…>>.
<<Ma io non ho scritto una riga per la ricerca di domani. Come faccio?!>>. Gli chiedo interrompendolo.
Lui mi sorride e poi a voce bassa mi sussurra:
<<…Se non sarai troppo stanco, dopo quello che ho in mente di fare, potrai ricopiare la mia di ricerca…>>.
Afferro subito la sua magnifica idea e non me lo faccio ripetere due volte.
Raccolgo i libri e tutto il resto, poi lo prendo per mano e lo conduco dritto in paradiso…

Il giorno dopo, entrambi, abbiamo consegnato la ricerca al Professor Malfoy che lanciandoci un’occhiataccia ci ha concesso un pomeriggio di tregua. Ed io e il mio principe, naturalmente, lo abbiamo trascorso sotto l’ombra di un grosso albero, lontano da occhi indiscreti e curiosi.
Lì sotto, con il mio Salazar addormentato tra le braccia, ho sentito il mio dolce sogno d’amore sbocciare a pieno.

* FINE *

Vi ringrazio per averla letta ed aspetto i vostri commenti!!^^!!
THANKS!!!

 
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